QUALI COMPETENZE? INTERVENTO DI GIOVANNI CHIOETTO

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Transcript della presentazione:

QUALI COMPETENZE? INTERVENTO DI GIOVANNI CHIOETTO

“Non c’è nulla di più sovversivo che dire verità, non c’è nulla di più reazionario che dire falsità”. E’ quello che mi propongo di fare, dirvi la mia verità! Ma avendo ognuno la sua verità, quella condivisa dobbiamo cercarla insieme. Ma come? Attraverso il confronto e il dialogo!

La torre di Babele terminologica Competenze chiave per l’apprendimento permanente Competenze chiave di cittadinanza Competenze trasversali, di base, professionali Competenze per la vita Conoscenze, capacità/abilità Livelli essenziali delle prestazioni Traguardi Standard E’ POSSIBILE FARE CHIAREZZA? Speriamo !

L’obbligo Fioroni / Prodi nasce dalla finanziaria 2007 L'innalzamento a dieci anni dell'obbligo di istruzione è stato previsto nella legge 27 dicembre 2006, n. 296, art 1 comma 622. Nel documento tecnico, allegato al Decreto del Ministro della Pubblica Istruzione del 22 agosto 2007, n. 139, sono indicate le competenze chiave di cittadinanza attese al termine dell'istruzione obbligatoria. Le Linee Guida   , diffuse il 27 dicembre 2007, indicano le misure per la prima attuazione dell'obbligo di istruzione

Il nuovo obbligo d’istruzione: cosa cambia nella scuola? OPUSCOLO Il carattere sperimentale della prima fase di attuazione del nuovo obbligo di istruzione ci aiuterà a riflettere insieme a tutta la comunità scolastica nel suo impegno educativo, con lo scopo di dare risposte anche ad un’altra domanda: come cambiare il modo di fare scuola, per incontrare e sostenere i giovani, soprattutto quelli più deboli e svantaggiati, nella fase più delicata della loro crescita come persone e cittadini? LE SFIDE “ L’elevamento dell’obbligo di istruzione a 10 anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé , di corrette e significative relazioni con gli altri, e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale”: questa è la sfida contenuta negli obiettivi da realizzare per il sua effettiva attuazione.

Sviluppo tridimensionale delle 8 competenze chiave di cittadinanza “ L’elevamento dell’obbligo di istruzione a 10 anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé , di corrette e significative relazioni con gli altri, e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale: questa è la sfida contenuta negli obiettivi da realizzare per il sua effettiva attuazione”. FAVORIRE IL PIENO SVILUPPO DELLA PERSONA NELLA COSTRUZIONE DEL SÉ ( autonomia, responsabilità) POSITIVA INTERAZIONE CON LA REALTÀ NATURALE E SOCIALE (le cose, i fenomeni, gli eventi) CORRETTE E SIGNIFICATIVE RELAZIONI CON GLI ALTRI (Partecipazione, collaborazione..) Tiriticco

I quattro assi culturali p e r c o s i t u z n b. 3. Bilancio di competenze per l’accesso ai licei, agli istituti tecnico-professionali, alla formazione professionale regionale, all’apprendistato et al. 2. Certificazione delle competenze acquisite obbligo assolto 1. Valutazione tradizionale N U O V P E R C S v e c h i o p r s 8 competenze chiave di cittadinanza attiva La scarsa attenzione a queste competenze è una delle principali cause del disorientamento e del disagio giovanile. Storico-sociale Scient. - Tecn. matematico linguaggi I quattro assi culturali matematica italiano Le discipline del biennio Tiriticco

Raccordi di massima con le 8 competenze chiave europee (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006) Assi del biennio italiano dei linguaggi matematico scientifico-tecnologico storico-sociale Competenze chiave UE Comunicazione nelle lingue straniere Comunicazione nella madre lingua Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologie Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze interpersonali, interculturali e sociali e competenza civica Imprenditorialità Espressione culturale conoscere operare essere per interagire tiriticco

Il Quadro Europeo delle Qualifiche e dei titoli contiene le seguenti definizioni CONOSCENZE: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. ABILITÀ: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). Il termine inglese know how (letteralmente "sapere come") identifica le conoscenze e le abilità operative necessarie per svolgere una determinata attività lavorativa COMPETENZE: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

competenze La competenza è il reale valore aggiunto della conoscenza le conoscenze senza competenze sono cieche, le competenze senza conoscenze… non esistono! conoscenze competenze Abilità, capacità, attitudini, stili cognitivi, atteggiamenti, emozioni, motivazioni e valori La scuola di oggi (domani) è inclusiva, ATTIVA le conoscenze, PROMUOVE competenze che accerta e CERTIFICA La scuola tradizionale è selettiva, si ferma alle conoscenze, le TRASMETTE e le VALUTA dal meno al più Tiriticco

La nozione di «competenza chiave» o essenziale (key competence) Cenerini Adi Secondo l'OCSE La nozione di competenze chiave o essenziali (key competencies o core competencies) serve a designare le competenze necessarie e indispensabili che permettono agli individui di prendere parte attiva in molteplici contesti sociali e contribuiscono alla riuscita della loro vita e al buon funzionamento della società. Le competenze chiave sono tali se sono necessarie e indispensabili per tutti. Le competenze chiave sono tali se forniscono le basi per un apprendimento che dura tutta la vita, consentendo di aggiornare costantemente conoscenze e abilità in modo da far fronte ai continui sviluppi e trasformazioni. La definizione e la selezione delle competenze chiave dipendono da ciò a cui la società attribuisce valore. Le competenze chiave dell'istruzione generale (licei) devono essere simili a quelle dell'istruzione tecnica e professionale.    

Definizioni di Literacy e Numeracy Reading literacy ": per IALS ( International Adult Literacy Surveys ) è "la capacità di capire e utilizzare l'informazione scritta nelle attività quotidiane per raggiungere I propri obiettivi e sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità" ; per PISA 2000("Programme for International Student Assessment) la "reading literacy" è " la comprensione e l'utilizzazione di testi scritti e la riflessione su di essi al fine di raggiungere i propri obiettivi,sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità e svolgere un ruolo attivo nella società". Alcune definizioni di "numeracy" : per ALL ("Adult Literacy and Lifeskills Survey") è "le conoscenze e le capa-cità richieste per gestire le richieste matematiche delle diverse situazioni " ; per PISA 2000 la "mathematical literacy" è "la capacità di identificare, capire, utilizzare la matematica, e di dare giudizi fondati sul ruolo che la matematica gioca nella vita privata presente e futura degli individui,nella vita lavorativa,nella vita sociale e nella vita di cittadini impegnati e riflessivi ". Ovviamente queste sono definizioni funzionali, che non indicano gli obiettivi curricolari. Literacy scientifica : per PISA 2000 è "la capacità di usare le conoscenze scientifiche, di identificare i problemi, di trarre conclusioni basate sulle prove per poter assumere decisioni in merito al mondo naturale e ai cambiamenti operati su di esso dall'attività umana".

Competenze ISFOL Formazione Professionale (1994) COMPETENZE DI BASE 1) lingua inglese 2) informatica di base 3) organizzazione aziendale 4) diritto del lavoro e sindacale 5) tecniche di ricerca attiva del lavoro 6) economia di base COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI Specifiche di ogni settore COMPETENZE TRASVERSALI 1) Diagnosticare: le proprie competenze e attitudini; i problemi 2) Relazionarsi: comunicare, lavorare in gruppo, negoziare 3) Affrontare: potenziare l'auto apprendimento, affrontare e risolvere problemi, sviluppare soluzioni creative

literacy e numeracy, come precondizioni per un apprendimento efficace Secondo l'indagine Eurydice i curricula dell'istruzione obbligatoria dei 15 Paesi UE esaminati convergono sulle seguenti competenze chiave o essenziali (2002): literacy e numeracy, come precondizioni per un apprendimento efficace TIC- Tecnologie della Comunicazione e dell' Informazione lingue straniere , non solo come abiltà tecnica, ma come apertura a culture diverse, appartenenza a più di una comunità linguistica e culturale, incremento delle possibilità di impiego, di istruzione e di uso del tempo libero, a loro volta generatrici di altre competenze personali, sociali e lavorative. literacy scientifica, ossia i concetti basilari della scienza e della tecnica, la cui mancanza ha gravi conseguenze sull'istruzione successiva e sulla possibilità di impiego in molti campi. La capacità di capire e applicare concetti scientifici promuove inoltre alcune importanti competenze generali quali il problem solving, il ragionamento e l'analisi. competenze trasversali, non collegate ad una specifica disciplina, quali: comunicazione, problem solving, leadership, creatività, motivazione, lavoro di gruppo, apprendere ad apprendere. Fra queste l'interesse maggiore è concentrato su "apprendere ad apprendere" competenze sociali, in particolare educazione alla cittadinanza (citizenship), basata sulla conoscenza dei propri diritti e doveri come membri di una comunità, sull'impegno ad esercitarli e sull'attenzione alla "sostenibilità" come segno di solidarietà verso le generazioni future. Cenerini Adi Key Competencies- A developing concept in general compulsory education (Competenze chiave- Un concetto in divenire nell'istruzione obbligatoria), svolto da Eurydice nel 2002, analizza dal punto di vista delle competenze i curricoli della scuola dell'obbligo di 15 Paesi dell'UE (Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Spagna,Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Finlandia, Svezia, Regno Unito)

Competenze chiave: rapporto DeSeCo (2003) - 9 competenze essenziali, raggruppate in 3 categorie COMPETENZE ESSENZIALI PER RIUSCIRE NELLA VITA E PER IL BUON FUNZIONAMENTO DELLA SOCIETA' Agire in modo autonomo Servirsi di strumenti in maniera interattiva Funzionare in gruppi socialmente eterogenei 1.Capacità di difendere e affermare i propri diritti, interessi, responsabilità, limiti e bisogni 4.Capacità di utilizzare la lingua, i simboli e i testi in maniera interattiva 7.Capacità di stabilire buone relazioni con gli altri 2.Capacità di definire e realizzare programmi di vita e progetti personali 5.Capacità di utilizzare le conoscenze e le informazioni in maniera interattiva 8.Capacità di cooperare 3.Capacità di agire in un quadro d'insieme, in un contesto ampio 6.Capacità di utilizzare le nuove tecnologie in maniera interattiva 9.Capacità di gestire e risolvere i conflitti DeSeCo (De Definition and Selection of Competencies:Theoretical and Conceptual Foundations) fu lanciato dall'OCSE alla fine del 1997, come parte del programma INES (International Indicators of Education Systems) relativo agli Indicatori dell'Educazione. Nel Novembre del 2003 è stato presentato il Rapporto finale " Key Competencies for a Successful Life and a Well-Functioning Society " (Competenze chiave per una positiva vita attiva e per il buon funzionamento della società) Cenerini Adi

Competenze obbligo istruzione del MPI (2007) Competenze UE (2006) Competenze obbligo istruzione del MPI (2007) Competenze di Confindustria Veneto (2007) comunicazione nella madrelingua; comunicazione nelle lingue straniere; competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; competenza digitale; imparare a imparare; competenze sociali e civiche; spirito di iniziativa e imprenditorialità; consapevolezza ed espressione culturale. + Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione capacità di prendere decisioni in autonomia ed assumersene la responsabilità; capacità di pianificare e organizzare il proprio lavoro e collaborare alla programmazione più generale delle attività; capacità di tenere sotto controllo il processo e le operazioni; capacità di prevenire e gestire il rischio; capacità di impiegare le conoscenze, teoriche e tecniche, riconoscendone il campo d’applicazione;

Competenze di Confindustria Veneto Competenze UE Competenze obbligo istruzione del MPI Competenze di Confindustria Veneto COMPETENZE + Le seguenti 7 tematiche svolgono un ruolo importante per tutte e otto le Competenze chiave per l’apprendimento permanente: Pensiero critico Creatività Iniziativa Capacità di risolvere i problemi Valutazione del rischio Assunzione di decisioni Capacità di gestione costruttiva dei sentimenti le competenze dei quattro assi dei linguaggi matematico scientifico– tecnologico 4. storico-sociale 6. capacità di gestire le informazioni; 7. capacità di gestire le relazioni e di lavorare in team; 8. capacità di gestire i problemi, concorrendo alla soluzione. 9. la conoscenza della lingua inglese e dell’informatica; 10. la padronanza dell’italiano e la conoscenza della matematica; 11. la conoscenza della storia e della geografia sotto il profilo antropologico ed economico

Esempio: l’asse scientifico - tecnologico 3 Competenze di base da acquisire a conclusione dell’ obbligo di istruzione 1. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità 2. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza 3. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza Analizzare in maniera sistemica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori. Concetto di sviluppo sostenibile. Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura. Schemi a blocchi Concetto di input-output di un sistema artificiale. Diagrammi e schemi logici applicati ai fenomeni osservati. Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano. Concetto di calore e di temperatura Limiti di sostenibilità delle variabili di un ecosistema Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano. Conoscenze COMPETENZA 2 Capacità/abilità

Literacy scient. Literacy let. Literacy mat. Competenze PISA 2006 L’insieme delle conoscenze scientifiche di un individuo e l’uso di tali conoscenze per identificare domande scientifiche, per acquisire nuove conoscenze, per spiegare fenomeni scientifici e per trarre conclusioni basate sui fatti riguardo a temi di carattere scientifico, la comprensione dei tratti distintivi della scienza intesa come forma di sapere e d’indagine propria degli esseri umani, la consapevolezza di come scienza e tecnologia plasmino il nostro ambiente materiale, intellettuale e culturale e la volontà di confrontarsi con temi che abbiano una valenza di tipo scientifico, nonché con le idee della scienza, da cittadino che riflette. La capacità di un individuo di comprendere, di utilizzare e di riflettere su testi scritti al fine di raggiungere i propri obiettivi, di sviluppare le proprie conoscenze e le proprie potenzialità e di svolgere un ruolo attivo nella società. La capacità di un individuo di identificare e di comprendere il ruolo che la matematica gioca nel mondo reale, di operare valutazioni fondate e di utilizzare la matematica e confrontarsi con essa in modi che rispondono alle esigenze della vita di quell’individuo in quanto cittadino che riflette, che s’impegna e che esercita un ruolo costruttivo. Competenze PISA 2006

Le critiche alle competenze sono di ordine politico e pedagogico, in particolare: Cenerini Adi La sottomissione della scuola alle esigenze del mondo del lavoro e della nuova economia, e dunque una messa in discussione della sua funzione di liberazione degli individui e di costruzione di una cittadinanza forte. Si sottolinea che il termine è rappresentativo di una cultura tipicamente aziendale, legato all'operatività di un mestiere o di una professione, tanto è vero che in Italia, come in Inghilterra e in altri Paesi l'introduzione delle competenze ha preso avvio nella formazione professionale per soddisfare le richieste delle imprese. La riproposizione del comportamentismo o behaviorismo nonché dell' esasperata programmazione per obiettivi. Si sottolinea come il curricolo per competenze sia un curricolo orientato al "prodotto", con la rigida predeterminazione degli obiettivi e degli esiti, che non terrebbe in nessun conto il processo di apprendimento, l'interazione fra i soggetti. La "competenza" da attributo umano completo sarebbe ridotta a una serie di singole specifiche competenze: una lunga "lista della spesa" di abilità "triviali", frantumate in unità sempre più piccole per poter essere misurate oggettivamente. Il comportamentismo o behaviorismo (dall'inglese behaviour = comportamento) è stato l'approccio pedagogico dominante nella prima metà del XX secolo, ma è tuttora influente, perché penetrato nella cultura comune. Definisce l'apprendimento come un cambiamento di comportamento indotto da stimoli esterni e l'istruzione come un trasferimento di conoscenze e abilità dall'insegnante allo studente. Si fonda sul nesso meccanico stimolo-risposta (S-R), che esclude qualsiasi attività di rielaborazione da parte del soggetto. Continui " rinforzi " aiutano l'allievo a dare le risposte giuste, l'apprendimento è tutto giocato sulla ripetitività migliorativa dell'esercizio.

Le risposte alle critiche Cenerini Adi Le risposte alle critiche   In risposta a queste critiche si argomenta: 1) L'istruzione non può prescindere da riferimenti al mondo del lavoro, questo non significa sottomissione al "mercato", o "aziendalizzazione della scuola", ma dare ai giovani maggiori possibilità di inserimento nella vita attiva e nel mondo del lavoro La pedagogia che sostiene l'introduzione delle competenze non è il comportamentismo, ma, al contario, il sociocostruttivismo, almeno questa, si dice, è la sfida di chi ha concepito i curricoli impostati sulle competenze. Questo approccio infatti : situa le conoscenze in un contesto e le definisce in funzione di situazioni . Il concetto di "situazione" diventa l'elemento centrale dell'apprendimento per competenze. I contenuti dei programmi scolastici sono importanti, ma non sufficienti. Non si tratta più di insegnare contenuti disciplinari decontestualizzati (l'area di un trapezio, la somma di frazioni, il procedimento di un calcolo ecc..) ma anche di definire le situazioni in cui l'allievo può costruire queste conoscenze e sviluppare le relative competenze. Il costruttivismo ha affermato la centralità del soggetto che apprende: le conoscenze non sono trasmesse, ma costruite dal soggetto. Il sociocostruttivismo è un ramo del costruttivismo, secondo cui l'intersoggettività tra attori costituisce il prerequisito e il "luogo" per imparare ed elaborare strumenti di comprensione della realtà. Più dei contenuti dell'insegnamento è enfatizzato è il contesto culturale e sociale in cui avviene l'apprendimento.

Qualunque siano le competenze scelte aggiungerei l’obiettivo di coniugare l’equità e l’efficienza con l’eccellenza Non c'è qualità in educazione senza equità, efficienza e eccellenza; l'equità e l’efficienza sono compatibile con l'eccellenza, come dimostrano alcuni Paesi che hanno ottenuto i migliori risultati in PISA. Non è vero che l'eccellenza si ottenga solo attraverso una pratica selettiva, si veda la Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo dal titolo: “Efficienza e equità nei sistemi europei di istruzione e formazione” {SEC(2006) 1096}.

Qualunque siano le competenze scelte aggiungerei l’obiettivo di coniugare l’equità e l’efficienza con l’eccellenza EQUITÀ: si intende la misura in cui i singoli possono trarre vantaggio da istruzione e formazione in termini di opportunità, accesso, condizioni e risultati. I sistemi equi garantiscono che i risultati di istruzione e formazione siano indipendenti dall’ambiente socioeconomico e da altri fattori che causano svantaggi nell’istruzione, e che l’insegnamento risponda alle specifiche necessità di apprendimento dei singoli. Combattere l’iniquità in relazione a sesso, condizione di minoranza etnica, handicap, disparità regionali, etc. è importante in quanto contribuisce a ridurre lo svantaggio socioeconomico complessivo”.

Qualunque siano le competenze scelte aggiungerei l’obiettivo di coniugare l’equità e l’efficienza con l’eccellenza EFFICIENZA: concerne il rapporto tra le risorse in entrata nel processo e quelle in uscita. I sistemi sono efficienti se le risorse in entrata producono il massimo di risorse in uscita. L’efficienza relativa nell’ambito dei sistemi di istruzione viene abitualmente misurata con i risultati delle prove e degli esami, mentre la loro efficienza in rapporto alla società nel suo complesso ed all’economia viene misurata con i tassi di rendimento privato e sociale.

Decreto Legislativo 29 dicembre 2007, n. 262 "Disposizioni per incentivare l'eccellenza degli studenti nei percorsi di istruzione" Art. 1 c. 1 L'incentivazione delle eccellenze di cui all'articolo 2, comma 1, lettera d), della legge 11 gennaio 2007, n. 1, conseguite a vario titolo nel percorso di istruzione, e' finalizzata alla valorizzazione della qualità dei percorsi e al riconoscimento dei risultati elevati raggiunti da parte di studenti che frequentano istituzioni scolastiche statali e paritarie.

“Scommettiamo su di noi … ce la faremo” dice Napolitano Ai ragazzi, dirigenti, insegnanti e genitori devono dire: I care A voi tutti dico GRAZIE DELL'ASCOLTO e BUONE COMPETENZE