Una storia per capire meglio Classe IV A Scuola G. GOVI I DUE PAESI SENZA SCUOLE Una storia per capire meglio Classe IV A Scuola G. GOVI
I DUE PAESI SENZA SCUOLE C’erano una volta due Paesi molto poveri, governati da due sovrani molto prepotenti: Paolo Boioni e Pietro Forcaioli. Da piccoli, il re Boioni e il re Forcaioli non avevano mai voluto andare a scuola: forse per quello erano prepotenti.
Dopo anni di guerre i re si decisero a firmare la pace.
Ciò non li rese amici, anzi… non appena Paolo faceva costruire una statua, Pietro ne ordinava una più bella e più grande. Se uno comperava elmetti e fucili per il suo esercito, l’altro comperava divise e cannoni per il suo.
I due re erano tanto occupati con le statue e i cannoni che non si ricordarono di ricostruire le scuole, distrutte dalla guerra e gli abitanti dei due Paesi non sapevano dove mandare i loro bambini. “Che cosa si può fare?”si domandava la gente.
La soluzione fu trovata dai bambini: i bimbi di ciascun Paese andarono dal loro re e gli dissero:”Perché non regali una scuola ai bambini vicini? Sai loro non ce l’hanno!”. “E’ un’idea geniale!” risposero i due re e ciascuno ordinò ai suoi muratori di costruire “immediatamente” una scuola per l’altro Paese, intitolata a se stesso.
La scuola di Paolo fu inaugurata di lì a pochi mesi: aveva maestri molto bravi e i bambini ci andavano volentieri. Pietro era furioso: i lavori della sua scuola erano in ritardo; forse perché doveva avere anche un laboratorio, una biblioteca, una palestra e un’aula di musica. Davanti alle lamentele dei bambini, Pietro disse:”Non preoccupatevi… vorrà dire che la mia sarà più bella ed anche gratuita!”
“E io farò due scuole gratuite e obbligatorie!” aggiunse Pietro. “Ah, sì, la scuola di re Forcaioli sarà gratuita… ebbene, lo sarà anche la mia e, per di più sarà obbligatoria!” esclamò Paolo, non appena ricevette la notizia. “E io farò due scuole gratuite e obbligatorie!” aggiunse Pietro. “Allora io ne farò quattro!” ribatté Paolo. A poco a poco i due Paesi si riempirono di scuole che furono frequentate da molti bambini: alcuni divennero agricoltori specializzati, altri medici, altri artigiani, altri…
Quando divennero uomini e donne, quei bambini andarono a visitare i due re. Spiegarono loro che a scuola avevano imparato anche che i Paesi potevano essere felici, senza povertà e senza guerre.
I due re non riuscivano a capire quei discorsi forse perché non erano mai andati a scuola… Fu così che le popolazioni dei due Paesi decisero che era arrivato il momento che anche i loro re andassero a scuola a imparare come si fa a vivere in pace.
ARTICOLO 28 Il bambino ha diritto all’istruzione. Per garantirgli questo gli Stati devono: Fare le scuole elementari obbligatorie per tutti; Fare in modo che tutti possano frequentare le scuole medie; Aiutare chi ha capacità a frequentare le scuole superiori; Informare i bambini sulle varie scuole che ci sono. Gli Stati devono anche controllare che nella scuola siano rispettati i diritti dei bambini.
FINE