Gruppo di Alessia, Valeria, Ylenia e Sara Islam Gruppo di Alessia, Valeria, Ylenia e Sara
L’islamismo è un’ insieme di credenze di leggi, di riti fondati sul Corano, diffuso da Maometto. Il termine deriva dal verbo ”aslama”, che vuol dire “sottomettersi a Dio”. La parola mussulmano proviene da “muslim”, cioè credente, dedito a Dio.
I simboli dell’islamismo L’Occhio di Allah, un talismano utilizzato per proteggersi dall’malocchio la mezzaluna e la stella, impresse su bandiere, cupole di moschee e ambulanze. I simboli dell’islamismo
Indubbiamente l’islam è una delle religioni missionarie più penetranti dalle sue origini fino ad oggi, infatti in meno di un secolo si estende dall’ India alla Spagna. Attualmente i mussulmani costituiscono la 2° religione più grande al mondo dopo il cristianesimo: se ne possono contare altre 800 milioni che vivono nei paesi arabi, nell’ Asia occidentale e meridionale, nell’ Africa occidentale ed orientale e nel Nord America. In seguito al fenomeno delle immigrazioni anche in Europa si sono formate comunità di mussulmani. Un’ esempio di questa situazione è la moschea in provincia di Milano al confine con il comune di Segrate, dichiarata monumento nazionale, in quanto è stata la prima ad essere inaugurata in Italia. Storia
L’islamismo si basa su un totale affidamento verso Allah L’islamismo si basa su un totale affidamento verso Allah. Allah è visto come il ”solo”(monoteismo: un solo Dio rigidissimo), che si fa conoscere attraverso il Corano. Nonostante il tempo, il progresso, il controllo con altre culture, il monoteismo, il profetismo, la rivelazione rimangono i 3 elementi centrali della religione islamica. Le divinità
Maometto nasce nel 570 D.C. nella città araba della Mecca, luogo sacro dove si trova il ‘’Cubo’,’ edificio che conserva la “Pietra nera”, forse un meteorite che si crede mandati da Dio. Maometto rimane orfano all’età di 6 anni, quindi con dei parenti inizia la sua vita da commerciante carovanico. È proprio grazie a questo lavoro che conosce e viene a contatto con molte persone e religioni diverse. Maometto sposò 10 donne da cui ha numerosi figli. Nel 610 D.C. Maometto ha una prima rivelazione cui ne fanno seguito molte altre; è all’inizio del suo ministero profetico. Egli si reca alla Mecca annunciando la fine dei Tempi ed esortando alla penitenza e alle opere buone; ribadisce fermamente l’unicità di Allah, al quale i credenti devono sottomettersi completamente. Nell’ anno 622 D.C. Maometto è costretto ad abbandonare la Mecca ed a rifugiarsi al Nord, dà così inizio all’era mussulmana. Con il passare del tempo, Maometto oltre alla sua missione profetica, assume anche il ruolo di legislatore a capo militare e politico. Egli, verso gli abitanti della Mecca che si erano dimostrati ostili conduce delle battaglie, vinte da lui e da i suoi seguaci; il profeta ritiene che tali vittorie sino dovute ad Allah, allora si arriva ad attribuire l’espansione del dominio islamico mediante le armi al volere di Allah. Nasce così il concetto di “Gihad” o ”Guerra Santa”. Intanto nel 630 D.C. Maometto, pacificamente può entrare a dorso di cammello alla Mecca, cavalcando per 7 volte intorno al Kaaba; prende possesso della “Pietra nera”, proclama la Mecca “Città Santa” dell’ Islam ed istituisce il rito del pellegrinaggio alla stessa città. Dopo 2 anni ritorna a Medina dove si ammala e muore (632 D.C). la sua tomba si trova nella moschea di Medina, circondata da un cancello in ferro battuto e ottone, sulla quale c’è scritto il credo islamico. Maometto
Il corano è suddiviso in 114 capitoli, ognuno mdi queste è composta da un numero variabile di versetti. Il corano è stato rivelato a Maometto in lingua araba. Il messaggio coranico è quindi alla portata di ogni persona che padroneggia l’arabo anche se una comprensione del senso dei versetti richiede uno studio approfondito. Il testo che viene letto quotidianamente è esattamente quello che è stato rivelato 1 secolo fa al Profeta Maometto, nella stessa lingua, con le stesse frasi e con le stesse parole. Non è una traduzione e ancor meno un adattamento al testo rivelato. Questo lo differenzia dagli altri testi religiosi. Il sacro corano
Le festività islamiche Le festività nel mondo islamico sono essenzialmente due e sono festività religiose, con un preciso significato. Aid al Fitr, o festa dell’interruzione, si celebra alla fine del mese di Ramadan, consacrato al digiuno , all’ espiazione e alla preghiera. La festa del Fitr è una festa gioiosa , in cui i mussulmani, dopo i sacrifici del mese di digiuno rendono grazie a Dio e contemporaneamente , assolvono l’altro pilastro dell’islam e cioè la raccolta della Zakat o elemosina legale che spetta ai bisognosi. L’altra festività è aid al Adha, o Feste del Sacrificio che ricorre alla fine del Dhul Hajj, il mese del pellegrinaggio alla Mecca, ed è chiamata “festa Grande” per l’importanza che ha nel mondo islamico: la festa del sacrificio cade circa 70 giorni dopo la festa del Firt. Le festività islamiche
L’islam afferma che coloro che non credono in un unico Dio sono destinati a bruciare all’inferno. Quando una persona muore viene interrogata da 2 angeli: se non si è in grado di rispondere viene dannata, altrimenti avrà la grazia di contemplare il volto di Dio. I musulmani credono che la vita presente sia solo una prova in attesa della vita nell’aldilà. Quando un musulmano muore viene lavato da un familiare, avvolto in un lenzuolo candido e sepolto con una semplice preghiera. L’idea dell’aldilà
Il culto Il culto islamico non prevede nè sacerdoti né sacrifici. Vi sono però ministri che guidano il popolo nelle pratiche religiose: il muezzin, che annuncia le 5 ore della preghiera e la funzione del venerdì; l’imam, che guida la preghiera nella moschea e tiene la predica il venerdì; il mufti e il cadi, che amministrano la giustizia, interpretano le leggi e giudicano il popolo.
Ora alcune immagini…
Fatto da Alessia, Valeria, Ylenia e Sara