Una storia per capire meglio Classe IV A Scuola G. GOVI

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Melina Disegnato e Rielaborato dai bambini e dalle bambine della 1a D
Advertisements

Qual è il tuo rapporto con la matematica. Che domanda strana
L'AVVENTURA DI CAROLINA
Un Don per amico La storia di Don Luigi Palazzolo.
Raccontiamo storie.
Paradiso o Inferno?.
Questa è la storia di due fratelli che vissero insieme d’amore e d’accordo per molti anni. Vivevano in cascine separate, ma un giorno…
FANCIULLA, IO TI DICO: RISORGI !.
IL BAMBINO CHE AVEVA PAURA DELL’ACQUA
Storia di un emigrante del ‘53
IL PRINCIPE CHE SPOSO’ UNA RANA
Io e Daniele sullequipe Luca M.. Io e Daniele alla regata di Rio Marina La vela è uno sport totalmente diverso dagli altri. Essendo molto più complesso.
Definizione di Dimenticanza: Definizione di Dimenticanza: 1. Cessazione della memoria che si aveva. 1. Cessazione della memoria che si aveva. 2. Cessazione.
ARIANNA LEGGI LA STORIA I PERSONAGGI.
Completate con il verbo fra parentesi all'imperfetto, al passato prossimo secondo il senso della frase Esempio : Franco (conoscere) HA CONOSCIUTO Giovanna.
Io e la matematica.
Paradiso o Inferno? Un uomo, il suo cavallo ed il suo cane camminavano lungo una strada. Mentre passavano vicino ad un albero gigantesco, un fulmine.
Questa è la storia di due fratelli che vissero insieme d’amore e d’accordo per molti anni. Vivevano vicini, in cascine separate, ma un giorno…
Sono venute a trovarci…
Curatrice grafica: Mg. Aspesi
IO, INTERNET E IL COMPUTER LUCIA CORBETTA
Lalbero dei problemi Lalbero dei problemi Un falegname che avevo chiamato perchè mi aiutasse a fare dei lavori in una vecchia fattoria, aveva appena.
C’era una volta Felicycity
Uscire con un altra donna
Ho pensato ai disabili a cui stanno tagliando i fondi ed ho scritto immedesimandomi nellinnocenza di un bambino. Ogni riferimento a persone o fatti è
La storia di Mosè. La storia di Mosè Gli Ebrei continuarono a camminare Gli Ebrei continuarono a camminare. Di notte Dio illuminava il loro cammino.
La leggenda dei tre alberi
Durante lanno scolastico la 2 a A della scuola primaria Enrico Toti di Maggianico in Lecco ha partecipato al concorso nazionale LItalia delle.
SCUOLA DELL’INFANZIA DI CARVE
Grammaticus racconta…. Caro bambino puoi riconoscerti come principe o principessa con tutti i suoi amici. Ti muoverai con laiuto del sole nel tempo.
(per un mondo migliore)
Il Gatto con gli stivali.
GLI ALUNNI DELLA I SEZ A I.C. D’ANGIO’ TRECASE
Adesso ti faccio una domanda :
L’albero dei problemi.
C’era una volta una renna che era tanto stupida e distrattona, ma a volte era molto triste, perché Babbo Natale non voleva farla venire con lui a portare.
“Io e la Geometria” A cura di Rosaria Rapisarda.
LA PRINCIPESSA DI MONTEFIORE
ANDIAMO ALLA CENA DI GESÚ
Definizione di Dimenticanza: Definizione di Dimenticanza: 1. Cessazione della memoria che si aveva. 1. Cessazione della memoria che si aveva. 2. m. Cessazione.
C’era una volta un castello, dove abitava un re.
IO E LA MATEMATICA.
La pianta rara. Andrea Alessandro Francesco Giuffrè Mattia Oliva
Un gruppo di venditori americani furono invitati ad un Convegno.
Mastellina Tanti, tanti anni fa, in un piccolo villaggio, vivevano un uomo e una donna. Prima essi avevano abitato in una città, in un palazzo bello e.
La storia di…. Jugerta Brahimaj.
a raccontarci una storia di PACE
DUE AMICHE LETTRICI Il segreto di Andrea e Aurora.
IO E LA GEOMETRIA.
L’avventura di Sam Un giorno, uno scienziato della N.A.S.A di nome Sam, fu mandato per ordine del capo a svolgere una missione: aveva la possibilità.
che piacere sentirti dopo tanto tempo!
Anno scolastico 2007/2008 La Scuola dell’Infanzia di Sequals presenta.
L a mia vita nella matematica
Il gigante egoista di Oscar Wilde.
La storia di La storia di Zaccheo
Un giorno:.
Definizione di Dimenticanza: Definizione di Dimenticanza: 1. Cessazione della memoria che si aveva. 1. Cessazione della memoria che si aveva. 2. m. Cessazione.
ARTURO.
SONO UN EMIGRATO di Andrea Grossutti.
Capitolo 19 1 Entrato in Gèrico, attraversava la città. 2 Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3 cercava di vedere quale fosse.
I DIECI DIRITTI FONDAMENtali

Ciao, sono Lolek! E questa è la mia storia Nacqui un 18 maggio a Wadowice, Polonia.
Di Piasentin Simone. Nel 1959 Luigino, un contadino del Veneto, ricevette una lettera con scritto: £1500 da pagare per l’affitto della casa in cui abitava.
… Sappiamo che, in questo giorno importantissimo per la nostra nazione, l’Italia riuscì a mettere fine alle tante violenze subite nel corso della Seconda.
Felipe e la luna dispettosa Scuola Primaria BOARIO TERME Classe II.
Cari uomini lettera da Gesù Bambino. Cari uomini, beh! Non state a sgranare gli occhi. Sono io, e non è proprio il caso di fare tante storie. Siete cosi.
NATALE 2010 IL NATALE DEI DIRITTI DEI BAMBINI. Babbo Natale e i Diritti dei bambini.
IC RITA LEVI MONTALCINI AGRIGENTO Classe IIB. UN’AVVENTURA A LIETO FINE.
COSTITUZIONE ITALIANA DELLA SCUOLA PRIMARIA “VILLAGGIO EUROPA”
Transcript della presentazione:

Una storia per capire meglio Classe IV A Scuola G. GOVI I DUE PAESI SENZA SCUOLE Una storia per capire meglio Classe IV A Scuola G. GOVI

I DUE PAESI SENZA SCUOLE C’erano una volta due Paesi molto poveri, governati da due sovrani molto prepotenti: Paolo Boioni e Pietro Forcaioli. Da piccoli, il re Boioni e il re Forcaioli non avevano mai voluto andare a scuola: forse per quello erano prepotenti.

Dopo anni di guerre i re si decisero a firmare la pace.

Ciò non li rese amici, anzi… non appena Paolo faceva costruire una statua, Pietro ne ordinava una più bella e più grande. Se uno comperava elmetti e fucili per il suo esercito, l’altro comperava divise e cannoni per il suo.

I due re erano tanto occupati con le statue e i cannoni che non si ricordarono di ricostruire le scuole, distrutte dalla guerra e gli abitanti dei due Paesi non sapevano dove mandare i loro bambini. “Che cosa si può fare?”si domandava la gente.

La soluzione fu trovata dai bambini: i bimbi di ciascun Paese andarono dal loro re e gli dissero:”Perché non regali una scuola ai bambini vicini? Sai loro non ce l’hanno!”. “E’ un’idea geniale!” risposero i due re e ciascuno ordinò ai suoi muratori di costruire “immediatamente” una scuola per l’altro Paese, intitolata a se stesso.

La scuola di Paolo fu inaugurata di lì a pochi mesi: aveva maestri molto bravi e i bambini ci andavano volentieri. Pietro era furioso: i lavori della sua scuola erano in ritardo; forse perché doveva avere anche un laboratorio, una biblioteca, una palestra e un’aula di musica. Davanti alle lamentele dei bambini, Pietro disse:”Non preoccupatevi… vorrà dire che la mia sarà più bella ed anche gratuita!”

“E io farò due scuole gratuite e obbligatorie!” aggiunse Pietro. “Ah, sì, la scuola di re Forcaioli sarà gratuita… ebbene, lo sarà anche la mia e, per di più sarà obbligatoria!” esclamò Paolo, non appena ricevette la notizia. “E io farò due scuole gratuite e obbligatorie!” aggiunse Pietro. “Allora io ne farò quattro!” ribatté Paolo. A poco a poco i due Paesi si riempirono di scuole che furono frequentate da molti bambini: alcuni divennero agricoltori specializzati, altri medici, altri artigiani, altri…

Quando divennero uomini e donne, quei bambini andarono a visitare i due re. Spiegarono loro che a scuola avevano imparato anche che i Paesi potevano essere felici, senza povertà e senza guerre.

I due re non riuscivano a capire quei discorsi forse perché non erano mai andati a scuola… Fu così che le popolazioni dei due Paesi decisero che era arrivato il momento che anche i loro re andassero a scuola a imparare come si fa a vivere in pace.

ARTICOLO 28 Il bambino ha diritto all’istruzione. Per garantirgli questo gli Stati devono: Fare le scuole elementari obbligatorie per tutti; Fare in modo che tutti possano frequentare le scuole medie; Aiutare chi ha capacità a frequentare le scuole superiori; Informare i bambini sulle varie scuole che ci sono. Gli Stati devono anche controllare che nella scuola siano rispettati i diritti dei bambini.

FINE