LA VIGILIA DI NATALE Storia inventata insieme ai bambini di IB e da loro illustrata
C’era una volta un bambino di nome Andrea che abitava in una casa piccolissima e poco illuminata. La sua casa era composta da una minuscola cucina, con una tavola ancora più piccola e tre sedie, una per lui e le altre due per la sua mamma e il suo papà. C’erano poi un bagno e una camera per i suoi genitori. Lui dormiva in uno scomodissimo divano a letto in corridoio. Claudio era contento della sua casa però, anche se era piccola, perché era vicino a un grande parco dove lui giocava e correva felice con i suoi compagni di classe dopo la scuola.
MANCAVANO POCHI GIORNI A NATALE E ANDREA AVEVA SCRITTO LA SUA LETTERINA E SPERAVA TANTO CHE BABBO NATALE GLI PORTASSE QUEL BELLISSIMO TRENINO AZZURRO CHE AVEVA VISTO NELLA VETRINA DEL NEGOZIO DI GIOCATTOLI VICINO ALLA SCUOLA.
Avrebbe tanto voluto anche addobbare con delle nuove luci quell’albero spelacchiato che ogni Natale suo papà metteva in corridoio, vicino al suo letto, ma sapeva che la mamma e il papà non avevano tanti soldi e non poteva certo chiedere loro delle nuove decorazioni.
Quel giorno a scuola però un regalo lo ricevette: mancavano due giorni all’inizio delle vacanze di Natale e il Mago Teo portò alla sua classe la lettera N, enne come… NATALE Non ci poteva credere, anche il Mago Teo aveva pensato al Natale, anche lui forse non vedeva l’ora che arrivasse! Allora Andrea decise di scrivere una letterina al Mago Teo e ai suoi aiutanti, Fata Lisetta e Gatto Arturo, chiedendo loro di portare presto alla sua classe anche tutte le altre letterine della parola Natale, così avrebbe potuto scriverlo nella neve che intanto stava imbiancando i tetti e il suo amatissimo parco. La vigilia di Natale, Andrea si addormentò sicuro che Mago Teo non lo avrebbe deluso.
La mattina dopo si svegliò presto, aprì un occhio, poi l’altro e cosa vide? Il suo albero spelacchiato si era trasformato in un magnifico abete, tutto sfavillante e illuminato a festa di decorazioni luccicanti a forma di NATALE
La N era diventata una variopinta farfalla che svolazzava sui rami dell’abete, la A una cima innevata con sopra dei bambini che facevano a palle di neve, la T la faccia di una renna con il naso rosso, l’altra A un vulcano pieno di fuochi d’artificio, la L uno scivolo ripidissimo, la E un cassetto pieno di dolcetti.
Non aveva mai visto niente di più bello Non aveva mai visto niente di più bello! Quasi non notò neanche l’altro pacchetto sotto l’albero che sicuramente doveva contenere il suo tanto desiderato trenino. S’infilò le ciabatte e corse a svegliare la mamma e il papà per mostrare tutto fiero il suo meraviglioso albero di Natale!