LA PESTE A BUSTO ARSIZIO

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
Advertisements

Visita guidata gratuita sabato 21 aprile ore 10:00 Appuntamento davanti la chiesa in Corso Vittorio Emanuele Per info e prenotazioni:
Il santo degli innamorati La storia di un santo italiano
Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano.
CORSO DI DEMOGRAFIA – Storia & Scenari La stagione delle pandemie
I santi all interno della chiesa I santi all interno della chiesa.
MILANO Milano alla fine del 1500 era governata dalla Spagna, che si era imposta sulla Francia per il controllo della penisola, preannunciando in questo.
Alessandro Manzoni.
SAN PAOLO I VIAGGI.
La crisi del 1300.
per conoscere e servire meglio
Don Arcangelo Tadini vive nel cuore dellAfrica 16 Agosto 1966 Inizio della missione delle Suore Operaie In Burundi.
Loreto.
14.00 Exsultate, jubilate, o vos animae beatae, Esultate, giubilate, o voi anime beate, dulcia cantica canendo; cantui vestro respondendo, cantando.
SANTA CATERINA: LE RELIQUE
Vagabondar per orti Prima di andare a visitare l’ eremo, la maestra ha voluto darci delle informazioni sul luogo che saremmo andati a scoprire. Abbiamo.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana del Regina Cæli dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella IV b domenica di Pasqua.
Le tracce del passato a Cartoceto
7.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella II a domenica del Tempo.
I centri urbani degli anni attorno al 1000
Luoghi Monterchi San Sepolcro San Sepolcro Arezzo Anghiari.
Da Fatima a Dugnano-Incirano
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana del Regina Cæli dopo aver visitato lAbbazia di Montecassino e la Messa a Cassino nella.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana del Regina Cæli dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella VI c Domenica di Pasqua.
Corpus Domini Campobasso Ricordo dei misteri.
Santa Maddalena Sofia a «Santa Rufina»
San Saba di Camilla Mucci 1I G. G. BELLI “Col Di Lana” Ricerca
10.00 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus Dal Palazzo Apostolico di Castelgandolfo nella XV Domenica del Tempo Ordinario.
LE PRIME COMUNITA’ CRISTIANE
S.Caterina Caterina nacque a Siena, nel rione di Fontebranda, nella Contrada dell'Oca nel 1347.
Complesso conventuale di S.Maria dell’ Assunta
Basilica di San Crisogono
e le sue bellissime parole del 2013.
1° istituto Comprensivo “Vincenzo Bellini”
Il teatro dal Medioevo al Settecento
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico in Piazza San Pietro nella Festa del Battesimo del Signore.
9,00.
13.00.
Sacri Monti simili a quello di Ossuccio sono numerosi, non solo in Italia, ma anche in altri paesi d'Europa: la loro storia inizia con il completamento.
TUTTI I SANTI ANNO A Mt 5,1-12a.
13.00.
Avanzamento automatico. Alzare il volume 27 Aprile 2014, Città del Vaticano - Roma Canonizzazione dei Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II 27 Aprile.
09.00.
Nell’antica Roma i primi giorni di febbraio erano sacri alla dea Februa o Giunone Februata (februare in latino significa purificare) quindi febbraio.
IL REGNO E’ TRA NOI FIGLIO, TUTTO IL MIO E’ TUO IL REGNO E’ TRA NOIGalilea ascoltiamo devotamente il magnífico “Recordare, pie Jesu” del Requiem di Britten.
Gesù di Nazaret è la persona più importante della storia dell'umanità
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella XXIX Domenica del Tempo Ordinario.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza san Pietro nella II c Domenica di Quaresima.
Monges de Sant Benet de Montserrat Corpus C Ascoltare “Abbiamo mangiato il tuo Corpo” (7’35) della Passione di Marco, Ascoltare “Abbiamo mangiato il tuo.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana del Regina Cæli dal Palazzo Apostolico in piazza San Pietro Domenica VI a di Pasqua 29 maggio.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana del Regina Cæli nel cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo lunedì dell’Angelo.
San Rocco de la Croix, è un santo francese nato a Montpellier in un anno imprecisato fra il 1348 e il 1350.
luce di pace, gioia e amore.
14.00 Incontro con gli anziani Papa Francesco ha dedicato l’Udienza Generale di mercoledì 28 settembre 2014 in Piazza San Pietro all’incontro con.
Crisi e trasformazioni nel XIV secolo
13.00 Et misericordia eius a progenie in progenies Di generazione in generazione la sua misericordia.
12.00 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus in Piazza San Pietro nella XXVII Domenica del Tempo Ordinario /c 6 ottobre.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella Solennità del Santissiomo.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus Dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo nella XVIII Domenica del Tempo Ordinario.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico in Piazza San Pietro nella V Domenica del Tempo Ordinario.
UNA CIVILTA’ CHE CI APPARTIENE
FERRARA UNA BELLA CITTÀ
LA CITTA’ MEDIEVALE.
FIRENZE Storia della città
MONUMENTI APERTI 9/10 maggio 2015 CHIESA SAN FRANCESCO ORISTANO.
Cenni storici La peste Iconografia Le prime tracce di Buscate risalgono alla fine del X secolo:una via detta Bustiga attraversava il territorio di Castano.
Delegazione Quinto 1)I primi accenni alla Comunità di Quinto al Mare risalgono all’anno 1006, come risulta dal registro arcivescovile, ed il suo nome.
PELLEGRINAGGI PER L’ANNO SACERDOTALE 6-10 APRILE MAGGIO 2010 Ufficio per la Pastorale del Tempo Libero, Sport e Turismo.
Il papa e il conclave. Il conclave Conclave è un termine che deriva dal latino cum clave, cioè "(chiuso) con la chiave". indica sia la sala in cui si.
Storie vere dei tempi passati …ma sempre presenti Nel nostro prossimo futuro !!!
Transcript della presentazione:

LA PESTE A BUSTO ARSIZIO Percorso in città tra immagini, documenti e ricordi. LA PESTE A BUSTO ARSIZIO

E’ il 1630 … la peste arriva nel borgo dalla Valtellina

Pianta dell’antico Borgo di BUSTO ARSIZIO intorno all’anno 1630

La credenza popolare attribuì la peste a diverse cause: la punizione divina per i peccati del Borgo, la povertà legata alla carestia, i nemici francesi che avrebbero sparso pane infetto nelle campagne. In realtà fu un giovane soldato, di ritorno dalla guerra, privo della “bolletta di sanità” (certificato medico) a diffondere la malattia.

In tre mesi il numero dei malati aumentò e le autorità istituirono un luogo di accoglienza, il “Lazzaretto” dedicandolo a S. Gregorio di cui oggi resta una colonna ed una chiesa costruita anni dopo. Questo luogo era ubicato all’esterno del Borgo, fuori dalle mura nei pressi di una delle porte di ingresso detta”Porta Basilica o Porta Milanese”.

Il Borgo fu messo in quarantena con l’obbligo per la popolazione di non riunirsi in luoghi pubblici e il Prevosto, Mons. Giovanni Antonio Armiraglio (www.webcultura.eu/Vero/SanGiovanni/SGBreveStoria.htm celebrò la Santa Messa per le strade e nel Lazzaretto

I medici non trovavano cure per il morbo e la gente era molto spaventata sia per il contagio sia per la presenza dei monatti, alloggiati in una stanza presso San Rocco, una piccola cappella religiosa oggi sostituita dall’omonima chiesa. L’economia subì un forte rallentamento di cui risentirono sia la produzione del cotone che della seta; dai paesi vicini furono dati soccorso e aiuti in cibo e denaro. Fondamentale fu l’apporto dall’allora Cardinale di Milano Federico Borromeo, che prestò la sua preziosa opera sia come sostegno spirituale sia dal punto di vista pratico occupandosi di organizzare gli interventi sanitari.

Nel pieno dell’epidemia il popolo di Busto Arsizio, già devoto alla Beata Vergine, espresse il voto di recarsi ogni anno in pellegrinaggio al Santuario della Madonna Del Monte il giorno di San Giorgio, il 24 Aprile, e di rendere omaggio alle spoglie della “Beata Giuliana” originaria del Borgo.

L’antica statua della Madonna è legata ad un miracolo avvenuto durante l’epidemia di peste del 1576. La tradizione vuole che l’immagine della Madonna, portata in processione durante il contagio, abbia improvvisamente fatto cessare il morbo, alzando la mano destra. Dopo la seconda ondata di pestilenza del 1632, fu posta in capo sia alla Madonna che al Bambin Gesù, una corona d’oro. La corona fu trafugata in più occasioni, finchè, nel Maggio del 1947, a chiusura del congresso Mariano tenutosi in città, il Cardinale Schuster pose sul capo della Vergine e del Bambino due nuove corone.

I due edifici religiosi che più di altri testimoniano la presenza della peste nella città di Busto, sono: la chiesa di San Gregorio, nei pressi di Piazza Garibaldi di e la chiesa di San Rocco nel quartiere San Michele. San Rocco è considerato protettore dei malati, degli invalidi e dei prigionieri. In Lombardia acquistò fama di santità con il suo peregrinare tra gli appestati. E’ rappresentato sia nei dipinti che nelle statue con la mantellina detta “Sanrocchino”, l’abito del pellegrino, (http://www.piccoledolomiti.info/doceboCms/index.php?special=changearea&newArea=153) il cane che gli porta del pane e un segno della peste da lui contratta a Piacenza e dalla quale guarì.

Busto Arsizio 9 Ottobre 2011 RIEVOCAZIONE STORICA

Inizia la rievocazione Negli affollatissimi giardini di via Ugo Foscolo, con una splendida scenografia creata sul modello dei dipinti di un anonimo del XVII secolo e conservati nella chiesa di San Michele, 60 attori hanno ricreato l’atmosfera della terribile pestilenza del 1630 Mimma Basile, regista dello spettacolo

L’ombra nera della peste stende le sue ali sulla città Il gruppo è stato guidato dalla regista Mimma Basile, autrice anche del testo teatrale creato per l’occasione su ispirazione del manoscritto del canonico G. B. Lupi, testimone oculare di quella terribile epidemia. L’ombra nera della peste stende le sue ali sulla città

L’ evento è stato una rievocazione dei fatti partendo da chi si pensa abbia portato a Busto la peste, l’evoluzione della malattia, i provvedimenti presi dalle autorità ( si fanno precisi riferimenti al Prevosto dell’epoca, don Giovanni Antonio Armiraglio, il capitano Ferrario, il notaio Carati)

La ricostruzione del LAZZARETTO Dopo la rappresentazione bella e accorata, il pubblico è stato invitato dalla regista ad interagire con gli attori, che hanno continuato a vivere, sparsi tra la gente, come cittadini del 1630.

La gente si è affollata essenzialmente nella ricostruzione accurata del lazzaretto in cui ha visitato le capanne abitate da comparse, truccate da appestati; con sprezzo del pericolo del “contagio” la folla incuriosita ha accettato di assaggiare le noci, le mandorle, le mele e il pane che erano nei cesti posati davanti alle casupole

Si decide di portare in processione la “Madonna dell’Aiuto” che già era intervenuta fermando l’epidemia del 1576

Ed ecco la ricostruzione della processione

L’epidemia è terminata, si ringrazia il cielo e si fa festa!

L’evento riuscito ed apprezzato anche dalle autorità presenti ha avuto il merito di riproporre una storia del passato di Busto ed un miracolo che fanno parte ormai della tradizione culturale dei cittadini.