III Agorà Regionale FQTS Politiche attive del lavoro e terzo settore per uscire dalla crisi Anna Chiara Giorio - Ricercatrice Isfol -

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Transcript della presentazione:

III Agorà Regionale FQTS Politiche attive del lavoro e terzo settore per uscire dalla crisi Anna Chiara Giorio - Ricercatrice Isfol - “Welfare e Politiche Attive del Lavoro” venerdì 6 dicembre 2013 Palermo

Indice dell’intervento Le politiche attive del lavoro: cosa sono, a chi sono rivolte, quali sono gli strumenti principali La strategia europea di politiche attive del lavoro di fronte alla crisi: il percorso tracciato dalla Commissione europea e le risorse comunitarie L’urgenza giovani: le misure di politica attiva nel Piano Giovani e il Programma “Garanzia Giovani” La risposta italiana, con riferimento al Decreto legge 76/2013 Altre risorse comunitarie per le politiche attive del lavoro 2014-2020 Quale ruolo per il terzo settore nell’attuazione delle misure attive del lavoro?

Le politiche attive del lavoro Sono provvedimenti che incidono sul mercato del lavoro: creano occupazione, prevengono e rimuovono le cause che portano a disoccupazione Come Adeguando le caratteristiche professionali dell’offerta di lavoro Rendendo più efficiente l’incontro domanda/offerta Incentivando le assunzioni e sostenendo nuove forme di imprenditorialità Favorendo l’ accesso al lavoro per chi ha più difficoltà Interventi Servizi di orientamento, formazione professionale, tirocinii formativi, collocamento lavorativo Creazione diretta di posti di lavoro Sussidi all’occupazione Sostegno finanziario e servizi per la nuova imprenditorialità

A chi sono rivolte Ai disoccupati attivamente alla ricerca di un’occupazione Alle persone a rischio di disoccupazione per crisi economica congiunturale o crisi settoriale o di azienda Agli inattivi, cioè coloro che, pur essendo in età lavorativa, né sono impegnati in circuiti formativi né cercano attivamente lavoro

Strategia europea per l’occupazione-SEO anni 2000 incrementare il tasso di occupazione attraverso l’attivazione Obiettivo Favorire la partecipazione al mercato del lavoro attraverso politiche educative e formative, applicando maggior selettività negli interventi di protezione sociale, politiche sociali collegate alle politiche attive Strumenti adottati Regno Unito (workfirst) Creazione di Jobcentre Plus (SPI + Agenzie welfare) Danimarca (flexicurity) +mercato del lavoro flessibile, +sicurezza (protezione del reddito), +occupabilità dei gruppi vulnerabili Introduzione di job rotation (apprendimento senza perdere il posto di lavoro)

La risposta italiana negli anni 2000: Le misure di politiche attive nel d.lgs 276/2003 (Riforma Biagi) Modificazione del lavoro part time Introduzione del lavoro a chiamata e del lavoro ripartito Introduzione del contratto di inserimento Riforma dell’apprendistato Introduzione del contratto di collaborazione a progetto nel settore privato Privatizzazione del collocamento Fonte: E. Gualmini, R Rizza, Le Politiche del lavoro, Il Mulino, 2013

Fallimento delle politiche del lavoro Polarizzazione tra lavoratori qualificati e pagati e lavoratori marginali Giovani e donne le categorie più deboli nel mercato del lavoro Servizi per l’impiego non attivi in tutte le regioni Difformità di servizi tra Regione e Regione

Crisi economica ed occupazionale La crisi congiunturale del 2008 si è inserita in una crisi strutturale delle politiche del lavoro Problemi aperti Crisi economica ed occupazionale Crisi occupazionale ed emergenza sociale Instabilità carriere lavorative Competenze obsolete Conciliazione attività professionale/ attività di cura Emergenza giovani Contrazione risorse pubbliche

Alcuni dati sul mercato dell’occupazione in Italia Tasso di disoccupazione (disoccupati da più di 12 mesi) Ottobre 2013 12,5 2011 11,3 2007 6,2 Tasso di disoccupazione giovanile Ottobre 2013 35,3 2011 29,1 2007 20,3 Fonte: Istat

Strategia europea per l’occupazione in Europa 2020 in continuità con SEO Le politiche per l’occupazione funzionano se mix di politiche attive e passive e integrate con politiche sociali Priorità comunitarie Lifelong learning (formazione continua) Strumenti di conciliazione vita lavorativa/attività di cura Riorganizzazione della protezione dei lavoratori in una prospettiva di attivazione Servizi per l’impiego Lavoro e innovazione sociale Cooperazione pubblico- privato e nonprofit Imprenditorialità sociale

Pacchetto occupazione Commissione europea aprile 2012 Aumentare i posti di lavoro Sussidi alle assunzioni Sgravi per i lavoratori autonomi Valorizzazione nuovi settori quali green economy, servizi alle persone Aumentare le competenze digitali Creare ambienti di lavoro dinamici e inclusivi Flessibilità interna per ridurre insicurezza del lavoro e costi fiscali Avvicinare il mondo dell’istruzione a quello del lavoro: Investimenti nelle competenze Salari sostenibili, riduzione dei contratti atipici Creazione di un mercato del lavoro UE Favorire la mobilità Coordinamento tra Stati membri e monitoraggio

Emergenza giovani: Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea 22 aprile 2013 che istituisce la «Garanzia giovani» Sancisce un principio di sostegno ai giovani fondato su politiche attive di istruzione, formazione e inserimento nel mondo del lavoro; Indica la prevenzione dell’esclusione e della marginalizzazione sociale come chiave strategica che deve ispirare le azioni degli Stati; Innova il bilancio europeo, introducendo un finanziamento con valenza anticiclica nelle Regioni dove la disoccupazione giovanile è superiore al 25%; I’ azione deve offrire ai giovani opportunità di lavoro di qualità I giovani sono introdotti nel sistema della Garanzia entro « un periodo di 4 mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita del sistema d’istruzione formale»

La risposta italiana Dlg 76/2013(Legge 99 del 9/ 2013) : Introduzione di incentivo per l’assunzione di lavoratori giovani (18-29) a t. i. Misure di semplificazione per l’apprendistato (contratto di mestiere), finanziamento di un piano per l’incentivazione di tirocinii e di misure per l’autoimpiego e autoimprenditorialità nel Mezzogiorno Dlg 104 /2013 Introduzione di strumenti per il rafforzamento delle attività di orientamento presso il sistema istruzione nelle scuole medie inferiori e superiori per elaborazione progetti formativi e/o professionali, con coinvolgimento docenti e istituzioni locali, associazioni imprenditoriali, camere di commercio, agenzie per il lavoro, terzo settore? Rafforzamento alternanza scuola-lavoro mediante un futuro programma sperimentale di periodi di formazione in azienda Programma per alternanza università e/o istruzione terziaria equivalente (ITS) , con possibilità di stipulare contratti di apprendistato di alta formazione

Attuazione Garanzia Giovani Destinatari (15-24 o 29) Giovani che si registrano come inoccupati o disoccupati Non all’interno di un percorso di istruzione o formazione e senza o con qualifica o diploma 2. Giovani non occupati che abbandonano precocemente un percorso di istruzione o formazione e non si registrano come disoccupati o inoccupati, ma cercano lavoro o sono disponibili a lavorare (con o senza diploma e/o qualifica) Neet I beneficiari si devono iscrivere al programma (clic lavoro o servizi competenti) Dove Tutte le Regioni ad esclusione di Trento e Bolzano e Padova, Treviso, Verona e Vicenza (tasso di disoccupazione inferiore al 25%) Risorse destinate 567 milioni di euro + 567 milioni FSE + 40% cofinanziamento nazionale = 1513 milioni di euro circa

Garanzia Giovani quali servizi Universali Servizi di base informativa Preorientamento scolastico e formativo E-Learning Da concordare con la persona Accoglienza e profiling Percorsi personalizzati Orientamento Inserimento lavorativo Apprendistato Tirocinio Istruzione e formazione Autoimprenditorialità Servizio civile Consolidamento competenze

FSE 2014-2020 Promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori Agevolare l’accesso all’occupazione per le persone alla ricerca di un impiego e per le persone inattive e sostenere la mobilità professionale Migliorare le basi informative, statistiche e amministrative, del mercato del lavoro Rafforzare l’apprendistato e altri canali di ingresso nel mercato del lavoro a favore dei giovani Aumentare la partecipazione e l’occupazione femminile Favorire l’inserimento lavorativo dei disabili Rafforzare e qualificare l’inserimento lavorativo degli immigrati extracomunitari Adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti Attivare azioni integrate per lavoratori coinvolti da situazioni di crisi Rafforzare gli incentivi all’invecchiamento attivo condizionati all’assunzione di giovani Modernizzare e rafforzare le istituzioni del mercato del lavoro e migliorare la mobilità professionale transnazionale Aumentare l’efficacia e la qualità dei servizi per il lavoro Rafforzare l’utilizzo della rete Eures per interventi diretti di mobilità transnazionale Azioni per il contrasto al lavoro sommerso Azioni pe l’attuazione del principio di pari opportunità per tutti e non discriminazione Partenariato: terzo settore

Altre risorse di policy per l’occupazione Programmi comunitari 2014-2020 EASY -Employment e social innovation tre assi: Progress (lavoro e solidarietà sociale), centrato sull’innovazione sociale , 61% delle risorse; Eures (network di servizi per il lavoro), agenzia virtuale del lavoro a livello europeo, 18%; Progress microfinance facility (microfinanza) (fondi per le imprese sociali) 21% Finanziamento 919,5 milioni di euro

Quale ruolo per il terzo settore nell’attuazione delle misure attive del lavoro? Partenariato Percorsi di autoimprenditorialità Creazione di impresa in nuovi settori: green economy, servizi di cura, servizi per la persona, agricoltura sociale, servizi sanitari, progetti sociali Inserimento lavorativo Servizi per l’imprenditorialità e l’occupabilità: orientamento, tirocinii formativi, alternanza formazione/lavoro Servizio civile (Garanzia giovani) Esperienze di volontariato