DIPARTIMENTO PATOLOGIA DELLE DIPENDENZE ASLTO4 «A casa tua» un progetto innovativo di supporto domiciliare e contrasto della marginalità sociale Isabella Delsedime – Anna Sabbione Ancona 26 nov 2015 LOGo ASL TO 4
Terza parte 11,30-13,00La prossimità, la relazione paziente operatori, lavorare sui confini. Equipe mista e superamento del confine servizio pubblico-privato sociale. Esercitazione di gruppo sui confini e discussione
Stare sui confini Quali confini vorresti proteggere? Quali confini vorresti abbattere? I.Delsedime - A.Sabbione
Quando il confine passa sulla soglia di casa… Un buon modo di progettare, verificare l’andamento, prevedere le difficoltà e cogliere il senso dell’intervento domiciliare nella casa della persona è……. considerare una possibile inversione dei ruoli. I.Delsedime - A.Sabbione 2015 Opera realizzata nei laboratori espressivi condotti dall’artista Paola Risoli per ASLTo4 e Associazione Mastropietro & C. ONLUS
Lo Spazio dell’Abitare Umano In antropologia ci sono due teorie per concepire, da un punto di vista fenomenologico, lo spazio dell’abitare umano. La prima attribuisce una funzione fondatrice (primaria) al muro La seconda l’attribuisce al tetto. I.Delsedime - A.Sabbione 2015 Opera realizzata nei laboratori espressivi condotti dall’artista Paola Risoli per ASLTo4 e Associazione Mastropietro & C. ONLUS
Questo dualismo distingue di fatto gli edifici in due gruppi. La casa occidentale deriva da un muro, la casa in Micronesia è frutto di un tetto. I castelli sono un muro, i templi in Giappone sono un tetto, etc. Qual è la differenza? Il muro rinvia al concetto di limite/confine/barriera: confronto fra pari Il tetto, invece, a quello di protezione da qualcosa che è sopra di noi…e che puo’ essere pericoloso. I.Delsedime - A.Sabbione 2015
La necessità di un tetto … Nella cultura occidentale avere o non avere una casa determina l’inclusione o l’esclusione sociale, tanto che noi chiamiamo chi vive ai margini della società «senza fissa dimora»… oppure «senzatetto». Il dualismo di muro contrapposto a tetto rimanda alla preistoria, perché le caverne del neolitico rappresentavano entrambe le cose. La parte verso l’entrata era una sorte di tetto, la parte in fondo – quella generalmente dipinta – era un muro. L’abitare nasce in primo luogo con la costruzione di un tetto, il muro verrà in seguito. Non è impossibile immaginare dei tetti senza mura – li troviamo in Asia, nel Pacifico, le stessa tende berbere sono solo dei tetti Al contrario un muro senza tetto non rappresenta un’abitazione. I.Delsedime - A.Sabbione 2015
Lavorare sul confine La soglia di casa, dove passa il confine fra esterno e interno, l’importanza di definire un sano limite superando il barricarsi in casa e il lasciare entrare chiunque… Il setting a geometria variabile, la necessità di declinare tecniche e saperi professionali definiti in contesti nuovi e poco definiti La relazione e l’alleanza, equilibrio fra distanza e vicinanza I.Delsedime - A.Sabbione
9 Le tecniche Gli incastri fra le specificità e le differenze professionali Gli strumenti operativi sono le nostre tecniche ma pensate in un modo diverso. Non si tratta di abbandonare o cambiare i nostri strumenti professionali, ma di declinarli con la massima “leggerezza”, ossia senza quella “pesantezza” che nell’immaginario dei pazienti, e a volte anche nella realtà, hanno “l’assistente sociale, il medico, lo psicologo etc. etc.”
Equipe mista Essenziale dunque l’integrazione fra operatori di riferimento che conoscono e accompagnano la storia, lunga, del paziente, operatori competenti nell’intervento psicoeducazionale e terapeutico domiciliare, che “rilanciano” progetti e proposte, operatori attivi all’esterno degli ambienti ambulatoriali, pratici nella rete locale. I.Delsedime - A.Sabbione 10
Pari dignità Un progetto «a scavalco» fra Servizio Pubblico e privato sociale… L’incontro fra due modelli a partire da storie ed esperienze diverse, fondano la capacità di innovare con un modello di intervento condiviso pensato e realizzato insieme. I.Delsedime - A.Sabbione 11
Ostacoli superati La progettazione domiciliare ha delle pre- condizioni: rispetto, sicurezza, professionalità, delicatezza, non accanimento. Si costruisce da parte di operatori capaci di superare pregiudizi e giudizi, diffidenze, rigidità, e dentro servizi che non alzano barriere operative e organizzative, complici la burocrazia e i limiti alla spesa Ha degli effetti: riconoscimento al paziente di competenze, punto di equilibrio fra positiva vicinanza e sana distanza
Stare sui confini Quali confini vorresti proteggere? Quali confini vorresti abbattere? I.Delsedime - A.Sabbione