La percezione del movimento

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Transcript della presentazione:

La percezione del movimento

Motion Perception Elaborazione computazionali per la percezione del movimento di stimoli visivi I movimenti degli occhi Usare le informazioni di moto L’uomo che non poteva vedere il movimento

Computation of Visual Motion Come è possibile costruire un detettore per il movimento? Va considerato il cambiamento di posizione nel tempo Quindi è un buon inizio considerare due recettori adiacenti divisi da una distanza stabilita e fissa

Movimento è un cambiamento di posizione con tempo

A Neural Circuit for Detection of Rightward Motion (Part 1) Show neural circuit for the detection of rightward motion (Figure 7.3).

Il detettore di Reichardt Nulla Preferita

A Neural Circuit for Detection of Rightward Motion (Part 2) Demo

E’ possibile ottenere semplici detettori di moto attraverso filtri lineari che ritardano l’informazione e la integrano fra loro attraverso somme

Computation of Visual Motion (cont’d) Moto apparente: E l’illusoria impressione di un movimento creata dalla accenzione in tempi diversi ed in rapida successione di luci statiche

Still Images from an Animation Show Daffy Duck example of still pictures producing apparent motion (Figure 7.4).

Computation of Visual Motion (cont’d) Il moto apparente fu per la prima volta scoperto da Sigmund Exner (1875) I circuiti neurali deputati all’analisi del moto non necessitano di un moto reale per attivarsi

Computation of Visual Motion (cont’d) Apertura: L’apertura è una fessura che permette solamente una visione parziale dell’oggetto. Il problema della corrispondenza (di moto): Il problema affrontato dai detettori di movimento per sapere quale feature presente in un frame N, corrisponde ad una particolare feature del frame N-1 Il problema dell’apertura: Riguarda il fatto che quando un oggetto in movimento è visto attraverso una fessura, localmente (a livello dell’analisi di un detettore cioè) la direzione del movimento può risultare ambigua

Il problema dell’apertura

Movimento componente e movimento globale

Sommario Poiché i neuroni di V1 vedono il mondo attraverso piccole finestre (i loro campi recettivi) questo porta al ben noto problema dell’apertura

Movimento componente e movimento globale

Global Motion Detector Show diagram of global-motion detector (Figure 7.6). Demo

Computation of Visual Motion (cont’d) Abbiamo degli indizi per individuare la posizione nel sistema percettivo dei detettori di moto globale: Lesioni negli strati magnocellulari del Corpo Genicolato Laterale rendono deficitaria la percezione di oggetti grandi ed in movimento rapido Lobo Temporale mediale: Gioca un ruolo molto importante nella percezione del movimento La maggior parte dei neuroni in MT sono sensibili ad una particolare direzione di movimento

The Medial Temporal Lobe Show medial temporal lobe (Figure 7.7).

V1 MT Movie

Computation of Visual Motion (cont’d) Da esperimenti sulle scimmie (Newsome and Pare, 1988) Utilizzavano scimmie addestrate a percepire il movimento di punti correlati Le aree MT delle scimmie venivano lesionate Risultati: Le scimmie necessitavano di un livello di segnale (in termini di “robustezza” del movimento in una direzione dei pallini) 10 volte più alto rispetto a prima

The Newsome and Pare Paradigm Show Newsome and Pare’s experimental paradigm (Figure 7.8).

Maunsell e Newsome 100% left 20% left 0% correlated 50% right

Risposta comportamentale di 4 scimmie

Computation of Visual Motion (cont’d) Svantaggi dell’usare i metodi di lesionamento selettivo per lo studio del moto: Sono metodi invasivi Le lesioni possono essere incomplete o danneggiare altre aree oltre a quelle di interesse

Risposta comportamentale di 4 scimmie con stimolazione di area MT

Ci sono prove molto robuste sia fisiologiche che comportamentali a sostegno dell’idea che l’area MT sia coinvolta nella percezione globale del movimento

Computation of Visual Motion (cont’d) Post illusione di movimento: L’illusione del movimento di un oggetto stazionario dopo una prolungata esposizione ad un movimento reale L’esistenza di tale illusione implica l’esistenza di processi di opponenza per la percezione del movimento tipo quelli attivi per la percezione del colore Trasferimento interoculare: Il trasferimento di un effetto (per esempio l’adattamento) da un occhio all’altro

Waterfall illusion: Robert Addams

Computation of Visual Motion (cont’d) Cosa ci dice il trasferimento interoculare circa la posizione del MAE nel sistema percettivo visivo? Esso è il risultato dell’attività di neuroni del sistema visivo posizionati in zone dove l’informazione dei due occhi è combinata insieme L’input di entrambi gli occhi è combinato in V1

Computation of Visual Motion (cont’d) Movimento di primo ordine: Movimento di un oggetto definito da differenze di luminanza Movimento di secondo ordine: Il movimento di un oggetto definito da cambiamenti di contrasto o texture ma non di luminanza

Second-Order Motion (Part 1) Show phenomenon of second-order motion (Figures 7.9, 7.10).

Second-Order Motion (Part 2)

Il detettore di Reichardt non risponda al movimento di secondo ordine Nulla Preferita

Movimento di secondo ordine nel mondo reale

Eye Movements Movimenti oculari: Movimenti lenti: Gli occhi si muovono lentamente per seguire un oggetto Saccade: Rapido movimento degli occhi che cambia il punto di fissazione da un punto ad un’altro Collicolo superiore: Struttura del mesencefalo che gioca un ruolo importante nell’iniziare e guidare i movimenti oculari

Smooth Pursuit Demonstrate eye movements (Figure 7.12).

Eye Movements (cont’d) Perché noi percepiamo la penna in movimento nel primo caso ma vediamo il puntino fermo nel secondo caso? Perché in un caso c’è movimento oculare

I movimenti oculari Servono per: spostare lo sguardo stabilizzarlo Mantenere l’immagine degli oggetti di interesse entro 0.15° della fovea. Stabilizzare la velocità di slittamento < 2-3°/sec Add: Traces of slow pursuit Mary Hayhoe or Mike Land Check Kandel chapter for good slides

Eye Movements (cont’d) Ad ogni occhio sono attaccati sei muscoli arrangiati in tre coppie: Questi sono controllati da una estesa rete di strutture neurali del cervello Quando stimolati da segnali elettrici si possono osservare movimenti oculari Se inibiti (per esempio attraverso l’iniezione di curaro) si perde l’immagine visiva

Physiology of the Eye (Part 1) Show physiology of eye, muscles (Figure 7.13).

Physiology of the Eye (Part 2)

Physiology of the Eye (Part 2)

La stimolazione di neuroni del collicolo superiore delle scimmie fa si che esse eseguano un movimento oculare in una certa direzione (la stimolazione di una cellula vicina produce un movimento diverso) Al contrario stimolando neuroni del frontal eye field (FEF corteccia premotoria) si ottiene un movimento oculare che mantiene la fissazione su un certo punto nello spazio.

Eye Movements I movimenti oculari volontari sono di tre tipi. Movimenti di inseguimento lento Vergence eye movements: Tipo di movimento oculare nel quale i due occhi si muovono in direzioni opposte. Questi movimenti sono effettuati volontariamente Saccadi: Anche queste sono fatte deliberatamente. Queste si concentrano per posizionare lo sguardo dove c’è il massimo di informazione come ad esempio i bordi.

Movimenti saccadici

Eye Movements (cont’d) Un problema molto complesso è quello di distinguere se un movimento attraverso la retina è dovuto a movimenti oculari oppure allo spostamento di un oggetto Soppressione saccadica: Una riduzione della sensibilità nella percezione visiva che occorre al momento in cui si effettua un movimento saccadico. Questo serve ad eliminare le strisce (come quelle ottenute fotografando un oggetto in rapido movimento) dall’immagine retinica durante i movimenti oculari

Add Hoffmann slide Intergrate more classic stuff

Soppressione saccadico Sembra che il percorso magno ma non parvo sia soppresso durante il saccade

Eye Movements (cont’d) Il sistema motorio risolve il problema del perché un oggetto statico possa apparire in movimento mandando due “copie” di ogni ordine per eseguire un movimento oculare Una “copia” va ai muscoli oculari Un altra (“copia afferente”) va ad un area del sistema visivo che è stata nominata “comparatore” Il comparatore può compensare per i cambiamenti dell’immagine dovuti ai movimenti oculari inibendo il tentativo di qualsiasi altra parte del sistema visivo di interpretare i cambiamenti come dovuti ad un movimento dell’oggetto

The Comparator Show the comparator (Figure 7.16).

Sommario Il sistema percettivo visivo si trova a dover affrontare il complicato problema di capire quale movimento segnalato a livello retinico è dovuto realmente allo spostamento degli oggetti e quale invece allo spostamento della nostra testa. In più si devono attivare meccanismi di soppressione ogni volta che spostiamo gli occhi per mantenere una nitida visione del mondo!

Il nistagmo: piccoli movimenti involontari

Using Motion Information Come vengono utilizzate le informazioni di moto per gli spostamenti? Vettore Ottico: Descrive l’insieme dei raggi luminosi che interagiscono con gli oggetti del mondo esterno posti di fronte all’osservatore.Parte di questi raggi raggiungono l’osservatore e permettono a lui di vedere. Flusso ottico: Cambiamenti nella posizione angolare di punti dell’immagine prospettiva che vengono percepiti durante gli spostamenti del soggetto Esempio di un pilota in fase di atterraggio: “Espansione radiale”

Movimento complesso: flusso ottico

Optic Flow Show idea of optic flow (Figure 7.17).

Neural response in MSTd Duffy & Wurtz, 1991

Un area nella corteccia umana che risponda a flusso ottico Translation Flow SB

Using Motion Information (cont’d) Movimento biologico: Il tipo di movimento congruo allo spostamento di agenti biologici (i.e., umani, animali)

Biological Motion Demo Show concept of biological motion (Figure 7.18). Demo

Asincronie temporali e ruolo del movimento biologico nella percezione temporale Che cosa è il movimento biologico? Percezione Temporale 2006

Asincronie temporali e ruolo del movimento biologico nella percezione temporale Che cosa è il movimento biologico? Percezione Temporale 2006

Una teoria proposta per spiegare come possono gli umani essere così bravi a calcolare il tempo di impatto (TTC) è quella del tau: secondo questa teoria si terrebbe conto dell’ingrandimento sulla retina dell’immagine al variare della distanza dell’oggetto in avvicinamento.