La storia di Gocciolina Realizzato dagli alunni della classe 5° di Pigna
Ciao, io sono Gocciolina, una piccola goccia d'acqua che vi racconta di un bellissimo viaggio. Il viaggio che noi gocce d'acqua compiamo sulla terra viene chiamato dagli uomini CICLO.
Un giorno... viaggiavo su un treno di nuvole in compagnia delle mie amiche. All'improvviso il nostro treno si scontrò con un altro treno di nuvole, provocando tante scintille. Gli uomini chiamano queste scintille LAMPO. Per lo scontro nel cielo si sentì un grosso boato. Gli uomini chiamano questo boato TUONO … NOI PRECIPITAMMO
Alcune gocce,spaventate, caddero come razzi a terra Alcune gocce,spaventate, caddero come razzi a terra. Gli uomini la chiamano GRANDINE. Alcune si misero a piangere e, piangi, piangi, diventarono gocce di PIOGGIA. Altre, che stavano riposando, caddero in camicia da notte, lentamente. Gli uomini la chiamano NEVE.
La neve portò sulla terra un'atmosfera di calma e di tranquillità La neve portò sulla terra un'atmosfera di calma e di tranquillità. I fiocchi di neve si posarono su un grande prato in discesa. L'uomo li pressò con dei grandi mostri e li usò per un divertimento chiamato sci. Io ero con le gocce di pioggia ed incontrai Brillantina che si posò sopra un fiore. Gli uomini la chiamano RUGIADA.
Alcune gocce di pioggia caddero in un TORRENTE, altre in un grande fosso e formarono un LAGO. Altre finirono in un ACQUEDOTTO per arrivare... In una Fontana
in un bicchiere … e vennero usate per tante cose
Io arrivai in una galleria sotto terra AVEVO TANTA PAURA
Per fortuna trovai una grotta con tanti amici Per fortuna trovai una grotta con tanti amici. Io non mi fermai con loro perchè mi costruirono una barchetta e mi misi di nuovo in viaggio. Trasportata dalla barchetta sbucai all'aperto attraverso una fessura. Gli uomini la chiamano SORGENTE. In una cascata ritrovai la mia amica Brillantina. Con lei andai in un RUSCELLO e poi in un grande FIUME.
Eravamo felici ma ... ... arrivò un mostro terribile … gli uomini lo chiamano INQUINAMENTO Noi ci ammalammo e ci portarono d'urgenza all'ospedale. Gli uomini lo chiamano DEPURATORE.
Un bravissimo medico ci curò e, appena guarite, tornammo nel grande FIUME e poi arrivammo al MARE.
CHE BELLO IL MARE RAGAZZI! Giocammo tanto con le barchette, coi pesciolini. Stanche ci riposammo, ma il sole iniziò a farci sudare. Io diventai molto leggera. Gli uomini mi chiamano VAPORE Tornai tra le NUVOLE per farmi trastullare dal vento e ricominciare un nuovo viaggio