Analisi sintattica della frase SCUOLA MEDIA STATALE “ANTONIO SOGLIANO” – NAPOLI – 20010/11 Analisi sintattica della frase Un modello per realizzare una mappa concettuale delle frasi da analizzare a cura del PROF. Ermete FERRARO © 2010 Ermete Ferraro
Primo passo: dividere la frase in parti Chiamiamo “frase” quella parte di un testo o di un discorso in cui troviamo almeno un verbo (predicato verbale) e, naturalmente, il soggetto che compie/subisce l’azione, prova il sentimento o è nella situazione descritte dal verbo stesso. Questi due elementi necessari sono talvolta “completati” da complementi (cioè informazioni aggiuntive più importanti) o da espansioni (informazioni secondarie, non indispensabili). Sia i complementi sia le espansioni sono composti da sostantivi (nomi comuni o propri), introdotti da una preposizione. Il primo passo per “analizzare” (scomporre) una frase negli elementi che la compongono, quindi, è dividerla in parti, utilizzando una stanghetta ( / ). Il nostro caro amico / è tornato / a Napoli / per le feste / di Natale.
Secondo passo: distinguere le parti Il secondo passo da fare è mettere in evidenza il predicato verbale, sottolineando il verbo della frase. Poi, bisogna evidenziare anche tutte le preposizioni, cerchiandole oppure usando un colore diverso, visto che ad ogni preposizione corrisponde un complemento indiretto. Solo il complemento oggetto non è preceduto dalla preposizione e, proprio per questo, è chiamato “diretto”. In base a quanto abbiamo imparato finora, la frase di prima si presenterà in questo modo: Il nostro caro amico / è tornato / a Napoli / per le feste / di Natale.
Terzo passo: inserire le parti in uno schema fisso Lo schema che vi propongo è molto semplice. E’ una specie di “modello fisso”, di “attaccapanni” al quale andremo ad ‘appendere’ le varie parti della frase, utilizzando tre piani. Al piano terra collocheremo il soggetto, il predicato verbale ed un complemento necessario a capire il senso della frase. Ai piani inferiori sistemeremo i complementi di secondaria importanza, piazzandoli sotto il soggetto, il verbo o il complemento essenziale, di cui essi sono le espansioni. Nel piano superiore a quello di base possiamo invece collocare altri elementi aggiuntivi, che però non costituiscono complementi (attributi, apposizioni, avverbi). Ogni parte dello schema è contrassegnata da un figura geometrica: il rombo per il verbo, il cerchio per il soggetto, il quadrato per il complemento oggetto, il rettangolo per i complementi indiretti e, infine, il triangolo per avverbi, attributi e apposizioni.
Quarto passo: disegnare lo schema grafico e collocarvi le parti selezionate Esempio # 1: “Il nostro caro amico / è tornato /a Napoli / per le feste / di Natale “ CARO NOSTRO s V C. LUOGO A NAPOLI L’AMICO E’ TORNATO C. FINE PER LE FESTE C. SPEC. DI NATALE
SEGUE > Esempio # 2 : “ Nel tuo quartiere /possiamo trovare tutti i tipi / di negozi / di articoli sportivi “ A TUTTI V S C.OGG. I TIPI (NOI) POSSIAMO TROVARE C.SPEC. DI NEGOZI C.LUOGO TUO A SPORTIVI C.SPEC. DI ARTICOLI NEL QUARTIERE
Riassumendo..... Analizzare una frase semplice significa scomporla nelle parti che la formano, per capire meglio la funzione di ogni elemento dell’insieme. La frase essenziale è racchiusa nel predicato verbale col proprio soggetto. Spesso, però, c’è bisogno di un comple(ta)mento logico, cioè un sostantivo introdotto da una preposizione (nei complementi indiretti) o senza preposizione (solo nel caso del complemento oggetto). Possiamo, poi, aggiungere altre informazioni secondarie, non essenziali, utilizzando dei complementi indiretti di secondo livello, cioè delle espansioni. Analizzare la sintassi di una frase significa capire come essa è stata composta e quali informazioni ci dà. Ogni elemento aggiunto al predicato verbale, infatti, serve a rispondere ad una precisa domanda (Chi? Che cosa? Dove? Quando? Come? Perché? etc....). Comprendere la funzione logica di ogni elemento ci aiuta a scoprire che tipo di complemento è stato usato e di che cosa è un’espansione aggiuntiva.