I confidi e il credito alle piccole imprese durante la crisi (“Questioni di economia e finanza”, n. 105, settembre 2011) Presentazione: Valerio Vacca.

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I confidi e il credito alle piccole imprese durante la crisi (“Questioni di economia e finanza”, n. 105, settembre 2011) Presentazione: Valerio Vacca (Banca d’Italia, ricerca economica Bari) Workshop “Il finanziamento delle piccole e medie imprese: mercato dei capitali, banche regionali ed obiettivi di sviluppo regionale” Bolzano, 9 febbraio 2012 Sviluppo anche nel 2010 Relazione: “L’attività del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese è stata molto rafforzata durante la crisi: si è ampliato il novero delle aziende che possono richiedere la garanzia e sono stati introdotti criteri di valutazione più flessibili e procedure di accesso più snelle. Dal 2009 a oggi il Fondo ha concesso garanzie per un valore di oltre 9 miliardi, corrispondenti a circa 16 miliardi di finanziamenti (rispettivamente 5 e 11 miliardi nell’intero periodo 1999-2008). I prestiti, affluiti principalmente a imprese industriali con meno di 50 addetti, hanno coperto in larga parte esigenze di liquidità: solo il 22 per cento ha riguardato operazioni di investimento. Durante la crisi si è intensificata l’attività dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi), anche a seguito dei numerosi provvedimenti emanati da amministrazioni locali per favorire l’accesso al credito delle imprese più piccole. Nel 2010 il valore delle garanzie offerte alle imprese con meno di 20 addetti è aumentato dell’8,7 per cento. Per le imprese artigiane, in particolare, l’intervento di questi intermediari è apparso determinante ai fini della concessione dei finanziamenti: si stima che i prestiti siano cresciuti di oltre il 6 per cento per le imprese che si sono avvalse della garanzia di un confidi, a fronte di un calo del 3 per cento tra gli altri artigiani.”

Obiettivi del lavoro: Descrivere le caratteristiche strutturali del mercato della garanzia mutualistica in Italia Dati nominativi Centrale rischi (Cr): credito, qualità credito, tassi Dati nominativi Cerved-Cebi: bilanci confidi Verificare se il sostegno dei confidi nell’accesso al credito alle pmi è rimasto efficace anche nella restrizione creditizia, come trovato da altri studi per periodi precedenti la crisi (Columba, Gambacorta, Mistrulli, 2009) Vogliamo essenzialmente usare, incrociandole, nuove basi dati. Queste peraltro sono divenute recentemente più potenti (soglia Cr da 75k a 30k, 1.1.2009)

La garanzia collettiva: specificità e vantaggi La letteratura sul finanziamento delle imprese minori consente di definire alcune ipotesi sul ruolo dei confidi: Attenuazione asimmetria informativa / azzardo morale Surroga altro collaterale, riduzione Loss Given Default (LGD) Specificità dei confidi: network, peer monitoring, contenimento dei costi di controllo “Relationship banking putativo” (Ferri) delegated monitoring diviene cruciale la capacità di screening (il rating è migliore dall’inizio) ma anche quella di monitoring (il rating diventa migliore perché l’impresa è assistita e indotta a comportamenti virtuosi)

Un ruolo assicurativo o anche informativo? I confidi intervengono nella relazione banca impresa secondo uno schema di delega principale-agente che produce un “effetto certificazione” Asimmetria informativa Piccola impresa (associata) Banca Erogazione del credito “Relationship banking putativo” (Ferri) delegated monitoring diviene cruciale la capacità di screening (il rating è migliore dall’inizio) ma anche quella di monitoring (il rating diventa migliore perché l’impresa è assistita e indotta a comportamenti virtuosi) Copertura con il fondo di garanzia Pro-quota a fondo garanzia Delega: screening / rischio Effetto certificazione Confidi Valutazione del merito/ Rischio di default

Il sistema dei confidi in Italia: Forte frammentazione del sistema, soprattutto nel Mezzogiorno … ma vi è stata una razionalizzazione, specie nel Nordest Perché serve dimensione? Erzegovesi: per dialogare con banche IRB Per avere rating da banche IRB Per garanzia personale (futuro, serve per accompagnare crescita dimensionale etp) Per flussi informativi standardizzati (es piattaforma XBRL) Per usare forme innovative (Erzegovesi: tranched cover va bene per ptf M-frazionati, medio rischio)

Il sistema dei confidi in Italia: Focus: Perché la frammentazione potrebbe essere un problema? I confidi piccoli rischiano di essere marginalizzati dalla concorrenza congiunta di quelli maggiori, finanziarie regionali, Fondo pmi (662)… Tendono a prevalere tipologie di garanzia che richiedono una patrimonializzazione e una gestione dei rischi adeguate del confidi Alcuni strumenti sono preclusi a confidi piccoli (tranched cover…) La frammentazione dei confidi produce per le banche una proliferazione delle convenzioni

La struttura del mercato in Cr (2010): 2010, 25,2 mld di garanzie, 85% al Centro-Nord Crescita: +17% rispetto al 2009 Forte crescita per i consorzi del Centro (+27), stasi per quelli del Nordest Dimensione media nel 2010: da 36 a 46 milioni per ciascun confidi I confidi vigilati (“107”) sono un segmento peculiare: 60% del volume totale Dimensione media: 356 milioni Che garanzia è? Cr: 81% personale prima istanza Fedart: 70% moltiplicatori basati solo su fondo monetario, si va verso personale Confidi 107 al 31.12.2010: 3 a TN, nessuno a BZ?

La struttura del mercato in Cr (2009): I confidi del Nordest: relativamente grandi, rapporti con molte (piccole?) imprese e molte (piccole?) banche Che garanzia è? Cr: 81% personale prima istanza Fedart: 70% moltiplicatori basati solo su fondo monetario, si va verso personale

La performance di bilancio dei confidi: (1) Le differenze nei principali indicatori di bilancio tra i confidi meridionali e quelli di altre aree permangono ma si sono ridotte nel tempo Nordest: elevato patrimonio, garanzie/patrimonio inferiore alla media Perché rileva bilancio? Erzegovesi: “Gli stessi confidi sono assoggettati a un rating che incide sull'apprezzamento delle loro garanzie.” Perché rileva patrimonio? Diventa sempre più parametro per garanzie, ++ per 107 (8%, 6%) (Fedart)

La performance di bilancio dei confidi: (2) I confidi hanno accresciuto la mobilizzazione delle proprie risorse La mobilizzazione delle risorse: pro e contro Pro: minore mobilizzazione  minore leverage Contro: dove è bassa, potrebbe dipendere da minori moltiplicatori nelle convenzioni, dovuti a portafogli più piccoli e meno diversificati (Sud) Erzegovesi: il moltiplicatore scende con le dimensioni (< diversificazione rischi)

La performance di bilancio dei confidi: (3) Focus: Perché la performance di bilancio potrebbe essere determinante anche per consorzi senza fini di lucro? Minore mobilizzazione delle risorse patrimoniali dei confidi piccoli (es nel Mezzogiorno)  moltiplicatori più bassi  portafogli meno diversificati Crescenti vincoli di bilancio presso le Amministrazioni Locali  aumenta la rilevanza dell’economicità della gestione L’utilità dei confidi dipende dall’onerosità complessiva del credito per l’impresa (tasso bancario + commissione  cd. taeg di filiera)  l’incidenza relativa delle commissioni è fondamentale

La garanzia mutualistica e le pmi L’incidenza relativa dei prestiti garantiti da confidi presso le imprese minori è particolarmente elevata nel Nordest Incidenza relativamente elevata in: ABR, MOL nelle due RSS (SIC, SAR)  indice dell’importanza dei fondi pubblici! Il tasso di penetrazione dei confidi sembra relativamente basso rispetto al potenziale: esistono prospettive di sviluppo! La minore incidenza a Sud potrebbe dipendere dalla soglia Cr, che morde di più

Il grado di penetrazione del mercato Il ruolo dei confidi non regionali nel garantire le pmi locali è minore nel Nord Est e in alcune regioni di altre aree (Toscana, Sardegna, Sicilia, ecc.)

Il grado di penetrazione del mercato Focus: La concorrenza tra confidi L’erogazione di contributi pubblici potrebbe alterare le dinamiche concorrenziali, se i criteri fossero poco trasparenti Il sostegno degli enti pubblici territoriali potrebbe rallentare aggregazioni trans-regionali tra confidi, o imporre rendicontazioni separate La concorrenza tra confidi è fondamentale per assicurare che il sostegno pubblico sia traslato al beneficiario finale (impresa)

Le relazioni con le banche La presenza di confidi si associa a una più bassa concentrazione del credito (minore quota main bank e maggior numero di banche) Collegamento con De mitri/Gobbi: Confidi supplisce a ruolo della main bank? Confidi introduce impresa alla “sua” banca? Effetto certificazione omnibus?

Le relazioni con le banche Durante la crisi sembrano aver sofferto di più le imprese con relazioni bancarie meno intense, es le pluriaffidate. Il confidi supplisce al ruolo della Hausbank nel generare informazione qualitativa (soft information). L’effetto di “certificazione” del confidi appare rilevante soprattutto a vantaggio delle banche medio-grandi (16% del loro credito alle pmi è garantito, a fronte del 12% per le altre banche) Il confidi introduce l’impresa alle proprie banche, e quindi allarga la platea dei finanziatori per la pmi Effetto di certificazione omnibus del confidi: la pmi con garanzia mutualistica diviene appetibile anche per altre banche Collegamento con De mitri/Gobbi: Confidi supplisce a ruolo della main bank? Confidi introduce impresa alla “sua” banca? Effetto certificazione omnibus?

Il ruolo dei confidi nella crisi (1) Nel periodo 2008-09 le imprese garantite hanno avuto una maggiore crescita del credito bancario, hanno pagato minori tassi di interesse … ma hanno mostrato una maggiore probabilità di default 1 2 3 Insomma: ruolo confidi in crisi è stato essenzialmente sull’accesso al credito anche di etp non esattamente meritevoli (Fedart) Credito: Che succede su accordato? Tassi: Il differenziale di tasso di interesse è particolarmente alto al Sud: potrebbe dipendere dai moltiplicatori più bassi (le banche tendono ad applicare tassi inferiori se moltiplicatori on sono elevatissimi). Sofferenze: maggiori sofferenze: il ruolo dei confidi è solo assicurativo o anche informativo? (Ferri) Ql che Fedart chiama “garanzia implicita” Quindi (erzegovesi): che cosa può fare un confidi? Non assicurare le perdite inattese (questo lo fa la banca), ma ql attese + una parte di quelle inattese, sfruttando la conoscenza etp, e quindi il fatto che il rating “reale” dell’etp, per il confidi, è meglio del rating apparente Tassi: esiste ancora prezzo unico? Erzegovesi: “Discostandosi dalla tradizionale logica di tipo solidaristico, in cui la convenzione banca-confidi porta a condizioni di costo del credito e della garanzia uniformi, si applica un prezzo differenziato in base al rating. Gli stessi confidi sono assoggettati a un rating che incide sull'apprezzamento delle loro garanzie.” Tassi: NB qui tassi a bt su intera posizione ( ruolo informativo/certificativo). Ma 61% del credito garantito è mlt (Fedart)

Il ruolo dei confidi nella crisi (2) Fedart: Delta+ sofferenze: traslazione rischio da b a confidi?  Confidi si stanno difendendo (+ selettività, crescita controllata ptf) Spiegazioni M-sofferenze: Confidi stanno facendo quello che devono, far accedere al credito chi non avrebbe avuto accesso B escutono prima (Fedart: 37% escussione immediata) Traslazione rischio b  confidi

Questioni aperte La performance dei confidi potrebbe dipendere (anche) dall’intensità del supporto finanziario pubblico… una vecchia analisi federconfidi… La “maledizione dei fondi pubblici” (Ferri) Stima Fedart: 24% di ctrb pubblici, con punte 40% (?!) Erzegovesi: cambiano le modalità dell’itv pubblico: “C'è chi denuncia un fallimento del mercato della garanzia, vuoti che esigono un intervento dell'ente pubblico, attraverso le finanziarie regionali e le agenzie di sviluppo territoriale. Questi soggetti pubblici, direttamente o tramite veicoli ad hoc, intervengono e gestiscono fondi di garanzia e di partecipazione in private equity, offrono assistenza tecnica. Il mercato dei confidi rimane pertanto un mercato di pubblica utilità, ma cambiano i modi con cui questa funzione pubblica viene incentivata e governata. La disponibilità di contributi, mai abbondante, scarseggia, e gli enti pubblici sono alla ricerca di nuove soluzioni che abbiano un'efficacia diversa rispetto ad obiettivi che cambiano in continuazione, e sono attenti ai profili di efficienza.” Contributi = PdV? Vincoli di destinazione e rendicontazione. BI: Serve 3 requisiti (1. prima disponibilità, 2. stabilità, 3. subordinazione) Come può contribuire il pubblico? K, strumenti ibridi di k, controgaranzia, alleggerimento posizioni anomale nel bil confidi; (Fedart) Rapporto con finanziarie: cooperare, non confliggere (fedart)

Conclusioni La struttura di mercato dei confidi sta subendo una rapida evoluzione, accelerata dalla crisi e dalle novità regolamentari La crisi: le imprese garantite hanno avuto maggiore accesso al credito, con tassi generalmente più bassi; l’ingresso in sofferenza è sistematicamente più alto per le imprese con garanzia confidi; tale differenziale positivo accomuna le principali regioni del paese È possibile che la minore Loss Given Default (LGD) delle imprese garantite spieghi i più bassi tassi di interesse

Appendice

La garanzia mutualistica e le “discriminanti” L’importanza dei confidi è elevata presso le imprese industriali e quelle artigiane, mentre la lunghezza della storia creditizia non rileva Un’analisi per età dell’impresa consentirebbe di discriminare tra ruolo dei confidi meramente “assicurativo” e ruolo “informativo” ( effetto moltiplicatore) (Ferri) Erzegovesi: garanzia reale va bene per ptf di piccolissme etp, per m-M-etp serve garanzia personale  per accompagnare crescita dimensionale etp italiane serve gar personale confidi, cioè patrimonio

Le relazioni con le banche (1) I dati Cr confermano la simmetria dimensionale nel rapporto banca-impresa: Sia per le piccole imprese assistite dai confidi, sia per quelle non garantite, l’incidenza delle piccole banche sul finanziamento è superiore al 40% L’effetto di “certificazione” del confidi appare rilevante soprattutto a vantaggio delle banche medio-grandi (16% versus 12% delle piccole) Ma: esiste veramente la simmetria banca-confidi-impresa? Sembra che il confidi supplisca al relationship banking per le M-banche (rel banking putativo) Erzegovesi: Maggiori gruppi bancari. Le divisioni bancarie corporate che non hanno una loro rete distributiva capillare, trovano nel confidi un canale che può lanciare e sostenere campagne per acquisire grossi volumi. Le divisioni retail, invece, hanno tradizionalmente una presenza più ramificata, anche perché, in molti casi, ereditano la tradizione di banche regionali: loro cercano nel confidi un partner in forme di banca di relazione, di banca di casa. In questo processo le banche locali e regionali non sono inattive. Però, non c'è dubbio sul fatto che lo stimolo più deciso al cambiamento proviene dai grandi gruppi bancari.