Sulle orme degli scrittori odeporici: schemi per la costruzione di un itinerario turistico-letterario DOTT. ALESSANDRA DE PAOLIS.

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Sulle orme degli scrittori odeporici: schemi per la costruzione di un itinerario turistico-letterario DOTT. ALESSANDRA DE PAOLIS

PREMESSA

SOLO QUEL PASSATO È MORTO, CHE NON RIVIVE PER NOI Ho scelto di aprire questa lezione con le parole di Walter Benjamin perché ritengo che chiariscano in maniera particolarmente illuminante quale sia il senso della costruzione di itinerari turistico-letterario da proporre al viaggiatore moderno sulla scorta dei racconti di viaggi compiuti da antichi viaggiatori-scrittori.

INTRODUZIONE

Letteratura odeporica. Strumenti per la ricerca di scritture di viaggio La ricerca sulla letteratura odeporica e sulla scrittura di viaggio più in generale ha incontrato significativi sviluppi negli ultimi decenni. Di qui il fiorire di uno sconfinato numero di studi sull’argomento e, soprattutto, di importanti centri di ricerca sull’odeporica e di numerosi archivi sul tema del viaggio, che offrono l’opportunità di accedere per via telematica ad un ampio patrimonio di scritture di viaggio. Un esempio è costituito dalla biblioteca digitale del Centro Interuniversitario Internazionale di Studi sul Viaggio Adriatico (CISVA). Il Centro Studi conta, infatti, tra le sue attività principali quella di individuazione (sui fondi librari e manoscritti del sistema bibliotecario pubblico e privato  delle due sponde adriatiche) e di catalogazione in rete di testi letterari e documentali della scrittura di viaggio dell’area adriatica (a es. lettere, guide, diari,  relazioni di ambasciatori, racconti di viaggio, ecc.).

Cosa si intende per “itinerario turistico-letterario”? Ora, archivi come quello del CISVA costituiscono un’importante risorsa per chi voglia elaborare proposte di viaggio che coniughino un interesse culturale-letterario alle esigenze del turismo moderno. Attraverso l’espressione “itinerario turistico-letterario” si intende proprio individuare una specifica tipologia di proposta turistica innovativa, che offra al viaggiatore di oggi la possibilità di vivere la propria esperienza di viaggio in maniera originale, seguendo un percorso che è la riproposizione di altri percorsi di viaggio, di cui sia rimasta testimonianza in testi letterari o documentali.

Sulle tracce degli antichi viaggiatori Costruire oggi un itinerario turistico-letterario sulle tracce dell’esperienza vissuta dai viaggiatori-scrittori che ci hanno preceduti significa, dunque, ricostruirne il percorso attraverso la lettura delle pagine ingiallite dei loro taccuini, dei loro diari di viaggio, delle loro memorie, così da avere la possibilità, a distanza di pochi decenni o di molti secoli, di rivivere le stesse emozioni che essi provarono nel corso del loro tragitto, di ripercorrere le medesime tappe, di andare alla scoperta di quei luoghi (città, vie, campagne) che prima di noi hanno già visitato e descritto nei loro scritti odeporici.

FINALITÁ

Finalità della costruzione di itinerari turistico-letterari Nella realtà odierna, lo sviluppo del turismo costituisce un settore di grande rilievo, non solo a livello economico (perché presenta un forte potenziale, atto a sostenere attività economiche nuove e tradizionali, e si conferma, ormai da alcuni decenni, come un settore ad alta occupazione e "occupabilità"), ma anche - e soprattutto - a livello sociale e culturale, in quanto si presenta quale mezzo privilegiato per la sensibilizzazione sulle questioni di rispetto dell'ambiente e del patrimonio storico e culturale. È, dunque, in funzione di questi obiettivi che si è resa sempre più urgente la necessità di superare le logiche del turismo di massa per costruire e proporre itinerari  turistico-culturali innovativi, mirati allo sviluppo di un  turismo culturale sostenibile.

Letteratura odeporica e itinerari turistico-letterari È in questa direzione che la letteratura odeporica rappresenta uno strumento privilegiato ai fini dell’ideazione e del lancio di percorsi innovativi paesistico-culturali, perché delinea un ampio e articolato patrimonio dal quale attingere per l’elaborazione di itinerari letterari di viaggio dalle suggestive radici storico-culturali, fondati sulla scrittura degli antichi viaggiatori. Tali itinerari letterari, alternativi al turismo di massa, sono in grado di orientare modelli e comportamenti di turismo  compatibile, interessato alla salvaguardia dell’ambiente artistico e naturale.

Finalità della costruzione di itinerari turistico-letterari in AREA ADRIATICA Un significato ulteriore può acquisire l’offerta di itinerari turistico-letterari costruiti sulla scorta di testi di viaggio relativi all’area adriatica perché, promuovendo la fruizione del comune patrimonio storico-culturale sulle due sponde dell’Adriatico, consentono di recuperare antiche tradizioni di interrelazione e integrazione transfrontaliera legate al viaggio sull’Adriatico, al fine di promuovere il lancio di un organico sviluppo turistico. La proposta di itinerari che ripercorrano le esperienze di viaggio degli antichi viaggiatori dell’Adriatico mira, inoltre, al rafforzamento del sentimento di appartenenza all’Area adriatica e alla riscoperta di una comune identità dell’area transfrontaliera adriatica.

UN ITINERARIO TURISTICO-LETTERARIO COME SI COSTRUISCE UN ITINERARIO TURISTICO-LETTERARIO

Fase 1: lettura e analisi del testo odeporico

da Pietro Casola nel 1494 alla volta di Gerusalemme. Per costruire un itinerario turistico-letterario sulla base di un testo scelto di letteratura odeporica (che sia di natura più propriamente letteraria o documentale) occorre in primo luogo leggere con attenzione il testo, evidenziando i passi che appaiono più significativi e suggestivi ai fini dell’elaborazione di una proposta turistica innovativa da offrire al viaggatore moderno. Facciamo un esempio concreto utilizzando un testo specifico: il manoscritto del racconto del viaggio adriatico compiuto da Pietro Casola nel 1494 alla volta di Gerusalemme.

Fase 2: elaborazione di un titolo per l’itinerario

Il diario del Pellegrino (XV sec.) Pietro Casola verso Gerusalemme Dopo aver letto l’opera e aver individuato i punti più significativi della narrazione del viaggio, si deve passare fattivamente alla costruzione dell’itinerario. Una prima operazione è quella dell’ideazione del titolo, attraverso il quale bisognerebbe cercare di evidenziare già tutte le coordinate spazio-temporali del viaggio ed altre informazioni utili ad una più immediata focalizzazione della tipologia di viaggio affrontata dal viaggiatore antico e di quella proposta al viaggiatore moderno: Il diario del Pellegrino (XV sec.) Pietro Casola verso Gerusalemme

Fase 3: ricostruzione grafica del percorso

Un’altra fase immediatamente successiva alla lettura del testo odeporico è quella dell’individuazione di tutte le tappe del viaggio compiuto dallo scrittore - compresi quei luoghi dei quali l’autore fa solo brevi cenni - e della loro localizzazione su una carta geografica, preferibilmente risalente alla stessa epoca nella quale si colloca il racconto del viaggio, così da potervi rintracciare città e contrade che nel tempo possono aver mutato nome. Queste mappe antiche possono essere rintracciate sia in volumi di cartografia antica conservati presso le biblioteche sia su numerosi siti web di antiquaria.

Nel caso del viaggio adriatico di Casola è stata scelta un’antica mappa dell’Italia (Italiae novissima descriptio) realizzata da Giacomo Gastaldi (Iacobo Castaldo Pedemontano) e pubblicata nel volume di Abraham Ortels (latinizzato Ortelio) Theatrum Orbis Terrarum (Editore Plantin, Anversa 1570). Da questa rappresentazione dell’Italia è stata ritagliata - con un programma di grafica – la porzione relativa all’itinerario del pellegrino (la costa orientale del mare Adriatico) e su di essa sono state localizzate le città nominate dall’autore. In questo modo è stato possibile tracciare (sempre con un programma di ritocco immagini) un percorso che collegasse tutti questi luoghi, così da fornire al viaggiatore moderno un’idea grafica immediata del tragitto che gli viene proposto.

Il diario del Pellegrino (XV sec.) Pietro Casola verso Gerusalemme Mare Adriaticum. Golfo di Venetia

Fase 4: breve presentazione dell’opera e del viaggio in essa narrato

A questo punto ha inizio il lavoro di stesura del testo dell’itinerario. In primo luogo è necessario presentare brevemente al viaggiatore moderno l’autore dello scritto odeporico, la meta del suo viaggio e le motivazioni per cui questo è stato intrapreso: Il 15 di maggio 1494, nei giorni della Pasqua Rosata, come allora era chiamata, Pietro Casola lascia Milano, dando inizio al suo viaggio. Ha desiderato da lungo tempo di andare in pellegrinaggio a Gerusalemme, e infine si decide a partire, e a vivere con appassionata curiosità, col gusto della scoperta dell’Altro, l’avventura della sua vita.

Si possono poi ancora fornire notizie sull’opera in cui è narrato il viaggio e sulla sua genesi, ossia su come sia nata l’idea di lasciare una testimonianza scritta dell’esperienza odeporica: Dagli appunti ricaverà un diario, dando corpo al suo pellegrinaggio, che non si confonderà nell’oblio con l’esperienza di altre migliaia di esseri umani. Casola ne fisserà per sempre il ricordo, consegnato a un manoscritto del viaggio a Gerusalemme, sottratto da uno studioso dell’Ottocento alla polvere delle carte di una biblioteca patrizia milanese. Da quel diario balza fuori con tutta evidenza l’esistenza di un viaggio nel viaggio, di un primo inconfondibile tratto che costituisce un’esperienza a sé: il viaggio adriatico. E' questo l’itinerario che proponiamo di seguire, sulle tracce di un pellegrino curioso e amante della vita. 

Fase 5: citazione di brani letterari

Nella stesura dell’itinerario avranno un ruolo rilevante le citazioni tratte dal testo letterario che erano state evidenziate nella fase di lettura e analisi del testo, perché ritenute significative o suggestive per la sensibilità del viaggiatore moderno: Casola si imbarca a Venezia, e veleggiando lungo il golfo di Trieste, l’8 giugno arriva a Zadar (Zara): “Dominica a VIII de iunio, con la grazia de dio, a XI ore, zonsemo a Zarra…e con grande letitia, venendo de molte barchete, si montassemo tuti et andoromo a udire missa e, poi, se fece el disnare”.

Come si è visto nell’esempio precedente, bisogna poi intervallare questi brani letterari con pezzi di testo scritto a commento di quelli. Questi passi possono essere passi introduttivi che anticipino e spieghino il contenuto delle citazioni letterarie : Nella sua alta cerchia di mura, difesa da una fortezza, Zara appare una ridente cittadina ben costruita e pavimentata: “È in piano, non tropo grande, ma tuta polita et ha belli edifitii. …ha belli muri in cerco e alti; novo casteleto da uno canto, assai in vista de forteza… Tuta la citade è solata de piastrelle vive, a uno certo modo che molti de li nostri milanesi, dico quilli hanno le podagre a li pedi, non la potrebbeno perambulare troppo aconcio”.

I passi che commentano le citazioni possono anche fungere da elementi di raccordo tra le varie citazioni estrapolate dallo scritto odeporico, in quanto possono riassumere quelle parti che si è scelto di non citare, ma di cui si voglia comunque dar notizia in maniera più sintetica: Cessato lo scirocco la galea fa vela, navigando “con poco de Garbino”, fra gli isolotti senza numero della Croazia che fronteggiano Zadar e lungo il canale, simile a un fiume, s’intravede tra gli scogli qualche rara abitazione. Dopo Šibenik (Sebenico), e l’emozione del pericolo di una secca, nell’andirivieni della navigazione, sospesa ai venti, si toccano molte isole e isolotti come quello di Sant’Andrea, disabitato e selvaggio, Vis (Lissa), dai vini rinomati, tra i quali si ricorda il vino bianco Vugava o Bugava, simbolo dell'isola, fertile, e famosa per la preparazione e il commercio delle sardine; da mano sinistra Traù (Trogir) e Split (Spalato).

Fase 6: presentazione delle risorse turistiche attualmente presenti lungo il percorso

Uno degli aspetti che va maggiormente curato nella costruzione degli itinerari turistico-letterari è quello della combinazione e commistione di notizie antiche e notizie moderne, nel senso di alternanza da un lato di descrizioni paesaggistiche o informazioni di vario genere tratte dal testo letterario del passato e dall’altro di indicazioni relative all’odierna realtà dei luoghi citati e dei loro dintorni. Sollecitare il viaggiatore moderno alla scoperta di quanto sia rimasto intatto del passato, di come sia cambiato l’ambiente e di cosa ci sia di nuovo è, infatti, tra gli obiettivi dell’offerta di proposte turistiche che siano la riproposizione di precedenti esperienze odeporiche di cui sia stata lasciata testimonianza in opere letterarie.

Nella stesura dell’itinerario bisogna tener presente questo aspetto come uno dei parametri principali per la scelta delle notizie da fornire al viaggiatore d’oggi, allo scopo di suscitare in lui la curiosità di andare a “scovare” ciò che del racconto odeporico ancora sopravvive e ciò che di nuovo quelle terre hanno da proporre a distanza di secoli. Ecco qui di seguito un passo dell’itinerario di Casola nel quale c’è un esempio di passaggio dall’antico all’odierno, di confronto tra ieri ed oggi: Marinai e pellegrini si affrettano, chi al grande mercato sulla piazza della città[Ragusa], luogo di scambio tra Oriente e Occidente, chi a “rinfrescarsi”, a cercare relax e il piacere della scoperta per le strade e i panorami che si susseguono. Anche oggi la città offre le sue vie, i merletti delle sue architetture, dei suoi palazzi che si rispecchiano sull’Adriatico, le vedute della costa e degli isolotti che la fronteggiano, mercatini dove acquistare oggetti dal sapore d’Oriente, e ancora spiagge nei suoi immediati dintorni, dove poter giungere con piccole imbarcazioni.

Oltre ad istituire un raffronto tra il passato e il presente, attraverso i brani di raccordo si possono fornire al viaggiatore moderno informazioni utili per affrontare il viaggio e suggerimenti di vario genere, dai mezzi di spostamento più agevoli o caratteristici ai tragitti da privilegiare: L’itinerario che noi proponiamo al viaggiatore moderno, sulla scorta di quello compiuto da Casola, potrà essere realizzato per mare, come nell’esperienza originaria, anche se non si possiede una barca, grazie alle diverse compagnie che fittano imbarcazioni col marinaio per crociere nell’Adriatico, ma il percorso sarà ugualmente interessante se seguito in macchina lungo le coste, con la possibilità di integrarlo con puntate nell’interno, alla scoperta di luoghi affascinanti, e di raggiungere coi traghetti locali le isole lungo la costa.

In questi spazi extra-letterari, chi è responsabile dell’elaborazione di un itinerario si può “sfiziare” anche andando alla ricerca di curiosità sugli usi e i costumi del luogo per informarne il viaggatore: troverete  ospitalità presso case di contadini e di pescatori di pesce d’acqua dolce, nei cui nuclei familiari è possibile assistere e partecipare alla produzione domestica di formaggi, vino, miele, acquavite e alla pesca di pesce. O, ancora, si possono fornire notizie sull’economia locale o proporre eventuali attività da svolgere sul posto: Grazie all’assoluta mancanza di un’industria pesante, il territorio è ecologicamente pulito e intatto, tanto che esistono alcune fonti d’acqua sorgiva dove le popolazioni locali si servono per l’approvigionamento idrico. E’ inoltre possibile praticare trekking, oppure semplicemente passeggiare lungo i canyon scavati dai fiumi e raccogliere la frutta di bosco tipica della locale

Un’altra opportunità da poter sviluppare in questi brani di commento alle citazioni d’autore è quella di proporre in alcuni punti anche percorsi alternativi, visite a luoghi limitrofi che, seppur non toccati dal viaggiatore-scrittore, presentano un interesse storico, artistico o naturale di particolare rilievo che li rende imperdibili: E nei dintorni suggeriamo un possibile allargamento dell’itinerario, varcando il confine della Croazia subito dopo Dubrovnik, alla boscosa Erzegovina, alle montagne che fanno da sfondo all’antica Ragusa, facendo tappa, a circa venti minuti d’auto, a Trebinje, in Bosnia Erzegovina. Negli allegri caffè sotto i suoi platani secolari o lungo il fiume che costeggia le mura della cittadella turca, si potrà consultare le carte e programmare una sosta di qualche giorno, alla ricerca del tempo perduto.. Subito a ritroso delle spiagge di Croazia e Montenegro, da raggiungere in brevissimi percorsi, vi troverete fra laghi e fiumi, dove sulle montagne (se non preferite i piccoli e buoni alberghi a bassissimo costo, di Trebinje e altre cittadine) troverete  ospitalità presso case di contadini e di pescatori di pesce d’acqua dolce

Fase 7: creazione di link

Una volta completata la stesura del testo dell’itinerario, con questa alternanza di brani tratti da un testo odeporico e di passi esplicativi o di commento scritti da chi elabora l’itinerario, occorre arricchire il testo di link e immagini. Innanzitutto i link. Per un’offerta turistica il più esaustiva possibile, si può rendere il testo dell’itinerario più completo aggiungendovi dei link utili per il viaggiatore moderno, come nel caso seguente si è fatto con i siti web delle compagnie di crociere e di traghetti: L’itinerario […] potrà essere realizzato per mare […] grazie alle diverse compagnie che fittano imbarcazioni col marinaio per crociere nell’Adriatico, ma il percorso sarà ugualmente interessante se seguito in macchina lungo le coste, con la possibilità di […] raggiungere coi traghetti locali le isole lungo la costa.

Ma di link che arricchiscano l’itinerario possono essercene anche di altri tipi, in base alla fantasia del realizzatore dell’itinerario. Qui di seguito ne presentiamo due differenti opzioni: link di approfondimento alle città citate e link di presentazione dei beni che si propone di visitare: Ma tornando col nostro pellegrino, spostiamoci con lui rapidamente a Budua (Budva) e Bar (Antivari) coi loro castelli, e Dulcino (Ulcinj), in Montenegro, ma allora considerati Albania, a ridosso del lago di Shkoder (Scutari) E ancora Casola visita il monastero benedettino di Santa Maria situato su uno scoglio, un isolotto fuori della città (l'isola di Lokrum), locus amoenus, secondo la tradizione letteraria dei luoghi di delizie, coi suoi giardini bagnati dal mare.

Ovviamente questi link dovranno rimandare ad alcune schede di presentazione che dovrebbero essere preventivamente costruite per ogni città e ogni bene incontrati nel corso dell’itinerario, sia per quelli descritti dallo scrittore-viaggiatore, sia per quelli proposti dall’elaboratore dell’itinerario. Ecco qui affianco un esempio di scheda di presentazione di un bene, con la foto del bene e una sua breve descrizione. Pagina di bene

Nel caso delle schede di presentazione delle città, invece, alla foto dovrà far seguito una descrizione della città più dettagliata, che ne delinei in breve la storia, le attività economiche, le principali attrattive, eventi, tradizione e cultura:

Fase 8: reperimento immagini antiche e moderne

Infine, per rendere più attrattiva l’offerta turistica, il testo dell’itinerario va arricchito di immagini, che possono essere fotografie, dipinti, disegni, incisioni, illustrazioni, ecc. In questa fase di reperimento delle immagini è necessario tener presenti due parametri. In primo luogo occorre valutare forma e dimensioni delle immagini: a inframmezzare il testo dell’itinerario si possono, infatti, inserire sia immagini dalle dimensioni più ridotte (queste in numero maggiore), sia immagini più grandi, che occupino tutta la larghezza del foglio (almeno tre o quattro di queste immagini per ogni itinerario).

L’altro parametro è di ordine “cronologico”: c’è infatti la possibilità di alternare immagini antiche e immagini moderne, conformemente alla natura stessa di questi itinerari turistico-letterari, che mirano a coniugare citazioni letterarie riferite al passato e offerte turistiche relative all’attuale realtà dei luoghi. Può risultare molto interessante anche riuscire a reperire di uno stesso soggetto sia l’immagine antica che quella attuale, così da poter istituire un raffronto tra le due.

Fase finale: sistemazione grafica di testo e immagini

Elaborato il testo dell’itinerario e reperite le immagini ad esso relative, resta solo da dedicarsi alla fase finale: organizzare la disposizione di testo e immagini, la loro alternanza in funzione di una “varietà” visiva che “catturi” l’attenzione del viaggiatore moderno e non appesantisca la lettura dell’itinerario che gli viene proposto.

Tale lavoro di sistemazione grafica di testo e immagini può essere attuato con molteplici combinazioni

Ecco qui di seguito un esempio di possibile combinazione di testo, immagine piccola ed immagine grande:

Un modello di itinerario turistico-letterario: il viaggio adriatico di Pietro Casola

CONCLUSIONI

In conclusione, quello che si intende realizzare attraverso la costruzione di itinerari turistico-letterari è l’opportunità di rivivere le medesime scoperte e le medesime emozioni degli antichi viaggiatori, sulle tracce dei racconti che essi ci hanno lasciato nei loro taccuini di viaggio, nei loro diari odeporici. Perché, per riprendere la citazione iniziale, «solo quel passato è morto, che non rivive per noi». Proporre al viaggiatore moderno questi itinerari significa guidarlo nella ricerca di quel che sopravvive ancora di quei ricordi e, nello stesso tempo, indirizzarlo alla scoperta delle nuove risorse che quegli stessi luoghi oggi offrono. Due osservazioni conclusive possono valere a meglio caratterizzare questa nuova tipologia di turismo letterario.

Slow tour e turismo destagionalizzato In primo luogo occorre tener presente l’opportunità di improntare questo nuovo modo di viaggiare all'insegna dello slow tour, del lento penetrare nei luoghi, nelle suggestioni e nelle emozioni che questi sono in grado di suscitare, cogliendone l'identità profonda , il carattere unico e irripetibile che essi celano e che hanno disvelato a chi (da Orazio ai pellegrini del medioevo, da Goethe agli autori di brillanti reportages) quei posti ha visitato e vissuto prima di noi. In secondo luogo, sempre per la stessa necessità di vivere e scoprire l'anima dei luoghi (lontano dalle logiche frettolose e passivanti del turismo di massa dell’era della globalizzazione), sarebbe preferibile suggerire al viaggiatore moderno di seguire questi itinerari nelle stagioni meno affollate, per poter percepire la vera essenza di un borgo o di una città e i silenzi del paesaggio.