LEZIONE 4 DELLA SCUOLA DEL SABATO CONFLITTO E CRISI: I GIUDICI SABATO 23 GENNAIO 2016 SABATO 23 GENNAIO ° TRIMESTRE 2016
Giudici 4 ci racconta un altro episodio del conflitto cosmico. Durante il periodo dei giudici si ripetè sistematicamente lo stesso tipo di questo conflitto: Dio liberò Israele attirando Sisera al torrente kison consegnandolo a Barac. (v. 7) Egli usò piogge torrenziali e torrenti impetuosi. (Giudici 5:4, 21) Il trionfo nel conflitto viene da Dio, l’uomo raccoglie solo la vittoria. La vittoria finale venne da Jael, che diede a Sisera del latte da bere. Ma una volta addormentato lo uccise.
«L'Angelo dell'Eterno gli apparve e gli disse: «L'Eterno è con te, o guerriero valoroso!». (Giudici 6:12) Un nuovo capitolo nel conflitto: l’esercito madianita arrivò numeroso come le locuste, divorando tutto sul suo cammino (Giudici 6:5) ; Dio avverte il popolo del loro peccato (Giudici 6:8-10) e gli invia un liberatore. (Giudici 6:14) L’evento della vittoria avvenne così: a)Consacrazione di Gedeone. Abbattè gli altari e fece un patto con Dio. (Giudici 6:32, 36-40) b)Consacrazione dei 300 che erano disposti ad affrontare il male. (Giudici 7:7) c)Si unirono i «indecisi» e i «codardi » (Giudici 7:23) d)Si unirono anche quelli che non erano stati chiamati inizialmente. (Giudici 7:24) Il suo senso di umiltà e modestia furono i fattori determinanti affinché Dio potesse utilizzare Gedeone (e ognuno di noi).
«Sansone fu giudice d'Israele al tempo dei Filistei per vent'anni» (Giudici 15:20) Le linee che delimitano il conflitto tra il bene e il male non sempre sono chiare. Nel caso di Sansone, Dio usò le sue debolezze (i peccati) come punti di forza contro i filistei. Strano comportamento per un «eroe della fede». (Ebrei 11:32) Uccise 30 uomini per togliergli i vestiti e pagare un debito di gioco. (Giudici 14:19) Distrusse i campi dei suoi nemici quando la sua sposa (filistea) fu data a un altro uomo. (Giudici 15:1-5) Uccise molti filistei per aver bruciato la sua sposa con la sua famiglia. (Giudici 15:6-9) Quando i filistei cercarono di vendicarsi ne uccise con la mascella di un asino. (Giudici 15:15) Abbattè un tempio uccidendo filistei vendicandosi per averlo accecato. (Giudici 16:28)
«Ma Ruth rispose: «Non insistere con me perché ti abbandoni e lasci di seguirti, perché dove andrai tu andrò anch'io, e dove starai tu io pure starò; il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo DIO sarà il mio DIO» (Rut 1:16) Qui abbiamo una famiglia che abbandona la sua nazione per vivere in terra nemica. Lì è attaccata dal maligno che distrugge tre dei quattro membri della famiglia, ma guadagna un nuovo seguace per il popolo di Dio. Noemi insegnò a Rut la fede vera. Una volta decisa ad unirsi e appartenere al popolo di Dio, Rut si incontrò con il suo Redentore rappresentato nella persona di Boaz. Il gran conflitto non è solo una lotta cosmica tra Cristo e Satana, il popolo di Dio e i suoi nemici. E’ una lotta che si vince o si perde nel cuore di ogni uomo e donna.
«Egli veglia sui passi dei suoi santi, ma gli empi periranno nelle tenebre, perché l'uomo non prevarrà per la forza.» (1ª Samuele 2:9) Il cantico ispirado da Anna, madre di Samuele, offre una visione del successo o fallimento nella vita dei servi di Dio. Due giudici «santi», Eli e Samuele, confidarono nel soccorso divino per essere sostenuti. Ambedue morirono molto anziani e rispettati dal popolo. Tuttavia, i loro figli confidarono nelle proprie forze e criteri. Di loro ci resta solo il ricordo dei loro peccati (mancanza di rispetto, blasfemia, ruberie, adulterio, corruzione). Quanto diversa sarebbe stata la storia d’Israele se i figli di Samuele avessero seguito le orme del loro padre. Le nostre vite influiscono sul Gran Conflitto. Col nostro esempio, guidiamo gli altri alla santità o all’empietà.
«E, come avvenne ai giorni di Noè, così avverrà anche nei giorni del Figlio dell'uomo.”. Luca 17:26. Dio avrà un popolo zelante in buone opere, fermo in mezzo alla corruzione di ques’epoca degenerata. Avrà un popolo i cui membri si afferreranno alla forza divina, in modo tale da poter resistere a ogni tentazione. Gli annunci malvagi che si vedono su vistosi manifesti cercheranno di parlare ai loro sensi e corrompere le loro menti, ma essi saranno così uniti a Dio e agli angeli che saranno come chi non vede e non ode. Hanno a che fare con un’opera che nessuno può fare per loro, che consiste nel combattere il buon combattimento della fede e afferrare la vita eterna. Non avranno fiducia in sé stessi, nè autosufficienza. Conosciendo la loro debolezza, uniranno la loro ignoranza alla saggezza di Cristo, la loro debolezza alla sua forza» E.G.W. (Testimonianze per la chiesa - volume 3)