Il cielo come laboratorio Lezione 5

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Spettrofotometro IR Strumentazione IR
Advertisements

Il Rumore nei CCD Introduzione: i CCD
Onde elettromagnetiche
Lo spettro della luce LASER
Tecniche di elaborazione delle immagine
Una cella solare è un dispositivo in grado di generare elettricità quando è irradiato di energia luminosa. I pannelli fotovoltaici contengono spesso più.
La luce solare.
I LABORATORI : LABORATORIO DI METEREOLOGIA (prof. F. Prodi, dott. F. Porcù) LABORATORIO LASER (prof. R. Calabrese, dott. L. Tomassetti) LABORATORIO DI.
Dispositivi optoelettronici (1)
LAVORO SVOLTO DA STEFANIA ELEONORA
SPETTROSCOPIA.
STRUMENTAZIONE ASTRONOMICA
LA POLARIZZAZIONE.
Energia solare fotovoltaica
CARATTERIZZAZIONE DOSIMETRICA DI FILM RADIOCROMICI MD-55-2
di Salvatore Massimo Gebbia
Gli spettrografi.
Roberto Nesci, Corinne Rossi Dipartimento di Fisica
I CCD I rivelatori utilizzati oggi per ottenere immagini astronomiche sono array bidimensionali, chiamati CCD (Charge Coupled Device). Un CCD é un chip.
  = pitch angle  = pitch angle.
DETECTOR PER RAGGI X CONTATORI INTEGRATORI Scelta Tipo di misura
Dipartimento di Fisica - Università di Napoli Federico II
IMPIANTI SOLARI FOTOVOLTAICI
LA NATURA DELLA LUCE E IL MODELLO ATOMICO DI BOHR
Fotografia astronomica con camera CCD
Corrente (o conteggi) di buio
Spettrofotometri Componenti principali: Sorgente di luce
L’effetto fotoelettrico e le sue applicazioni in fisica dell’Atmosfera
Onde elettromagnetiche e Astrofisica
Classificazione spettrale
Dallosservazione al risultato scientifico Amata Mercurio – parte 2 INAF - OAC.
Curiel, 1/11/2004 Alessandro Pizzella – Dipartimento di Astronomia – Università di Padova.
Unità Didattica 2 La natura duale della luce e l’atomo di idrogeno
Misure di temperatura e densità elettroniche nella nebulosa Eskimo   Beatrice Lovat(1), Sara Viel(1), Hillary Mocellin(2)   (1) Liceo Scientifico “G.Galilei”,
7/10 FEBBRAIO 2007 II STAGE POLO DI PADOVA.
Unità Didattica 1 La radiazione di Corpo Nero
Riduzione di spettri ottici a fenditura lunga Asiago, 6 Aprile 2002.
Larghezza equivalente vs T
Il cielo come laboratorio
SCUOLA NAVALE MILITARE “F. MOROSINI”, VENEZIA
Spettrografi e Rivelatori
Maurizio Rossi, Daniele Marini
Le basi della teoria quantistica
Dipartimento di Astronomia
La natura duale della luce
Misura del tasso di formazione stellare nella galassia
Cinematica di Galassie
IL CIELO COME LABORATORIO – EDIZIONE 2006/2007 Stima dellestinzione galattica in stelle con righe demissione Sara Gris, Mattia Dazzi, Matteo Gallo Liceo.
Classificazione morfologica delle Galassie
LA FISICA CHE HA CAMBIATO LA FISICA Piero Rafanelli Dipartimento di Astronomia Università di Padova.
C. Spedicato, A. Bavari, F. Cannarsa, G. Borgese Scuola Navale Militare F. Morosini, Venezia Analisi Morfologica della Galassia NGC 4686.
La nebulosa planetaria NGC2371
Tecniche di Spettroscopia
SORGENTE In generale una sorgente deve produrre luce in un ampio ambito di  ed avere una intensità di emissione il più possibile uniforme Sorgente “ideale”
STRUMENTAZIONE PER SPETTROFOTOMETRIA
SPETTROFOTOMETRO UV – VISIBILE
L’analisi della luce degli astri: fotometria e spettrometria
COME E’ FATTA LA MATERIA?
Spettroscopia Liceo Scientifico “G. Pertile” di Asiago classe 4ªAL
Spettroscopia della nebulosa M42
IL CIELO COME LABORATORIO Analisi morfologica delle galassie ellittiche Silvia Guerra (1), Matteo Mannino (2), Enrico Paccagnella (3)‏ (1) ITIS.
Lo spettro di frequenze della radiazione elettromagnetica dallo spazio RADIAZIONE = Onda elettromagnetica ma anche = Particella E=h Natura della radiazione.
Università di Bologna Dipartimento di Fisica
Optoelettronica a scarica
Dispositivi optoelettronici (1)
SPETTROFOTOMETRO monocromatore rivelatore cella sorgente.
PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI. * Per trasformare i raggi solari in elettricità si usano le celle fotovoltaiche, costituite da un elemento chimico semiconduttore,
In fisica il termine spettrofotometria designa lo studio degli spettri elettromagnetici e permette la determinazione qualitativa e quantitativa di una.
I corpi celesti La luce del Sole è in realtà composta di una mescolanza di luce di svariati colori, che sono anche i colori dell'arcobaleno. L’insieme.
Gli elettroni nell’atomo e il sistema periodico
Transcript della presentazione:

Il cielo come laboratorio Lezione 5 Enrico Maria Corsini Dipartimento di Astronomia Università di Padova Padova, 14 Novembre 2002

Telescopi ottici Rivelatori di immagini Spettri astronomici

Telescopi ottici Rivelatori di immagini Spettri astronomici

Telescopi ottici: Spettro elettromagnetico Osservatori astronomici Strumentazione Domanda di tempo di osservazione

Spettro elettromagnetico

Telescopi ottici nel mondo

IAC Roque de los Muchachos (Spagna)

ESO La Silla (Chile)

ESO Paranal (Chile)

Strumentazione al VLT

Domanda di tempo di osservazione

Telescopi ottici Rivelatori di immagini Spettri astronomici

Rivelatori di immagini: Lastre fotografiche e CCD Struttura dei CCD Funzionamento dei CCD

Rivelatori di immagini Fino agli anni ‘80: lastre fotografiche Dalla fine degli anni ‘80: CCD (Charged Coupled Device) Vantaggi dei CCD: Maggiore sensibilità Linearità Immagini digitali (CCD di AFOSC @1.80m, Cima Ekar)

CCD I CCD funzionano grazie all’effetto fotoelettrico: se il sistema viene riscaldato o assorbe fotoni (E=1.26 eV) gli e- passano dalla banda di valenza alla banda di conduzione nella banda di conduzione gli e- sono liberi di muoversi (= corrente elettrica) un campo elettrico esterno previene la ricombinazione tra e- e nuclei fotone fotone Banda di conduzione Energia crescente 1.26 eV Banda di valenza buca elettrone

Struttura dei CCD

Struttura dei CCD Area dell’immagine Connessioni Piedini Supporto di ceramica, metallo o plastica Connettori Connessioni Piedini Strato di silicio Amplificatore Registro seriale

Struttura dei CCD CCD visto da sopra CCD visto di lato colonna Elettrodi orizzontali trasparenti pixel Elettrodo Isolante Silicio n Silicio p CCD visto di lato

Funzionamento dei CCD PIOGGIA (FOTONI) NASTRI TRASPORTATORI VERTICALI (COLONNE DEI CCD) SECCHI (PIXEL) CONTENITORE GRADUATO (AMPLIFICATORE IN USCITA) NASTRO TRASPORTATORE ORIZZONTALE (REGISTRO SERIALE)

Al termine della pioggia i secchi contengono una certa quantità di acqua (= al termine della posa i pixel contengono una certa quantità di carica)

I nastri trasportatori entrano in funzione e spostano i secchi I nastri trasportatori entrano in funzione e spostano i secchi. La prima fila di secchi sui nastri verticali viene spostata sul nastro orizzontale.

I nastri verticali si fermano I nastri verticali si fermano. Il nastro orizzontale travasa il contenuto del primo secchio nel contenitore graduato.

Il contenuto di pioggia del primo secchio viene misurato Il contenuto di pioggia del primo secchio viene misurato. Il contenitore viene svuotato ed è pronto a ricevere la pioggia contenuta nel secondo secchio. La procedura è ripetuta per tutti i secchi della fila. `

Una nuova fila di secchi viene spostata sul nastro orizzontale e la procedura di misura è ripetuta per tutte le file di secchi.

L’ultima fila di secchi viene spostata sul nastro orizzontale.

La lettura del CCD è completa quando il contenuto tutti i secchi è stato misurato.

Struttura dei CCD CCD visto da sopra CCD visto di lato Amplificatore Registro seriale CCD visto di lato

Struttura dei CCD Area dell’immagine CCD visto da sopra Cariche Registro seriale Bordo del silicio Amplificatore CCD visto da sopra

Telescopi ottici Rivelatori di immagini Spettri astronomici

Spettri astronomici: Acquisizione di spettri di oggetti astronomici Analisi di spettri digitali (Classificazione morfologica delle galassie) Esempi di spettri di galassie

Acquisizione di spettri Spettrografo: fenditura + reticolo di dispersione + CCD Produce dati (= Spettri) in 2 dimensioni: spaziale (x) lungo la fenditura spettrale (l=lunghezza d’onda) Fenditura Reticolo CCD

l x Fenditura Spettro della galassia Galassia Riga di emissione del cielo x

Analisi di spettri digitali Riduzione: procedura per trasformare il dato “grezzo” in dato scientifico Procedura: sottrazione del bias correzione per flatfield rimozione dei raggi cosmici calibrazione in lunghezza d’onda calibrazione in flusso sottrazione del cielo

Sottrazione del bias Bias: livello elettronico del CCD Si ottiene con un’esposizione di 0 sec con otturatore chiuso media=197.6 ± 0.8 ImaB = Immagine - bias

Correzione per flatfield spettro ottenuto con cupola chiusa e luci accese Serve a rivelare e rimuovere gli effetti della non uniforme risposta dei pixel colpiti da luce Deve essere normalizzato (=reso mediamente 1) per eliminare la dipendenza dalla l

Le colonne del flatfield vengono mediate e la funzione che Media di colonne del flatfield Flatfield Le colonne del flatfield vengono mediate e la funzione che riproduce il profilo viene usata per normalizzare il flatfield Media=1.00 ± 0.03 ImaBF = ImaB / flatN Flatfield normalizzato

Sottrazione dei raggi cosmici 1 Raggi cosmici: radiazione cosmica che colpisce il CCD con eventi casuali Si notano pixel o gruppi di pixel molto brillanti Raggi cosmici Sezione di spettro 2 3 Maschera Spettro ripulito

Calibrazione in lunghezza d’onda Spettro di confronto: spettro a righe note di emissione di una lampada di un gas o di un miscela di gas La posizione di ogni riga di emissione sull’immagine (in pixel) viene messa in relazione alla sua l (in Å) La funzione che converte da pixel in Å è detta soluzione in dispersione He 5876Å Spettro di He-Ar

Utilizzando un polinomio di quinto grado si ottiene uno spettro con Soluzione bidimensionale Identificazione delle righe Utilizzando un polinomio di quinto grado si ottiene uno spettro con λiniziale = 4458.3 Å e intervallo dλ = 2.6 Å/px

Calibrazione in flusso Spettro della stella standard Si usa lo spettro di una stella detta standard spettrofotometrica di cui è noto il flusso in funzione della l Viene estratto lo spettro mono- dimensionale e misurato il flusso (in conteggi di fotoni) a varie l Si determina la funzione di calibrazione che converte da conteggi in erg cm-2 sec-1 Å-1

Spettro 1D della stella Misura dei flussi Curva di calibrazione

Con la calibrazione in flusso viene Spettro prima della calibrazione in flusso Spettro dopo la calibrazione in flusso Con la calibrazione in flusso viene rimossa la non uniforme sensibilità del CCD alle varie lunghezze d’onda

Sottrazione del cielo Spettro della galassia+cielo Riga di emissione del cielo Spettro senza cielo

Classificazione morfologica delle galassie Spirali Lenticolari Spirali barrate Ellittiche Lenticolari barrate

Esempi di spettri di galassie Galassia ellittica M 87 Assorbimenti stellari

Esempi di spettri di galassie Galassia spirale, tipo Sa Righe di emissione da regioni di formazione stellare M 96 Assorbimenti stellari

Esempi di spettri di galassie Galassia spirale, tipo Sc Righe di emissione da regioni di formazione stellare M 100