… quinte classi IGEA e MERCURIO

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Transcript della presentazione:

… quinte classi IGEA e MERCURIO Prepariamoci per l’Esame di Stato… Economia Aziendale … quinte classi IGEA e MERCURIO

…costruire un business plan… Prof.ssa Daniela Pagnini

Perché redigere un business plan: Cos’è un business plan E’ un documento che sintetizza i contenuti e le caratteristiche di un progetto imprenditoriale per costituire una nuova impresa per descrivere progetti di aziende già esistenti Perché redigere un business plan: per ridurre gli errori di valutazione per prevedere in anticipo la fattibilità del progetto

Il business plan può essere: Strumento di presentazione: quando l’iniziativa deve essere sottoposta, ad es., agli azionisti, a terzi (nuovi soci, partner finanziario, potenziale finanziatore pubblico o privato) Strumento di analisi e di apprendimento: dei punti di forza e di debolezza dell’azienda, degli obiettivi da perseguire, della valenza degli obiettivi

Cosa deve contenere un business plan descrizione dell’impresa (se già esistente) => attività, storia, forma, composizione societaria, principali dati economico-finanziari (fatturato, redditività, capitale proprio), legami e collaborazioni con altre imprese oppure: idea dell’impresa (per le imprese di nuove costituzione) => con l’indicazione degli stessi elementi dell’ipotesi di un’impresa già esistente mercato di sbocco => descrizione del mercato e dei suoi segmenti - dimensioni e prospettive di sviluppo della domanda - identificazione e descrizione del segmento o dei segmenti di mercato prescelti

concorrenza (grado di competitività del settore - profilo dei principali concorrenti) mercati di approvvigionamento (descrizione delle principali fonti di approvvigionamento - descrizione del potere contrattuale dei fornitori) prodotto/servizio offerto (descrizione del bisogno che si intende soddisfare - descrizione del prodotto/servizio offerto con precisazione del prezzo, tipologia, servizi collaterali, tempi di consegna, garanzie, ecc., stadio del ciclo di vita) struttura produttiva e ricerca ( descrizione della struttura produttiva - macchinari ed impianti necessari e modalità di acquisizione)

ancora… organizzazione aziendale (presentazione dell’organigramma con indicazione dei responsabili principali e delle loro mansioni) andamento economico previsionale e coperture dei fabbisogni finanziari

Condizioni per il successo del progetto Quattro aree decisionali: In quale mercato o segmento di mercato l’azienda intende competere? => Individuazione del c.d. “mercato-obiettivo” (cioè quello – clienti attuali e potenziali - ai quali l’azienda decide di rivolgersi) Quale tipo di prodotto/servizio si intende offrire? Quale tipo di comunicazione si ritiene più efficace per fare conoscere il prodotto/servizio offerto? Come deve essere organizzata la struttura aziendale dal punto di vista produttivo, amministrativo e commerciale per essere efficiente? METTERE A PUNTO UN B.P. SIGNIFICA DARE UNA RISPOSTA A TUTTE QUESTE DOMANDE…

MERCATO-OBIETTIVO PSICOLOGIA DEL CONSUMATORE (OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO ) CLASSIFICAZIONE DEI CONSUMATORI PER PROPENSIONE ALL’INNOVAZIONE (utile per impostare la strategia di marketing, perché distingue i consumatori a seconda della propensione ad accettare prodotti e servizi innovativi) C O N S UMA T R I I consumatori che rappresentano le varie categorie presentano diversi comportamenti di acquisto e sono sensibili alle diverse strategie di marketing MAGGIORANZA ANTICIPATRICE PIONIERI MAGGIORANZA RITARDATARIA INNOVATORI RITARDATARI T E M P O

COMPIERE PRELIMINARI RICERCHE DI MERCATO PER STIMARE I VOLUMI COMPLESSIVI DI VENDITA DI BENI/SERVIZI Ricerche sul prodotto analisi dei prodotti concorrenti, stima del grado di accettazione e del potenziale di mercato Ricerche sul prezzo elasticità della domanda, rapporto prezzo/immagine Ricerche sulla pubblicità e sulla promozione analisi dei possibili media, analisi dell’efficienza della pubblicità e della promozione Ricerche sui consumatori clienti e potenziali clienti, bisogni, gusti, comportamenti, ecc SCEGLIERE SE… MAKE, BUY, CONNECT? MAKE = quale attività è deve essere svolta internamente BUY = quali componenti o servizi siano da acquistare volta per volta al migliore offerente CONNECT = se instaurare un rapporto di medio-lungo termine con uno o più fornitori selezionati con i quali lavorare in modo continuativo

Analisi della localizzazione aziendale in relazione alle opportunità territoriali e/o politico-sociali Mercato di approvvigionamento Infrastrutture e/o agevolazioni fiscali e finanziarie Mano d’opera specializzata Mercato di sbocco

Individuazione della struttura commerciale e dei canali distributivi più adatti in relazione alle caratteristiche dell’azienda descritta nel B.P. Canale diretto = produttori =>consumatori Canale breve = produttori =>grossisti =>consumatori Canale lungo = produttori =>grossisti => dettaglianti =>consumatori

Presentazione della struttura organizzativa dell’azienda osservata con l’analisi dei punti di forza e di debolezza Lineare Funzionale Divisionale Line & staff

ANALISI DEI COSTI - VOLUMI - RISULTATI Consente di illustrare le relazioni che esistono tra i volumi di beni/servizi effettivamente prodotti e venduti dall’azienda ed i risultati operativi da questa conseguiti COSTI FISSI Descrizione dei costi fissi e del loro andamento quantità prodotte COSTI VARIABILI Descrizione dei costi variabili e del loro andamento quantità prodotte

Analisi full costing e calcolo del B. E. P Analisi full costing e calcolo del B.E.P. (Strutturare una o più ipotesi operative che consentono il raggiungimento del punto di break even ) R R, CT, CF C T B E P C F Q x quantità

Compiere un’analisi direct costing con il calcolo del margine di contribuzione: P – CV P=prezzo di vendita CV=costo variabile

proseguire con l’analisi del CCN per determinare le risorse necessarie Procedere alla verifica delle IMMOBILIZZAZIONI aziendali con la stima degli investimenti e del fabbisogno finanziario a medio/lungo termine proseguire con l’analisi del CCN per determinare le risorse necessarie per fare fronte ai debiti a breve termine concludere con la redazione dei BUDGETS principali per visualizzare e riflettere sulle previsioni operate.

a conclusione del lavoro... Riassumere gli argomenti esposti Trarre conclusioni interessanti per i destinatari del business plan Se opportuno: Suggerire una strategia, un piano e/o un obiettivo per il futuro

Come deve essere un business plan tecnico (cioè redatto con la collaborazione di esperti) semplice (deve essere comprensibile) completo (ma non prolisso) Fine