Democratici di Sinistra 10 punti per lItalia digitale Pubblica Amministrazione, imprese e cittadini verso la Società dellInformazione Roma, 19 gennaio.

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Transcript della presentazione:

Democratici di Sinistra 10 punti per lItalia digitale Pubblica Amministrazione, imprese e cittadini verso la Società dellInformazione Roma, 19 gennaio 2006

Introduzione – il contesto politico Per Italia digitale si intende un paese che sa utilizzare pienamente le tecnologie ICT, strumenti e modelli organizzativi, per introdurre innovazione in molti settori Un paese che utilizza ICT per promuovere un nuovo modello di sviluppo Economia della rete Società della rete LItalia digitale è una delle priorità per il Paese LItalia digitale è una delle priorità per il Paese Primi al mondo per consumo di telefonini e unico paese industrializzato con IT in calo

Introduzione – 10 punti per lItalia digitale 1. Cultura e capitale umano: il sapere digitale a. Il ruolo della scuola b. Le competenze professionali c. Lalfabetizzazione dei cittadini 2. Le infrastrutture 3. Le-government per la semplificazione 4. Le-government per la trasparenza e il controllo della spesa pubblica 5. L e-government per laccesso ai servizi 6. Politiche industriali: le PMI e lindustria del software 7. Politiche territoriali: lICT per lo sviluppo del Mezzogiorno 8. La convergenza digitale: uscire dal conflitto di interessi 9. L Open Source: una scelta a favore dello sviluppo e del capitale umano 10. Chi governa linnovazione: un nuovo assetto istituzionale

1. Cultura e capitale umano: il sapere digitale a) Il ruolo della scuola - Coinvolgere insegnanti in formazione alle tecnologie della Rete e utilizzo delle ICT, contaminando le modalità di trasmissione contenuti, in tutti i processi formativi - Incentivare ricerca/produzione contenuti digitali per insegnamento e apprendimento unire università, scuola, formazione professionale e a distanza - Progetto: unire università, scuola, formazione professionale e a distanza b) Le competenze professionali Nella PA: più competenze tecnico/informatiche, incoraggiare la formazione continua - Nella PA: più competenze tecnico/informatiche, incoraggiare la formazione continua Negli appalti: introdurre e premiare la responsabilità di generare competenze - Negli appalti: introdurre e premiare la responsabilità di generare competenze Nelle professioni ICT: liberalizzare laccesso - Nelle professioni ICT: liberalizzare laccesso Nelle imprese: facilitatori dellinnovazione - Nelle imprese: facilitatori dellinnovazione c) Lalfabetizzazione dei cittadini - espandere e istituzionalizzare le iniziative rivolte allalfabetizzazione dei cittadini Carta di credito formativa - Carta di credito formativa per lo sviluppo delle competenze ICT, riservata a fasce di cittadini che si trovano in fase di inserimento nel lavoro o in situazioni sociali a rischio di esclusione legge per laccessibilità dei disabili - applicare pienamente la legge per laccessibilità dei disabili alle risorse informatiche, introducendo meccanismi sanzionatori ed estendendo lobbligatorietà del rispetto degli standard del W3C alle banche dati private.

2. Le infrastrutture Incentivare laggregazione della domanda, pubblica e privata, favorendo la costituzione di consorzi territoriali Utilizzare la leva fiscale per sostenere gli investimenti nelle infrastrutture di banda larga da parte di reti integrate di imprese Promuovere iniziative da parte degli Enti Locali per sviluppare infrastrutture che possono essere usate in modo non discriminatorio (open access) da tutti gli operatori per offrire i propri servizi di banda larga Liberalizzare completamente luso delle tecnologie senza fili per superare lostacolo dell ultimo miglio Nuovo Piano per le infrastrutture digitali Nuovo Piano per le infrastrutture digitali Rimuovere lostacolo: scarsa e disomogenea copertura territoriale delle tecnologie di Banda Larga

Box 1. Banda larga: alcune criticità attuali La diffusione della banda larga, in Italia è una rete con troppi buchi Investimenti privati nella realizzazione di infrastrutture di fibra ottica: dopo iniziale entusiasmo ( ) sensibile ridimensionamento e indirizzo alle tratte a lunga distanza e nelle più importanti aree metropolitane. Quasi il 50% di fibre in Regioni settentrionali. Solo le città capoluogo di provincia e circa 200 comuni non capoluogo sono raggiunti dalle grandi dorsali ADSL di Telecom, copre solo il 76% del territorio Senza una forte azione pubblica 10 milioni di italiani esclusi dallutilizzo di infrastrutture digitali di base EELL ai margini dello sviluppo: secondo il Governo, solo il 52% dei Comuni italiani risulta abbonato allADSL, a dispetto del Codice per lamministrazione digitale! Al rallentatore anche lo sviluppo delle tecnologie senza fili (Wi-Fi, Wi-Max, ecc), che potrebbero superare l Ultimo miglio. I ministri Gasparri prima e Landolfi bloccano la diffusione del wireless Con Infratel il Governo ha inteso dare una risposta al divario infrastrutturale, ma non sono mancate difficoltà e incoerenze. In ogni caso, non risulta ancora completato nessun progetto

3. Le-government per la semplificazione Un Nuovo Piano di e-government, condiviso fra tutti i livelli di governo a. migliorare lefficienza interna delle PA b. garantire completa integrazione tra i servizi delle PA e nei confronti degli utenti, imprese o cittadini procedimento unico attraverso un Sistema Informatico Unitario condivisione degli archivi e delle informazioni fra le Amministrazioni Il Comune: diventa il terminale di tutta la PA

Box 2. Alcuni esempi di semplificazione al 2011 Una persona si trasferisce da una città ad unaltra, si identifica presso un qualsiasi sportello di front office per ottenere tutti gli effetti conseguenti: allacciamento o subentro, Enel, gas e acqua, iscrizione allanagrafe del nuovo Comune, accesso ai servizi scolastici, sanitari, ecc. Unimpresa deve richiedere un ampliamento di attività o fare unassunzione o partecipare ad un bando di gara, basta rivolgersi anche per via telematica ad un unico ufficio di front office per svolgere tutti gli adempimenti necessari e avere le risposte in tempi molto brevi. LItalia digitale è un paese in cui tutti pagano le tasse senza burocrazia: è possibile promuovere una maggiore lealtà fiscale e arrivare a una Nuova dichiarazione unificata, contenente una sintesi annuale della situazione economica, fiscale e contributiva di ogni cittadino a cui viene comunicata la dichiarazione già precompilata e predisposta per i pagamenti in rete.

Box 3. Alcuni esempi di trasparenza al 2011 Ogni cittadino, in qualunque luogo risieda, può consultare, attraverso Internet, le regole di svolgimento di tutti i concorsi pubblici, quelle per la formazione delle graduatorie per laccesso al nido comunale o per lassegnazione della casa. Ogni professionista può accedere alliter delle pratiche edilizie. Ogni impresa può consultare on line gli Albi dei fornitori della Pubblica Amministrazione, i Bandi di gara e partecipare a procedure telematiche di acquisto sopra e sotto la soglia comunitaria Il registro nominativo degli incarichi e delle consulenze, corredato dalle motivazioni e dai costi, non viene solo inviato alla Funzione Pubblica, ma aggiornato due volte allanno sul sito dellamministrazione: leffetto di deterrenza sugli abusi e sugli sprechi sarà molto maggiore di tanti regolamenti.

4. Le-gov per trasparenza e controllo della spesa pubblica È urgente una riforma digitale per la trasparenza ed il controllo dei conti pubblici: e-procurement mandato di pagamento elettronico sistema informatico unitario per la gestione della spesa pubblica Diritto di accesso agli atti Controllo dei tempi Partecipazione Controllo dei conti pubblici Le nostre priorità

5. L e-government per laccesso ai servizi Realizzare servizi di pubblica utilità accessibili con modalità digitali e diffonderne luso da parte dei cittadini Realizzare servizi di pubblica utilità accessibili con modalità digitali e diffonderne luso da parte dei cittadini abbattere barriere culturali moltiplicando iniziative di alfabetizzazione digitale accedere ai servizi attraverso un unico strumento elettronico piena titolarità ai Comuni per la realizzazione dei servizi collegati rimozione ostacoli alla diffusione dei sistemi di pagamento e riscossione dei servizi pubblici diffusione piattaforme multicanale, (web, m-government, t-government, ecc.) Lufficio pubblico ideale è quello di cui non si sente il bisogno

6. Politiche industriali: le PMI e lindustria del software favorire laggregazione di PMI anche attraverso il credito di imposta ridurre del 30% per i primi due anni gli oneri contributivi per le assunzioni di personale specializzato favorire limmissione di giovani ricercatori che possano immettere cultura tecnologica: facilitatori dellinnovazione La concorrenza come fattore di sviluppo del mercato IT 1/2

Box 4. Le PMI: alcune criticità attuali Per Assinform: meno del 20% della spesa totale IT concentrata in piccole imprese, al di sotto dei 50 dipendenti (circa 4 milioni e rappresentano il 99,5% dellintero sistema produttivo), media degli investimenti IT 2004 pari a euro lanno. Si calcola che circa un milione e mezzo di piccole imprese, con alcuni milioni di dipendenti, possano rimanere escluse dalle opportunità della net- economy Le cause: a) difficile ciclo economico, che ha fiaccato la capacità di investimento delle piccole imprese e sta mettendo in crisi parecchi distretti industriali, in particolare nei comparti del Made in Italy, b) il fattore culturale: molti piccoli imprenditori affermano di non vedere nelle nuove tecnologie alcuna utilità per la loro impresa Dalle soluzioni ICT non miracoli ma possibili vantaggi su: riorganizzazione dei processi produttivi, internazionalizzazione, qualità del marketing e della distribuzione, integrazione delle filiere, cooperazione allinterno dei distretti industriali.

6. Politiche industriali: le PMI e lindustria del software favorire la crescita di una industria italiana del software Le politiche pubbliche devono essere indirizzate verso: la crescita dimensionale delle imprese ICT e ICT-based capitalizzare le imprese ICT attraverso la leva fiscale, riqualificare il credito (venture capital) e la finanza innovativa (pubblico-privato) incentivare la nascita di nuove imprese (start up) ICT orientate anche ai prodotti valorizzare le eccellenze nel settore ICT sul fronte della ricerca e dellalta formazione 2/2

7. Politiche territoriali: ICT e sviluppo del Mezzogiorno Riprendere liniziativa sul Mezzogiorno per laggregazione della domanda di infrastrutture di banda larga Programmare investimenti pubblici e luso dei finanziamenti UE per sostenere spin off universitari nel settore ICT, promuovendo il rapporto con le reti già esistenti a livello europeo favorire il radicamento di Poli di eccellenza nella ricerca sulle tecnologie della Rete e del software in particolare Il nostro modello è lEcosistema digitale locale Unarea locale fatta di processi, tecnologie e competenze cooperanti tra loro in un sistema di coesione sociale e sviluppo produttivo…

8. Convergenza digitale: uscire dal conflitto di interessi Realizzare il Catasto delle frequenze Redigere un nuovo Piano delle frequenze, alla luce dellevoluzione del mercato e a tutela della concorrenza Promuovere la creazione di contenuti digitali per lerogazione di servizi pubblici attraverso la tv interattiva (es. T-government) Sostenere lo sviluppo dellindustria italiana dei contenuti per i programmi culturali e di intrattenimento

Box 5. La storia dei decoder: alcune criticità attuali A fronte di una costante riduzione degli investimenti su tutte le altre voci riferite allinnovazione, il governo ha investito 120 milioni di euro nel 2004, 110 milioni di euro nel 2005 e 10 milioni di euro nel 2006 (in totale 500 miliardi di vecchie lire) sui decoder - che peraltro, secondo gli esperti, diventeranno rapidamente obsoleti - con lunico scopo visibile di offrire un puntello tecnologico alla legge Gasparri, facendo finta di aprire alla concorrenza mentre si rafforzava il duopolio. E bene ricordare che i decoder che lo Stato regala alle famiglie senza alcun limite di reddito sono commercializzati in Italia, fra gli altri, da una società di proprietà del fratello del premier, e, poiché la produzione di contenuti digitali è ancora irrilevante, i decoder servono soltanto per vedere le partite di calcio. Inoltre, poiché Mediaset si è aggiudicata i diritti del calcio, si potrebbe sintetizzare dicendo che il governo guidato da Berlusconi, regala i decoder di Berlusconi, per vedere le reti televisive di Berlusconi, con gli spot che le imprese italiane pagano a Berlusconi. Si ha quasi pudore ad evidenziare questi fatti.

9. Open Source: a favore di sviluppo e capitale umano Vantaggio: non la semplice riduzione dei costi, ma il trasferimento delle risorse dalle licenze duso allo sviluppo delle competenze Occasione: sviluppare un mercato nazionale del software valorizzando il know- how dei nostri professionisti Per questo, sia pure nel rispetto della neutralità tecnologica, occorre: approccio OSS fattore premiante in gare pubbliche e progetti di e-government favorire adozione OSS nelle grandi reti pubbliche (scuola, università, ricerca) lItalia deve dare un contributo al dibattito in sede internazionale, in linea con le posizioni prese dal gruppo dei socialisti europei sulla brevettabilità del software

10. Chi governa linnovazione: un nuovo assetto istituzionale Istituire un forte ruolo di guida dellinnovazione, che ne assicuri la trasversalità e garantisca continuità agli investimenti Ridisegnare ruoli, attribuzioni e funzioni nella macchina statale per avviare grandi progetti pubblici unitari, perseguendo economie di scopo e di scala che consentano di liberare risorse per ulteriori investimenti in innovazione Realizzare il Federalismo Digitale Costruire una sede per la cooperazione e la condivisione delle decisioni sul programma nazionale per linnovazione con Regioni ed EELL, RSU e associazioni di categoria (il Forum per la cittadinanza digitale) Sostenere linnovazione degli EELL (piccoli comuni): Favorire l utilizzo delle competenze disponibili nelle strutture regionali e nazionali Escludere dal Patto di stabilità interno gli investimenti in innovazione degli Enti Locali

La Società della Rete si costruisce con una visione di sistema, non con interventi settoriali. Le tecnologie sono indispensabili per innovare, ma la vera innovazione va al di là delle tecnologie LItalia digitale è interconnessione di capitale umano e lavoro, infrastrutture, grandi progetti, riforma organizzativa e gestionale della Pubblica Amministrazione, politiche industriali e territoriali Insieme con gli alleati del centrosinistra proponiamo al paese la svolta necessaria per modernizzarlo Linnovazione ICT, grande asset orizzontale per il governo del paese, nuovo modello di sviluppo, salto nel futuro che lItalia non può attendere: il centrosinistra è allaltezza di questa sfida Conclusioni