INFORAV Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi, forniture e concessioni: Una sfida per il Sistema-Paese A cura di Augusto Leggio Direttore.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita di Pavia 1 Caduta non guidata di un corpo rettangolare in un serbatoio Velocità e rotazione.
Advertisements

Frontespizio Economia Monetaria Anno Accademico
Canale A. Prof.Ciapetti AA2003/04
MP/RU 1 Dicembre 2011 ALLEGATO TECNICO Evoluzioni organizzative: organico a tendere - ricollocazioni - Orari TSC.
FONDAMENTI DI INFORMATICA III WfMC-1. FONDAMENTI DI INFORMATICA III WfMC-2 WFMC Cose WfMC Workflow Management Coalition (WfMC), Brussels, è unorganizzazione.
Il contributo del diritto commerciale uniforme allo sviluppo degli scambi internazionali Roma, 1 febbraio 2008: La facilitazione del commercio internazionale.
E-Learning e sistema universitario Genova, 25 novembre 2005 Massimo Carfagna ________________________ Centro Studi CRUI.
ETEN – Re-Public – RePublic website 1\5 eTEN Progetto Re-Public – RePublic website Workshop finale Dott. Marco Sentinelli – Galgano International Roma,
CORSO TECNICO R.C.A. ELABORATO PERITALE
CORSO PER OPERATORI DI COMUNITA BIENNIO 2004/2005 Vicenza, 19 marzo 2004 Direzione Regionale per i Servizi Sociali Servizio Prevenzione delle Devianze.
I modelli reticolari Rappresentano graficamente le procedure attraverso nodi e linee; 2. Ogni linea rappresenta unattività; 3. Su ogni linea è riportato.
La scuola come impresa sociale: responsabilità e rendicontazione
Progetto Strutture e personale del Ministero
LOFFERTA DI MONETA Le BANCHE CENTRALI 1PROF.COLUCCI DONATO.
Q UESTIONI ETICHE E BIOETICHE DELLA DIFESA DELLA VITA NELL AGIRE SANITARIO 1 Casa di Cura Villa San Giuseppe Ascoli Piceno 12 e 13 dicembre 2011.
Progetto di riorganizzazione della attività delle Banche commerciali del Gruppo UniCredit in Italia a seguito dellincorporazione di Capitalia Milano, 23.
DECS-DFP Apprendistato e formazione professionale in Ticino (fonti: UFFT e DFP) Romano Rossi - Varese, 22 febbraio 2008.
1 secondo forum pubblico con la cittadinanza F a b r i a n o 30 _settembre_ 2006 L E I D E E P E R I L T E R R I T O R I.
Antonio Torraca
Programma di sviluppo rurale PSR ai sensi del regolamento (CE) n. 1698/2005 Asti 19 marzo 2008.
Il sistema paghe centralizzato. - PIENA OSSERVANZA LEGGI 12/99 e 144/99 - FACILITA DUSO DELLA PROCEDURA - NO COSTI AGGIUNTIVI DI ACQUISTO PROGRAMMA E.
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DI UN RUSTICO SITO A VORNO (LU)
Costruzione e analisi degli interventi
I paesi e il territorio: turismo culturale, crescita della comunità ed economia identitaria Il paese e il territorio: Recite II - Learning Sustainability.
Telemarketing & Market Research Advanced on Line Business Oriented Research Solutions ALBORS.
I nuovi Istituti Tecnici MIUR Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli Istituti Tecnici ai sensi dellarticolo 64, comma 4, del.
LAW MAJORS – quali sono? D IRITTO SOCIETARIO, DEI MERCATI FINANZIARI E DELLA CONCORRENZA I NTERNAZIONALE E P UBBLICISTICO L ITIGATION E N EGOZIAZIONE.
MINISTERO DELLA DIFESA Direzione Generale per il Personale Civile TAVOLO TECNICO DEL 2/08/2012 CON LE OO.SS. NAZIONALI DEL MINISTERO DIFESA IN MATERIA.
La politica di bilancio
20 novembre 2012 Palazzo Lombardia - Auditorium Regionale Valentina Aprea Assessore allOccupazione e Politiche del Lavoro, allIstruzione Formazione e.
POF e programma annuale
Area 1 – Energy Management
1 circolare n° 8 circolare n° 8 6 marzo La direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto a.
Imprese con non più di 50 dipendenti e non hanno sviluppato un volume d'affari superiore a 10 milioni di euro, avviate all'interno della zfu dal 01/01/2008.
Dicembre 2010 I nuovi modelli di business dellindustria dei contenuti.
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO PER LE SOCIETÀ COOPERATIVE
Università degli studi di Pavia Facoltà di Economia a.a Sezione addendum Analisi della trasparenza Giovanni Andrea Toselli.
Pagina 1 Copyright © Scoa – The School of Coaching – all rights reserved SCOA in collaborazione con AIDP - CRORA BOCCONI - FIC presenta I RISULTATI DELLA.
I.I.S “L. EINAUDI” BADIA POLESINE (RO)
COMUNE DI MEDOLAGO Regolamento edilizio 2013 Consiglio Comunale del 4 marzo 2013.
ReteComuni La rete dei comuni per condividere strategie e strumenti sui temi: entrate locali, gestione territoriale, tecnologie e sicurezza Marzo 2012.
Struttura Aziendale Arianna Montervino 4° A T.G.A A.S 2009/2010 Stage.
L’ affidamento dei servizi e il decreto attuativo nazionale
"Ricerca-azione triennale sugli OBIETTIVI di SVILUPPO del MILLENNIO condotta attraverso le ICT nella scuola secondaria di II grado" Ipsia Carlo Cattaneo.
# Tre di Picche Marketing Ruolo del marketing
L’azienda prima dell’intervento:
I.S.F.I I nternational S chool F ashion & I ndustry CAMPUS S. PELLEGRINO - Misano (RN) Italy.
Ecommerce Day Torino, 12 aprile 2013.
Mappa concettuale di sintesi
Il ritaglio delle materie e gli interessi Corte cost., sent. 138/1972 Non si può affermare, dunque, che per la definizione delle materie elencate nell'art.
17 aprile 2007 AUTOMOTIVE NETWORK TEAM Una Rete per le Reti.
Tableau de bord Cruscotto di direzione
DIVARIO DIGITALE E NUOVI MEDIA SILVIA GREGORIO Relatore: Prof. FABIO MUZZIO Correlatore : Prof. MARCO PORTA BARRIERE DACCESSO ALLINFORMAZIONE.
Gli elementi della valutazione 2 Che cosa contiene un giudizio di valutazione?
GLI STUDI DI SETTORE: UN PROCESSO GRADUALE DI EMERSIONE IN UN CONTESTO DI COMPLIANCE 1.
Gruppo 4: Gelmi Martina, Morelato Francesca, Parisi Elisa La mia scuola ha un sito Web: modelli per la qualità dei siti (Ingegneria del Web)
Sviluppo delle Infrastrutture Telematiche: lesperienza della Sardegna Prof. Gianni Vernazza DIBE – Università di Genova 19 Febbraio 2002.
Introduzione 1 Il Decreto Legislativo 626/94 prescrive le misure finalizzate alla tutela della salute e alla sicurezza dei lavoratori negli ambienti di.
La Sicurezza sul Lavoro in relazione al Rapporto Lavorativo Le Sanzioni La Sicurezza sul Lavoro in relazione al Rapporto Lavorativo Le Sanzioni.
NOVITÀ IN MATERIA DI LAVORO ultimi interventi normativi MASSA CARRARA, 2 dicembre 2013 Direzione Relazioni Industriali.
1 Staff Partnership e Relazioni Internazionali Lamezia Terme 30 novembre 2006.
IL LAVORO Art. 1 Costituzione Italiana
I principi fondamentali della Costituzione. L'art. 1 della Costituzione afferma che l'Italia è una Repubblica democratica. La parola democrazia deriva.
Strumenti di contrasto e prevenzione della corruzione per le PMI alla luce delle nuove normative Camera di Commercio di Bergamo 16 ottobre 2013 Strumenti.
ICF e Politiche del Lavoro
Convegno internazionale Laccordo europeo relativo allo stress lavoro-correlato tra le parti sociali: lo sviluppo e limplementazione in Italia Dott.ssa.
Linee e obiettivi delle Politiche sociali regionali LA PARTECIPAZIONE Valorizzare le intelligenze e le risorse presenti; affermare diritti e responsabilità
Le competenze delle Organizzazioni Internazionali e la potestà normativa (Lezione del ) Competenze strumentali; Poteri impliciti; La funzione.
1 Negozi Nuove idee realizzate per. 2 Negozi 3 4.
11 Import Shop Berlin - Präsentation. 22 IMPORT SHOP BERLIN fiera internazionale per l’artigianato La fiera offre tre padiglioni tematici: Natural Living:
Transcript della presentazione:

INFORAV Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi, forniture e concessioni: Una sfida per il Sistema-Paese A cura di Augusto Leggio Direttore generale dell’Osservatorio dei Lavori Pubblici Autorita’ per la vigilanza sui lavori pubblici E-mail: a.leggio@avlp.it Roma, 18/5/06

INDICE Evoluzione del contesto: rischi e opportunità Contromisure nazionali tese all’attenuazione dei rischi globali L’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici Risultanze fondamentali degli anni 1999-2004 Le norme recenti: la Legge finanziaria 2006 Le norme recenti: Il Codice dei contratti pubblici di lavori, concessioni, servizi e forniture (Codice De Lise) Nuovi modelli organizzativi di vigilanza Conclusioni Appendice normativa 2 Roma, 18/5/06

EVOLUZIONE DEL CONTESTO: RISCHI E OPPORTUNITA’ 3 Roma, 18/5/06

Il contesto Sviluppo economico 40 Correlazione tra l’indice di competitività micro-economica e il reddito individuale lordo Fonte: World Economic Forum 1999 35 USA 30 Singapore Svizzera Norvegia Francia Islanda Belgio Danimarca 25 Hong Kong Giappone Austria Germania Australia Canada Olanda Italia UK Finlandia 20 Taiwan Irlanda Svezia Israele Reddito individuale lordo nel 1998 in migliaia di dollari Spagna Nuova Zelanda 15 Portogallo Grecia Nonostante il reddito individuale lordo dell’Italia sia abbastanza elevato, la sua bassa competitività micro-economica tende progressivamente a farle perdere posizioni di mercato Corea Cile Repubblica Ceca 10 Argentina Malesia Venezuela Slovacchia Mauritius Messico Ungheria Colombia Costa Rica Polonia Sud Africa 5 Bulgaria Tailandia Russia Perù Brasile Turchia Cina Indonesia Filippine Egitto Giordania Vietnam El Salvador Ucraina India - 1.5 - 1.0 - 0.5 0 0.5 1.0 1.5 2.0 Andamento dell’Indice di competitività micro-economica nel periodo 1997-1998 Roma, 18/5/06 4

Il contesto Sviluppo economico 2,5 Correlazione tra l’indice di competitività delle imprese e l’ambiente microeconomico Fonte: World Economic Forum 1999 Svizzera USA 2,0 Giappone Svezia Germania Finlandia 1,5 Francia Danimarca Olanda Austria Belgio 1,0 UK Canada Italia Singapore Islanda Nuova Zelanda 0,5 Taiwan Israele Australia Irlanda Indice di competitività strategica e operativa delle imprese nel 1998 Spagna Malesia Norvegia Cina Corea Cile Messico Hong Kong Sud Africa Filippine Brasile -0,5 Turchia Mauritius In Italia, ad una competitività strategica ed operativa delle imprese piuttosto alta, corrisponde un ambiente microeconomico poco favorevole che ostacola il loro sviluppo e il loro rafforzamento Costarica Colombia Vietnam Argentina Polonia Ungheria Russia El Salvador Portogallo Grecia -1,0 Tailandia Giordania Indonesia India Egitto Bulgaria Repubblica ceca Zimbawe Venezuela Slovacchia Peru -1,5 -2,0 - 1.0 - 0.5 0 0.5 1.0 1.5 -2,5 Variazione dell’Indice rappresentativo dell’ambiente microeconomico nel periodo 1997-1998 Roma, 18/5/06 5

Crescita economica in funzione dell’indice di competitività globale Il contesto Sviluppo economico Nel periodo 1992-97 taluni paesi hanno incrementato la propria competitività globale, altri (fra cui l’Italia) invece, hanno perduto colpi 10 Crescita economica in funzione dell’indice di competitività globale Fonte: World Economic Forum 1999 9 Cina 8 Lussemburgo Irlanda 7 Singapore Malesia 6 Corea Indonesia Cile 5 Taiwan Crescita del prodotto lordo individuale dal 1992 al 1997 Tailandia India 4 Norvegia Portogallo Giordania Argentina Turchia 3 Zimbabwe Svezia Finlandia Brasile Australia Hong Kong Islanda Colombia Egitto Regno Unito 2 Italia Israele Danimarca Spagna Stati Uniti Germania Olanda Austria Canada 1 Belgio Grecia Giappone Francia Sud Africa Messico - 1.5 - 1.0 - 0.5 0 0.5 1.0 1.5 Indice di competitività globale normalizzato in riferimento ai livelli di reddito individuale 1998 Roma, 18/5/06 6

CONTESTO ESTERNO - GLOBALIZZAZIONE Il contesto Globalizzazione CONTESTO ESTERNO - GLOBALIZZAZIONE Attenuazione dei dazi e delle barriere commerciali, Attenuazione dei controlli, Sviluppo dei trasporti e dell’ICT, Diminuzione dei costi e dei prezzi Libertà, Democrazia. Ricchezza Crescita del Commercio Internazionale Crescita del Sistema Monetario Internazionale Crescita del Sistema Finanziario Internazionale Effetti indesiderati: Elusione delle regole, Permeabilità delle giurisdizioni nazionali, Instabilità, Vulnerabilità, Insicurezza, Incremento delle disuguaglianze, Paradisi fiscali, Riciclaggio, Corruzione, Terrorismo, Protezionismo, Criminalità organizzata, Conflitti Sviluppo delle Multinazionali e degli Investimenti Diretti all’Estero Roma, 18/5/06 7

L’ECONOMIA SOMMERSA Il contesto Economia sommersa Nel cercare di comprendere l’ampiezza mondiale dell’economia, si è guidati dalle statistiche ufficiali sul prodotto, sul commercio e sugli investimenti. Tuttavia, esiste una forza che, finora, non è stata pienamente compresa per gli enormi impatti economici che produce. Essa, solitamente denominata “economia sommersa”, è sostanzialmente opaca, deriva dalle attività e dalle transazioni finanziarie informali o criminali e ha un profondo impatto non solo sull’economia, ma sulla stabilità industriale, sociale e politica degli Stati. Fonte: Matthew H. Fleming, John Roman & Graham Farrell, The Shadow Economy, Journal of International Affairs, Spring 2000 Roma, 18/5/06 8

Risultati del Progetto EUROSHORE della Commissione Europea che identificano nelle carenze del diritto societario dei Paesi membri il maggior ostacolo all’azione efficace di contrasto al riciclaggio Deviazione dagli standard di integrità Diritto penale e di procedura penale Diritto amministrativo Legge bancaria Diritto societario Cooperazione internazionale I maggiori ostacoli all’azione di contrasto al riciclaggio derivano dal diritto societario delle nazioni per: a) l’identificazio-ne del reale beneficiario delle operazioni; b) l’opacità della regolazione relativa alle incorporazioni; c) l’opacità della regolazione relativa ai trust 0,50 Assenza di dati 0,45 0,40 0,35 0,30 0,25 0,20 Esistono marcate interdipendenze tra i settori di regolazione Il diritto societario esercita un effetto “domino” sugli altri settori 0,15 0,10 0,05 0,00 Gruppo 0 Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 EU offshore in EU economie offshore in transizione fuori EU Fonte Savona E. et al., Euroshore Project, Transcrime, 2000 Roma, 18/5/06 9

Risultati del Progetto Transparency and Money Laundering della Commissione Europea Il maggiore ostacolo in ambito europeo alla cooperazione finalizzata a contrastare il riciclaggio del denaro sporco è costituito, per il settore bancario (diagramma in alto) e il settore finanziario e non bancario (diagramma in basso), dalla mancanza di una regolazione efficace nell’area del sistema internazionale dei pagamenti. Importanti deficienze di regolazione si riscontrano anche nelle aree: 1) dell’identificazione del cliente e delle regole di registrazione delle transazioni, 2) nella collaborazione con le forze dell’ordine e, 3) nella denuncia di transazioni sospette. Fonte: Savona E., Wymeersch et al., Transparency and Money Laundering, Transcrime, 2001 Roma, 18/5/06 10

PT Shamrock! Off Shore Banking Anomynous European GSM SIM Card … 11 Esempi di passaporti, libretti di risparmio, conti bancari, carte di debito, telefoni cellulari anonimi offerti via WEB da paradisi fiscali Il contesto Servizi anonimi Off Shore Banking Tax at the rate of 1% (on profits over US$15 million), up to 2.5% (profits up to US$5 Million) No direct tax or capital gains No withholding tax No exchange control Anonymous Debit Card Account (CIRRUS/MAESTRO Network) Benefits With This Card: True anonymous offshore banking No minimum deposit to open No ID requirements No banking references No reporting requirements No daily withdrawal limits CIRRUS/MAESTRO Worldwide Network Very Secure/Private Offshore Bank Bank accepts deposits to this account via SWIFT wire transfer, e-gold & Money Orders Anomynous European GSM SIM Card … PT Shamrock! I servizi anonimi aumentano e favoriscono l’evasione fiscale, la corruzione, la criminalità organizzata e il terrorismo Roma, 18/5/06 Fonti: Siti Internet 11

DEL LIVELLO DI CORRUZIONE DEI PAESI DEL LIVELLO DI CORRUZIONE INDICE 2002 DI PERCEZIONE DEL LIVELLO DI CORRUZIONE DEI PAESI Il contesto Corruzione 9,7 Finlandia 9,5 Danimarca 9,5 Nuova Zelanda 9,4 Islanda 9,3 Singapore 9,3 Svezia 9,0 Canada 9,0 Olanda 9,0 Lussem- burgo 8,7 Regno Unito 8,6 Australia 8,5 Norvegia 8,5 Svizzera 8,2 Hong Kong 7,8 Austria 7,7 USA 7,5 Cile 7,3 Germania 7,3 Israele 7,1 Belgio 7,1 Giappone 7,1 Spagna 6,9 Irlanda 6,4 Botswana 6,3 Francia 6,3 Portogallo 6,0 Slovenia 5,7 Namibia 5,6 Estonia 5,6 Taiwan 5,2 Italia 5,1 Uruguay 4,9 Ungheria 4,9 Malesia 4,9 Trinidad & Tobago 4,8 Belarus 4,8 Lituania 4,8 Sud Africa 4,5 Costarica 4,5 Giordania 4,5 Mauritius 4,5 Corea del Sud 4,2 Grecia 4,2 Corea del 4,0 Brasile 4,0 Bulgaria 4,0 Giamaica 4,0 Peru 4,0 Polonia 3,9 Ghana 3,8 Croazia 3,7 Repub- blica ceca 3,7 Panama 3,7 Latvia 3,7 Marocco blica slovacca 3,7 Sri Lanka 3,6 Colombia 3,6 Messico 3,5 Repubblica Dominicana 3,5 Cina 3,5 Etiopia 3,4 Egitto 3,4 El Salvador 3,2 Thailandia 3,2 Turchia 3,1 Senegal 3,0 Panama 2,9 Malawi 2,9 Uzbekistan 2,8 Argentina 2,7 Costa d’Avorio 2,7 Honduras 2,7 India 2,7 Russia 2,7 Tanzania 2,7 Zimbawe 2,6 Pakistan 2,6 Filippine 2,6 Romania 2,6 Zambia 2,5 Albania 2,5 Nicaragua 2,5 Venezuela 2,4 Georgia 2,4 Ucraina 2,4 Vietnam 2,3 Kazakistan 2,2 Bolivia 2,2 Camerun 2,2 Ecuador 2,2 Haiti 2,1 Moldova 2,1 Uganda 2,0 Arzebijan 1,9 Indonesia 1,9 Kenia 1,7 Angola 1,7 Madagascar 1,7 Paraguay 1,6 Nigeria 1,2 Bangladesh INDICE 2002 DI PERCEZIONE DEL LIVELLO DI CORRUZIONE DEI PAESI Nota: più basso è l’indice, maggiore è la percezione della corruzione Fonte: Transparency International, The Global Coalition against Corruption, 2002 Roma, 18/5/06 12

13 Il contesto ESISTE UNA RETE DI INTERDIPENDENZE TRA LE MULTINAZIONALI CRIMINALI Il contesto Criminalità organizzata Organizzazioni Criminali Europee Mafiya russa e armena (~ 300 gruppi, 100.000 membri) Organizzazioni Criminali Nigeriane Yakuza giapponese (~ 5.200 gang, 60.000 membri Organizzazioni Criminali Statunitensi, Mafia, Mafiya e Triadi ( Triadi cinesi (~ 100.000 membri) Khun Sa Mafia italiana, Camorra, ‘Ndrangheta, Sacra Corona Unita (~ 370 tra famiglie, clan e celle, 18.000 membri) Federazione Messicana: Cartelli: del Golfo, Juarez, Sonora, Tijuana, Amezqua Cartelli Colombiani per i narcotici: Medellin, Cali, de la Costa, Valle Nord del Cauca Produzione e Flussi di Traffico Centri decisionali e mercati Interdipedendenze commerciali, finanziarie e e operative Rielaborazione dalle fonti: CIA-NIC Global Trends 2015,James R. Richard Transactional Criminal Organizations, Cyber Crime and Money Laundering; Peter Liley, Dirty Dealing; Brett F. Woods Science of Money Laundering; John Madinger & Sydney A. Zalopany, Money Laundering Roma, 18/5/06 13 7

CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ED ECONOMIA LEGALE Il contesto Riciclaggio 2° Stadio: il collocamento (placement) 3° Stadio: Il lavaggio (layering) Mezzi: Istituzioni finanziarie tradizionali e non, Sportelli commerciali 1° Stadio: le Attività illecite Traffico di armi, droga e persone, Prostituzione, Estorsione, Usura, Gioco, Rapine, Pornografia, Falsificazioni, Frodi, Furti, ecc Mezzi: Istituzioni finanziarie tradizionali e non, Sportelli commerciali Contanti Trasferimenti Elettronici Strumenti monetari e d’investimento, assegni Contrabbando di valuta Consulenza di Professionisti (Avvocati, Contabili, Fiduciari, Intermediari, Notai, ecc) Mezzi: Istituzioni finanziarie tradizionali e non, Sportelli commerciali 4° Stadio: l’inserimento (integration) IL RICICLAGGIO COINVOLGE PROFESSIONISTI, L’ECONOMIA LEGALE E L’ICT Fonte: John Madinger, Sydney A. Zalopany – Money Laundering, 1999 Roma, 18/5/06 14

Ammontare annuale nell’anno 2000 del prodotto interno lordo degli Stati, del fatturato delle multinazionali e stime varie del riciclaggio del denaro sporco proveniente da attività illecite (ricavi della criminalità organizzata): 750 Mld $ (FinCEN ), 1500 Mld $ (UN Human Dev. Report; P. Liley ), 2.850 Mld $ (J. Walker ) La potenza finanziaria della criminalità organizzata è in grado di condizionare anche i maggiori Stati e le più forti multinazionali Roma, 18/5/06 15

CONTROMISURE NAZIONALI TESE ALL’ATTENUAZIONE DEI RISCHI GLOBALI Roma, 18/5/06 16

STRATEGIE DI RIPOSIZIONAMENTO DEL SISTEMA PUBBLICO Rielaborazione sistema pubblico STRATEGIE DI RIPOSIZIONAMENTO DEL SISTEMA PUBBLICO Le strategie del sistema pubblico si sostanziano su più direttrici: Legificazione tesa ad incrementare l’efficacia, l’efficienza e la qualità Razionalizzazione organizzativa, mutuando dal privato paradigmi e metodi, eliminando norme obsolete, semplificando quelle attuali e adottando decisamente le tecnologie ICT per razionalizzare la gestione Cultura economica di risultato e non di adempimento Focalizzazione sulle attività istituzionali (“core business”) con delega all’esterno delle attività strumentali (“outsourcing”) Ritiro dello Stato dai settori imprenditoriali, con liberalizzazione dei relativi mercati e privatizzazione delle imprese pubbliche Creazione di Autorità indipendenti per regolare i mercati e garantire diritti costituzionali Decentramento alle Regioni di poteri e attività per snellire l’ingolfamento delle strutture centrali e attuare un controllo diretto dell’azione pubblica là dove viene esercitata Riequilibrio della finanza pubblica attenuando l’evasione fiscale, creando un sistema previdenziale sostenibile e diminuendo i costi (personale, appalti di lavori, acquisizione di beni e servizi) a parità di risultati Roma, 18/5/06 17

Schema semplificato delle sovrapposizioni di competenze sia tra i Ministeri previsti nella riforma disposta dal decreto legislativo 300/99 a norma della legge 59/97 e sia di questi con le Autorità amministrative indipendenti esistenti alla fine del 2000 Esteri AntiTrust Interno Tutela dei dati personali AIPA Giustizia Economia e Finanze Banca d’Italia Mercato e Attività produttive Energia e Gas CONSOB Difesa ISVAP Politiche agricole e forestali Infrastrutture e Trasporti Garanzie Comunicazioni Beni e Attività culturali Ambiente e Tutela del Territorio Lavori pubblici Istruzione, Università e Ricerca Lavoro, Salute e Politiche sociali Ministeri Autorità Roma, 18/5/06 18 7

L’AUTORITA’ PER LA VIGILANZA SUI LAVORI PUBBLICI Roma, 18/5/06 19

L’AUTORITA’ PER LA VIGILANZA SUI LAVORI PUBBLICI CONSIGLIO SEGRETERIA TECNICA OSSERVATORIO SERVIZIO ISPETTIVO Societa’ Organismo di Attestazione Stazioni appaltanti Imprese di lavori Societa’ Organismo di Attestazione Stazioni appaltanti Imprese di lavori Societa’ Organismo di Attestazione Stazioni appaltanti Imprese di lavori Societa’ Organismo di Attestazione Stazioni appaltanti Imprese di lavori Societa’ Organismo di Attestazione Imprese di lavori Stazioni appaltanti Imprese di lavori Società d’ingegneria Società d’ingegneria Roma, 18/5/06 20

statistico-economiche Organizzazione dell’Osservatorio dei Lavori Pubblici Direzione generale OSSERVATORIO CENTRALE Segreteria Rapporto funzionale Sistema informativo Monitoraggio e Valutazione dei processi (Qualità dei dati) … Sezione Regionale Sviluppo metodologie e Analisi statistico-economiche Sezione Regionale Sezione Regionale Pianificazione, Comunicazione e Informatica documentale Sezione Regionale Sezione Regionale Sezione Regionale Sezioni Regionali struttura da istituire STRUTTURA REGIONALE Roma, 18/5/06 21

ALTRI SETTORI DI SVILUPPO PROGRAMMAZIONE ECONOMICA NUCLEI DI VALUTAZIONE E VERIFICA SOGGETTI EX ART. 2, COMMA 2, LETT. a) LEGGE N. 109/94 PROCESSO DI PRODUZIONE DEGLI INTERVENTI MIGLIORAMENTO POLITICHE DI SVILUPPO PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI ELABORAZIONI PROGRAMMI DI LAVORI PUBBLICI PROGRAMMI COFINANZIATI CON FONDI STRUTTURALI EUROPEI ELABORAZIONI COMUNICAZIONI costi standardizzati COMUNICAZIONI AUTORITA’ DEI LAVORI PUBBLICI C.I.P.E. PARLAMENTO ALLA CABINA DI REGIA ELABORAZIONI Archivi di settore M.I.P. OSSERVATORIO ex art. 4, comma 15 Flussi informativi COMUNICAZIONI RILEVAZIONI RILEVAZIONI COMUNICAZIONI PROGRAMMI DI LAVORI PUBBLICI PROGRAMMI COFINANZIATI CON FONDI STRUTTURALI EUROPEI STAZIONI APPALTANTI ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI Roma, 18/5/06 22

Data Preparation / Cleaning (Query & Reporting, OLAP) Warehouse Management Rtesearch Users S o u r c e S y s t e m s Data Preparation / Cleaning Data Transformation DW 1° livello DB Design RDBMS Metadati Information Support (Data Mining) Data Transformation DW 2° livello RDBMS Metadati Power Users Data Transformation Information Support (Query & Reporting, OLAP) Metadati Knowledge Users DB Design DB Design DB Design Flussi informativi LEGENDA = Intranet / Internet = Data Transfer Middleware LAN / WAN = Flusso d’informazione Roma, 18/5/06 23

Assegnazione forzata CUP CUP, SIOPE, MIP E SINAP CUP-SIOPE-MIP-SINAP Le iniziative CUP, SIOPE, MIP e SINAP sono tutti progetti in sviluppo che tendono a costruire un sistema organizzativo integrato e funzionante. La messa a regime del sistema richiederà la soluzione di alcuni problemi. Tuttavia, ove l’Autorità, tramite il proprio sistema informativo SINAP, non giungesse in tempo all’appuntamento, sarebbe estromessa di fatto dalle proprie funzioni che sarebbero assunte da altri soggetti. INVESTIMENTI MIP SIOPE Altro Lavori SINAP Codice Unico di Progetto CUP Acquisizione Beni e servizi Rete interbancaria Assegnazione forzata CUP SPESE CORRENTI Pagamenti Personale PA Roma, 18/5/06 24

Molte le banche dati in tema di lavori pubblici Esiste una molteplicità di soggetti che, per il raggiungimento di obiettivi specifici, organizzano e gestiscono diverse banche dati relative agli investimenti pubblici. Numerose banche dati “osservano” lo stesso oggetto. Anche se non tutti i soggetti osservano gli stessi interventi, gli oggetti osservati ricadono tutti nell’universo degli investimenti pubblici. Benché una parte dei dati raccolti sia la stessa, ciascuna banca dati presenta peculiari caratteristiche e punti di vista, oltre che un diverso livello di dettaglio/aggregazione. Allo stato attuale, le analisi effettuate da molteplici “punti di osservazione” isolati o solo parzialmente connessi non danno origine a una conoscenza completa e condivisa. Roma, 18/5/06 25

E’ necessario rendere coerenti le banche dati relative agli investimenti pubblici Roma, 18/5/06 26

Architettura del Sistema flusso degli appalti ANAGRAFE Lavori Beni Servizi Soc. ing. SINAP APPALTI (CUI) PPA Contr . gen. APQ MONIT UPS UVER UVAL DURC Qualif SIOPE CUP WS SOA SA Ing 27 Roma, 18/5/06

RISULTANZE FONDAMENTALI DEGLI ANNI 1999-2004 28 Roma, 18/5/06

1.1 RELAZIONE AL PARLAMENTO 2000 Dati elaborati dall’Osservatorio: 6,6 mln per 38.787 appalti per 37.773 mld £ Appalti superiori a 150.000 €: 92,6% del valore Appalti inferiori a 150.000 €: 22.659 bandi Sviluppo iniziale della finanza di progetto (Project Financing) Difficoltà delle stazioni appaltanti ad attuare la normativa Difficoltà delle Società Organismo di Attestazione (SOA) ad essere impermeabili ad interessi diversi Riduzione (53%) del tempo tra pubblicazione bando e aggiudicazione (99-00) Inosservanza della pubblicità dei bandi di gara: 18,2% Pubblico incanto: 61%; Trattativa privata: 13% con importi elevati (720 mln); Appalto concorso: ricorso limitato Indicatore di concorrenza (N° medio offerte ammesse): 32 (Pubblico incanto); 20 (Licitazione privata); 5 (Appalto concorso) Ribasso medio (16%), correlato al numero delle offerte, variabile tra Regioni Pianificazione triennale e programmazione annuale delle Regioni: condizionata non tanto dai fabbisogni ma dalla capacità delle stazioni appaltanti Difficoltà di comprensione della separazione tra lavori, forniture, servizi Non completa attuazione della disciplina dei lavori pubblici. Da attuare: - leggi e atti normativi regionali - regolamenti governativi - decreti ministeriali - atti di indirizzo governativo 29 Roma, 18/5/06

1.1 RELAZIONE AL PARLAMENTO 2001 Innovazioni normative: Titolo V, Riforma Lavori pubblici e Autorità: incertezza Richiamo a norme europee: non creare ostacoli all’accesso agli appalti Regioni: attenuazione vincoli prescrittivi nazionali e preferenza a imprese locali Auspicio per una disciplina regionale uniformemente adottata Norme fondamentali derogabili in materia di lavori pubblici; ambito indeterminato in sede di redazione di norme delegate; contraente generale Richiamo ai valori della Costituzione e alle regole dell’Unione Europea Autorità: indipendenza e garanzia dell’osservanza delle regole del mercato Lentezza nei tempi di consegna, approvazione, conferimento incarichi e aggiudicazione dei progetti Opportunità di utilizzare la tecnica dei costi standardizzati Pubblico incanto: 66,4%; ribasso medio di aggiudicazione: 16,2% Mancata pubblicità: 11,5%; scostamento tra tempi effettivi e quelli previsti: 80% Sensibile diminuzione del numero delle imprese operanti (concentrazione) SOA: uso improprio di promozioni, devianze nelle procedure di attestazione Casellario informatico per fornire dati su idoneità/comportamenti delle imprese Cooperazione con INAIL, INPS (DURC), ISTAT per scambio dati Cooperazione con DIA e Mininterno per ostacolare le turbative di gara e l’incidenza della criminalità organizzata nella assegnazione degli appalti Fenomeno distorsivo: aggiudicazioni “a turno” con offerta unica ogni volta Direttiva unificata europea per appalti di lavori, servizi e forniture Roma, 18/5/06 30

1.1 RELAZIONE AL PARLAMENTO 2002 Configurazione dei mercati: aumentano i lavori di importo più elevato, tuttavia rimane alto il numero di gare di piccolo importo con imprese di piccole dimensioni che possono partecipare a gare per solo 2 categorie di opere Incremento del 2% (per numero e importo) della trattativa privata Tempi amministrativi circa doppi rispetto a quelli di realizzazione Costante prolungamento dei tempi di realizzazione: 41,8 (00), 57,6 (01), 47,2% (02) Vigilanza su SOA: promozioni, certificati falsi, criteri elastici, conflitti d’interesse Flussi informativi dell’Osservatorio: risorsa strategica. Sviluppo di SINAP, CUP, SIOPE. Necessaria la collaborazione delle Regioni per lo sviluppo dei costi standardizzati che risulterebbero utili per la programmazione CIPE Azione dell’Autorità sulla inosservanza delle norme di sicurezza durante i lavori e di vigilanza sul contenzioso in sede di aggiudicazione Pianificazione e programmazione regionale: disarmonia fra tempi per le decisioni sul bilancio, approvazione dei programmi ed elenco degli interventi; mancato inserimento del sistema assicurativo nel mercato degli appalti; ritardi nei pagamenti. Intese tra Autorità e Regioni specifiche e altri enti locali Organi giurisdizionali europei: ammissibili indici di qualità nelle gare Nuove normative: concessionario, finanza di progetto, contraente generale, appalto integrato (obbligo di progettazione esecutiva), global service, creazione di procedure - non previste dalle norme - da parte delle stazioni appaltanti Necessità di integrazione nell’Autorità della vigilanza su forniture e servizi Roma, 18/5/06 31

1.1 RELAZIONE AL PARLAMENTO 2003 Sintesi del quinquennio 1999-2003 Obiettivi dell’Autorità: rispetto del diritto comunitario, osservanza della disciplina legislativa e regolamentare in materia di lavori pubblici Attività: presidio della qualificazione delle imprese, monitoraggio del mercato degli appalti, accertamenti, ispezioni e verifiche, trasparenza del contenzioso Accettazione del rischio di interventi diretti nei confronti delle devianze Regolamenti di funzionamento attuati; fatica per l’amministrazione e contabilità Incertezze/contrasti con Regioni per l’attuazione del titolo V della Costituzione Ulteriori contatti con enti centrali (INAIL, INPS, ISTAT, CIPE, DIA, GdF, ecc) Autorità punto di riferimento: il mercato abbisogna di regole semplificative: necessità di partecipazione di tutte le componenti (pubbliche e private) Affermazione del modello moral suasion, basato su regole vincolanti e sanzioni Necessità di perfezionamento dei poteri amministrativi dell’Autorità Costi standardizzati: le norme vanno adeguate alle localizzazioni territoriali Ruolo strategico dei lavori pubblici per l’economia e l’ammontare finanziario Orientamento europeo ad una maggiore discrezionalità delle stazioni appaltanti (legge obiettivo, concessionario, contraente generale, project financing, ecc) Abuso di detto orientamento (global service, acquisto di cosa futura, ecc) Passando da vigilanza su processi a vigilanza su risultati, il monitoraggio deve essere analitico (invece che sommario) e il rigore deve essere maggiore Flusso di dati dall’Osservatorio: risorsa strategica per l’azione amministrativa Roma, 18/5/06 32

1.1 RELAZIONE AL PARLAMENTO 2004 Evoluzione del quadro di riferimento: approvazione delle nuove direttive comunitarie in materia di appalti – direttiva 2004/17/CE “che coordina le procedure di appalto degli enti erogatori di acqua ed energia, degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali” e direttiva 2004/18/CE “relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione di appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi” Iniziative tese alla innovazione e alla semplificazione con l’orientamento verso le tipologie di gara tipo “offerta più vantaggiosa”, “dialogo competitivo”, “ accordo quadro”, “sistemi dinamici di acquisizione”, “contraente generale”, “aste online”ecc “Conferimento all’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici in attuazione della normativa comunitaria, dei compiti di vigilanza oggetto della presente disciplina” Prospettive di sviluppo strategico dell’Autorità: messa a frutto dell’esperienza conseguita nella vigilanza sui lavori pubblici per porre in essere una nuova architettura normativa, funzionale, organizzativa e tecnica integrazione delle iniziative tese all’innovazione e alla semplificazione nella nuova architettura integrazione graduale della vigilanza sugli appalti di forniture, e servizi e sugli appalti di settori esclusi (acqua, energia, trasporti e posta) Valore approssimato della spesa pubblica di servizi e forniture nel 2003: 100 mld di euro (7,7% del PIL) rispetto a circa 15 mld di euro di appalti di lavori (RGS) Roma, 18/5/06 33

LE NORME RECENTI: Legge finanziaria 2006 34 Roma, 18/5/06

Legge Finanziaria 2006 65. A decorrere dall’anno 2007, le spese di funzionamento … dell’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici … sono finanziate dal mercato di competenza … … 67. L’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici … determina annualmente l’ammontare delle contribuzioni ad essa dovute dai soggetti pubblici e privati sottoposti alla sua vigilanza … In sede di prima applicazione, il totale dei contributi versati non deve, comunque, superare lo 0,25% del valore complessivo del mercato di competenza. In via transitoria, per l’anno 2006,nelle more dell’attivazione delle modalità di finanziamento previste dal presente comma, le risorse per il finanziamento dell’Autorità sono integrate, a titolo di anticipazione, con il contributo di 3,5 milioni di euro, che il predetto organismo provvederà a versare all’entrata del bilancio dello Stato entro il 31 dicembre 2006. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri è disciplinata l’attribuzione alla medesima Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici delle competenze necessarie per lo svolgimento anche delle funzioni di sorveglianza sulla sicurezza ferroviaria, definendone i tempi di attuazione. 35 Roma, 18/5/06

LE NORME RECENTI: Il Codice dei contratti pubblici di lavori, concessioni, servizi e forniture (Codice De Lise) 36 Roma, 18/5/06

Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture Il quadro comunitario Prima delle direttive 2004/17 e 2004/18, il diritto comunitario disciplinava con quattro distinte direttive gli appalti e concessioni di lavori, servizi, forniture, nonché gli appalti e concessioni di lavori, servizi e forniture nei c.d. settori esclusi. La direttiva 2004/18 unifica la disciplina degli appalti e concessioni di lavori, servizi, forniture nei <<settori ordinari>> (vale a dire tutti, tranne quelli c.d. esclusi, che sono disciplinati dalla direttiva 2004/17, e tranne quelli eccettuati da entrambe le direttive, quali ad. es., gli appalti segretati), mentre la direttiva 2004/17 disciplina gli appalti e concessioni di lavori, servizi e forniture nei settori c.d. <<esclusi>> (rectius: ex esclusi), e che si possono definire <<settori speciali>> (gas, energia termica, elettricità, acqua, trasporti, servizi postali, sfruttamento di area geografica). 37 Roma, 18/5/06

Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture Il Codice crea: Nuovi strumenti contrattuali e mezzi di modernizzazione: - nuovi meccanismi di affidamento (accordo quadro, sistema dinamico di acquisizione, dialogo competitivo, centrali di committenza, avvalimento, contraente generale); - la previsione che l’appalto di lavori possa avere ad oggetto sia la sola esecuzione, sia la esecuzione e progettazione, sia la realizzazione; - l’utilizzo dell’informatica, sia per pubblicazioni e comunicazioni (bandi, avvisi, ecc), sia per attività di contrattazione (v. le aste elettroniche). Nuovi mezzi di garanzia della concorrenza: - maggiore rigore nella predeterminazione dei criteri di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa; - un più articolato contraddittorio nella fase di verifica delle offerte anomale; - l’equivalenza delle specifiche tecniche delle prestazioni contrattuali. Nuovi strumenti di tutela di esigenze sociali e ambientali: - l’utilizzo di criteri ambientali/sociali nella valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa; - la riserva dell’affidamento degli appalti a laboratori che impiegano disabili; - la previsione di speciali procedure per l’edilizia residenziale pubblica. Nuovi settori di applicazione: Nei settori speciali, il settore delle telecomunicazioni esce dall’ambito di applicazione del Codice mentre, invece, vi entra il settore postale. 38 Roma, 18/5/06

Art. 5 Regolamento e capitolati Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture Art. 5 Regolamento e capitolati Lo Stato detta con regolamento la disciplina esecutiva e attuativa del presente codice nelle materie di competenza legislativa statale esclusiva. … Il regolamento … detta le disposizioni … quanto a: programmazione dei lavori pubblici rapporti funzionali tra i soggetti che concorrono alla realizzazione dei lavori, dei servizi e delle forniture, e relative competenze competenze del responsabile del procedimento e sanzioni previste a suo carico progettazione dei lavori, servizi e forniture, con le annesse normative tecniche forme di pubblicità e conoscibilità degli atti procedimentali, nonché procedure di accesso a tali atti requisiti soggettivi, certificazioni di qualità, nonché qualificazione degli operatori economici … procedure di affidamento dei contratti … direzione dei lavori, servizi e forniture … procedure di esame delle proposte di variante 39 Roma, 18/5/06

ammontare delle penali … quota subappaltabile dei lavori … Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture ammontare delle penali … quota subappaltabile dei lavori … norme riguardanti le attività necessarie per l’avvio dell’esecuzione dei contratti e le sospensioni disposte dal direttore dell’esecuzione o dal responsabile del procedimento modalità di corresponsione ai soggetti che eseguono il contratto … tenuta dei documenti contabili … modalità e procedure accelerate per la deliberazione, prima del collaudo, sulle riserve dell’appaltatore collaudo e attività di supporto tecnico-amministrativo … 40 Roma, 18/5/06

Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture Art. 6 Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture … l’Autorità: vigila sull’osservanza della disciplina legislativa e regolamentare vigente … vigila sui contratti di lavori, servizi e forniture … vigila affinché sia assicurata l’economicità di esecuzione … accerta che dall’esecuzione dei contratti non sia derivato pregiudizio al pubblico erario segnala al Governo e al Parlamento … fenomeni particolarmente gravi … formula al Governo proposte … formula al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti proposte per la revisione del regolamento predispone e invia al Governo e al Parlamento una Relazione annuale … sovrintende all’attività dell’Osservatorio … esercita i poteri sanzionatori … vigila sul sistema di qualificazione … svolge attività di composizione delle controversie … 41 Roma, 18/5/06

Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture Art. 7 Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture … 1. Nell’ambito dell’Autorità opera l’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, organo ausiliario dell’Autorità… che opera mediante procedure informatiche, sulla base di appositi convenzioni, anche attraverso collegamento con gli analoghi sistemi della Ragioneria generale dello Stato, dei Ministeri interessati, … 2. La sezione centrale dell’Osservatorio svolge i seguenti compiti: provvede alla raccolta e alla elaborazione dei dati informativi concernenti i contratti pubblici su tutto il territorio nazionale … i bandi e gli avvisi di gara, le aggiudicazioni e gli affidamenti, le imprese partecipanti, l’impiego di manodopera e le relative norme di sicurezza, i costi e gli scostamenti rispetto a quelli preventivati, i tempi di esecuzione e le modalità di attuazione degli interventi, i ritardi e le disfunzioni determina i costi standardizzati … pubblica semestralmente i programmi triennali … promuove la realizzazione di un collegamento informatico con le stazioni appaltanti … 42 Roma, 18/5/06

adempie agli oneri di pubblicità e conoscibilità … Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture garantisce l’accesso generalizzato … ai dati raccolti e alle relative elaborazioni adempie agli oneri di pubblicità e conoscibilità … favorisce la formazione di archivi di settore … cura l’elaborazione di prospetti statistici … Gli avvisi e i bandi sono … pubblicati sul sito informatico dei contratti pubblici istituito presso l’Osservatorio … 43 Roma, 18/5/06

Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture Art. 8 Disposizioni in materia di organizzazione e di personale dell’Autorità e norme finanziarie L’Autorità si dota … di forme e metodi di organizzazione e di analisi dell’impatto della normazione per l’emanazione di atti di competenza e … di atti amministrativi generali … L’Autorità disciplina con uno o più regolamenti la propria organizzazione e il proprio funzionamento, il trattamento giuridico ed economico del personale e l’ordinamento delle carriere, i bilanci, i rendiconti e la gestione delle spese … Il regolamento dell’Autorità … prevede: il termine congruo entro cui i destinatari di una richiesta … devono inviare i dati … la possibilità che l’Autorità invii propri funzionari … la possibilità che l’Autorità convochi … le modalità di svolgimento dell’istruttoria … Le forme di comunicazione degli atti 44 Roma, 18/5/06

7. Il regolamento del personale reca anche la pianta organica … Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture 5. Le delibere dell’ Autorità … sono pubblicate sulla Gazzetta ufficiale … e sul sito informatico dell’Autorità 6. … è istituito un apposito ruolo per il personale dipendente dall’Autorità … 7. Il regolamento del personale reca anche la pianta organica … 8. Al personale dell’Autorità si applicano i principi di cui al dlgs 30 marzo 2001 n. 165 … 9. Al personale dell’Autorità è fatto divieto di assumere altro impiego o incarico … 10. … l’Autorità … può avvalersi di personale assunto con contratto a tempo determinato di diritto privato 11. L’Autorità può altresì avvalersi di personale proveniente da altre amministrazioni in posizione di comando, distacco, fuori ruolo … 12. L’autorità può inoltre avvalersi … di esperti … 13. La gestione finanziaria si svolge in base al bilancio di previsione approvato dall’Autorità entro il 31 dicembre dell’anno precedente a cui il bilancio si riferisce … 45 Roma, 18/5/06

PROBLEMI DA AFFRONTARE Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture PROBLEMI DA AFFRONTARE Notevolissima dimensione quantitativa dei nuovi compiti di vigilanza da svolgere in riferimento al Codice: sul piano finanziario, si dovrebbe trattare un ammontare di appalti di servizi e forniture maggiore da 7 a 10 volte quello dei lavori, paria a 106 mld € [1] - 168 mld €[2] rispetto ad un ammontare di appalti di lavori di circa 16 mld €[3]); sul piano della numerosità degli appalti, gli appalti di lavori sopra soglia, censiti presso la Comunità Europea in un periodo breve ma significativo, rappresentano appena il 15% del totale Notevolissima diversificazione dei settori interessati dagli appalti di servizi e forniture (circa 60 volte maggiore) rispetto agli appalti di lavori, censiti sempre presso la medesima fonte di cui al punto precedente Modelli normativi, tecnici, funzionali e di mercato dei servizi e delle forniture diversi da quelli adottati nel settore dei lavori: ciò vale, in particolare, per i mercati regolati dei settori speciali ove le logiche da adottare possono essere diverse e più articolate [1] Dati RGS del 2003 che comprendono le spese rilevate, riportati da CONSIP [2] Dati Confindustria del 2004 che comprendono anche i trasferimenti e altre forme di finanziamento [3] Dati riportati nella Relazione 2004 dell’Autorità 46 Roma, 18/5/06

MODELLI ORGANIZZATIVI DI VIGILANZA Ad esempio, potrebbero essere adottate tecniche consolidate di monitoraggio: preventivo (studi di fattibilità, analisi dei rischi), concomitante e successivo (valore aggiunto conseguito) 47 Roma, 18/5/06

AREE DI APPLICAZIONE DEL MONITORAGGIO Il monitoraggio può essere effettuato su più aree di applicazione: Monitoraggio sul processo del fornitore controllo della adeguatezza e affidabilità del suo modo di lavorare, delle sue competenze, della sua struttura organizzativa; questa area di applicazione è tipica del monitoraggio analitico. Monitoraggio sulla conduzione del progetto (Quality Assurance) controllo delle attività dei tempi, dei costi e dei rischi. Monitoraggio sulla qualità del prodotto (Quality Control) controllo del rispetto delle specifiche, sia funzionali che di qualità. Monitoraggio sulla bontà dell'investimento controllo del valore aggiunto fornito dal prodotto in relazione all'impiego delle risorse economiche. 48 Roma, 18/5/06

IL MONITORAGGIO SI SVOLGE SEMPRE A FRONTE DI DOCUMENTI DI RISCONTRO Il Manuale di Qualità costituisce il modello di riscontro per il Monitoraggio sul processo del fornitore Il Piano di Qualità costituisce il modello di riscontro per il Monitoraggio sulla qualità dei prodotti Il Piano di Progetto costituisce il modello di riscontro per il Monitoraggio sulla conduzione del Progetto L'Analisi dei costi e dei benefici costituisce il modello di riscontro per il Monitoraggio sulla bontà dell'investimento 49 Roma, 18/5/06

MONITORAGGIO PREVENTIVO Studi di fattibilità RUOLO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA’: Verifica della compatibilità tra obiettivi strategici, interventi di attuazione e risorse disponibili Strategie applicative tecniche organizzative Studio di fattibilità Risorse Umane e tecnologiche Obiettivi e politiche Identificazione interventi e progetti Definizione costi relativi Pianificazione strategica Dimensionamento risorse Definizione dei progetti Lo studio di fattibilità costituisce lo snodo tra il processo di pianificazione strategica triennale e quello di programmazione operativa annuale delle Regioni Allocazione risorse e costi Controllo progetti in corso Programmazione Monitoraggio dei progetti Sviluppo progetti 50 Roma, 18/5/06

Analisi del rischio di progetto MONITORAGGIO PREVENTIVO Studi di fattibilità Fattori di rischio Analisi del rischio di progetto Utilizzo di nuovi apparati Il progetto utilizzerà nuove apparecchiature rispetto all’esperienza disponibile Dimensione risorse umane Numero di persone interne ed esterne coinvolte nel progetto e quantità di mesi-persona Esempio di analisi di rischio nell’ambito di uno studio di fattibilità per un progetto ICT che comporta l’acquisizione di beni e servizi Utilizzo di nuovi software di base, d'ambiente e di middleware Dimensione tecnologica è la quantità di dati da trattare, le dimensioni e le curve di traffico, la realizzazione dei prodotti software relativi alla soluzione Il progetto utilizzerà nuovi sistemi operativi, nuovi monitor teleprocessing, nuovi DBMS, nuovi compilatori, nuove interfacce grafiche Innovazione tecnologica Dimensione E’ la difficoltà di adattamento dell’ambiente e alla continua evoluzione ICT offerta dal mercato; è inversamente proporzionale all’esperienza professionale disponibile. E’ la quantità di risorse coinvolte nel progetto. Dimensione economica è l’impegno finanziario stimato per la progettazione e la realizzazione della soluzione Utilizzo di nuove soluzioni Il progetto attua soluzioni basate sull'interconnessione, sul mix di reti locali di telecomunicazioni e geografiche, sulla presenza di gateway, etc. Numero di persone Numero di mesi-persona Milioni di Euro alto >8 medio 8-4 basso <4 Rischio alto >36 medio 36-12 basso <12 Rischio alto >3 medio 3-0.5 basso <0.5 Rischio Utilizzo di software specializzato Il progetto necessita di software di tipo sistemistico o applicativo di alta specializzazione e complessità home-made Fonte: Mc Kinsey, 1986 51 Roma, 18/5/06

Pietre miliari superate fondamentali conseguiti MONITORAGGIO CONCOMITANTE Controllo degli stati di avanzamento Grafo PERT Stima del progetto Definizione delle attività e delle relazioni 1 2 3 J F M A Diagramma di pianificazione delle attività fondamentali Ordini di lavoro Work Descr. Pianificazione del personale Activity Elenco dei costi fondamentali WBS Elemento Budget Effettivo S CEMICS S1 AT INT PDR SRR 5 8 6 7 9 10 4 Stima dei tempi Sforso in funzione delle attività Pianificazione delle attività in funzione del tempo Grafo PERT aggiornato Valore conseguito in termini di raggiungimento delle pietre miliari Autorizzazione a procedere Costi in lire Costo in lire Strutturazione del lavoro carichi di progetto Tempificazione dei attività aggiornate Ore di lavoro Diagramma di carico del personale espresso in ore di lavoro Lavoro effettuato Pietre miliari superate Andamento dell’uso del budget Rapporto sui valori fondamentali conseguiti conseguito Valore riferimento Valore di Tecniche di pianificazione e controllo di gestione di progetti Fonte: Boehm, B.B., Software Engineering Economics, Prentice Hall, 1981 L’impianto di un sistema di programmazione e controllo di gestione dei progetti complessi è oneroso, richiede professionalità alte e ha un maggior costo: 3–7% Per queste ragioni non viene spesso attuato dal fornitore né preteso dal committente . Tuttavia, i progetti privi di Studi di fattibilità e di Programmazione controllo di tempi e costi costano circa il 30% in più Roma, 18/5/06 52

CONTROLLO DI GESTIONE DEI PROGETTI Indicatori di base: MONITORAGGIO CONCOMITANTE Controllo degli stati di avanzamento CONTROLLO DI GESTIONE DEI PROGETTI Indicatori di base: BCWS Costo del lavoro programmato calcolato a costi budgettari BCWP Costo del lavoro eseguito ACWP Costo effettivo del lavoro calcolato a costi effettivamente sostenuti Indicatori finali: BAC Budget alla fine del progetto EAC Stima del costo alla fine del progetto CV Variazione del costo (ACWP – BCWP) SV Variazione di costo programmata (BCWS – BCWP) VAC Variazione di costo effettiva alla fine del progetto (EAC – BAC) ETC Stima del costo del progetto CPI Indice di prestazione del costo (BCWP/ACWP) SPI Indice di prestazione della programmazione BCWP/BCWS) Costi EAC VAC BAC ETC ACWP BCWS CV SV Tempi BCWP Data programmata di fine progetto Data aggiornata di fine progetto Momento attuale Slittamento La metodologia del “Valore aggiunto conseguito” di controllo di gestione dei progetti richiede una precisa contabilità dei costi Roma, 18/5/06 53

DIAGRAMMA ESPLICATIVO degli indicatori prestazione: CPI (Efficienza finanziaria) e SPI (Efficienza di programmazione) RealizzazionEccezionale: CPI & SPI> 1,15 RealizzazioneMolto buona: CPI & SPI> 1,1 1.18 Realizzazione in anticipo e Costi superiori a quanto programmato Realizzazione in anticipo e Costi inferiori a quanto programmato 1.14 1.10 CPI 1.06 OBIETTIVI: CPI: da 0,95 a 1,08 SPI: da 0,95 a 1,08 RealizzazioneSoddisfacente:CPI & SPI > 1,0 1.00 CPI 1.02 0.98 0.95 Realizzazione in ritardo e Costi superiori a quanto programmato 0.90 Realizzazione in anticipo e Costi superiori a quanto programmato 0.86 RealizzazioneSufficiente: CPI or SPI > 0,90 0.82 0.82 0.86 0.90 0.95 0.98 1.00 1.02 1.06 1.10 1.14 SPI Origine che parte da: CPI = 0,82 SPI = 0,82 Realizzazione Insoddisfacente: CPI or SPI < 0.90 Fonte: Larry Szutenbach. US Navy Earned Value Management Integrated Program Management Conference November 2001 Sanità Futura 2005 - Ruolo dell’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici Estratto dalla Relazione 2005 al Parlamento a cura di Augusto, Leggio Direttore dell’Osservatorio dei lavori pubblici a.leggio@avlp.it Roma, 18/5/06 54

DIAGRAMMA CHE INDICA LA PRESTAZIONE COMPLESSIVA MEDIA (BARICENTRO) DI UN INVESTIMENTO COMPOSTO DA PIU’ APPALTI 0.82 0.84 0.86 0.88 0.90 0.92 0.94 0.96 0.98 1.00 1.02 1.04 1.06 1.08 1.10 1.12 1.14 1.16 1.18 SPI CPI * Baricentro Realizzazione in anticipo e Costi superiori a quanto programmato Realizzazione in anticipo e Costi inferiori a quanto programmato CPI Realizzazione in ritardo e Costi superiori a quanto programmato Realizzazione in anticipo e Costi superiori a quanto programmato Fonte: Larry Szutenbach. US Navy Earned Value Management Integrated Program Management Conference November 2001 Origine che parte da: CPI = 0,82; SPI = 0,82 Roma, 18/5/06 55

CONCLUSIONI * SEMPLIFICAZIONE Nel contesto tratteggiato, che presenta complessità derivanti dall’accelerazione dei processi di sviluppo, da maggiori opportunità, ma anche da rischi e minacce che superano i confini nazionali, l’unica via ragionevolmente percorribile consiste, in una logica di cooperazione, nella definizione di un percorso basato su nuove tecniche di monitoraggio e su cinque pilastri: * INFORMATICA * DECENTRAMENTO * ESTERNALIZZAZIONE * ARCHIVISTICA * SEMPLIFICAZIONE 56 Roma, 18/5/06

Appendice normativa 57 Direttive CE Normativa nazionale Roma, 18/5/06 Direttiva 92/50/CE del 18.6.1992 (modificata da direttiva 97/52/CE del 13.10.1997) in materia di servizi. Direttiva 90/531/CE del 17.9.1990 e Direttiva 93/38 del 14.6.1993 (modificata da direttiva 98/4 CE del 16.2.1998) in materia di appalti degli enti erogatori di acqua, energia, gas, energia termica, degli enti che forniscono servizi di trasporto e degli enti che operano nel settore delle telecomunicazioni . Direttive n.77/62 del 21.12.1976, n.80/767 e n. 88/295/CE del 22.3.1988,e Direttiva 93/36/CEE del 14.6.1993 (modificata da direttiva 97/52/CE del 13.10.1997), in materia di forniture. Direttiva 2004/17/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 che coordina le procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia, degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali Direttiva 2004/18/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi Regolamento 1874/04 del 28.10.2004 modificazione soglia applicazione direttive 17 e 18/2004 Regolamento 1564/2005 del 7.9.2005 modelli formulari bandi e avvisi Normativa nazionale d.lgs. 24.7.1992 n.358– Testo unico delle disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture in attuazione delle direttive 77/62/CEE, 80/767/CEE E 88/295/CEE. (come modificato dal d.lgs.. 20.10.1998 n.402) d.lgs. 157/1995 – Attuazione della direttiva 92/50/CEE in materia di appalti pubblici di servizi (testo modificato dal decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 65, in G.U. n. 70 del 24 marzo 2000) d.lgs. 158/1995 – Attuazione delle direttive 90/531/CEE e 93/38/CEE relative alle procedure di appalti nei settori esclusi  (testo come aggiornato dal decreto legislativo 25 novembre 1999, n. 525) D.P.R. 18.4.1994 n. 573 regolamento per la semplificazione delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di forniture di importo sotto soglia Legge 18.4.2005 n. 62 legge comunitaria 2004 Programma di razionalizzazione della spesa pubblica - Consip Legge 23 dicembre 1999, n. 488 - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2000), art. 26. Acquisto di beni e servizi Decreto Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica 24 febbraio 2000 Conferimento alla Consip S.p.A. dell'incarico di stipulare convenzioni e contratti quadro per l'acquisto di beni e servizi per conto delle amministrazioni dello Stato Circolare del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica 23 giugno 2000, n. 1 - Convenzioni di cui all'art. 26, L. 23 dicembre 1999, n. 488, ed attività affidate alla Consip S.p.A. ai sensi del D.M. 24 febbraio 2000 57 Roma, 18/5/06

58 Giurisprudenza Roma, 18/5/06 Legge 23 dicembre 1999, n. 488 - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2000), art. 26. Acquisto di beni e servizi Decreto Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica 24 febbraio 2000 Conferimento alla Consip S.p.A. dell'incarico di stipulare convenzioni e contratti quadro per l'acquisto di beni e servizi per conto delle amministrazioni dello Stato Circolare del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica 23 giugno 2000, n. 1 - Convenzioni di cui all'art. 26, L. 23 dicembre 1999, n. 488, ed attività affidate alla Consip S.p.A. ai sensi del D.M. 24 febbraio 2000 Legge 23 dicembre 2000, n. 388 - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2001), art. 58. Consumi intermedi, art. 59. Acquisto di beni e servizi a rilevanza regionale degli enti decentrati di spesa , art. 60. Analisi dei mercati dei prodotti acquistati dalla pubblica amministrazione, art. 61. Spese per l'energia elettrica, postali e per combustibili Convenzione per la realizzazione e gestione delle attività di cui alla legge 23 dicembre 1999, n. 488, e alla legge 23 dicembre 2000, n. 388 tra il Dipartimento dell’Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi del Tesoro del Ministero dell’economia e delle finanze e la Consip S.p.a. per il triennio 2005-2007, sottoscritta il 4 marzo 2005 Legge 28 dicembre 2001, n.448 - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2002), art. 24. Patto di stabilità interno per province e comuni, art. 32. Contenimento e razionalizzazione delle spese Legge 24 dicembre 2003, n.350 - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2004), art. 3. Disposizioni in materia di oneri sociali e di personale e per il funzionamento di amministrazioni ed enti pubblici Decreto Legge 12 luglio 2004, n. 168, convertito, con modificazioni, in legge 30 luglio 2004, n. 191 - Interventi urgenti per il contenimento della spesa pubblica, art. 1. Interventi correttivi di finanza pubblica, co. 4 D.P.C.M.11 novembre 2004, n.325 - Regolamento per le procedure di gara non concluse bandite dalla CONSIP S.p.a. Legge 23 dicembre 2005, n.266 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale dello stato Enti locali D. lgs 18.8.2000 n.267 Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali a norma dell'articolo 31 della legge 3 agosto 1999, n. 265 legge costituzionale 18.10.2001 n.3 legge 5.6.2003 n.131 Giurisprudenza Corte Costituzionale n. 272 del 13.6.2004 Tar Sardegna 2.8.2005 n.1729, Tar Friuli 15.7.2005 n.634, Tar Lazio 2.9.2005 n.6581 Autorità Garante Concorrenza e Mercato Provvedimento n. 14414 del 15.6.2005 sul trasporto pubblico locale Parere del 13.9.2005 sui servizi idrici 58 Roma, 18/5/06

GRAZIE PER L’ATTENZIONE 59 Roma, 18/5/06