Shofetìm La Parashà si conclude con un argomento assai noto, quello della vitella decapitata: se si trova un morto ammazzato e non si sa chi sia lassassino,

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Dai Piani di Studio Provinciali alle Unità di Lavoro
Advertisements

Un uomo si recò un giorno dal barbiere per tagliarsi i capelli e rifilarsi la barba. Come sempre succede in questi casi, si parlava di molteplici cose.
Tommaso d’Aquino: ST, I Pars, q. II
Insegnare tramite lo Spirito Santo
“Intervista sul mondo del lavoro”
DIALOGARE CON I FIGLI.
Raccontiamo storie.
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO.
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
DOLORE, MALATTIA, MORTE: SI PUÒ PARLARNE AI BAMBINI?
Il mio rapporto con la matematica.
IL COLLOQUIO DI SELEZIONE
Argomenti della prima lezione (parte introduttiva)
Corso Il punto cui siamo giunti 1. Qual è il tuo scopo in filosofia? Indicare alla mosca la via duscita dalla bottiglia (L. Wittgenstein, Ricerche.
C’è chi dice che quando le donne sono amiche, sono insopportabili...
La costituzione del gruppo
Argomenti della prima lezione (parte introduttiva) Sociologia ed esperienza Ruolo sociale Lo sguardo sociologico ed il senso comune.
Progetto SKILL LAB Centro Giovanile Meltin Pop di Aron a
Parola di Vita Marzo 2008.
Shelàch A proposito del precetto dello Tzitzìth, la Torà scrive: Lo vedrete, e ricorderete tutti i precetti del Signore e li metterete in pratica. I Maestri.
I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO - DSA
L’ESPRESSIONE espressione di conoscenze
LA STORIA DI PEPE.
La cosa più bella Saffo: Nuovi valori.
TU SEI SPECIALE.
Materiali didattici (D7)
Racconto dellamico Ruggero Accendi i tuoi altoparlanti E lunedì 10 marzo 2014, sono le h.
Ki Thavò Nelle benedizioni promesse se Israele si manterrà fedele allinsegnamento divino, compare una frase che può sembrare pleonastica: …sarai solo in.
Ki Thetzè Nella Parashà viene istituito il dovere di ricordare la punizione di Miryàm per la sua maldicenza nei confronti di Moshè. La frase Ricorda quanto.
Per tutti gli amici. Per voi che siete AMICI così speciali
LA STORIA DI LUI.
Che cosa sappiamo degli ospiti della Casa della Carità? Unanalisi del Database dellAccoglienza Milano, 13 marzo 2010.
Pinechàs Appena Ha-Qadòsh Barùkh Hu gli annuncia la sua prossima fine, Moshè si preoccupa del futuro del popolo e Gli chiede di nominare una guida che.
Questo TANTRA è arrivato dall’India.
Il Soggettivismo dei Sofisti
Wa-ethchannàn Prosegue il testamento spirituale di Moshè, quel testamento che egli comunica al suo popolo in alcuni discorsi pronunciati poco prima di.
Diario di una donna al volante
Il Signore è vicino a quanti lo invocano
Iniziò tutto quel giorno, un giorno semplicissimo di dicembre, incasinato come tutti gli altri… chi l’avrebbe mai detto che da quel giorno sarebbe cambiata.
Qòrach Nel descrivere i duecentocinquanta ribelli che si sono uniti a Qòrach per contestare il ruolo di Moshè e di Aharòn in mezzo al popolo, la Torà li.
Mattòth – Massè Nella Parashà di Mattòth è narrato che le tribù di Reuvèn e di Gad, insieme a parte di quella di Menashè, hanno chiesto di potersi stabilire.
Devarìm La Torà ci dice che Moshè cominciò ad arringare il popolo, ricordando loro le numerose occasioni nelle quali avevano mancato nei confronti di Ha-Qadòsh.
FESTA DELL’ACCOGLIENZA Caselle 3 OTTOBRE 2012
Fratelli di Gesù LA «LECTIO DIVINA ».
Parrocchia S. Maria Assunta Moricone - Rm
Classe 2C… …. Statistica… 6 maggio riprendiamo tabelle 2C e 2SA…2C2SA In italiano è più brava la 2C o la 2SA? E in matematica? Perché? 2C – 2SA…
NIETZSCHE (la distruzione delle certezze)
Ripasso di grammatica elementare PONTI: Italiano terzo millenio
SUISM – a.a. 2007/08DIDATTICA GENERALE MARIO CASTOLDIINSEGNAMENTO RECIPROCO ANALISI DELLESPERIENZA CHE COSA CARATTERIZZA IL METODO DELLINSEGNANTE? QUAL.
12 domande per scoprirlo Con … Alfonso Capone
Éqev La Torà ci promette che quando daremo ascolto ai comandi divini, seguiremo la strada da Lui indicata, Ha-Qadòsh Barùkh Hu, con un atto di amore, ci.
“Prevenzione del disagio scolastico: il Bullismo”
Un alunno presentò al suo professore un problema: "Sono qui, professore, perché sono tanto debole, e non ho la forza per fare niente. Dicono che non servo.
Parola di Vita Dicembre 2007.
Il Vangelo secondo MARCO.
Comunicazione Attiva CORSO DI FORMAZIONE PER LA GESTIONE DELLE ASSEMBLEE PUBBLICHE E PER IL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANISMI DELIBERANTI NEGLI ISTITUTI DI.
TOKEN ECONOMY LA TOKEN ECONOMY E’ UN VERO E PROPRIO CONTRATTO EDUCATIVO TRA INSEGNANTE E STUDENTE LA TOKEN, utilissima.
ASCOLTA TE STESSO A CURA DEL DOTT. GIAMPIERO VITULLO
La Concezione Singolarista Curt John Ducasse Sulla natura della relazione causale.
Donald Davidson La causazione come relazione tra eventi FILOSOFIA ANALITICA DEL LINGUAGGIO (MODULO ONTOLOGIA) Presentazione di Virgilia Potetti 22 novembre.
Diario Patente Femminile gennaio Evviva ! Mi hanno dato la patente ! Finalmente posso guidare la mia macchina senza dover stare ad ascoltare l'istruttore.
Libertà e diritti umani
Dalla rivoluzione urbana alla storia degli Ebrei di Luigi Gaudio.
xXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
Monges de Sant Benet de Montserrat Oggi le campane ci invitano alla missione Anno B 5 TEMPO ORDINARIO.
Analisi matematica Introduzione ai limiti
Parola di vita Marzo 2016 “È giunto a voi il regno di Dio” (Lc 11, 20).
L’ASCOLTO e SAPERSI ASCOLTARE
Interrogantes para ateos Significa la stessa cosa “credo che” e “opino che”? Domande per gli atei.
Una povera signora, con visibile aria di sconforto sul volto, entra in un negozio e, avvicinandosi al proprietario, conosciuto come uomo grossolano,
Transcript della presentazione:

Shofetìm La Parashà si conclude con un argomento assai noto, quello della vitella decapitata: se si trova un morto ammazzato e non si sa chi sia lassassino, gli anziani della città più vicina compiono un rito espiatorio decapitando una vitella presso un torrente e lavandosi le mani nellacqua. Come abbiamo avuto modo di vedere in varie occasioni, questo rito ha a che fare con il concetto di responsabilità indiretta, o responsabilità morale. Laspetto più problematico del brano, però, è nella sua collocazione: inserito fra argomenti che hanno a che fare con la guerra, mentre qui si tratta evidentemente di qualcosa che ha a che fare con la vita civile. Se seguiamo la logica comune, risulta chiaro che se parliamo di uno stato di guerra è abbastanza comune imbattersi in un cadavere, e nessuno si domanda chi sia responsabile della sua morte: se non è una parte belligerante, è laltra. Invece in una situazione di pace ha senso domandarsi se si è fatto tutto per evitare che un simile crimine potesse avere luogo. Ma se è così, perché questa regola è inserita fra questioni belliche? Evidentemente, ciò che la Torà ci vuole insegnare è che perfino in situazioni di guerra i nostri doveri civili e morali non cambiano. Non è ammissibile, secondo la Torà, compiere azioni riprovevoli e giustificarli con lo stato di guerra: letica è una sola. Da qui si vede, dunque, quanto la guerra sia aliena dalla concezione ebraica. Rav Elia Richetti Regola 4 A.E si sappia ancora un principio importante correlato; se si vuole fare un accordo con qualcuno, per esempio dargli un lavoro o mettersi in società con lui, o concordare un matrimonio (tra membri delle rispettive famiglie), o cose di questo tipo, anche se non si è mai sentito parlare male di lui, ciononostante è permesso indagare sulla sua persona; e malgrado sia possibile che ne parlino male, anche così è permesso, perché si fa soltanto per il proprio bene, per non rischiare di subire in seguito dei danni, e poi arrivare a liti, dispute e profanazione del nome dellOnnipotente, che D.o. ce ne scampi. Però mi sembra sia necessario informare la persona presso cui si intende indagare, che si ha lintenzione di concordare un matrimonio o fondare una società con lui di cui sopra, e così non ci si addosserà alcun sospetto di trasgressione: né per via della sua domanda, poiché non si ha intenzione di parlarne male, ma soltanto di occuparsi del proprio tornaconto, come abbiamo spiegato (ma si presti attenzione a non credere completamente alla risposta, per via dellaccettazione della lashòn harà, bensì la si prenda semplicemente in considerazione per difendere i propri interessi); né si trasgredirà alcun divieto (chiedendo) una risposta allinterpellato, laddove si potrebbe affermare che si trasgredisce il divieto Non porre un ostacolo davanti a un cieco, perché se anche linterpellato raccontasse tutto il male che pensa (dellindagato), anche in questo caso non trasgredisce un divieto perché neanche lui racconta una critica fine a sé stessa dellindagato, bensì dice la verità per il bene di chi gliene ha chiesto un parere, cosa che come abbiamo spiegato altrove è permessa. Ma bisogna stare molto attenti a non esagerare nella risposta (rivelando) più di quanto si sappia con certezza, e altre cose necessarie (cui si deve prestare attenzione). Ma se non si dice allinterpellato il motivo dellinchiesta, e si finge di essere estranei, allo scopo di ottenere tutte le informazioni sullindagato, appare evidente che si trasgredisce il divieto di Non porre un ostacolo davanti a un cieco, perché in questo modo, se linterpellato parla male dellindagato, trasgredisce un divieto, e ciò perfino se quanto racconto corrisponde al vero, così come abbiamo già esposto in precedenza, che secondo tutti i poskìm il divieto della maldicenza vale perfino sulla verità, e non la si può raccontare se non nel caso in cui questo biasimo sia utile a chi indaga, ma in caso contrario non si può. E se anche ne scaturisse un beneficio per chi indaga, in ogni caso lintenzione dellinterpellato era di danneggiare lindagato. Perciò bisogna agire secondo quanto spiegato (cioè rivelare i motivi dellinchiesta). (Liberamente tratto da Le leggi della maldicenza del Chafètz Chaìm, 2007)

settimanale no. 224 A cura dellUfficio Rabbinico di Venezia La Parashà della settimana: Shofetìm Acc. lumi ore: Uscita ore:20.54 AVVENIMENTI DELLA SETTIMANA 2 Elùl Agosto 2009 Rav Yaaqòv Provenzal Vissuto nel quindicesimo secolo, originario dalla Francia, fu forse il capostipite della famiglia Provenzal che ritroviamo a Mantova nel secolo successivo. A Marsiglia si occupò di commercio marittimo, ma si trasferì a Napoli, dove lo ritroviamo nel 1480 come Rabbino. Da Napoli scrisse una lettera a Messer David ben Yehudà Leon di mantova in merito agli studi secolari, specialmente quelli medici. Scrisse lapprovazione all Agùr di Yaaqòv Barùkh Landau (Rimini 1526). Sembra abbia composto anche un commento al Cantico dei Cantici stampato insieme a quelli di Saadyà Gaòn e Yosèf ibn Kaspi (1577). בס"ד תורת היום