I MERCATI DEI BENI CULTURALI E LE NUOVE GENERAZIONI : SVILUPPO E OCCUPAZIONE GIOVANILE NEI TERRITORI DELL ARETINO Riunione del Comitato Tecnico Scientifico.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina
Advertisements

LE IMPRESE DELLARTIGIANATO ARTISTICO E TRADIZIONALE IN TOSCANA Osservatorio regionale toscano sullArtigianato Roma, 14 febbraio 2002 Regione Toscana -
Lindustria alimentare cresce anche in una difficile situazione congiunturale Guido Pellegrini- Università di Bologna Il punto sul settore alimentare:
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA SCUOLE SUPERIORI
Benvenuti !.
Un esempio di comunicazione: Il “Marketing Territoriale”
11 TAVOLO TERRITORIALE DINTESA CRISI OCCUPAZIONALE TERRITORIO MANTOVANO 28 febbraio 2011 Sala del Consiglio.
Gli Istituti Tecnici.
Assenza di nuovi organismi politico-amministrativi
Incontro Riforma – 25 febbraio 2010 La revisione dellassetto di licei, istituti tecnici e istituti professionali MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELLUNIVERSITA.
La coop. Oros: un esempio di imprenditorialità locale
1 RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E ALTA FORMAZIONE I PUNTI DI FORZA 1. Presenza capillare delle università e degli enti pubblici di ricerca 2.
1 La provincia di Pesaro e Urbino Andamento economico e previsioni di sviluppo Prof. Ilario Favaretto Direttore del Laboratorio per lAnalisi dello Sviluppo.
ARTEX CENTRO PER LARTIGIANATO ARTISTICO E TRADIZIONALE DELLA TOSCANA Strategie dimpresa e di marketing delle imprese artigiane del settore alimentare in.
La giornata dellEconomia Centro Studi Unioncamere Roma, 13 dicembre 2004 Temi e contenuti del Rapporto - tipo sulleconomia locale.
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
1 - Sistema delle Camere di Commercio del Veneto IMPRENDITORIA FEMMINILE: i servizi delle Camere di Commercio.
Caratteristiche. Sul territorio nazionale: Licei 49,3% Tecnici 30,9% Professionali 19,8%
LE DONNE E IL LAVORO Precarietà – Occupazione – Stato Sociale Analisi degli avviamenti al lavoro 11 febbraio 2005 Eurolavoro - Osservatorio Socio Economico.
La sperimentazione presso la Provincia di Pistoia Gruppo tecnico nazionale di lavoro Valutazione della Qualità dellofferta formativa dei sistemi territoriali.
Direzione Lavoro Roma, 4 dicembre Pier Angelo Turri La transnazionalità nel P.O. FSE della Regione del Veneto.
DOTE FORMAZIONE E DOTE LAVORO 2009 Milano, 30 marzo 2009.
1 LE LINEE STRATEGICHE DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLE MARCHE Lorenzo Bisogni Ancona, 2 marzo 2007 SERVIZIO AGRICOLTURA FORESTAZIONE E.
5 ottobre 2006 Programma Interreg III B – Alpine Space Progetto AlpCity Il negozio multiservizio: esiti e lezioni apprese dai casi di studio della Regione.
DIRITTO-DOVERE ALL'ISTRUZIONE E ALLA FORMAZIONE DELIBERA DI GIUNTA REGIONALE N. 979/2008 Sistema regionale di istruzione e formazione professionale Il.
Il Sistema Informativo Excelsior per la programmazione dellistruzione e della formazione professionale Firenze, 14 novembre 2011 Silvia Rettori Unioncamere.
Giovedì 7 Giugno Obiettivo generale 1. analisi del sistema produttivo locale e del mercato fieristico nazionale e internazionale 2. individuazione.
11 novembre 2009 TERRITORIO ECONOMIA SOCIETÀ Focus Uso-Rubicone.
Il Nord-Ovest uscirà della stallo?
CONOSCI IL TUO COMUNE E LA TUA PROVINCIA CON LA STATISTICA
Provincia di Forlì-Cesena Servizio Programmazione, Artigianato, Commercio, Turismo e Statistica S ISTEMA PER LA PR OGRAMMAZIONE I NTEGRATA E IL G OVERNO.
Centro Congressi Ville Ponti, 12/05/2006 Il quadro strutturale delleconomia della provincia di Varese.
Presentazione della Strategia Integrata di Sviluppo Locale a cura di Gian Paolo Soria Volterra, 16 dicembre 2008 Seminario di informazione e aggiornamento.
ANALISI DEL CONTESTO Caratteristiche socio/economiche Tasso di occupazione e disoccupazione Statistiche sul livello culturale della popolazione Presenza.
LOMBARDIA ORIENTALE – SITUAZIONE PIANI TERRITORIALI FISSAZIONE DATA CPP PER VALUTAZIONE NUOVO PIANO TERRITORIALE.
Progetto NEW POLIS Intervento Convegno 12 luglio 2010 Hotel De la Ville, Avellino Dott. Luciano Mandato.
Palazzo Lombardia - Auditorium Regionale
PIOT-Maratea ANALISI OPERATIVA Arch. Mario De Filippo
LO SCENARIO Grecia che succederà? Effetto domino ?
1 secondo forum pubblico con la cittadinanza F a b r i a n o 30 _settembre_ 2006 L E I D E E P E R I L T E R R I T O R I.
FONDAZIONE MINOPRIO Identification Card 22 Maggio 2009
DENIS PANTINI Presidente Forum Economia e Sviluppo Incontro di avvio dei lavori Ravenna, 18 aprile 2008 GIANNI BESSI Coordinatore PAOLA BISSI Coordinatore.
Professioni, Titoli, Indirizzi di studio, Competenze & Esperienza Che cosa chiedono le imprese in Emilia-Romagna.
OSSERVATORIO ECONOMICO SOCIALE di Treviso I percorsi formativi dei giovani trevigiani. Analisi degli esiti ( ) 20 aprile 2006 Monia Barazzuol Maria.
1 Provincia di Savona. Settore Politiche del Lavoro e Sociali. Osservatorio del Mercato del Lavoro. Il rapporto fra offerta formativa ed occupazione in.
1. 2 I NTRODUZIONE AI LAVORI DI F RANCO T UMINO Presidente Associazione Nazionale delle cooperative di Servizi e Turismo Slide predisposte per una illustrazione.
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
Il futuro dell'istruzione superiore
CONFERENZA REGIONALE SULLE DINAMICHE ECONOMICHE E DEL LAVORO Martedì 7 giugno 2011 Sala conferenze di Palazzo Grandi Stazioni Fondamenta S.Lucia - Venezia.
Sviluppo e rinnovament o villaggi Cultura Promozione ECN.sys Promozione ECN.sys Aiuti diretti alle imprese Natura Filiera corta Giovani e categorie deboli.
Verso l’Intesa Programmatica d’Area Comelico-Sappada Linee-guida del documento programmatico d’area
Conoscere l’impresa I CAMBIAMENTI STRUTTURALI DELL’ECONOMIA BRESCIANA E GLI IMPATTI SUL MONDO DEL LAVORO E DELLA FORMAZIONE Intervento Dott. Gianfranco.
11 Relazioni tra sviluppo economico, benessere e servizi sociali un’analisi territoriale dei comuni piemontesi 16 aprile 2009 Lavoro svolto dal Dipartimento.
1 Energia e industria in Italia Davide Tabarelli Cisl Civitavecchia 9 marzo 2011 marzo 2011.
Guida alla lettura del Piano 26 gennaio 2015 Piano delle Performance
Presentazione Principali aggregati e relativi indicatori Forze di lavoro e tasso di attività Occupati e tasso di occupazione Disoccupati e tasso di disoccupazione.
Per quanto riguarda l’istruzione liceale sono previsti 6 LICEI.
L’economia italiana La struttura dell’economia italiana
LA DOMANDA DEL LAVORO NELLA SOCIET À DEI SERVIZI Sociologia del Lavoro e delle Organizzazioni
EXCELSIOR 2002 La struttura professionale nelle imprese La dotazione di “capitale umano” nelle imprese Le previsioni al 2006 Le forme contrattuali.
INVASIONI CREATIVE Lecce, 24 settembre Con la CULTURA & la CREATIVITA’ si mangia Il 14 agosto 2015 è stato approvato dalla Unione Europea il Programma.
ASSE IV L.E.A.D.E.R. PIANO DI SVILUPPO RURALE Regione Puglia
1 Programma di Iniziativa Comunitaria L.E.A.D.E.R. + UNIONE REGIONE EUROPEA PUGLIA Piano Sviluppo Locale “Terra dei due mari” Gruppo di Azione Locale “Capo.
La cooperazione per lo sviluppo delle aree rurali L’eredità Leader+ Barbara Zanetti LEADER+ - Le reti e la cooperazione tra le aree rurali del Mediterraneo.
Servizio Informazione e Promozione Economica Mantova: Economia e Lavoro a cura di Marina Martignano Servizio Informazione e Promozione Economica Camera.
Luiss Business School - ricerca e consulenza1. STRUTTURA E DIMENSIONI DELL’AGRONETWORK Luiss Business School - ricerca e consulenza... IN GRADO DI ATTIVARE.
Principali risultati per la provincia di Terni Le previsioni occupazionali e i fabbisogni professionali per il 2007 Sistema Informativo Excelsior.
BLUE ECONOMY 1 SCENARIO GENERALE E PRIME INDICAZIONI NELLA PROVINCIA DI BRINDISI BLUE ECONOMY: SCENARIO GENERALE E PRIME INDICAZIONI NELLA PROVINCIA DI.
Le donne oggi nell’economia di Massa-Carrara 8 marzo 2011 Istituto di Studi e Ricerche Azienda speciale della Camera di Commercio di Massa-Carrara Partecipata.
IL DOCUMENTO STRATEGICO PRELIMINARE DELLA VALLE D’AOSTA Nadia Savoini - Luigi Malfa Aosta, 20 marzo 2006.
Transcript della presentazione:

I MERCATI DEI BENI CULTURALI E LE NUOVE GENERAZIONI : SVILUPPO E OCCUPAZIONE GIOVANILE NEI TERRITORI DELL ARETINO Riunione del Comitato Tecnico Scientifico Firenze, 25 ottobre 2011

Agenda Prime evidenze dallanalisi di sfondo: Consistenza delle filiere Capitale umano Sistema della formazione Patrimonio artistico e culturale Valorizzazione del patrimonio: –fruizione –ricettività turistica Conclusioni e discussione

Overview del progetto Obiettivi –Individuare azioni di sviluppo delloccupazione giovanile nei mercati dei Beni Culturali nei territori della provincia di Arezzo –Coinvolgere gli attori rilevanti dei territori nella progettazione e implementazione di azioni a sostegno del capitale umano per la creazione di opportunità occupazionali nelle filiere connesse ai Beni Culturali Sviluppo del progetto –Fase 1: Analisi di sfondo la situazione attuale, le potenzialità, le vocazioni dei territori –Fase 2: Analisi di approfondimento il fabbisogno di risorse umane qualificate limpiego dei nuovi media il supporto alle progettualità

Beni Culturali e occupazione giovanile I Beni Culturali, materiali e immateriali, offrono possibilità di sviluppo in una duplice logica: –Servizi direttamente e indirettamente connessi alla conservazione, valorizzazione e fruizione dei BBCC attività legate alla conservazione e restauro attività di produzione e diffusione di contenuti attività della filiera del turismo culturale –Competenze e specializzazioni rientranti nella produzione tipica e dellartigianato e della produzione agricola attività di lavorazioni tipiche (per processi e per prodotti) attività atte a conservare e valorizzare i saperi e i contesti

L industria culturale, della creatività e della valorizzazione dei beni culturali e del Patrimonio – Primi dati quantitativi sulle imprese locali Filiera Filiera articolata in: Produzioni artistiche e tradizionali Beni culturali (creazione e valorizzazione) Industria della comunicazione Servizi per il turismo Rilevanza percentuale delle imprese riconducibili alle filiere dinteresse sul totale attività economiche di ciascun SEL della provincia di Arezzo (valori percentuali marzo 2011)

Il posizionamento e delle filiere aretine nel panorama generale e la loro importanza per leconomia locale in base alla numerosità e densità di imprese Filiera Posizione nella graduatoria per numero di imprese Quota % di imprese sul totale regionale n. imprese ogni abitanti ARTOSITA Artistico e tradizionale5°9,1%33,133,824,3 Beni culturali in senso stretto6°7%1,21,61,2 Comunicazione5°7,4%454,6 Turismo7°7,4%18,423,119,1 Filiera n. imprese potenziali della filiera Posizione nella graduatoria regionale per peso della filiera in rapporto al totale attivit à economiche locali Peso % della filiera sul totale att. economiche ARTOSITA Artistico e tradizionale circa3°25,5%25%20,4 Beni culturali in senso strettoOltre 4009°0,9%1,2%1% ComunicazioneQuasi °3,1%3,7%3,9% TurismoQuasi °14,2%17,1%16,1% Il posizionamento della provincia di Arezzo nel panorama regionale e nazionale Limportanza delle filiere per leconomia locale

Le vocazioni della provincia aretina in base alla densità relativa di imprese delle diverse filiere FilieraSettore di specializzazione Quota % di imprese su nella filiera n. imprese ogni abitanti ARTOSARTOS Artistico e tradizionaleOraficeria14,7%2,5%4.90,8 Beni culturali in senso stretto Commercio specializzato connesso ai beni culturali 29,1%19,8%0,40,3 ComunicazioneAttivit à radiotelevisiva1,7%1,3%0,1

I SEL nel panorama provinciale aretino – il numero di imprese nella globalità delle filiere considerate

I Sistemi Economici Locali nel panorama provinciale aretino – motivi di specificità e di vocazione SELSub-filiera n. imprese valori assoluti % SEL su totale provincia n. imprese ogni abitanti SEL provincia di Arezzo SEL Totale provincia ARTISTICO E TRADIZIONALE Area Aretina Oreficeria, orologeria gioielleria e bigiotteria e lavorazione metalli preziosi ,510,24,9 Valdarno Superiore Sud Cuoio – pelletteria ,93,61,6 Valdarno Superiore Sud Vetro255545,50,30,2 Val di Chiana AretinaCeramica195534,50,40,2 Alta Val TiberinaTessile-abbigliamento ,34,92,4 CasentinoLegno e simili (escluso mobili) ,92,31,1 CasentinoMobili e complementi ,31,91,1

SELSub-filiera n. imprese valori assoluti % SEL su totale provincia n. imprese ogni abitanti SEL provincia di Arezzo SEL Totale provincia BENI CULTURALI IN SENSO STRETTO Area AretinaCommercio specializzato connesso alle belle arti ,70,50,4 Valdarno Superiore S.Servizi tecnici e tecnologici connessi ai beni culturali ,00,70,8 Val di Chiana Aretina Musei e contesti di fruizione del beni tutalati e d'interesse (musei, biblioteche, parchi, teatri ecc.) 31225,00,10,0 Alta ValtiberinaCommercio specializzato connesso alle belle arti ,60,60,4 COMUNICAZIONE Area Aretina Servizi connessi alle produzioni audiovisive (commercio al dettaglio di produzioni musicali ecc.) 5683,30,0 Valdarno Superiore S.Produzioni audiovisive e cinematografiche186030,00,2 Alta ValtiberinaAttività radiotelevisiva52420,80,20,1 Alta ValtiberinaEditoria elettronica (videogiochi, software ecc.) ,30,90,6 I Sistemi Economici Locali nel panorama provinciale aretino – motivi di specificità e di vocazione

Il capitale umano. Tra crisi e potenziale innovativo Le questioni della direzione dello sviluppo e dellutilizzo delle risorse umane in una fase di crisi e declino economico I fattori demografici Il mercato del lavoro

Le dinamiche demografiche Il territorio aretino è un buon attrattore di popolazione sia rispetto allinsieme delle realtà regionali, sia rispetto alla media italiana Tasso di incremento medio annuo della popolazione, 2005/2010Tasso di incremento medio annuo della popolazione per territorio, 2005/2010

La presenza di popolazione straniera Arezzo si rivela una provincia matura, che accoglie una buona quota di popolazione straniera e mostra atteggiamenti di apertura culturale della popolazione, più diffusi rispetto ad altre realtà locali. Popolazione straniera residente al 01/01/2010 per territorio

I giovani come risorsa per lo sviluppo % giovani anni % giovani anni nei territori della provincia Arezzo si distingue come una provincia giovane, nella più vecchia Toscana: una risorsa e unopportunità, ma anche una sfida per la costruzione di un sistema formativo e per lapertura di prospettive occupazionali

La disoccupazione giovanile Tasso di disoccupazione giovanile. Uomini anni Tasso di disoccupazione giovanile. Donne anni Arezzo è tra le province in cui il fenomeno ha una dimensione più controllata. In particolare nel caso delle donne aretine la disoccupazione giovanile è la più ridotta, rispetto alle coetanee delle altre province

Gli ingressi al lavoro Gli ingressi al lavoro. Variazione Gli ingressi al lavoro dei giovani in età

Un Azione di sistema: i settori Istruzione Formazione professionale Orientamento Apprendistato Educazione degli adulti

Un Azione di sistema: i livelli e gli attori Il piano strategico e normativo: le indicazioni internazionali e le leggi Il piano politico - istituzionale: gli enti locali Il piano della gestione; le agenzie Il piano degli operatori: le figure dello sviluppo Il piano delle azioni: le attività formative e i servizi

Un territorio che investe in formazione

Istruzione

Formazione

Attività formative finanziate, totale iscritti e distinti per genere, articolati per i cinque territori

Alcuni esempi TITOLO ATTIVITATITOLO PROGETTO TIPO FIN. CATEGORIA ATTIVITASETTORE ISFOL TECNICO QUALIFICATO IN DESIGNER ORAFOCORSO DI QUALIFICA PROFESSIONALE IN DESIGN ORAFOFSE FORMAZIONE POST OBBLIGO FORMATIVO E POST DIPLOMA ARTIGIANATO ARTISTICO TECNICO QUALIFICATO IN PROGRAMMAZIONE DI APPLICAZIONI WEB FSE FORMAZIONE POST OBBLIGO FORMATIVO E POST DIPLOMA INFORMATICA TECNICO QUALIFICATO IN MARKETING OPERATIVO PER PMI ESPERTO DI MARKETING INTERNAZIONALE VERSO I PAESI DELL'EUROPA ORIENTALE FSE FORMAZIONE POST OBBLIGO FORMATIVO E POST DIPLOMA ATTIVITA' PROMOZIONALI E PUBBLICITA' TECNICO QUALIFICATO IN PROMOZIONE VENDITE II COMMERCIALE - CORSO DI QUALIFICAZIONE PER PROFESSIONISTI DI PROMOZIONE E VENDITA FSE FORMAZIONE POST OBBLIGO FORMATIVO E POST DIPLOMA ATTIVITA' PROMOZIONALI E PUBBLICITA' COOKAROUNDFORMAZIONE DI UN ADDETTO AI SERVIZI RISTORATIVI (CUOCO)FSEOBBLIGO FORMATIVOINDUSTRIA ALBERGHIERA E RISTORAZIONE

IFTS: più mirati? TITOLO ATTIVITATITOLO PROGETTOTIPOFINCATEGORIASETTORE ISFOL TECNICO SUPERIORE DELLA GESTIONE DEL TERRITORIO RURALE ATLAS: AZIONE TERRITORIALE LOCALE PER L'AMBIENTE E LO SVILUPPOFSE FORMAZIONE POST OBBLIGO FORMATIVO E POST DIPLOMA ECOLOGIA E AMBIENTE TECNICO ESPERTO PER L'ORGANIZZAZIONE ED IL MARKETING DEL TURISMO TECNICO SUPERIORE PER L'ORGANIZZAZIONE ED IL MARKETING DEL TURISMO INTEGRATOFSE FORMAZIONE POST OBBLIGO FORMATIVO E POST DIPLOMATURISMO TECNICO ESPERTO PER L'AMMINISTRAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA E IL CONTROLLO DI GESTIONE TECNICO SUPERIORE PER L'AMMINISTRAZIONE ECONOMICO/FINANZIARIA E IL CONTROLLO DI GESTIONEFSE FORMAZIONE POST OBBLIGO FORMATIVO E POST DIPLOMA INDUSTRIA ALBERGHIERA E RISTORAZIONE

Attività di formazione ad Arezzo

I partecipanti ai corsi di formazione

Gli studenti della scuola superiore

Gli studenti Universitari

Il patrimonio culturale tangibile della provincia di Arezzo Una provincia ricca di patrimonio artistico e culturale Dotazione di beni museali e naturalistici, confronto per provincia, 2010

Il patrimonio culturale tangibile per territorio con territori fortemente caratterizzati Dotazione di beni museali e naturalistici, per territorio provincia aretina, 2010

Il patrimonio ecclesiastico: una realtà a sè Patrimonio ecclesiastico per provincia, 2010 Patrimonio ecclesiastico per territorio, 2010 Il Valdarno è ricco di patrimonio ecclesiastico, ma è il Casentino il territorio che maggiormente ne è caratterizzato

Lofferta culturale: gli eventi Un territorio fiorente di eventi culturali Eventi di carattere culturale nei territori, 2010

Gli eventi nel corso dellanno Una forte presenza di eventi di cultura popolare nei mesi estivi Calendarizzazione degli eventi per tipologia, 2010

Calendarizzazione degli eventi per territorio Lestate si conferma ricca di eventi soprattutto in Casentino e Val di Chiana Calendarizzazione degli eventi per territorio, 2010

Gli organizzatori di eventi Il soggetto pubblico è lattore principale nellorganizzazione di eventi, ma un ruolo importante è svolto anche da soggetti privati Ente organizzatore degli eventi per territorio, 2010

I visitatori dei musei aretini Numero di musei Visitatori 2008 Media 2008 visitatori Visitatori 2009 Media 2009 visitatori Statali Ecclesiastici Fondazioni associazioni Privati Ente locale Totale La forza dei musei localie statali, al contempo la crescita dei musei gestiti da associazioni

Visitatori per tipologia di museo Tipologia di museoVisitatori 2008Visitatori 2009 Demo-etno-antropologico Storico Area archeologica Specializzato Artistico Artistico_archeologico Naturalistico Archeologico Tecnico_scientifico Artistici e artistico-archeologici sono i più visitati. I musei scientifici e naturalistici sono la rivelazione

Visitatori nei musei a pagamento e gratuiti I visitatori si concentrano nei musei a pagamento, ma cresce la presenza in quelli gratuiti

Lofferta di servizi aggiuntivi nei musei Unofferta concentrata su visite guidate e laboratori didattici, servizi ad alto contenuto professionale e umano

Servizi aggiuntivi e numero di visitatori Ampio spazio per lofferta di servizi nei musei minori

Lofferta turistica: dotazione ricettiva Una dotazione ricettiva contenuta... Strutture ricettive per provincia, 2010

Lofferta e la domanda turistica...e differenziata per territorio Strutture ricettive per territorio aretino, 2010

La permanenza turistica Permanenza media nelle strutture nelle province limitrofe, 2009 La permanenza media è in linea con il resto della regione

La permanenza turistica per territorio Permanenza media nelle strutture alberghiere ed extralberghiere, anno 2010 Si soggiorna più a lungo nelle realtà meno strutturate

Le vocazioni turistiche dei territori Cinque territori, cinque vocazioni turistiche –Arezzo: turismo culturale e business –Valdichiana: turismo culturale e stanziale –Valdarno: turismo culturale e stanziale –Casentino: turismo religioso e naturalistico –Valtiberina: turismo culturale e naturalistico Presenza di forti attrattori caratterizzanti –Cortona –Eremi di Camaldoli e della Verna –Fiere dellantiquariato di Arezzo e Cortona –Grandi eventi (mostre di grandi artisti dellaretino) –Tuscan Sun Festival

Le vocazioni imprenditoriali dei territori Cinque territori, cinque vocazioni imprenditoriali –Arezzo: oreficeria, media –Valdichiana: agroalimentare –Valdarno: pelletteria e calzature –Casentino: produzioni tipiche alimentari –Valtiberina: tessile e confezioni, alimentare Presenza diffusa di saperi legati allarte e alla tradizione culturale –Ceramica artistica –Lavorazione del ferro battuto –Creazione e lavorazione di tessuti –Lavorazione della pietra serena –Lavorazione del vetro –Restauro architettonico –Restauro ligneo

Prime spunti di riflessione Elevato potenziale di domanda nel settore della fruizione di beni culturali –lungo tutta la filiera della valorizzazione Gap di offerta nella filiera turistica –composizione dellofferta sbilanciata sulla microiniziativa Presenza di turismo di qualità –prossimità con importanti attrattori da giocare anche in chiave di differenziazione Caratterizzazione forte di alcuni territori –da valorizzare in chiave di posizionamento

Prime spunti di riflessione (segue) Significativa presenza di artigianato artistico e tradizionale –risorsa valorizzabile per alimentare settori industriali fondati sul design Significativa presenza di produzioni agricole tipiche –salvaguardia del paesaggio come bene culturale immateriale Richiesta di competenze e skill per supportare il rinnovamento dei modelli di business nelle filiere connesse ai Beni Culturali (e non)