PEDAGOGICO-DIDATTICI I BES: NORMATIVA E ASPETTI PEDAGOGICO-DIDATTICI cliccare per proseguire nella lettura
BES: Bisogni Educativi Speciali Il concetto di BES è una macrocategoria, che comprende, al suo interno, tutte le possibili difficoltà educative - apprenditive degli alunni (sia le disabilità mentale, fisica, sensoriale, che i deficit in apprendimenti significativi, la dislessia, il deficit di attenzione, il contesto socio - culturale….)
Disturbi evolutivi specifici DSA DCM ADHD FIL DISABILITA’ Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale Stranieri
NORMATIVA Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”; Circolare Ministeriale n.8 del 6 marzo 2013
Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Pertanto la scuola deve entrare in un’ottica di FLESSIBILITA’ a livello di organizzazione e collaborazione.
PDP Documento da redigere per: DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (DSA, ADHD….) SVANTAGGIO (SOCIOECONOMICO, LINGUISTICO – CULTURALE, DISAGIO COMPORTAMENTALE/RELAZIONALE)
LO SVANTAGGIO CULTURALE E SOCIOECONOMICO O PERSONALE Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: per motivi fisici, biologici, fisiologici per motivi psicologici, per motivi sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche
GLI ALUNNI STRANIERI Per coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana - per esempio alunni di origine straniera di recente immigrazione è parimenti possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, adottare strumenti compensativi e misure dispensative (ad esempio la dispensa dalla lettura ad alta voce e le attività ove la lettura è valutata, la scrittura veloce sotto dettatura, ecc.), con le stesse modalità sopra indicate. In tal caso si avrà cura di: monitorare l’efficacia degli interventi affinché siano messi in atto per il tempo strettamente necessario. Pertanto, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative, nei casi sopra richiamati, avranno carattere transitorio e attinente aspetti didattici, privilegiando dunque le strategie educative e didattiche attraverso percorsi personalizzati, più che strumenti compensativi e misure dispensative.
ASSUMERE LA DIMENSIONE VALORIALE: Sviluppo globale della persona Inclusione di tutti Appello ai valori pedagogici per affrontare i problemi dell’inclusione scolastica, guardando alla formazione dei docenti curricolari e alla pluralità dei sostegni, che non debbono riguardare solo i docenti per il sostegno. (Onger, 2013)
Il GLH di istituto diventa GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (GLI): Estensione dei propri compiti a tutti i BES Presieduto dal DS Composto da FS, docenti sostegno, AEC (Assistenza Educativa Culturale), assistenti alla comunicazione, docenti curriculari, coordinatori, genitori, esperti istituzionali, esterni convenzionati
COMPITI DEL GLI Rilevazione dei BES presenti nella scuola Documentazione degli interventi didattico-educativi già attuati in passato che diventano le buone prassi della Scuola. Focus/confronto su casi, consulenza e supporto ai colleghi su strategie/metodologie di gestione delle classi Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) Approvazione del Piano da parte del Collegio Docenti A settembre adattamento del Piano alle nuove situazioni Assegnazione definitiva risorse funzionali (DS)
NUOVO RUOLO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI Progettare per competenze Valutazione autentica: intende verificare non solo ciò che uno studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa Cooperative learning Portfolio Apprendimento in situazione Apprendere ricercando: problem solving cooperativo …
PRESENTAZIONE DELLA DIRETTIVA MINISTERIALE del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” tratta da: http://www.youtube.com/watch?v=1gtaBphZdCw http://www.youtube.com/watch?v=wO3egq-RGXk