Tecnica Amministrativa

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Transcript della presentazione:

Tecnica Amministrativa Modulo VI Lezione n.7 del 08/02/2010 Gestione Aziendale del settore NO-PROFIT

Unità 1: Il Bilancio di esercizio Il bilancio di esercizio è un documento redatto alla fine del periodo amministrativo per rappresentare la situazione patrimoniale, finanziaria e reddituale dell’impresa. Serve per controllare l’andamento della gestione aziendale Obiettivi fondamentali: 1) Presentare il patrimonio di funzionamento al termine dell’esercizio. 2) Indicare i ricavi ed i costi dell’esercizio 3) Determinare il risultato economico dell’esercizio.

Il Bilancio di Esercizio (2) Le parti che compongono il Bilancio: 1) Lo Stato Patrimoniale: situazione patrimoniale di fine periodo utilizzata per presentare il patrimonio di funzionamento. 2) Il Conto Economico: situazione economica di fine periodo – si indicano i costi ed i ricavi dell’ esercizio determinando così il risultato economico 3) La Nota Integrativa: descrive i valori contenuti nei due prospetti precedenti e spiegare le modalità con cui la gestione è stata svolta Per le società di Capitali è previsto uno schema obbligatorio per legge che deve essere seguito per la redazione del bilancio di esercizio. Le Socità di persone e le imprese individuali non hanno tale obbligo Schemi Liberi) FUNZIONE DI CONTROLLO E FUNZIONE INFORMATIVA (per i soggetti interni e per i soggetti esterni all’impresa)

Stato Patrimoniale ATTIVO: Rappresenta il patrimonio di funzionamento esistente alla fine del periodo amministrativo. Ha la forma di un prospetto a sezioni contrapposte. SEZIONE SINISTRA (ATTIVO): ELEMENTI ATTIVI DEL PATRIMONIO (ATTIVITA’) SEZIONE DESTRA (PASSIVO): PATRIMONIO NETTO E LE PASSIVITA’ ATTIVO: 1) ATTIVO IMMOBILIZZATO: costituito dai fattori produttivi utilizzati per più anni (beni pluriennali o beni a medio-lungo ciclo di utilizzo): A) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI (software) B) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (fabbricati, macchinari, automezzi) C) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (mutui attivi) Il valore delle immobilizzazioni è un valore residuo dato dalla differenza tra il costo storico sostenuto all’atto dell’acquisto del bene e la parte di valore consumata con la partecipazione alla gestione aziendale. Alla fine di ogni anno viene calcolato il cosiddetto AMMORTAMENTO che rappresenta il deprezzamento del bene pluriennale per aver partecipato alla produzione. Più precisamente l’ammortamento è il procedimento col quale il valore del fattore pluriennale viene suddiviso negli anni di utilizzo del bene. La quota di ammortamento rappresenta un costo di esercizio e quindi verrà registrata nel Conto Economico.

Stato Patrimoniale (2) PASSIVO: 2) ATTIVO CIRCOLANTE: costituito dai fattori produttivi di breve durata e dai mezzi già liquidi. - A) Rimanenze di merci, materie prime, prodotti finiti - B) Crediti verso clienti, Cambiali Attive, le fatture da emettere ossia dai crediti da riscuotere entro l’anno che derivano dalla vendita di beni e servizi. - C) Disponibilità liquide in Cassa, in Banca, Posta TOTALE ATTIVO o TOTALE IMPIEGHI o PATRIMONIO LORDO PASSIVO: 1) PATRIMONIO NETTO: - A) CAPITALE PROPRIO (azienda individuale) o CAPITALE SOCIALE (società) - B) RISERVE OBBLIGATORIE (nelle società di capitale) - C) RISERVE FACOLTATIVE o straordinarie (nelle società di capitale e nelle società di persone) - D) REDDITO DI ESERCIO: UTILE (risultato economico positivo) o PERDITA (risultato economico negativo). L’Utile va ad incrementare il Capitale Proprio, mentre la Perdita …

Stato Patrimoniale (3) 2) DEBITI: - A) DEBITI VERSO FINANZIATORI o DEBITI DI FINANZIAMENTO - B) DEBITI VERSO FORNITORI o DEBITI DI REGOLAMENTO - C) ALTRI DEBITI Possono essere a: Breve Scadenza : pagati entro l’anno (ad esempio i debiti verso fornitori) Media scadenza: pagati da un anno a 5 anni (ad esempio le sovvenzioni bancarie) Lunga scadenza: pagati oltre i cinque anni (ad esempio i mutui passivi) Come nella Situazione Patrimoniale anche nello Stato Patrimoniale il Totale dell’Attivo deve essere sempre uguale al Totale del Passivo Il Patrimonio Netto può essere calcolato come differenza tra il Patrimonio Lordo e i Debiti.

Conto Economico Prospetto che rappresenta i ricavi conseguiti e i costi sostenuti per l’acquisto dei fattori produttivi necessari per lo svolgimento della gestione aziendale. Serve per la determinazione del reddito di esercizio dato dalla differenza tra i ricavi ed i costi di esercizio. Prospetto a forma scalare o a sezioni sovrapposte. I costi ed i ricavi vengono raggruppati in base alla loro natura ed a seconda dell’area operativa della gestione da cui derivano. La gestione viene suddivisa in TRE AREE: CARATTERISTICA (operazioni che riguardano l’attività tipica dell’impresa) FINANZIARIA (operazioni che riguardano i finanziamenti e gli investimenti in attività finanziarie) STRAORDINARIA (operazioni che riguardano eventi non prevedibili estranei alla gestione caratteristica dell’impresa)

Conto Economico (2) GESTIONE CARATTERISTICA: Vengono considerati tutti i costi ed i ricavi che derivano dell’esercizio dell’attività tipica dell’impresa (compravendita di merci nell’azienda commerciale, mentre nell’azienda industriale l’attività tipica consiste nell’acquisto di materie prime, nella loro trasformazione e successiva vendita dei prodotti finiti). Si parte con il Valore della produzione formato dai Ricavi ottenuti dalla vendita dei beni, poi si passa ai Costi della Produzione (costi per merce e materie, per servizi, per il personale, gli ammortamenti) Differenza tra i Valore della Produzione ed i Costo della Produzione  I Risultato Parziale o Risultato della Gestione Caratteristica che rappresenta l’utile o la perdita della Gestione Caratteristica.

Conto Economico (3) GESTIONE FINANZIARIA Vengono elencati i proventi (interessi attivi maturati sulle somme di denaro depositate in banca, etc) e gli oneri finanziari (interessi passivi per i prestito ottenuti) Differenza tra i proventi e gli oneri finanziari  II Risultato Parziale o Risultato della Gestione Finanziaria GESTIONE STRAORDINARIA Differenza tra ricavi straordinari e costi straordinari  III Risultato Parziale o Risultato della Gestione Straordinaria. Dalla somma algebrica dei tre risultati otteniamo il Risultato Prima delle Imposte.

Competenza Economica Per determinare il reddito di esercizio è necessario considerare i costi ed i ricavi di un esercizio ovvero di competenza economica dell’esercizio. Più precisamente: un ricavo è di competenza dell’esercizio se nello stesso esercizio c’è il corrispettivo costo; un costo è di competenza dell’esercizio se nello stesso esercizio c’è il corrispettivo ricavo. Quindi non tutti i costi o tutti i ricavi sono di competenza dell’esercizio. Occorre, prima di redigere il Bilancio di Esercizio, procedere con l’ASSESTAMENTO. Consiste nell’elaborare delle operazioni di completamento, di rettifica, di integrazione e di ammortamento