Genitori & scuola di Giulia Orsini a.s. 2006/2007.

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Genitori & scuola di Giulia Orsini a.s. 2006/2007

Nei paesi dell’Unione Europea intorno al 1970 L’introduzione dell’istruzione obbligatoria universale ha modificato il rapporto tra famiglia e società

Art. 30 Costituzione: E` dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. In Italia Decreti delegati del 1974 Organi collegiali costituiti da docenti, genitori e, nelle scuole superiori, anche da alunni

ruolo di counceling presso le istituzioni comunitarie 1985 Nascita dell'E.P.A. (European Parents Association) ruolo di counceling presso le istituzioni comunitarie

Carta dei diritti-doveri dei genitori 1992 L'E.P.A. elabora la Carta dei diritti-doveri dei genitori

Carta dei diritti-doveri dei genitori E’ dovere-diritto dei genitori istruire ed educare i figli (art. 30 della Costituzione Italiana). La scuola e la società agevolano con opportuni provvedimenti l’adempimento dei loro compiti formativi (art. 31 della Costituzione) e ne assicurano la libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione. I genitori sono chiamati a promuovere le esigenze dei figli e con rispetto aiutarli a maturare le loro convinzioni culturali religiose e politiche. I genitori sono titolari del diritto di partecipazione attiva nella conduzione della vita scolastica da garantire , nel rispetto della normativa , attraverso spazi di proposta e di coinvolgimento nelle decisioni educative. Hanno il compito di stabilire relazioni collaborative per la riuscita negli studi dei figli. Partecipano alla definizione del “progetto educativo” in riferimento alla “libertà di scelta educativa” che loro spetta. I genitori devono cooperare nel realizzarlo, con un’azione aperta al dialogo ed al confronto con gli insegnanti.

Carta dei diritti-doveri dei genitori Tutte le componenti della vita scolastica riconoscono la superiore importanza della ricerca della verità, del rispetto del merito, della stabilità dei principi democratici, della tolleranza e concorrono al completamento dell’azione educativa della famiglia. I genitori hanno il diritto di ricevere informazioni complete sulle attività della scuola e di venire consultati per poter esercitare la loro collaborazione e poter quindi compartecipare alle decisioni, nell'ambito della normativa vigente. I genitori si sentono corresponsabili della comunità scolastica e assicurano adeguato sostegno collaborativo ai propri rappresentanti. Hanno il dovere di superare atteggiamenti di delega , dedicando tempo e cura nel sostenere i figli nell’apprendimento e nel curare la qualità delle relazioni con i docenti. Hanno diritto ad un servizio efficace ed efficiente e ad essere coinvolti nei processi di valutazione della qualità della scuola.

Carta dei diritti-doveri dei genitori La valutazione corretta e trasparente degli allievi coinvolge i genitori affinché siano in grado di affiancarli per migliorarne l’apprendimento. I genitori devono fornire ogni informazione che faciliti la riuscita dell’azione formativa. In base al diritto di associazione il Comitato Genitori e le Associazioni riconosciute si organizzano all’interno della scuola per un'azione collettiva di rappresentanza, di proposta e di gestione di iniziative formative all’interno dei locali scolastici rivolte ai genitori stessi. Dispongono del diritto di tutela contro disposizioni e provvedimenti scorretti; possono, singolarmente o attraverso la propria associazione, presentare reclami presso gli “organi di garanzia”, al fine di ovviare a carenze e disagi. Hanno il dovere di attenersi alle norme vigenti e di mantenere un dialogo costruttivo per modificare interventi professionali e comportamenti familiari.

Regolamento autonomia scolastica D.P.R. 275/99 Regolamento autonomia scolastica Art. 1, comma 2: L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento.

FoNAGS D.M. 14/2002 Il Ministero della Pubblica Istruzione (al tempo M.I.U.R.), il 22/02/02, istituisce il "Forum nazionale delle associazioni dei genitori maggiormente rappresentative". Partecipano al Forum l'AGE, Associazione Italiana Genitori, l'AGeSC, Associazione Genitori Scuole Cattoliche, il CGD, Coordinamento Genitori Democratici. http://www.pubblica.istruzione.it/scuola_e_famiglia/fonags_normativa.shtml Nota prot.n. 2415 del 28 marzo 2006 - Forum Studenti – FoNAGS - Ulteriori modifiche ed integrazioni al D.P.R. 567/96: circolare esplicativa. Nota Prot. n.1886 del 23/03/05 - Progetto "Genitori e Scuola“ - Disponibili le Linee indicative e la scheda di rilevazione Nota Prot. n.3388 del 10/09/03 - European Parents Association – 14/10/03 "Seconda Giornata Europea dei Genitori e della Scuola" D.P.R. n. 567/96 modificato e integrato dal D.P.R. n. 156/99 - Disciplina delle attività complementari e delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche Decreto ministeriale n. 14 del 22 febbraio 2002 - Istituzione del Forum Nazionale delle Associazioni dei genitori Regolamento del FoNAGS - Il Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori della Scuola maggiormente rappresentato

Legge 53/2003 Riforma Moratti Art. 1, comma 1: Al fine di favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell'età evolutiva, delle differenze e dell'identità di ciascuno e delle scelte educative della famiglia, nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori, in coerenza con il principio di autonomia delle istituzioni scolastiche e secondo i principi sanciti dalla Costituzione, il Governo è delegato ad adottare, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, nel rispetto delle competenze costituzionali delle regioni e di comuni e province, in relazione alle competenze conferite ai diversi soggetti istituzionali, e dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, uno o più decreti legislativi per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e di istruzione e formazione professionale.

Partecipazione dei genitori Essere informati, e consapevoli, è una condizione indispensabile per esercitare qualsiasi diritto di cittadinanza Informazione Partecipare avendo la possibilità di esprimere non solo interessi e aspettative, ma anche i dubbi e le perplessità Consultazione Elemento fondamentale, se le prime due condizioni sono attive, pur nella consapevolezza della sproporzione professionale e di competenza tra docenti e genitori. Codecisione

Organi Collegiali Rappresentanza Che cosa sono D.Lgs 297/94 Testo Unico Che cosa sono Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e di singolo istituto. Sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate e si dividono in organi collegiali territoriali e organi collegiali scolastici. Rappresentanza Il processo educativo nella scuola si costruisce in primo luogo nella comunicazione tra docente e studente e si arricchisce in virtù dello scambio con l'intera comunità che attorno alla scuola vive e lavora. In questo senso la partecipazione al progetto scolastico da parte dei genitori è un contributo fondamentale. Gli Organi collegiali della scuola, che - se si esclude il Collegio dei Docenti - prevedono sempre la rappresentanza dei genitori, sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra scuola e territorio, in un contatto significativo con le dinamiche sociali. Tutti gli Organi collegiali della scuola si riuniscono in orari non coincidenti con quello delle lezioni.

Organi Collegiali Composizione Consiglio di intersezione Scuola dell’Infanzia: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato. Consiglio di interclasse Scuola Primaria: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato. Consiglio di classe Scuola Secondaria di I grado: tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato. Consiglio di Istituto Istituti Comprensivi: il consiglio di istituto nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni è costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente (con almeno un componente per ogni ordine di scuola), 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario e 8 rappresentanti dei genitori degli alunni (con almeno un componente per ogni ordine di scuola), il dirigente scolastico; il consiglio di istituto è presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. La Giunta esecutiva è composta da un docente, un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario, da 2 genitori. Di diritto ne fanno parte il dirigente scolastico, che la presiede, e il direttore dei servizi generali e amministrativi che ha anche funzioni di segretario della giunta stessa.

Principali compiti e funzioni Organi Collegiali Principali compiti e funzioni Il Consiglio di intersezione, quello di interclasse e di classe, hanno il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Fra le mansioni del consiglio di classe rientra anche quello relativo ai provvedimenti disciplinari a carico degli studenti.

Principali compiti e funzioni Organi Collegiali Principali compiti e funzioni Il consiglio di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al consiglio l'adozione del regolamento interno del circolo o dell'istituto, l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali. Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di intersezione, di interclasse, e di classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. In particolare adotta il Piano dell'offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti. Inoltre il consiglio di circolo o di istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, del circolo o dell'istituto, stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.

Principali compiti e funzioni Organi Collegiali Principali compiti e funzioni La Giunta esecutiva prepara i lavori del consiglio di circolo o di istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere. Come previsto dal Decreto Interministeriale n° 44 dell'1 febbraio 2001, art. 2, comma 3, entro il 31 ottobre ha il compito di proporre al Consiglio di Istituto il programma delle attività finanziarie della istituzione scolastica, accompagnato da un'apposita relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori. Nella relazione, su cui il consiglio dovrà deliberare entro il 15 dicembre dell'anno precedente quello di riferimento, sono illustrati gli obiettivi da realizzare e l'utilizzo delle risorse in coerenza con le indicazioni e le previsioni del Piano dell'offerta formativa, nonché i risultati della gestione in corso e quelli del precedente esercizio finanziario.

Comitato genitori Il Comitato dei Genitori si costituisce per iniziativa dei genitori eletti come rappresentanti nei consigli di classe e interclasse. La costituzione del Comitato è facoltativa ed è sancita dall'art. 15 comma 2 del DL 297/94 - Testo Unico.("i rappresentanti dei genitori nei consigli di classe e di interclasse possono esprimere un comitato dei genitori del circolo e dell'istituto"). La legge sull'autonomia scolastica stabilisce inoltre che il CdG ha la possibilità di esprimere proposte e pareri di cui il Collegio Docenti e Consiglio d'Istituto o di Circolo devono tenere conto ai fini della messa a punto del P.O.F. e dei progetti di sperimentazione. Il Comitato dei genitori è infatti considerato una Associazione di Fatto: le sue prerogative ed i suoi limiti sono quelli definiti per le Associazioni di Fatto. Il CdG può essere aperto alla partecipazione di tutti i genitori, ma in genere solo i rappresentanti di classe, di interclasse e di intersezione hanno diritto di voto. Perché la sua costituzione possa essere riconosciuta è necessario che venga redatto uno statuto, che questo venga approvato dall'assemblea dei rappresentanti, e che venga nominato un Presidente. Altre eventuali cariche (Vicepresidente, Segretario, Coordinatori ecc..) sono facoltative. E' compito del presidente indire le riunioni in base alle necessità del momento ed eventualmente allargare l'invito a tutti i genitori. Svolge essenzialmente una funzione di collegamento tra i rappresentanti di classe e di raccordo tra questi ultimi e gli eletti nel consiglio di istituto in ordine ai problemi emergenti nelle classi. Nulla vieta a tale comitato di assumere autonome iniziative come l'organizzazione di conferenze, la pubblicazione di un bollettino di informazione per i genitori della scuola, la promozione di contatti tra genitori di classi diverse. All'occorrenza si fa portavoce dei genitori che segnalano problemi riguardanti la scuola e gli studenti, perché è giusto che tutti si sentano rappresentati e ascoltati.