1 LABORATORIO REGIONALE REGIONE CALABRIA. 2 Sulle tracce di Ulisse La nostra esperienza sul laboratorio realizzato in Calabria è stata senzaltro positiva.

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1 LABORATORIO REGIONALE REGIONE CALABRIA

2 Sulle tracce di Ulisse La nostra esperienza sul laboratorio realizzato in Calabria è stata senzaltro positiva per diversi aspetti: 1.riuscire a mettere insieme e far dialogare costruttivamente soggetti pubblici e privati sulla tematica dei STL che ha suscitato linteresse di entrambi le parti, evidenziando in tal modo la necessità di una progettazione integrata e di concertazione finalizzata allo sviluppo di unarea; 2.aumentare e favorire lo scambio di conoscenze specifiche non solo sulla tematica dei STL ma più in generale sulle problematiche del territorio attraverso il confronto e larricchimento delle competenze individuali; 3.offrire un approccio metodologico che ha consentito di realizzare un progetto attraverso un lavoro di gruppo, più ristretto rispetto ai partecipanti al laboratorio, che pur simulando limplementazione di un STL ha analizzato le caratteristiche e le potenzialità del territorio su dati effettivamente reali,

3 l Sulle tracce di Ulisse Il lavoro svolto infatti pur essendo una simulazione si è basato su limplementazione di un progetto effettivamente esistente, integrato da una suggestiva idea, il concept, emersa durante i lavori e tradotta in proposta progettuale. Lidea è stata quella di ricostruire, attraverso le vicende storiche che sintrecciano con il mito di Ulisse, il suo leggendario viaggio nella terra dei Feaci, la Calabria, ed in un particolare punto del nostro territorio La terra tra i due mari dovè possibile vedere sorgere e tramontare il sole; LIstmo Catanzarese il punto più stretto della Calabria, un lembo di terra di 35 km che unisce la costa ionica sul golfo di Squillace, che si estende ai piedi del capoluogo di regione, Catanzaro e la costa tirrenica sul golfo di S.Eufemia, dove il maggiore centro è Lamezia Terme, importante snodo trasportistico, (ferroviario, aereo, autostradale). Larea che si estende intorno allistmo include centri di rilevante interesse balneare, culturale, artigianale, montano, enogastronomico, religioso.

4 Sulle tracce di Ulisse

5

6 La proposta formulata è nata dallimplementazione di un progetto pilota di STL esistente, che ha gia sperimentato forme di integrazione territoriale ma che resta allo stato embrionale perchè lo stato di attuazione dei sistemi turistici locali in Calabria è in via di definizione. Sono state unificate, infatti, in un unico testo le proposte di legge presentate e dalla G.R. e dal Consiglio regionale, e non si è ancora concluso liter legislativo. Con la nuova normativa la Regione, intende promuovere un riassetto dellorganizzazione turistica calabrese, assegnando ai Sistemi Turistici Locali un ruolo di rilievo nella nuova programmazione settoriale. Il testo di legge in sintesi: disegna il nuovo assetto istituzionale della Regione, definisce le vocazioni turistiche del territorio attraverso il riconoscimento dei Sistemi Turistici Locali, integra le deleghe sul turismo già conferite alle Province, razionalizza le professioni turistiche mediante modalità di incentivazioni.

7 Sulle tracce di Ulisse Sostanzialmente il disegno di legge crea i presupposti per adeguare le politiche turistiche regionali allevoluzione del settore. Ad un concetto di sviluppo sostenibile che si focalizzava solo sulla preservazione dellambiente e delle risorse naturali, si è passati infatti, ad una logica territoriale complessiva, per la quale lo stesso territorio viene considerato non solo in senso fisico, ma integrato con valori più complessivi (storici, culturali, tradizionali, ecc.) al fine di avviare le politiche di sviluppo turistico. Ciò implica il passaggio da una logica strettamente settoriale ad una territoriale, e di un approccio sempre più integrato dei programmi, e non dei singoli progetti da attuare. Un processo avviato sin dalla legge quadro su turismo, la L. 29 marzo 2001, n. 35 che ha attribuito una valenza territoriale allo sviluppo del settore con lindividuazione dei Sistemi Turistici Locali (STL).

8 Sulle tracce di Ulisse Una logica che trova pieno riscontro nella nuova programmazione dei fondi della comunità europea. LUnione Europea, infatti, con la nuova programmazione del POR , individua specifici obiettivi per ognuno dei quali lattività del STL può essere interessata. In particolare le principali linee di intervento descritte che accentrano lattenzione sui STL sono : Far emergere e valorizzare tutte le potenzialità dei territori identificando le aree ad alta vocazione turistica sulle quali puntare Qualificare e arricchire/diversificare lofferta turistica secondo i più elevati standard di qualità e di diversificazione, in unottica di raccordo e di integrazione tematica e geografica. Integrare il patrimonio e creare reti e sinergie integrando le risorse, sia quelle marine con quelle naturalistiche e storico-culturali spesso appartenenti alle aree interne, sia quelle di tutti i settori economici di cui si analizzano le possibili connessioni.

9 Sulle tracce di Ulisse In questo scenario innovativo che cambierà lassetto dellorganizzazione turistica calabrese emerge la necessità di una corretta informazione e interpretazione della nuova normativa. Una delle difficoltà maggiori che si riscontra quotidianamente e che è stata messa in evidenza dal laboratorio è stata quella della mancanza di comunicazione tra soggetti pubblici e privati, mancanza che porta spesso ad unerrata informazione. Da qui è sorta la necessità espressa durante i lavori svolti in aula di creare ununità di animazione guidata dalla Regione che, avvalendosi di personale professionalmente competente per materia, possa aiutare i territori : 1.ad interpretare correttamente la legge che sta per essere approvata, 2. a far emergere al meglio le potenzialità dei territori, 3. a capire come progettare un STL in base ai criteri e parametri fissati dalla legge e ancor di più 4.a come poter utilizzare al meglio le risorse finanziarie messe a disposizione con la nuova Programmazione europea del POR , che affida un ruolo determinate alle forme di aggregazioni territoriali omogenee alle quali i STL faranno riferimento.

10 Sulle tracce di Ulisse In conclusione il laboratorio ha evidenziato questa specifica esigenza di formazione ma ci sono diversi campi in cui la mancanza di comunicazione tra soggetti che a vari livelli si occupano di progettazione territoriale crea difficoltà di gestione. Anche se non è emerso direttamente durante i lavori del laboratorio penso alle difficoltà che si affrontano quotidianamente nel gestire il processo di decentramento amministrativo con il trasferimento delle competenze in materia di turismo agli enti locali. I problemi che si creano riguardano linterpretazione della normativa, la gestione delle materie trasferite nonché la gestione delle relative risorse finanziarie. Il processo in Calabria è in una fase avanzata ma non si è ancora completato. Sono state trasferite le competenze alle Province da circa due anni, ma quotidianamente si incontrano diverse difficoltà negli adempimenti da osservare. I diversi ruoli, quello svolto dalla regione, di programmazione, indirizzo, coordinamento e controllo sulle materie trasferite e quello degli enti locali, di diretta partecipazione alla formazione delle scelte da governare, pur essendo ben definiti non vengono in pratica esercitati in modo puntuale ed esaustivo. Pensando che ancora non è stato completato questo processo con lattuazione del trasferimento di competenze ai Comuni penso che questa dovrebbe essere una esigenza formativa da considerare prioritaria.