Sistemi di acquisizione

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Transcript della presentazione:

Sistemi di acquisizione

Introduzione Lo scopo dei sistemi di acquisizione dati è quello di controllo delle grandezze fisiche sia nella ricerca pura, nelle aziende e, per i piccoli utenti. I vantaggi sono: La possibilità di collegare in rete più unità di controllo per collegare grandi quantità di dati La facilità di adattare il programma di gestione del sistema alle esigenze dell’utente senza apportare sostanziali modifiche all’hardware Possibilità di avere equazioni matematiche per il controllo della stabilità Possibilità di risolvere problemi complessi

Architettura Un sistema di acquisizione è composto fondamentalmente dai seguenti sottosistemi: Sottosistema di misura o acquisizione dati: è il contatto diretto con il mondo fisico Sottosistema di controllo: esegue le operazioni di memorizzazione e di elaborazione dai dati acquisiti Sottosistema di uscita: genera segnali analogici che controllano gli attuatori

Trasduttore analogico Mondo fisico Trasduttore digitale Trasduttore analogico Convertitore A/D Interfaccia hardware PC up Interfaccia hardware Uscite digitali Convertitore D/A Attuatore Attuatore Mondo fisico

Sottosistema di misura Circuito di elaborazione: trasforma la grandezza fisica da controllare in una elettrica ad essa proporzionale Circuito di condizionamento: amplifica, filtra e linearizza la grandezza elettrica Convertitore A/D: trasforma il segnale analogico in uno digitale per l’elaboratore

Sottosistema di misura rivelatore Circuito di condizionamento Convertitore A/D

Catena di acquisizione ad un solo canale È formata dalle seguenti parti: Circuito di rivelamento e di condizionamento Circuito S/H Convertitore A/D Logica di controllo

Catena di acquisizione Dati digitali S/H Filtro p.b. Circuito di condizionamento s EOC Sc OE S=sorgente p.b=passa basso; S/H=sample and hold; A/D= analogico/digitale; sc= start conversion; OE=output enable; eoc=end of conversion Bus dati Bus indirizzi Logica di controllo

Catena di acquisizione

Catena di acquisizione a più canali

Filtro In caso di rumore, il filtro viene applicato per eliminare le frequenze indesiderate Secondo il teorema di Fourier, ogni segnale può essere scritto come la sovrapposizione di più segnali sinusoidali. La sinusoide con frequenza uguale a quella del segnale in questione, è detta armonica fondamentale Le successive hanno frequenza multipla della fondamentale

Filtro In genere si prendono in considerazione fino a frequenze quattro volte quella fondamentale Un segnale può essere scritto nel seguente modo: A0*sin(2f0t)+A1*sin(2f1t)+….An*sin(2fnt) Dove fi =i*f0 Si definisce spettro, un grafico che riporta le ampiezze delle armoniche in funzione delle frequenze Se ci fermiamo alla IV armonica fmax=4*f0 , si

Campionamento Campionare un segnale significa prendere solo alcuni punti per poi convertirli in binario Più punti si prendono e più il campionamento è corretto Prendere però molti punti di un segnale non è utile Si ricorre al teorema di Shanon che regola la frequenza di campionamento: fc2*fmax

Campionamento

Convertitore A/D Trasforma il segnale analogico campionato in uno digitale Il valore massimo della tensione in ingresso è detta tensione di fondoscala Vfs un convertitore funziona correttamente quando ad esso è applicato sia il segnale da convertire che una tensione continua costante detta tensione di riferimento Vref La relazione che intercorre tra la tensione in ingresso Vi , la tensione di riferimento e il valore in digitale convertito è Vi=VrefN/2n dove n è il numero di bit del convertitore

Caratteristiche del convertitore A/D Risoluzione R=Vfs/2n . Più piccolo incremento della grandezza analogica d’ingresso che provoca il cambiamento del bit meno significativo LSB Errore do quantizzazione Errore di offset: differenza tra la tensione ideale d’ingresso relativa a ½ LSB e quella reale che provoca la transizione tra zero e il primo LSB Tempo di conversione Tensione di riferimento Rapporto S/N=1/2n+1

Massima frequenza del segnale campionabile Un convertitore A/D impiega un tempo tc per convertire il segnal Si dimostra che se l’accuratezza del convertitore è di ½ LSB, fmax≤1/(2n+1tc) Si dimostra che se l’accuratezza del convertitore è di 1 LSB, fmax≤1/(2ntc)

Convertitore A/D

Convertitore A/D

Convertitore ADC flash

Convertitore A/D ad approssimazioni successive Il funzionamento si basa sull’utilizzo di un particolare circuito sequenziale denominato SAR (Suc-cessive Approximation Register). Questo dispositivo genera una parola di codice che viene corretta, dopo il confronto tra il campione Vi da convertire e la tensione VDAC in uscita dal DAC, fino a quando la differen-za risulta minore di un valore fissato.

Principio di funzionamento Per spiegare il principio di funzionamento dell’ADC ad approssimazioni successive, si fa lè’esempio di uno a 4 bit. Si parte da 1000. Se la tensione VDAC in uscita dal DAC è minore di Vi, il SAR mantiene il MSB e porta a 1 quello successivo generando la seguente parola 1100 (se  il MSB torna a 0 e la parola fornita è 0100). Se dal secondo tentativo risulta che la nuova tensione in uscita dal DAC (VDAC) è tale che  il secondo bit è mantenuto alto (torna a 0 se ) e viene a questo punto generata la parola 1110 (o 1010) portando a 1 il terzo bit. Se dal terzo tentativo  il terzo bit è mantenuto alto (torna a 0 se ) ed il quarto bit viene messo a 1. Al quarto confronto se la tensione in uscita dal convertitore D/A è minore di Vi l’ultimo bit rimane alto, in casso contrario torna a 0. Abbiamo così determinato i quattro bit che formano la parola di codice. La parola binaria è stata generata dopo 4 tentativi, in generale per un convertitore a n bit sono necessari n confronti. Dunque se ogni operazione è scandita da un clock con periodo Tck il tempo di conversione di un convertitore ad approssimazioni successive a n bit vale Ts = nTck. Rispetto agli altri convertitori a reazione il tempo di conversione è costante (indipendente dal campione) e molto minore. Questa soluzione risulta la più diffusa tra i componenti ADC commerciali. Gli integrati disponibili sono numerosi e risultano adatti a convertire se-gnali provenienti da trasduttori oltre ad essere compatibili con i micro-processori.

Convertitore A/D ad approssimazioni successive

Circuito S/H Per frequenze basse, i tempi di conversione necessari per eseguire la conversione con la necessaria accuratezza diventano piccoli Se l’ampiezza delle variazioni del segnale supera il nel tempo di conversione 1/2lsb, è necessario applicare un S/H Un S/H è un dispositivo in grado di memorizzare il valore assunto dal segnale (fase di Sample) e mantenerlo costante all’ingresso del convertitore per tutto il tempo impiegato ad effettuare la conversione (fase di Hold)

Sottosistema di controllo Sottosistema di controllo per l’elaborazione dei dati Circuiti di interfaccia hardware per il trasferimento dei segnali dal sottosistema di acquisizione a quello di elaborazione Memoria RAM, ROM, EPROM, EEPROM Tastiera, schermo o altre periferiche per comunicare con l’elaboratore

Sottosistema di uscita Il segnale in uscita viene utilizzato da un attuatore, da un sistema che converte le grandezze elettriche in grandezze fisiche. Se in uscita è richiesta una grandezza analogica, il sottosistema in uscita è costituito da un convertitore D/A , altrimenti solo da uno o più canali per la trasmissione del segnale all’attuatore. Il sistema è a più canali se l’invio del segnale deve essere per più attuatori di diversa natura