Basilica di San Vincenzo a Galliano di Cantù
A Galliano si deve salire come al Tabor: Gesù, come allora nella Nube luminosa, ora nella mandorla si svela ai discepoli, agli uomini che fiduciosamente cercano. Nel silenzio. Perché Dio (e, come Lui, la bellezza, la pace creativa, l’unità interiore, la verità e il senso) si lascia prendere all’amo del silenzio. E, solenne, Cristo si mostra (e si vela) bellissimo. Come già gli antichi, noi non possiamo vedere il volto di Dio; ci basta vedere la sua veste preziosa, elegante, il suo braccio che accoglie e sostiene. Per questo gli antichi profeti si prostrano ai suoi piedi. Don Lino Cerutti
La basilica di San Vincenzo è un’importante testimonianza dell’architettura romanica. Voluta da Ariberto da Intimiano, fu consacrata il 2 luglio del 1007 come attestato da una lapide conservata nella chiesa.
San Vincenzo è stata la chiesa più importante della pieve nel medioevo, poi iniziò un periodo di decadenza e nel 1582 l’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, decise la traslazione della prepositura a San Paolo.
Dopo secoli di abbandono, nel 1909 il Comune di Cantù riacquistò l’edificio ed iniziarono i lavori di restauro.
Il 2007 è l’anno delle celebrazioni del millenario della basilica.
Analisi dell’architettura L’edificio ha una pianta basilicale a tre navate di cui la destra non esiste più. L’esterno è caratterizzato dalla muratura in ciottoli irregolari.
La facciata, priva di decorazioni, presenta un semplice portale architravato con volta a ogiva in mattoni, una monofora a sinistra, una finestra circolare e una a croce al centro.
Il lato nord è alleggerito da una serie di monofore, intervallate da decorazioni a timpano. Il lato sud, privo della navata laterale, è chiuso da una vetrata.
L’interno della basilica è diviso in navate da pilastri in pietra che sorreggono le pareti affrescate. Il presbiterio, posto sopra la cripta, si raggiunge con una ripida scalinata e domina la navata con il grandioso affresco dell’abside con il Cristo nella mandorla e il martirio di San Vincenzo.
Affreschi dell’abside
La grande immagine di Cristo campeggia nell’abside La grande immagine di Cristo campeggia nell’abside. Ai suoi piedi si prostrano i profeti Geremia ed Ezechiele, gli arcangeli Michele e Gabriele e le schiere di angeli
Profeta Geremia
Arcangelo Gabriele
Martirio di San Vincenzo
Ritrovamento del corpo di San Vincenzo e sua sepoltura
Nicchia del tabernacolo con San Adeodato e Ariberto
Ariberto da Intimiano offre il modello della chiesa a Gesù
Madonna con Bambino tra i Santi
Affreschi della navata centrale
La navata centrale presenta sul lato sinistro storie tratte dalla Genesi e storie di Sante e sul lato destro storie di Santi.
Adamo scacciato dal Paradiso terrestre
I soldati cercano Santa Margherita
Olibrio accompagnato da un soldato incontra S. Margherita
San Cristoforo davanti al governatore
Esterno della basilica: l’abside
Lavoro svolto dalle classi IIA e IIB Scuola secondaria di primo grado CARIMATE Anno scolastico 2006/07