Nuvole e inquinamento Classe 5° A Scuola Primaria “San Giovanni Bosco” Anno Scol. 2004/2005
Il sole è il motore del tempo e del clima Il sole produce enormi quantità di energia che irradia nello spazio in tutte le direzioni. Una parte di questa energia è catturata dalla terra. Sull’equatore arriva più energia solare che ai poli, di conseguenza le regioni equatoriali sono molto più calde. L’aria calda di queste regioni si espande e si alza, mescolandosi con l’aria più fredda e densa. Questi movimenti dell’aria causano i venti e influenzano il clima su tutta la terra.
Come il Sole riscalda la Terra
Che cosa è l’effetto serra e perché è così importante per la vita sulla terra La vita sulla terra è possibile non solo perché essa si trova alla giusta distanza dal sole e l’aria contiene la giusta quantità di ossigeno per la respirazione dell’uomo, ma anche perché ha una temperatura che non è né troppo calda né troppo fredda. L’energia che proviene dal Sole non riuscirebbe a scaldare l’aria in modo da rendere agevole la vita animale e vegetale se non ci fosse l’effetto serra: l’atmosfera è un po’ come una coperta per la terra, come il vetro di una serra: lascia passare la luce ma trattiene il calore.
Il suolo terrestre, una volta scaldato dal sole, riemette energia che invia verso lo spazio I gas chiamati di serra ( vapore acqueo, anidride carbonica, metano…) intrappolano questa energia uscente impedendo così che sia dispersa verso lo spazio, determinando un effetto serra naturale.
Senza tale effetto la temperatura sarebbe molto più bassa (-18° circa) tale da non permettere la vita come la conosciamo adesso.
Principalmente a causa delle emissioni di anidride carbonica, prodotte dalla combustione di petrolio, metano, e carbone (centrali termoelettriche, automobili, fabbriche…) si è però verificato, negli ultimi anni, un aumento del fenomeno naturale detto “effetto serra”. Secondo gli esperti la terra si sta progressiva-mente riscaldando L’innalzamento della temperatura, oltre a determinare variazioni del clima, provoca l’aumento del livello del mare.
Come si forma una nube? Il sole riscalda il suolo. Il suolo a sua volta riscalda l’aria circostante che contiene vapore acqueo. L’aria calda è più leggera e meno densa per cui comincia a salire. L’aria calda mentre sale si espande e si raffredda. L’aria che va raffreddandosi non è più in grado di trattenere tutto il vapore acqueo che riesce a trattenere quando è calda. L’eccesso di vapore acqueo comincia a condensare formando minuscole goccioline d’acqua, di dimensioni comprese fra i 20 e i 50 millesimi di millimetro.
Un esperimento: la condensazione 1) Infilare un barattolo piccolo con acqua fredda in un barattolo grande con acqua tiepida. 2) Dopo qualche minuto il bicchiere con l’acqua fredda si appanna, perché il vapore si condensa. 3) Si forma una piccola goccia d’acqua che, con la forza di gravità, cade al suolo.
Che cosa è una nube La nuvola è una massa d’aria in cui sono sospese numerose goccioline d’acqua e spesso anche cristalli di ghiaccio. Affinché una goccia di pioggia possa precipitare al suolo è necessario che i nuclei di condensazione ( i minuscoli cristalli di sale o il pulviscolo intorno ai quali le gocce di vapore acqueo condensano) raggiungano dimensioni di circa un milione di volte rispetto a quando si formano le prime gocce di condensazione.
Vari tipi di nuvole Le nuvole hanno altezza e forme differenti a seconda delle condizioni atmosferiche. In una giornata calda le nuvole tendono a formarsi più in alto perché l’aria calda deve salire di più per potersi raffreddare. Le nuvole hanno nomi diversi a seconda dell’altitudine in cui si trovano e della forma che hanno. Possono essere cirri (alte, leggere) cumuli (gonfie) o strati (basse, a strati). Spesso i nomi uniscono tipi diversi di nuvole. Strati,cumuli e cirri fotografati dal cortile della nostra scuola.
Stop ai gas serra o fra 10 anni sarà un disastro di non ritorno ( da un articolo di “La repubblica” del 25/1/2005) La previsione in un rapporto internazionale: se non sarà ridotta, dal 2015 la percentuale di anidride carbonica provocherà cambiamenti climatici catastrofici: alluvioni, crescita dei mari, desertificazione, cambiamento delle stagioni. Cosa si può fare? Favorire i biocarburanti, usare più energia da fonti rinnovabili, coinvolgere più paesi nel taglio delle emissioni di gas serra.
E la pioggia se ne va Da un articolo di Daniela Cipolloni su “Sapere” (ottobre 2004) Bologna, 14° conferenza su nubi e precipitazioni, alla quale hanno partecipato oltre 500 ricercatori provenienti da 39 paesi del mondo. Le immagini dei satelliti non lasciano dubbi: le nuvole risentono della massiccia immissione di polveri sottili nell’atmosfera. E per tutta risposta producono meno precipitazioni. “Le sorgenti inquinanti, come impianti industriali o grandi agglomerati urbani, iniettano nell’aria quantitativi enormi, tonnellate e tonnellate, di piccole particelle di aerosol, della dimensione di qualche micron. Le nuvole per formarsi hanno bisogno delle particelle: il vapore acqueo le usa come dei nuclei, attorno ai quali può condensare. Così si forma una gocciolina d’acqua che, a un certo punto, la forza di gravità fa precipitare al suolo.
L’inquinamento produce un consistente surplus di aerosol nell’aria L’inquinamento produce un consistente surplus di aerosol nell’aria. Così, a parità di vapore acqueo, aumenta enormemente la disponibilità dei nuclei che fanno da supporto alle goccioline. Se ne formano molte di più, ma sono piccole, pesano meno e stentano poi a cadere. Questa la ragione del fenomeno della riduzione delle precipitazioni sopra aree molto inquinate.