Lavoro al videoterminale

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Transcript della presentazione:

Lavoro al videoterminale Linee guida Decreto Ministeriale del 2 ottobre 2000 A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Definizione Videoterminale Uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento e di visualizzazione utilizzato A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Definizione : posto di lavoro Insieme che comprende le attrezzature munite di videoterminali, con tastiera o altro sistema di immissione dati o software per interfaccia uomo macchina, gli accessori opzionali , le apparecchiature connesse, comprendenti l’unita dischi, il telefono, il modem, la stampante, il supporto per i documenti, la sedia, il piano di lavoro nonche’ l’ambiente di lavoro circostante A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Definizione di lavoratore Il lavoratore che utilizza una attrezzatura munita di video terminale in modo abituale e sistematico per venti ore alla settimana dedotte le interruzioni di cui si fa riferimento all’art. 54 A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Obbligo del datore di lavoro Adeguata formazione ed informazione Formazione iniziale e permanente Coinvolgimento operatore VDT Supporto logistico per la formazione Controllo e verifica attivita’ svolta e risultati della formazione Progettazione e/o acquisto di programmi idonei Progettazione ambiente e posto di lavoro Organizzazione attivita’ lavorativa A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Problemi derivanti dal prolungato uso del videoterminale Disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico: disturbi alla colonna vertebrale, muscolari, alla mano e all’avanbraccio. Disturbi della vista (oculo visivi o astenopatia): bruciore, lacrimazione, secchezza, fastidio alla luce, visione annebbiata o sdoppiata, stanchezza Affaticamento mentale A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone Problemi derivanti dal prolungato uso del videoterminale SINTOMI PSICOLOGICI eseguire il proprio lavoro in spazi insufficienti, Rumorosi in fretta a ritmo imposto sia troppo elevato che troppo lento con software complessi Sono rappresentati da : mal di testa Insonnia digestione difficile stanchezza eccessiva ansia tensione nervosa, irritabilità e depressione. Per eliminare tali sintomi bisogna rimuovere le cause di stress con opportuni provvedimenti A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone Fattori di stress Rapporto conflittuale con la macchina Contenuto e complessita’ del lavoro Carico di lavoro Responsabilita’ Rapporti con i colleghi e coi superiori Fattori ambientali A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Cause dei disturbi associati all’uso del videoterminale (astenopatia) Disturbi alla vista e agli occhi Errata illuminazione Errata ubicazione del videoterminale Condizioni ambientali sfavorevoli Inadeguatezza del software o del videoterminale Insufficiente contrasto dei caratteri rispetto allo sfondo Posizione statica con impegno visivo ravvicinato e prolungato Microclima inadeguato (umidita’ relativa e ventilazione inadeguate) Presenza di microinquinanti ambientali ad azione irritante Difetti visivi non o mal corretti A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone Che cosa è l’ozono? L’ozono (O3) è un gas normalmente incolore, più pesante dell’aria e caratterizzato da un odore pungente L’ozono è un componente naturale dell’atmosfera la cui presenza nella stratosfera (~ 15-50 km di altitudine) consente di schermare le radiazioni solari UV A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Il processo di produzione La produzione di ozono avviene durante la fase di stampa di fotocopiatrici, stampanti laser e fax a causa del processo di carica e scarica prodotto dal campo elettrico generato tramite fili corona‘ effetto corona è un fenomeno per cui una corrente elettrica fluisce tra un conduttore a potenziale elettrico elevato ed un fluido neutro circostante, generalmente aria. A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone Schema funzionale A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Concentrazioni di ozono misurate in ambienti di lavoro della P.A. A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone Livelli di emissione La velocità di emissione dell’ozono dipende dal tipo di macchina utilizzata e dalla manutenzione della stessa. Uno studio condotto su cinque fotocopiatrici diverse ha mostrato, prima della manutenzione, livelli di emissione di ozono compresi tra 16 e 131 g/copia ed un livello medio di emissione pari a 40 g/copia. Dopo la manutenzione i livelli di emissione di ozono sono risultati compresi tra 1 e 4 g/copia. A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Come riconoscere l’astenopatia Sensazione e bruciore agli occhi Stanchezza e peso oculare Lacrimazione in eccesso Annebbiamenti temporanei Deficit di messa a fuoco A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Cause dei disturbi associati all’uso del videoterminale Problemi legati alla postura: errata posizione del corpo, posizione contratta e statica, movimenti ripetitivi rapidi A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Cause dei disturbi associati all’uso del videoterminale Affaticamento fisico e mentale: operazioni monotone e ripetitive, cattive condizioni ambientali, rumore, software inadeguato A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Come evitare i disturbi associati all’uso del videoterminale Progettazione ergonomica del posto di lavoro Rispetto delle pause Videoterminale appropriato Uso di occhiali che correggano eventuali difetti di vista A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Caratteristiche videoterminale, tastiera e mouse Software: facile d’uso, adeguato alla mansione,velocità di risposta adeguata, dotato di funzione di guida Monitor: orientabile e inclinabile, luminosità e contrasto regolabili, involucro di colore chiaro, caratteri definiti e stabili, schermo esente da sfarfallamento, schermi piatti a cristalli liquidi o al plasma Tastiera: ergonomica,indipendente, di basso spessore, inclinabile, stabile e con tasti dalla superficie infossata e caratteri leggibili, dotata di poggiapolsi Mouse: ergonomico eventualmente dotato di poggiapolsi A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone E’ importante verificare la presenza della marcatura CE sul videoterminale che garantisce che i campi eletromagnetici sono al di sotto dei limiti raccomandati Le irritazioni cutanee legate ai campi elettrostatici possono essere evitate grazie all’istallazione di filtri elettrostatici A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone Vantaggi CE Il marchio di sicurezza fornisce la garanzia che: • il prodotto è conforme ai requisiti di legge ed è stato sottoposto da un ente terzo alle prove necessarie per verificarne la conformità ai requisiti di sicurezza prima dell'immissione sul mercato • l'azienda di produzione è stata sottoposta a controllo • la produzione è soggetta ad una periodica sorveglianza da parte dell'ente di certificazione per accertare il mantenimento dello standard qualitativo A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone E allora…………… Ci prendono per i fondelli anche i cinesi!!!!!!!!! A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Disturbi causati da condizioni ambientali sfavorevoli Secchezza mucose degli occhi o della gola (scarsa umidità o cattiva qualità dell’aria per la presenza di inquinanti. L’umidità relativa deve essere compresa tra il 40% e il 60%) Mancato comfort termico (temperature troppo alte o basse, correnti d’aria. La temperatura deve essere di 18° C in inverno e la differenza tra quella interna e quella esterna in estate non deve superare i 7° C) Inquinamento acustico (attrezzature rumorose. Il rumore non deve disturbare l’attenzione e la comunicazione verbale) A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone Illuminazione L’illuminazione deve permettere la facile lettura di un documento e il riconoscimento dei caratteri della tastiera L’illuminamento deve avere valori compresi tra 300 (schermo) e 500 lx (documento) Le lampade devono essere fluorescenti con luce bianco neutra a tonalità calda L’illuminazione deve essere uniforme (lampade a griglia antiriflesso o schermate) Le superfici dei locali devono presentare un basso potere riflettente ( di colore tenue ed opaco) A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone Ubicazione dei posti di lavoro al videoterminale e disposizione dell’illuminazione nei locali dotati di finestre A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Il corretto posizionamento del videoterminale Davanti e dietro il monitor non devono esserci finestre Il posto di lavoro è da collocare lontano dalle finestre la direzione principale dello sguardo dell’operatore dovrà essere parallelo alle finestre Possibilità di oscurare le finestre in caso di irradiazioni solari A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Schema logico di postazione A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone La distanza visiva raccomandabile per schermi da 15 pollici è di 60 cm, per schermi di 17 pollici è di 80 cm L’altezza del monitor deve essere regolabile A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone La tastiera deve essere sistemata davanti all’operatore con uno spazio, per consentire l’appoggio degli avambracci, da 15 a 20 cm Il mouse va collocato alla stessa altezza della tastiera Per i lavori di copiatura dei documenti è opportuno un leggio accanto all’operatore A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone Piano di lavoro, Il piano di lavoro, stabile, di colore chiaro e poco riflettente, deve avere grandezza sufficiente a permettere una disposizione flessibile e confacente (per schermi fino a 17 pollici le misure minime dei tavoli sono di 120x80 cm) Deve avere altezza regolabile compresa tra i 70 e gli 80 cm Sotto il tavolo uno spazio adeguato che consenta i movimenti delle gambe A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Postazione di lavoro corretta al videoterminale A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone La sedia Deve consentire di mantenere una posizione comoda (riducendo affaticamento muscolare dorsale e il carico sui dischi intervertebrali sostenendo la regione lombare) Lo schienale deve avere un’altezza di 50 cm ca al di sopra del sedile con imbottitura spessa, semi rigida e con il rivestimento traspirante (per prevenire disturbi alla circolazione) Il poggiapiedi deve essere sufficientemente grande, mobile e antisdrucciolevole A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

La postazione di lavoro Regolare l’altezza del sedile in modo che le cosce siano in posizione orizzontale o leggermente inclinate verso il basso Adattare l’altezza del tavolo di lavoro di modo che gli avambracci poggino sul piano di lavoro Lasciare 4 cm tra il bordo della sedia e la parte posteriore del ginocchio Regolare lo schienale in modo che supporti la regione lombare Osservare la distanza visiva A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone Posizione di lavoro A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone Posizione di lavoro A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Uso dei computer portatili L’utilizzo dei portatili non consente di mantenere una posizione ergonomica vanno pertanto utilizzati per brevi periodi e con i seguenti accorgimenti: Non tenere il portatile sulle gambe Regolare il sedile rispetto al piano di lavoro ricorrendo a un cuscino, una coperta o un asciugamano Se opportuno creare un poggiapiedi con un oggetto di dimensioni opportune Se lo schienale è scomodo coprirlo con una coperta o posizionare un asciugamano nella zona lombare Se si lavora sul divano o sul letto creare sostegni per le braccia ricorrendo a una coperta o a dei cuscini Regolare inclinazione, luminosità e contrasto dello schermo Cambiare spesso posizione facendo frequenti pause Evitare di piegare la schiena in avanti Mantenere avambracci, polsi e mani allineati utilizzando mouse e tastiera Se l’uso del portatile si protrae per molto tempo utilizzare un monitor e un mouse fissi A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone La vista Caratteristiche della vista sono: Acuità visiva (capacità di distinguere piccoli oggetti ravvicinati. Diminuisce, specie la vista da vicino, con l’avanzare dell’età e aumenta all’aumentare dell’intensità luminosa e del contrasto) Accomodamento (facoltà dell’occhio di mettere a fuoco un oggetto in base alla distanza dall’occhio. L’ampiezza di accomodamento indica la distanza massima e minima entro la quale si vede con nitidezza. Diminuisce con l’età ed è più faticoso con scarsa intensità luminosa o in presenza di oggetti lucenti o di immagini riflesse nel campo visivo) Adattamento (capacità dell’occhio di adattarsi a luminosità diverse modificando l’apertura del foro della pupilla. Il tempo di adattamento aumenta quanto più differenza di luminosità vi è tra i due soggetti) A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Come si forma l’immagine A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Esami della vista e occhiali Per lavorare al videoterminale è importante avere una buona vista. Le persone con difetti oculari si affaticano più facilmente. Il 20,30% della popolazione ha difetti visivi mal o non corretti. L’accomodamento diminuendo in età matura (presbiopia)fa si che persone sopra i 45 anni lamentino stanchezza lavorando a videoterminale. Il lavoro a videoterminale non pregiudica la vista. Gli occhiali bifocali non sono adatti al lavoro al videoterminale (la postura di chi li indossa reclinando la testa affatica i muscoli del collo e della schiena) Schermo e occhiali per non sforzare la vista vanno sempre tenuti puliti A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Diminuizione dell’acuità visiva in funzione dell’età Passati i 45 anni la vista da vicino senza occhiali diminuisce sempre più. Con un’acuità visiva inferiore a 0,8 la vista risulta più difficoltosa Vista da lontano Vista da vicino con occhiali Vista da vicino senza occhiali A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Ampiezza di accomodamento A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone Art. 55 D.l. n° 626/94 L’art. 55 D.l. n° 626/94 e successive modificazioni prevede misure di tutela sanitaria che si applicano solo ai lavoratori che risultino “addetti al videoterminale” (ovvero quanti lo utilizzano in modo sistematico e per almeno 20 ore settimanali dedotte le pause prescritte dalla legge): Il lavoratore prima di essere addetto all’uso del videoterminale deve essere sottoposto a visita medica (se necessario oculistica) per accertarne l’idoneità a tale attività Si prevedano visite successive, obbligatorie e a cadenza biennale, per quanti risultino “idonei con prescrizioni” ed i lavoratori che hanno compiuto il 50° anno di età ( sarà a cadenza quinquennale per tutti gli altri casi) In qualunque momento il lavoratore che accusa disturbi alla vista che potrebbero essere collegabili all’uso del videoterminale può richiedere di essere sottoposto a visita di controllo A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Rifl. MALATTIE DOVUTE ALL’USO DEI VDT Le malattie più frequenti sono relative all’apparato oculo-visivo: miopia, presbiopia, ipermetropia; malattie più gravi quali tumori e cecità dovute ai Raggi X che dal VDT colpiscono l’occhio. Quindi l’uso del VDT è molto pericoloso? A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone MALATTIE DOVUTE ALL’USO DEI VDT PER LE DONNE IN STATO INTERESSANTE SI VERIFICANO RISCHI DI LESIONI AL NASCITURO DOVUTE ALLA PRESENZA DI CAMPI ELETTROMAGNETICI A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone I FALSI ALLARMI Negli anni passati sono state diffuse preoccupazioni per la presenza di radiazioni nei posti di lavoro con VDT e per i conseguenti possibili effetti sulla salute umana. La revisione di tutti gli studi qualificati sull'argomento non ha confermato la presenza di tali rischi. In particolare: Nei posti di lavoro con VDT le radiazioni ionizzanti (raggi X) si mantengono allo stesso livello dell'ambiente esterno. Nei posti di lavoro con VDT le radiazioni non ionizzanti (campi elettromagnetici) si mantengono al disotto dei limiti raccomandati. Negli operatori a VDT non è stato registrato alcun significativo aumento di danni per la salute e la funzione riproduttiva dovuti alle radiazioni. A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone VISITE PREVENTIVE - assunzione in mansione con uso del VDT - nuova mansione comportante l’uso del VDT- inserimento del VDT nei compiti lavorativi A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone Visite periodiche - utilizzo VDT per almeno 20 ore settimanali- giudizio di idoneità condizionata – accordi intraziendali- a richiesta del lavoratore (art. 17 comma 1 i) A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Sorveglianza sanitaria - 1 redazione della scheda anamnestica, integrata da appositi questionari, mirata a raccogliere informazioni su: - dati individuali (età, sesso, livello di istruzione, condizioni sociali, abitudini voluttuarie, .....); - caratteristiche dell’attività lavorativa a videoterminale (anzianità, tempo d’uso, ...); - caratteristiche del posto di lavoro (sedia, tavolo, postazione della macchina, illuminazione, microclima, .....); - presenza di disturbi visivi soggettivi (fenomeni di affaticamento visivo e/o di asteonopia oculare e/o visiva); - pregresse patologie oculari o disturbi oculari in atto; - presenza di pregresse patologie o di disturbi in atto carico dell’apparato osteoarticolare con particolare riguardo al rachide cervicale e lombare ed ai polsi; - presenza di fenomeni di affaticamento fisico e/o mentale A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Sorveglianza sanitaria - 2 visita medica con particolare attenzione agli apparati visivo, osteoarticolare e alla sfera neuropsichica un controllo ergooftalmologico comprendente: - acuità visiva in OD, OS e OO in visione da lontano, intermedia e/o da vicino sia naturale che con la correzione in uso - presenza di eteroforie sia in visione da lontano sia in visione da vicino - valutazione dell’acuità stereoscopica - valutazione della fusione oculare - valutazione della percezione dei colori (per la possibile discromatopsia A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone Ulteriori indagini Seg. Anteriore (se necessario) Fundus oculare (se necessario) Forie in VI o VV Forie in VL Stereopsi (La stereopsi è la capacità percettiva che consente di unire le immagini provenienti dai due occhi, che a causa del loro diverso posizionamento strutturale, presentano uno spostamento laterale) Fusione oculare Convergenza oculareTono oculare OD Tono oculare OS Percezione dei colori Campimetria (se necessaria) A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone Soggetti idonei Soggetti con visus naturale o corretto monoculare  8/10, ortoforici o comunque privi di importanti deficit nell’accomodazione - convergenza e con senso cromatico normale A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone SOGGETTI PER CUI SI SUGGERISCE UN’IDONEITA’ CONDIZIONATA AD UN UTILIZZO DEL VDT NON SUPERIORE A 4 ORE AL GIORNO CON PAUSA LAVORATIVA DI ALMENO 15 MINUTI DOPO OGNI ORA DI LAVORO AL VDT Soggetti con visus naturale/corretto < 8/10 in OD e/o OS sentito il parere dell’oculista. Soggetti monocoli anatomico o funzionale sentito il parere dell’oculista. Soggetti con correzione elevate (superiori a quelle indicate per i soggetti idonei) e con la presenza di importanti fenomeni, anche soggettivi, di affaticamento visivo. Soggetti anisometropi (ossia con differenza di rifrazione tra i due occhi > 3 Diottrie) che presentino importanti fenomeni di affaticamento visivo. Soggetti con importanti deficit dell’accomodazione - convergenza (alterata fusione oculare, soggetti portatori di importanti eteroforie, ....). Soggetti con aggravamento di alterazioni pregresse (peggioramento ingravescente della miopia, aumento dell’eteroforia, riduzione dell’ampiezza fusionale, ...). Soggetti portatori di importanti patologie oculari di tipo cronico (cheratocono, cataratta, maculopatie, neuropatie, .....). A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone SOGGETTI IDONEI PER CUI SI SUGGERISCE L’OPPORTUNITA’ DI UTILIZZARE UN VDT CON SCHERMO PREFERIBILMENTE IN BIANCO E NERO O MONOCROMATICO Soggetti portatori di discromatopsia e in cui l’attività lavorativa possa essere comunque svolta senza divenire fattore di pericolo per il lavoratore o colleghi o persone del pubblico. In questi casi e’ comunque preferibile fornire al lavoratore sistemi informativi basati su schermi in bianco e nero o monocromatici al fine di evitare eventuali fenomeni di affaticamento visivo o di disagio psichico legato alla maggiore possibilità di incorrere in errori dovuta all’alterata percezione dei colori A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone LAVORATRICI GESTANTI Alle lavoratrici gestanti devono essere concesse pause di riposo, che si suggeriscono in almeno 15’ ogni ora di lavoro al VDT, al fine di consentire cambiamenti posturali atti a prevenire la possibile insorgenza di disturbi dorso-lombari A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

SOGGETTI PER CUI SI SUGGERISCE LA NON IDONEITA’ ALL’UTILIZZO DEL VDT Soggetti affetti da una patologia oculare acuta sino alla risoluzione della stessa Soggetti con residuo visivo tale da rientrare nelle categorie dei ciechi civili Soggetti portatori di discromatopsia (alterata percezione dei colori) nel caso in cui per il lavoro da svolgere sia indispensabile e necessario l’utilizzo di sistemi informativi basati sulla percezione dei colori e in cui un errore possa creare pericolo o danno per il lavoratore stesso o per i colleghi o per persone del pubblico A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Affaticamento mentale Il lavoro a videoterminale può creare problemi di stress all’operatore comportando: L’esecuzione di operazioni monotone e ripetitive protratte per lunghi periodi e in solitudine (si consiglia di modificare l’organizzazione del lavoro prevedendo rotazioni o suddividendo i compiti tra più operatori in modo da variare il lavoro) L’uso di software troppo complessi per chi li utilizza (anche per i continui aggiornamenti, pertanto è utile fornire al lavoratore adeguata formazione o punti di assistenza per problemi di gestione e utilizzo ) A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Fare prevenzione: esercizi di rilassamento e raccomandazioni La posizione seduta va cambiata frequentemente, muoversi (es. utilizzando le scale anziché l’ascensore o eseguendo alcuni esercizi di stretching) favorisce la circolazione sanguigna e il metabolismo, la colonna vertebrale e le giunture. Il D.l. n° 626/94 e succ. mod. (art. 54) prevede pause di 15 minuti ogni 2 ore di lavoro (durante le quali è opportuno muoversi e distogliere lo sguardo dallo schermo osservando oggetti lontani, chiudere e aprire le palpebre per stimolare la secrezione lacrimale. Il D. l. 151/2001 sancisce, per le lavoratrici gestanti, la modifica temporanea delle condizioni e dell’orario di lavoro al fine di evitare l’insorgere di disturbi dorso-lombari dovuti a variazioni posturali legate alla gravidanza. A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone Per la schiena A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Stiramento delle spalle, delle braccia e delle mani A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone Per la nuca A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Distensione dei muscoli laterali della nuca A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Rilassamento della parte superiore della colonna vertebrale A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Stiramento della muscolatura laterale della nuca A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Stabilizzazione e rafforzamento della regione sacrale A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Stabilizzazione e rafforzamento della schiena A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Rafforzamento e distensione della schiena A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Rafforzamento e rilassamento dei muscoli della nuca A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Per la parte dorsale della colonna vertebrale A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Stiramento della muscolatura delle spalle A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Stiramento della muscolatura della schiena A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone

Grazie per l’attenzione A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone