Fratelli di Gesù.

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Transcript della presentazione:

Fratelli di Gesù

Fratelli di Gesù In forza del perentorio mandato di Gesù Cristo “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato” (Mt 28, 19 –20), ad ogni cristiano incombe l’obbligo dell’annuncio del vangelo. E’ in questa prospettiva che si colloca l’itinerario formativo del nostro gruppo, per crescere insieme, comunicare e rendere attuale, con la forza della grazia del Signore, il messaggio della salvezza. E’ uno sforzo quindi a rendere sempre più incisiva ed aderente alla realtà la proposta dell’affascinante novità del vangelo e un aiuto per la realizzazione della santità e unità a cui come popolo di Dio siamo chiamati.

Fratelli di Gesù Evangelizzare è veramente una questione di cuore e di amore più che dell’intelligenza come ribadisce Benedetto XVI: “Il programma del cristiano – il programma del Buon Samaritano, il programma di Gesù - è un cuore che vede”. Questo cuore vede dove c’è bisogno di amore e agisce in modo conseguente” (DCE,31).

Fratelli di Gesù Con le Beatitudini (Mt 5, 1 – 10) Gesù pone le condizioni per la sua sequela ed indica le vie per rendere concreto l’amore. Allo stesso modo nel giudizio finale (Mt 25, 31 –46), ci chiederà se abbiamo incarnato l’amore nell’accoglienza e nella condivisione di tutto con i fratelli. Egli si china sulle ferite e sulle miserie dell’umanità guarendo dalle malattie fisiche e spirituali e ridando soprattutto dignità alla persona (Samaritana, adultera, Zaccheo, Maddalena, ecc.) con un amore che diventa com-passione, cioè che sa scendere nelle situazioni dell’altro, immedesimarsi con la storia dell’altro portandone il peso e le preoccupazioni (Lc10, 29-34 ; Gv 4, 1-42). Egli si carica delle miserie degli altri fino a dare la sua vita come risposta libera e generosa di amore all’amore del Padre (Gv 14, 31) e mostra l’unità e inscindibilità tra l’amore di Dio e l’amore del prossimo (Lc 10, 26-28).

Fratelli di Gesù Accanto a Gesù e al suo ministero Maria di Nazaret incarna l’amore di Dio in tutta la sua vita con un atteggiamento di ascolto e di servizio umile, premuroso ed attento verso i fratelli (Lc 1,39-56; Lc 2,19;Lc 2’51;Gv 2,1-12). S. Paolo parla dell’amore di Dio per gli uomini che è apparso e si è manifestato in Gesù Cristo (Tito 2, 11). In RM 8,21 – 39 rivolge un inno all’amore gratuito di Dio che si è manifestato nell’offerta di Cristo sulla croce. In Rm 13, 8 ci raccomanda di non avere altro debito con i nostri fratelli se non l’amore reciproco.

Fratelli di Gesù Grande è pertanto la responsabilità di chi dice di essere cristiano e di chi vuol tentare di diventarlo sul serio: Deve essere sempre un testimone credibile, non mimetizzato, in ogni ambiente di vita che frequenta , compreso l’ambiente di lavoro e scolastico, dove si trascorre la maggior parte della giornata. Essere autentici, veri, non “camaleonti” è sempre la carta vincente, anche se a volte scomoda.

Fratelli di Gesù Dopo l’esperienza del Corso Base per evangelizzatori dello scorso anno, prosegue il cammino di formazione per essere annunciatori del Vangelo di Dio. Come le ultime notizie ci dicono, la buona notizia del Vangelo non viene più proclamata nella società, anzi, i messaggi proposti anche in Italia la negano e la accantonano come qualcosa di superfluo, non necessario. C’è bisogno che noi cristiani, ogni cristiano, con la vita e la Parola manifesti il “bisogno” di questa buona notizia di un Amore che fonda e sostiene la nostra vita. E occorre anche prepararsi per questo.

L’IDEA PROGETTUALE PREMESSA NELLA SOCIETÀ, NELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE, NELLA CHIESA NON È ASSOLUTAMENTE SCONTATO CHE VI SIA UN’ATTENZIONE EDUCATIVA E UNA PROPOSTA SPECIFICA DI EVANGELIZZAZIONE. È DUNQUE, LA NOSTRA,UNA SFIDA CULTURALE ED ECCLESIALE NEL TENTATIVO DI COINVOLGERE PIÙ PERSONE, ANCHE APPARTENENTI A DIVERSI MOVIMENTI RELIGIOSI, NELLA LETTURA / RIFLESSIONE DELLA SACRA SCRITTURA.

L’IDEA PROGETTUALE LA SFIDA EDUCATIVA. LA RESPONSABILITÀ EDUCATIVA È UNA RESPONSABILITÀ CHE APPARTIENE A CIASCUNO DI NOI. TUTTI GLI ADULTI HANNO UNA FUNZIONE EDUCATIVA NEI CONFRONTI DI SE STESSI E DEI GIOVANI, CHE ESERCITANO IN MODI MOLTO DIVERSI (STILE NELL’INSEGNAMENTO, RAPPORTO PERSONALE CON LA FAMIGLIA, CON I FIGLI, CON I DIPENDENTI, I COLLABORATORI E I DATORI DI LAVORO ….), MA TUTTI FONDAMENTALI NELLA CRESCITA DELLE PERSONE. OGGI SI PARLA MOLTO SPESSO IN AMBITO LAVORATIVO DI PERCORSI FORMATIVI, DI AGGIORNAMENTI PROFESSIONALI, DI CREDITI FORMATIVI, CHE SPESSO CI SPINGONO A RIUNIONI FORZATE, FATTE AL SOLO SCOPO DI OTTENERE LE ORE DI CREDITO NECESSARIE PER QUEL PERIODO, SI PARLA POCO DI PERCORSI FORMATIVI RELIGIOSI, SE NON RIGUARDO AL CATECHISMO PER LA COMUNIONE O LA CRESIMA.

L’IDEA PROGETTUALE OBIETTIVO - DIMENSIONE SPIRITUALE. PER NOI IL PUNTO DI RIFERIMENTO È LA FEDE IN GESÙ CRISTO. L’obiettivo di questo gruppo è conoscere la Sua figura, cosa ha fatto, quando lo ha fatto e dove, per dare agli altri “ragione della nostra fede”. 1Pietro 3, 13-15 E chi vi potrà fare del male, se sarete ferventi nel bene? E se anche doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non vi sgomentate per paura di loro, né vi turbate, ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto.

Conclusioni PARTIREMO, QUINDI, DALLA VITA DI GESÙ CRISTO, IL SUO RAPPORTO CON LA GENTE, CON LE ISTITUZIONI, LA SUA PROPOSTA E IL SUO STILE DI VITA …, PER POI ARRIVARE A FAR CONOSCERE E VIVERE IL SIGNIFICATO DI UNA RELAZIONE PERSONALE CON IL SIGNORE NELLA PREGHIERA E NEI SACRAMENTI.