La didattica tra intelligenze multiple e linguaggi dell’arte Prima parte Piera Bagnus 8 settembre 2008
Piera Bagnus 8 settembre 2008 L’intelligenza Secondo un’ottica evoluzionista, intesa come strumento in grado di migliorare l’adattamento all’ambiente, può esser definita come la capacità di risolvere nuovi problemi, oppure di trovare soluzioni innovative per problemi già noti. L’elemento “novità” è rilevante, perché la semplice applicazione di regole non basta. (limite dell’intelligenza artificiale) Piera Bagnus 8 settembre 2008
Piera Bagnus 8 settembre 2008 Rispetto ai calcolatori l’intelligenza umana è capace di fare un “salto” logico, pervenendo a risultati che non sono completamente deducibili dagli elementi e dalle regole iniziali. L’intelligenza dunque non sarebbe del tutto indipendente dall’intuizione, la cui caratteristica fondamentale è proprio quella di non seguire i percorsi della logica formale. Piera Bagnus 8 settembre 2008
Dal QI alle Intelligenze multiple Se il QI (rapporto tra età mentale ed età cronologica) può dare un’idea, seppur molto ristretta, di quale possa essere il rendimento di un alunno a scuola, non dice quasi nulla di come può funzionare l’intelletto umano una volta che l’alunno esce dalla scuola. Il QI non è in grado di conoscere ed analizzare l’ampio spettro delle capacità umane. Tradizionalmente nella definizione del QI si considerano solo due intelligenze: quella linguistica e quella logico-matematica. Piera Bagnus 8 settembre 2008
Piera Bagnus 8 settembre 2008 HOWARD GARDNER Psicologo americano che oltre ad aver elaborato la teoria delle intelligenze multiple si è occupato dello sviluppo delle capacità artistiche nei bambini e dell’ideazione di strumenti per migliorare l’apprendimento e la creatività Piera Bagnus 8 settembre 2008
Piera Bagnus 8 settembre 2008 Le 9 intelligenze 1. Intelligenza logico-matematica, abilità implicata nel confronto e nella valutazione di oggetti concreti o astratti, nell'individuare relazioni e principi. 2. Intelligenza linguistica, abilità che si esprime nell'uso del linguaggio e delle parole, nella padronanza dei termini linguistici e nella capacità di adattarli alla natura del compito. 3. Intelligenza spaziale, abilità nel percepire e rappresentare gli oggetti visivi, manipolandoli idealmente, anche in loro assenza. Piera Bagnus 8 settembre 2008
Piera Bagnus 8 settembre 2008 4. Intelligenza musicale, abilità che si rivela nella composizione e nell'analisi di brani musicali, nonché nella capacità di discriminare con precisione altezza dei suoni, timbri e ritmi. 5. Intelligenza cinestetica, abilità che si rivela nel controllo e nel coordinamento dei movimenti del corpo e nella manipolazione degli oggetti per fini funzionali o espressivi. 6. Intelligenza interpersonale, abilità di interpretare le emozioni, le motivazioni e gli stati d'animo degli altri. Piera Bagnus 8 settembre 2008
Piera Bagnus 8 settembre 2008 7. Intelligenza intrapersonale, abilità di comprendere le proprie emozioni e di incanalarle in forme socialmente accettabili. A questi tipi di intelligenza, Gardner ha aggiunto successivamente un'ottava intelligenza, quella naturalistica, relativa al riconoscimento e la classificazione di oggetti naturali, ipotizzando inoltre la possibilità dell'esistenza di una nona intelligenza, l'intelligenza esistenziale, che riguarderebbe la capacità di riflettere sulle questioni fondamentali concernenti l'esistenza e più in generale nell'attitudine al ragionamento astratto per categorie concettuali universali. Piera Bagnus 8 settembre 2008
L’intelligenza emotiva Già descritta da Gardner nelle forme intra ed interperonale, è sostenuta dai risultati della neurofisiologia come mostra il portoghese Damasio. La maggior parte delle nostre scelte non sono il risultato di un’attenta disamina razionale dei pro e contro offerti dalle diverse alternative. Interviene una componente emotiva a determinare una sorta di scorciatoia capace di farci raggiungere una soluzione adeguata in tempi più brevi. Piera Bagnus 8 settembre 2008
Piera Bagnus 8 settembre 2008 Antonio Damasio Parte dal presupposto che non si possa studiare il cervello senza tener conto dell’organismo a cui appartiene e dei suoi rapporti con l’ambiente. L’errore di Cartesio: la razionalità non solo si trova al di sopra dell’aspetto biologico, ma anche a partire da esso. Specie di fronte a problemi complessi le persone fanno riferimento agli esiti delle precedenti esperienze in cui riconoscono delle analogie. Tali esperienze hanno infatti lasciato delle tracce, che Damasio chiama marcatori somatici, delle vere “etichette” legate a dei precisi stati corporei. I processi decisionali sarebbero quindi condizionati da risposte somatiche emotive avvertite, a livello consapevole oppure no, come indicatori della bontà e meno di una determinata prospettiva. Piera Bagnus 8 settembre 2008
Piera Bagnus 8 settembre 2008 Daniel Goleman Distingue due sottocategorie: COMPETENZE PERSONALI riguardano la capacità di cogliere i diversi aspetti della propria vita emozionale COMPETENZE SOCIALI sono relative alla maniera con cui comprendiamo gli altri e ci rapportiamo ad essi Piera Bagnus 8 settembre 2008
INTELLIGENZA EMOTIVA PERSONALE Comprende la consapevolezza di sé che aiuta a identificare le emozioni negative, dando loro un nome ed indagandone le cause. Permette un’autovalutazione obiettiva delle proprie capacità e dei propri limiti, così da facilitare il perseguimento di mete realistiche, utilizzando poi le risorse più adeguate per raggiungerle. Piera Bagnus 8 settembre 2008
Piera Bagnus 8 settembre 2008 Anche l’autocontrollo fa parte delle competenze personali. Implica la capacità di dominare le proprie emozioni non per soffocarle, ma per esprimerle in modi socialmente accettabili. Inoltre trova posto qui la capacità di alimentare la propria motivazione anche di fronte a difficoltà o momenti difficili. Essa è formata da componenti quali l’ottimismo e lo spirito di iniziativa. Piera Bagnus 8 settembre 2008
L’INTELLIGENZA EMOTIVA SOCIALE Comprende l’insieme delle caratteristiche che ci permettono di relazionarci positivamente con gli altri e di interagire in modo costruttivo con essi. Uno degli aspetti fondamentali è l’empatia. Anche la comunicazione, ovvero la capacità di inviare dei messaggi coerenti tra linguaggio verbale e linguaggi non verbali. Secondo Goleman l’intelligenza emotiva si può sviluppare allenando la propria capacità di cogliere sentimenti ed emozioni (propri ed altrui) ed indirizzandoli in senso costruttivo. L’intelligenza legata al QI tende a stabilizzarsi invece intorno ai 16 anni (per poi iniziare un inesorabile decadimento……………………….!!!!) Piera Bagnus 8 settembre 2008
LA TEORIA TRIARCHICA DI STERNBERG Sternberg studia l’intelligenza dal punto di vista dell’elaborazione dell’informazione in compiti complessi. Prendendo in esame degli items usati nei test, egli ha isolato alcune componenti fondamentali dell’intelligenza, ovvero i processi e le strategie mentali utilizzate nell’esecuzione ditali compiti. Piera Bagnus 8 settembre 2008
Piera Bagnus 8 settembre 2008 L'intelligenza analitica comprende la capacità di analizzare suddividendo in parti e scendendo nei dettagli, di valutare, di esprimere giudizi, operare confronti tra elementi diversi. Tale forma di intelligenza sarebbe anche coinvolta quando ricerchiamo il significato di una parola o di una frase, quando affrontiamo test matematici; essa permette buoni risultati nei compiti scolastici tradizionali. L'intelligenza creativa, legata all'intuizione, si realizza nella capacità di inventare, di scoprire, di immaginare, ipotizzare, di affrontare con successo situazioni insolite per le quali le conoscenze e le abilità esistenti si mostrano inadeguate. A differenza dell'intelligenza analitica, che implica risposte determinate, l'intelligenza creativa è aperta a più possibilità di soluzione. L'intelligenza pratica comprende invece la capacità di usare strumenti, applicare procedure e porre in atto progetti, saper organizzare e pianificare, dimostrare come si fa, ecc. Piera Bagnus 8 settembre 2008
Piera Bagnus 8 settembre 2008 Da un punto di vista pedagogico, la teoria triarchica dell'intelligenza comporta l'adozione di una prospettiva costruttivista poiché considera l'apprendimento come un processo attivo di costruzione della conoscenza da parte del soggetto, secondo lo stile tipico che lo caratterizza. Piera Bagnus 8 settembre 2008
Piera Bagnus 8 settembre 2008 FEUERSTEIN Ebreo nato in Romania e deportato nel 1944 in un campo di concentramento. Dopo esser fuggito si rifugiò in Israele dove si dedicò all’educazione degli adolescenti scampati alle persecuzioni naziste e che, per i traumi subiti, evidenziavano carenze cognitive analoghe a quelle di persone affette da grave insufficienza mentale. Con i suoi collaboratori Feuerstein mise a punto un sistema di valutazione dinamica del potenziale di apprendimento (LPAD) ed un programma di arricchimento strumentale (PAS), cioè di intervento cognitivo. Piera Bagnus 8 settembre 2008
La modificabilità cognitiva Secondo Feuerstein le facoltà intellettive possono essere accresciute non solo nell’età evolutiva, ma durante tutto l’arco della vita. Nelle sviluppo cognitivo un ruolo fondamentale lo riveste la mediazione sociale. L’apprendimento non ha luogo tanto in seguito all’esposizione diretta del soggetto agli stimoli, ma piuttosto attraverso l’azione di un mediatore. Feuerstein ha individuato 12 principi di mediazione, cioè 12 tipologie di comportamento che l’insegnante dovrebbe utilizzare consapevolmente per costruire un rapporto educativo significativo con l’allievo. La mediazione ha come obiettivo finale quello della modificabilità cognitiva. Piera Bagnus 8 settembre 2008
La didattica tra intelligenze multiple e linguaggi dell’arte Seconda parte Piera Bagnus
ARTE(TERAPIA) A SCUOLA Forma di educazione alla sensibilità ed alla percezione Tecnica per l’attivazione e la valorizzazione delle risorse e delle potenzialità Aumenta l’autostima Promuove una maggiore conoscenza di se stessi Facilita l’elaborazione dei vissuti e delle emozioni Piera Bagnus 8 settembre 2008
Il concetto di CURA (e di TERAPIA) Medica Legale Educativa Heidegger: prendersi cura aver cura Piera Bagnus 8 settembre 2008
per la pratica educativo-didattica degli insegnanti. Così intese, e liberate da ogni rischio di medicalizzazione, le tecniche dell’arte-terapia rappresentano un’opportunità di arricchimento per la pratica educativo-didattica degli insegnanti. Piera Bagnus 8 settembre 2008
Basi neurologiche EMISFERO SINISTRO Pensiero logico Competenza linguistica Analisi EMISFERO DESTRO Pensiero analogico Competenze spaziali Sintesi Piera Bagnus 8 settembre 2008
Piera Bagnus 8 settembre 2008 TERAPIE ESPRESSIVE Consistono in un processo estetico ed un percorso educativo/terapeutico Tramite l’utilizzo di mediatori artistici e strategie tipiche della comunicazione non verbale si pongono come obiettivi la creazione di opere con finalità estetiche la promozione e lo sviluppo del potenziale comunicativo/espressivo delle persone Piera Bagnus 8 settembre 2008
LAVORARE SULLA RELAZIONE AREA POTENZIALE Winnicottiana RELAZIONE EDUCATIVA PROCESSO CREATIVO PRENDERSI CURA LAVORARE SULLA RELAZIONE AREA POTENZIALE Winnicottiana RELAZIONE TERAPEUTICA Piera Bagnus 8 settembre 2008
LABORATORIO ESPRESSIVO Strumento di accoglienza per gli alunni Occasione di incontro, dialogo ed integrazione fra diversità, finalizzato alla costruzione ed evoluzione di un gruppo. In particolare, per gli alunni in difficoltà e/o disabili, il laboratorio espressivo offre maggiori opportunità per il miglioramento della conoscenza e stima di sé, per lo sviluppo delle capacità personali e della massima autonomia Piera Bagnus 8 settembre 2008
Piera Bagnus 8 settembre 2008 OBIETTIVI attivare e potenziare la sensibilità percettiva tattile, visiva, uditiva, motoria riconoscere ed utilizzare pratiche comunicative non verbali conoscere tecniche e strumenti ed il loro relativo utilizzo potenziare le abilità individuali migliorare l’autonomia operativa raggiungere una più personale capacità creativa sviluppare l’attitudine ad esplorare, ricercare, progettare stimolare ed esercitare l’attitudine critica conquistare un maggior senso d’identità sapersi porre nelle relazioni in modo più equilibrato e soddisfacente facilitare processi integrativi nel gruppo classe stimolando la capacità di ascolto, di comprensione, di collaborazione favorire la socializzazione e la responsabilizzazione Piera Bagnus 8 settembre 2008
Piera Bagnus 8 settembre 2008 DISEGNO SUONO MANIPOLAZIONE DELLA CRETA SCRITTURA CREATIVA POESIA DANZA TEATRO GRUPPO Piera Bagnus 8 settembre 2008
Piera Bagnus 8 settembre 2008 TRE MOMENTI ACCOGLIENZA PRODUZIONE ARTISTICA VERBALIZZAZIONE Piera Bagnus 8 settembre 2008
Piera Bagnus 8 settembre 2008 L’INSEGNANTE Lavora sulla relazione con e tra gli alunni Accoglie, rispetta, rispecchia, amplifica i messaggi Dev’essere consapevole della coevoluzione dei partecipanti e degli osservatori Piera Bagnus 8 settembre 2008
RIASSUMENDO Il laboratorio espressivo è un luogo fisico/simbolico che stimola la creatività, consente di sperimentare la libertà di espressione, di gioco e di comunicare ed in cui tutto ciò che avviene assume un significato che va analizzato e condiviso per facilitare la consapevolezza di sé, lo sviluppo emotivo, la costruzione dell’identità, la socializzazione e la collaborazione nel gruppo valorizzando, nel contempo, le attitudini individuali. Piera Bagnus 8 settembre 2008
Piera Bagnus 8 settembre 2008 BUON ANNO SCOLASTICO ! Piera Bagnus 8 settembre 2008