CHE COS’ E’ UN UOMO?
LIBERTA’ UOMO VALORI (punti di diversi significati riferimento di cui una libertà responsabile deve tener conto)
LIBERTA’: l’uomo è libero quando consapevole e in grado di accettare le CONSEGUENZE delle proprie scelte (responsabilità). Se tutte le conseguenze sono positive, allora la scelta o azione è un bene; se le conseguenze sono in larga misura negative, allora è un male (la realtà, però, è molto complessa e capita spesso che le conseguenze di una scelta siano allo stesso tempo positive e negative).
LIBERTA’ CRISTIANA: secondo il cristianesimo, l’uomo è veramente e pienamente libero solo quando sceglie il bene e realizza fino in fondo la volontà di Dio, secondo il modello di uomo, perfettamente riuscito, proposto da Gesù.
CRISTO è l’evento tramite il quale Dio attua nella storia dell’umanità il suo progetto di amore per l’uomo.
LIBERTA’ da condizionamenti da condizionamenti esterni (pressioni sociali, interni (egoismo, ipocrisia) mass media)
MA LA LIBERTA’ E’ SCONFINATA?
VALORI: quegli aspetti che permettono all’uomo di vivere bene VALORI: quegli aspetti che permettono all’uomo di vivere bene. Sono fondamentali per la vita degli esseri umani. Esempi di valori : la vita, la giustizia, gli affetti, la pace.
CODICI MORALI: l’uomo li ha elaborati nel corso della storia. Si tratta di regole morali che difendono i valori e tutto ciò che è necessario per la vita.
COSA E’ BENE E COSA E’ MALE?
LEGGE MORALE NATURALE: è la regola che aiuta a fare chiarezza circa cosa sia bene e cosa male. Essa consiste nel naturale senso del bene e del male presente nella coscienza di ogni uomo. E’ UNIVERSALE (presente in tutti gli uomini) e IMMUTABILE (sostanzialmente invariata nonostante i cambiamenti della società).
COSCIENZA: la parte più profonda e spirituale dell’uomo, una sorta di voce interiore che gli dà forza e lo aiuta a tenere la rotta entro quel continuo cercare e vagare nella vastità del mondo. Aiuta l’uomo a comprendere il bene e a evitare il male.
per il cristiano è quella della La COSCIENZA MORALE deve essere: INFORMATA EDUCATA alla scoperta della VERITA’ GUIDATA per il cristiano è quella della LEGGE DELL’ AMORE insegnata da Cristo E’ un cammino lungo e difficile quello che porta ad una RETTA COSCIENZA (orientata verso il bene).
Una coscienza retta, orientata al bene, può anche rifiutarsi di ottemperare a un dovere imposto dall’ordinamento giuridico, in linea con le proprie convinzioni ideologiche, morali o religiose: è questo il caso dell’ obiezione di coscienza. Es.: obiezione di coscienza al servizio militare obbligatorio, obiezione di coscienza del medico in caso di IVG.
L’ obiezione di coscienza che io faccio alla società o alla legge è l’espressione esterna dell’obiezione che la coscienza fa a me. Ho il diritto di trasgredire la legge, perché ho il dovere di seguire la mia coscienza. La mia disobbedienza non solo è possibile, ma diventa un fatto necessario.
GIUDIZIO MORALE: la capacità di formulare opinioni, valutazioni su comportamenti, atteggiamenti e pensieri propri e altrui, sulla base dell’idea che si ha del bene e del male.
VIRTU’: consistono in quei comportamenti in grado di orientare l’uomo al bene. Le virtù cristiane rappresentano i cardini per orientare l’uomo verso Dio; sono quell’insieme di libere scelte che portano l’uomo a camminare nella prospettiva del bene insegnato nel Vangelo.
VIRTU’ CRISTIANE TEOLOGALI CARDINALI ( fede, speranza, carità) (prudenza, giustizia, fortezza, temperanza) Hanno come oggetto Sono il cardine della diretto Dio. vita cristiana
L’UOMO: in virtù di quanto detto, risulta un essere complesso, unico, irripetibile e insostituibile (persona). Solo l’uomo è persona, perché è l’unico tra tutte le creature viventi ad avere, nel bene e nel male, un potere d’iniziativa e a poter stabilire un nesso tra atti ed effetti (responsabilità). La persona è un essere che ha coscienza di sé, che è responsabile dei suoi atti e che si pone in relazione con un contesto sociale Lo sviluppo della persona è legato alla definizione e alla difesa dei diritti fondamentali.
ALCUNI diritti fondamentali: la vita, l’integrità fisica, la libertà di movimento, l’inviolabilità del domicilio, la libertà di opinione, di espressione e di culto, il lavoro ……
SACRA SCRITTURA: presenta l’uomo innanzitutto come creatura di Dio SACRA SCRITTURA: presenta l’uomo innanzitutto come creatura di Dio. Ciò, da un lato, indica la differenza che c’è fra l’uomo (essere limitato) e Dio (eterno, onnipotente e onnisciente), dall’altro, sottolinea la grandezza dell’uomo (il fatto di essere creatura non significa essere schiavo di Dio, bensì che l’uomo è stato creato per amore, per essere amato da Dio e, a sua volta, per amare). L’uomo è a tal punto al centro dell’amore di Dio che la Bibbia presenta l’intera creazione in funzione dell’uomo.
Il primo capitolo della Genesi è la pietra miliare della concezione cristiana di uomo e contiene tutto ciò che, di importante, lo riguarda: la sua grandezza, la sua dignità, la sua signoria su tutto il creato, l’essere al centro e al vertice della natura, capace di conoscere e amare il suo creatore e nello stesso tempo assolutamente bisognoso, per realizzarsi in pienezza, di vivere in comunione con i suoi simili. È un essere sociale: senza i rapporti con gli altri non può vivere, né esplicitare le sue doti.
PERSONALISMO: termine utilizzato per la prima volta nel 1903 dal filosofo Renouvier per identificare la propria corrente di pensiero. Egli, di fronte ad un pensiero che tende a ridurre l’uomo ad una cosa tra le cose, intende riconoscere, difendere e promuovere il valore e la dignità della persona umana (considerata come un intreccio di desiderio, libertà, intelligenza, capacità, relazioni con gli altri, affettività…). Per Renouvier l’essere umano non è soltanto un prodotto delle leggi della natura, non è solamente una serie di reazioni chimiche, ma è qualcosa di talmente complesso da non poter essere capito e spiegato come avviene con gli altri esseri viventi.
Es.: Per mostrare quanto sia difficile spiegare l’uomo, possiamo fare l’esempio della musica: un critico ci può spiegare come è costruito un brano musicale, può esprimere il suo parere sull’esecuzione, ma non può certo trasmetterci le emozioni che ascoltare quel determinato pezzo provoca in noi.
Mounier (1905-1950) approfondisce il valore della persona studiandola nella sua relazione con gli altri: significa che la persona, per esprimere il proprio valore, ha bisogno dell’altro. Questo “altro” è costituito sia dagli uomini che ciascuno incontra sul proprio cammino (famiglia, amici, società), sia da Dio. Il pensiero di Mounier aiuta a capire che l’uomo, la persona, dà ed ottiene valore entrando in relazione con gli altri, mentre perde valore nella misura in cui si richiude in un vuoto individualismo. Il valore dell’uomo è, però, a rischio anche quando la sua unicità è assorbita in una società anonima (un partito, un’ideologia…) dove le persone diventano un numero o ingranaggio fra tanti.