Dott.ssa Emiliana Gelisio UOC Vigilanza, Accreditamento e Controllo

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Cartella Riabilitativa
Advertisements

Scale e strumenti strutturati di accertamento
Gestione delle Lesioni Complesse
Cardiopatia Ischemica: dall’acuto alla riabilitazione
Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena
Corso di formazione per Operatore Socio Sanitario
forum nazionale sulla lesione midollare
IL RICONOSCIMENTO DELLA “PATOLOGIA”
Gruppo tecnico regionale emergenze infettive Piano per lorganizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive deliberato dalla Giunta regionale.
SERVIZIO INFERMIERISTICO
Deliberazione Giunta Regionale Toscana n. 716 del 3 agosto 2009
Le Infezioni Ospedaliere
PALLIATIVE SIMULTANEOUS CARE
La continuità assistenziale ospedale/territorio
Dr.ssa Desirè Caselli Dr.ssa Flaviana Tondi
Il PUNTO di VALUTAZIONE FISIOTERAPICA
CENTRO USTIONI PEDIATRICHE LA MEDICAZIONE IN EMICELLULOSA
La Cartella Clinica Medica ed Infermieristica
Assistenza alla persona con problemi di mobilizzazione
Il nursing del paziente anziano con frattura di femore
IL PERCORSO ASSISTENZIALE NELLE FRATTURE DI FEMORE NELL’ANZIANO 19 Aprile 2010 EPIDEMIOLOGIA A. Gazzotti, E. Andreoli, M. Taricco U.O. Medicina Fisica.
Premessa Nel 2003 ARIR sviluppa e commissiona una indagine telefonica sui fisioterapisti respiratori per indirizzare strategicamente le sue attività Nel.
TOTALE OSPITI 2008: 252 (52% donne) ETA MEDIA: 42 anni N° totale giornate erogate = 6818 pari a un tasso di occupazione del 93.4 % DURATA MEDIA DI DEGENZA.
Medicina Interna, corsie sovraffollate ed organizzazione
Specialistica ambulatoriale chirurgia generale
LA RIABILITAZIONE COME PROCESSO DI INTEGRAZIONE
1a CONFERENZA DEI SERVIZI CIVITA CASTELLANA 6 FEBBRAIO 2006
Un approccio efficace ai bisogni/diritti dei diabetici
LS.P.D.C. nel nuovo Piano Sanitario Regionale Galileo Guidi Responsabile Commissione Regionale Governo Clinico in Salute Mentale Arezzo 16 ottobre 2008.
Azienda Sanitaria Locale della provincia di Brescia.
La Pneumologia nella Provincia Autonoma di Bolzano:
Il percorso ospedale territorio del paz ortopedico traumatologico
Continuità con la Fisioterapia Domiciliare Simone Baldi, Simona Faini
L'attività fisica come prevenzione: il percorso AFA
SCALA di BRADEN ASL di Brescia Ospedale
EPIDEMIOLOGIA DEGLI INCIDENTI DOMESTICI
Protocollo di Trasporto Extraospedaliero del Paziente: Spoke-Hub
Modello Assistenziale Pediatrico nel bambino con patologia cronica
Il MMG come garante dei passaggi tra domicilio, RSA ed ospedale
CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA DIPARTIMENTO CARDIOLOGICO VASCOLARE UNITA’ OPERATIVA COMPLESSA di CHIRURGIA VASCOLARE direttore Prof. G. Paroni Coordinatore.
Progetto Consegna diretta farmaci a pazienti cronici
L’unità valutativa geriatrica e i piani personalizzati di cura e assistenza Dr. Laura Bert U.V.G. A.S.L. TO3.
PIANO SOCIO-SANITARIO REGIONALE
VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA, CLINICA E MEDICO-LEGALE DELLE CEFALEE: ESIGENZA DI ADEGUATE GUIDELINES C. LORE*, G. PARI** * Dipartimento di Scienze Medico-Legali.
Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità Direzione Sanità 8 a settimana 2010 dal 22 al 28 febbraio Le sindromi influenzali in Piemonte.
LA ASM IN CIFRE Conferenza stampa del 15 marzo 2012.
UOSD Dietetica e Nutrizione Clinica
IO SONO AL MONDO NELLA MISURA IN CUI POSSIEDO IL MONDO Heidegger
IL PERCORSO DELLA PERSONA CON ICTUS CEREBRALE
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TORINO
Integrazione e Territorio
problemi correlati al movimento
D.ssa Maria Pompea Bernardi Commissario Straordinario
Rete Emergenza -urgenza
UO-C Ematologia AOU Policlinico
Cogresso Nazionale SIMEU Napoli, 21-24Novembre 2001 ATTIVITA’ DI VRQ NELL’UNITA’ DI DEGENZA BREVE DELLA MEDICINA DI URGENZA. Implicazioni economico-gestionali,
- Presenza di un reparto di terapia intensiva nella struttura - Presenza di una equipe multidisciplinare (almeno dietista e psicologo) iscritta alla società.
Progetto “Risk Management” AO “Ospedale di Lecco”
Osp. S. Eugenio Dip. Emergenza Dipartimento Emergenza-Accettazione Ospedale S.Eugenio -CTO A. Alesini TRAUMA 2001: organizzazione e gestione dell’emergenza.
Gruppo rispetto della riservatezza Gruppo ospedale senza dolore
Maurizio Nespoli Responsabile progetto NETCRIP U.O.C. Riabilitazione
AREA DI DEGENZA-AFO TERAPIA INTENSIVA CHIRURGIAMEDICINA MATERNO INFANTILE RIABILITAZIONE DAY HOSPITAL SOLVENTI Area delle Terapie Intensive (ospedali regionali.
LA GESTIONE DELLE FERITE DIFFICILI Corso di aggiornamento Prima edizione - Bologna 17 Maggio 2006 IDENTIFICAZIONE DELLE FERITE INFETTE Rossana Berta Ospedale.
Agenzia sanitaria e sociale regionale Area Rischio infettivo Benedetta Riguzzi IL MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ.
Esperienza nell’Azienda Ospedaliro - Universitario S.Orsola-Malpighi Settore Sorveglianza L.d.D. Relazione : Inf. Mirella Fontana Riccione 15 Maggio 2008.
Le lesioni da pressione: un problema che fa ancora discutere
MEDICINA RIABILITATIVA E ONCOLOGIA RICCIONE MAGGIO 2007 IL RUOLO DEL FISIATRA NEL CDO R.M.ROSSI.
Transcript della presentazione:

Dott.ssa Emiliana Gelisio UOC Vigilanza, Accreditamento e Controllo Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne Dott.ssa Emiliana Gelisio Medico Dirigente UOC Vigilanza, Accreditamento e Controllo 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

UOC Accreditamento Vigilanza Controllo Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne Introduzione L’ulcera da pressione rappresenta uno degli eventi avversi più frequenti nei soggetti affetti da sindrome da immobilizzazione, costretti al mantenimento di postura obbligata. L’insorgenza è conseguenza di morbilità, contaminazione batterica e deficit dell’immunità. La prevenzione è l’intervento più significativo nell’approccio clinico all’ulcera da pressione (UDD). 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

UOC Accreditamento Vigilanza Controllo Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne Obiettivi Analisi dati estratti da SOSIA inerenti tutte le RSA della Provincia di Como. Interpretazione dei parametri ed indicazioni operative. Andamento e analisi statistica comparativa sul 3° trimestre degli anni 2008/2009/2010. 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

UOC Accreditamento Vigilanza Controllo Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne Finalità Strategie comuni e percorsi condivisi finalizzati ad accoglienza e/o riaccoglienza ospiti con cute integra, mediante identificazione pazienti a rischio, divulgazione scale di valutazione (rischio, anatomiche, funzionali), utilizzo presidi e/o strumenti e/o sistemi di supporto, valorizzazione sistema operativo e operatori, eliminazione complicanze, abbattimento costi medicazioni, aumento qualità vita ospite. 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

UOC Accreditamento Vigilanza Controllo Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne Facendo una sintesi dei risultati dei più importanti lavori, uno studio italiano del 1996 (Di Giulio 1996) ha stimato dal 4 al 9% l’incidenza delle lesioni da decubito nei pazienti ospedalizzati, con punte del 15-20% in quelli più anziani o nei reparti di rianimazione (25%). 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

UOC Accreditamento Vigilanza Controllo Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne Gli studi che si sono occupati della localizzazione delle lesioni hanno dato risultati concordi: il sacro, i glutei e i talloni sono le zone a più elevato rischio. Quasi la metà delle lesioni che insorgono durante il ricovero appaiono entro i primi 7 giorni di degenza, dato che suggerisce la necessità di instaurare una strategia di prevenzione fin dalle prime ore del ricovero. 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

UOC Accreditamento Vigilanza Controllo Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne Per quanto riguarda i dati epidemiologici relativi alla situazione italiana, una ricerca multicentrica dell’AISLeC (Associazione Infermieristica per lo Studio delle Lesioni Cutanee), studiando una popolazione ospedaliera di 2.144 soggetti, ha calcolato che nel 1994 la prevalenza delle lesioni da decubito era pari al 13,2%, limitatamente a reparti di medicina e chirurgia generale, terapie intensive, traumatologie e riabilitazioni. 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

UOC Accreditamento Vigilanza Controllo Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne Nello stesso studio la percentuale di lesioni rispetto alla popolazione a rischio varia dal 18 al 47% a seconda dei reparti, con un tasso più elevato nelle medicine e nelle traumatologie. Mentre nel 1984 solo il 30,4% dei pazienti veniva trattato con un presidio antidecubito, a distanza di 10 anni la ricerca AISLeC ha evidenziato un uso di tali presidi nel 53,6% dei soggetti a rischio e nel 73,3% di quelli con una lesione (AISLeC 1995; AISLeC 1996). 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

UOC Accreditamento Vigilanza Controllo Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne Tuttavia, tra le 150 strutture sanitarie (di cui 30 in ambito domiciliare) interpellate nel 1996 per valutare la diffusione di specifici protocolli operativi, l’AISLeC ha rilevato che solo il 41,3% impiegava procedure standardizzate di trattamento e che ausili a fini preventivi erano presenti solo nel 50% delle unità operative, considerando esclusivamente quelli più semplici. Per quanto riguarda invece i presidi, cioè prodotti e medicazioni per il trattamento delle lesioni cutanee, è risultato un abuso di quelli obsoleti o di quelli addirittura controproducenti se usati routinariamente (AISLeC 1998). 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

UOC Accreditamento Vigilanza Controllo Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne Scale di rischio Norton Braden anatomiche NPUAP funzionali Nano Ricci 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne SCALA A PUNTEGGIO DI NORTON INDICATORI VARIABILI CONDIZIONI GENERALI BUONE DISCRETE SCADENTI GRAVI STATO MENTALE LUCIDO APATICO COMA APALLICO COMA MOBILITA' AUTONOMA POCO LIMITATA MOLTO LIMITATA IMMOBILITA' INCONTINENZA FECALE ASSENTE OCCASIONALE CONTROLLATA DA FARMACI CONTINUA PUNTEGGIO INDICATORE 4 3 2 1 PUNTEGGIO FINALE RISCHIO ASSENTE: da 16 a 15 RISCHIO LIEVE: da 14 a 12 RISCHIO ELEVATO: uguale o inferiore a 11 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

UOC Accreditamento Vigilanza Controllo Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne Parametro Valutazione verbale Pt. Percezione Sensoria Adeguata (Risposta a stimoli verbali, nessun impedimento a rendere noto verbalmente uno stato di dolore o di scomodità) 4 Leggermente limitata (Risposta a stimoli verbali, ma non sempre riesce a rendere noto un eventuale stato di dolore o 3 Molto Limitata (Risposta solo a stimoli dolorosi, incapacità di comunicare dolore o scomodità tranne con mugolii e lamenti o agitazione) 2 Completamente limitata (Nessuna risposta, neppure a stimoli dolorosi) 1 Umidità Cutanea Pelle Asciutta (non viene rilevato quasi mai sudore, urina o altro) Pelle occasionalmente bagnata Pelle molto spesso bagnata Pelle costantemente bagnata Attività Fisica Cammina frequentemente (Esce dalla stanza un paio di volte al giorno e gira per la stanza almeno ogni 2 ore nelle ore di veglia) Cammina occasionalmente (Percorre distanze molto brevi, con/senza assistenza. Passa la maggior parte del tempo seduto o a letto) Costretto su sedia (Non è in grado di sostenere il proprio peso e deve essere aiutato a sedersi su sedia o sedia a rotelle) Costretto a letto (Non può muoversi dal letto) Mobilità Illimitata (Compie spostamenti frequenti ed ampi senza alcuna assistenza) UOC Accreditamento Vigilanza Controllo 29 Marzo 2011

UOC Accreditamento Vigilanza Controllo Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne SCALE ANATOMICHE Le classificazioni anatomiche si basano sulla morfologia e la profondità della piaga, descrivendone il progressivo aggravamento. Tra queste, una delle più utilizzate la NPUAP (proposta dal National Pressure Ulcer Advisory Panel nel 1989),che classifica le ulcere da pressione in quattro stadi. 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

UOC Accreditamento Vigilanza Controllo Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne SCALE FUNZIONALI Il terzo gruppo comprende le classificazioni di tipo ‘funzionale’ volte a considerare gli aspetti evolutivi generali e locali. Secondo Nano la piaga è l’espressione cutanea delle condizioni generali del paziente. In base a questa classificazione le piaghe sono divise in tre gruppi. 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

UOC Accreditamento Vigilanza Controllo Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne SCALE FUNZIONALI I gruppo: comprende le piaghe ‘acute’ che compaiono in pazienti in condizioni generali molto gravi. II gruppo: comprende le ‘piaghe’ propriamente dette. III gruppo: comprende le piaghe ‘croniche’ con scarsa o nulla tendenza alla guarigione. 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

UOC Accreditamento Vigilanza Controllo Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne SCALE FUNZIONALI Altra classificazione funzionale è la Ricci-Cassino. Essa si basa su due criteri fondamentali di analisi della lesione cutanea, il tessuto e l’essudato. Sono tre i possibili tipi di tessuto del letto della piaga: necrotico; infetto; deterso. Esistono poi tre tipi di essudato: scarso/assente (ferita asciutta); moderato (ferita umida); abbondante (ferita iperessudante). 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

Dati RSA provincia di Como Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne Dati RSA provincia di Como 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

UOC Accreditamento Vigilanza Controllo Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

UOC Accreditamento Vigilanza Controllo Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo

UOC Accreditamento Vigilanza Controllo Dati SOSIA e indicazioni per una corretta elaborazione di procedure interne Conclusioni Certificare le UDD all’ingresso dell’ospite Monitoraggio delle UDD con un follow up di 12 mesi (RSA che accettano) Protocollo di intesa tra UOC Accreditamento, Vigilanza e controllo – PAC – Aziende Ospedaliere della provincia 29 Marzo 2011 UOC Accreditamento Vigilanza Controllo