Osservatorio legislativo interregionale Roma, settembre 2012 Giurisprudenza costituzionale Regioni a Statuto ordinario (giugno – agosto 2012) Relatore: Elvezio Ercoli Regione Lazio Elvezio Ercoli – Regione Lazio Roma, settembre Osservatorio Legislativo Interregionale
Corte Costituzionale - Sentenza 27 giugno 2012, n. 163 Elvezio Ercoli – Regione Lazio Roma, settembre Osservatorio Legislativo Interregionale Regione: Liguria Atto impugnato: Decreto-legge 6 luglio 2011, n.98 (Misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria) convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n.111: art. 30, comma 1 Il Ministero dello sviluppo economico, con il concorso delle imprese e gli enti titolari di reti e impianti di comunicazione elettronica fissa o mobile, predispone un progetto strategico nel quale, sulla base del principio di sussidiarietà orizzontale e di partenariato pubblico-privato, sono individuati gli interventi finalizzati alla realizzazione dellinfrastruttura di telecomunicazione a banda larga e ultralarga, anche mediante la valorizzazione, lammodernamento e il coordinamento delle infrastrutture esistenti art. 30, comma 3, con un decreto del Ministro per lo sviluppo economico, di concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze, sono adottati i provvedimenti necessari per lattuazione delle disposizioni dei commi precedenti Motivi: Asserita violazione degli articoli 117, terzo comma, e 118 della Costituzione e del principio di leale collaborazione Esito: Dichiarazione di parziale illegittimità costituzionale dei due commi impugnati.
Corte Costituzionale - Sentenza 27 giugno 2012, n. 164 Elvezio Ercoli – Regione Lazio Roma, settembre Osservatorio Legislativo Interregionale Regioni: Valle dAosta, Toscana, Liguria, Emilia Romagna e Puglia Atto impugnato: Decreto-legge 31 maggio 2010, n.78 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), nel testo risultante dalle modifiche introdotte dalla legge di conversione 30 luglio 2010, n.122: art. 49, comma 4-bis, che, sostituisce il testo dellart. 19 della Legge 241/90, introducendo la Segnalazione certificata di inizio attività - SCIA art. 49, comma 4-ter, che sostituisce, direttamente dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, la SCIA alla dichiarazione di inizio attività (DIA) Decreto-legge 13 maggio 2011, n.70 (Semestre Europeo – Prime disposizioni urgenti per leconomia), convertito con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n.106: art.5, comma 1, lettera b), che prevede lapplicabilità della SCIA alla materia edilizia art.5, comma 2, lettere b) e c), che introduce il termine di 30 giorni per ladozione dei provvedimenti di divieto di prosecuzione dellattività e di rimozione degli effetti della SCIA in materia edilizia Motivi: Asserita violazione degli articoli 3, 9, 97,114, 117 e 118 della Costituzione Esito: Dichiarazione di non fondatezza delle questioni di legittimità costituzionale sollevate
Corte Costituzionale - Sentenza 6 luglio 2012, n. 176 Elvezio Ercoli – Regione Lazio Roma, settembre Osservatorio Legislativo Interregionale Regioni: Toscana, Veneto, Sardegna Atto impugnato: Decreto-legge 13 agosto 2011, n.138 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo), convertito con modif., dalla legge 14 settembre 2011, n.148: art. 5-bis, comma 1, ai sensi del quale, per lo sviluppo delle regioni dellobiettivo convergenza e realizzazione del piano sud, è stabilito che la spesa di competenza e di cassa effettuata annualmente da ciascuna delle cinque regioni inserite nellobiettivo convergenza, in riferimento ai cofinanziamenti nazionali dei fondi comunitari a finalità strutturale e alle risorse per lo sviluppo e la coesione, possa eccedere i limiti di spesa imposti dal patto di stabilità interno. art. 5-bis, comma 2, ai sensi del quale, con decreto del Ministro delleconomia e delle finanze, di concerto con il Ministro per i rapporti con le regioni e per la coesione territoriale e dIntesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, le regioni e le province autonome, ogni anno vengono stabiliti i limiti finanziari per lattuazione del comma 1, le modalità di attribuzioni allo Stato e alle regioni dei maggiori oneri, garantendo linvarianza finanziaria ai fini del rispetto del patto di stabilità interno. Motivi: Asserita violazione degli articoli 119, terzo e quinto comma della Costituzione Esito: Dichiarazione di illegittimità costituzionale delle questioni sollevate
Corte Costituzionale - Sentenza 20 luglio 2012, n. 198 Elvezio Ercoli – Regione Lazio Roma, settembre Osservatorio Legislativo Interregionale Regioni: Lazio, Basilicata, Emilia-Romagna, Veneto, Umbria, Campania Lombardia, Calabria, Regioni autonome Valle dAosta, Trentino Alto Adige, Sardegna e Province Autonome Trento e Bolzano Atto impugnato: Decreto-legge 13 agosto 2011, n.138 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo), convertito con modif., dalla legge 14 settembre 2011, n.148: art. 14, commi 1 e 2 Legge 12 novembre 2011, n.183 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – Legge di stabilità 2012): art. 30, comma 5 Motivi: Asserita violazione degli articoli 3,70,77,97, 100, 103, 114, 117, 119, 121, 122, 123 della Costituzione, del principio di leale collaborazione e della normativa di rango costituzionale relativa alle Regioni ad autonomia speciale Esito: Dichiarazione di illegittimità costituzionale dellart. 14, comma 2, in quanto, per le Regioni e le Province ad autonomia speciale, ladeguamento ivi previsto richiede modifiche costituzionali, prodotte da fonte costituzionale e non dal decreto-legge
Corte Costituzionale - Sentenza 20 luglio 2012, n. 199 Elvezio Ercoli – Regione Lazio Roma, settembre Osservatorio Legislativo Interregionale Regioni: Puglia, Lazio, Marche, Emilia-Romagna, Veneto, Umbria e Regione autonoma Sardegna Atto impugnato: Decreto-legge 13 agosto 2011, n.138 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo), convertito con modif., dalla legge 14 settembre 2011, n.148: art. 4 Adeguamento della disciplina dei servizi pubblici locali al referendum popolare e alla normativa dellUnione europea Motivi: Asserita violazione degli artt. 5, 75, 77, 114, 117 e 118 costituzione e att. 3 e 4 della legge costituzionale n. 3/1948 (Statuto speciale per la Sardegna) Esito: Dichiarazione di illegittimità costituzionale