ISTITUTO COMPRENSIVO ALTAVILLA SILENTINA

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. PASCOLI” – SESTO S. G
Advertisements

Avvento & Natale avvenimenti ... segni ... da conoscere e situazioni
La felicità può tardare
Il mio rapporto con la matematica.
Gli alunni delle classi quarte sezioni A-B Scuola Primaria
Dalla spiritualita al mondo delleconomia. Università di Bari facoltà di economia.
29 MAGGIO 2009 Percorso di sostegno alla Genitorialità.
“Per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”
Il pessimismo Le vie della liberazione dal dolore
I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO - DSA
Odore di pioggia Alla fine di questa storia puoi scegliere tra due opzioni. Credo che capirai da solo quale è stata la mia.
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA
Per te … tutto il bene del mio cuore!.
Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus in Piazza San Pietro nella XIII Domenica del Tempo Ordinario /c 30 giugno 2013.
ANCHE I GENITORI VANNO A SCUOLA!
DI BUON COMPLEANNO Auguri Ti auguro
Abbracci Quando sentiamo il bisogno di un abbraccio,
Gandhi, uomo sempre occupato, risparmiò alcuni minuti al giorno
Percorso di preparazione al matrimonio. La fede
Paolo, con la faccia triste e abbattuta, si ritrovò con la sua amica Carla in un bar per prendere un caffè.
L’amore è un film muto. Togli il volume e concentrati sui gesti.
Iniziazione Cristiana Il difficile coinvolgimento dei genitori
La classe 1B della Scuola Secondaria di primo grado di Mozzanica Vi presenta: a.s
Essere Maria.
Testi di PAPA FRANCESCO
Le emozioni possono essere tante.
11.00.
Nessun evento in natura è più grande ed elevato della maternità.
Lattesa è sembrata lunga ma ora, finalmente, è arrivato il momento di abbracciare la tua creatura!
Non dire mai ti amo se non ne sei assolutamente certo/a.
Forse Dio vuole....
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA
12°incontro
12° incontro.
Fazendo de conta... Fingendo che... Letícia Thompson.
Scuola media “L.Coletti” Treviso
La musica italiana che ascoltiamo
MOMENTI Ci sono momenti nella vita in cui senti tanto l’assenza di qualcuno che ti piacerebbe tirarlo fuori dai tuoi sogni e abbracciarlo
Vi racconterò una storia…
La magia del presepe Prof.ssa Noemi Sollima.
Le cose che ho imparato nella vita
Omelia di don Ferruccio IV domenica di Quaresima Anno A
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA di Paulo Coelho.
14.00 Come vita del contatto con Dio Benedetto XVI ha dedicato l’Udienza Generale di mercoledì 17 agosto 2011 nel cortile del Palazzo Apostolico.
La lettura un affare di famiglia
Caro Sindaco, siamo gli alunni della III°A appartenente all’istituto comprensivo “G. Montezemolo”. La nostra scuola partecipa al progetto “Noi ricordiamo”,
INCONTRI FORMATIVI SULL’ACCOGLIENZA e SUL GRUPPO
Ogni volta che partecipo a un banchetto di nozze mi viene in mente il vino di Cana.
Ciao, il mio nome è Felicità…
Easybasket e Minibasket.
Era natale natale. Ciao mi chiamo Marzi vengo dall’area 151, mi sento un po’ disorientato … Normale, non sono di questa terra. Ma ditemi… La vita è sempre.
Raccolta poesie Ciao ragazzi sono Romina, una ragazza a cui è venuto in mente di creare nel nostro sito una cartella contenente poesie per persone come.
“Essere figli, una sfida e un’avventura”
febbraio 2015 Papa Francesco Omelia durante la visita alla Parrocchia di S.Michele a Pietralata nella V Domenica del Tempo ordinario/
Dolcissima Maria.
14.00 Incontro con gli anziani Papa Francesco ha dedicato l’Udienza Generale di mercoledì 28 settembre 2014 in Piazza San Pietro all’incontro con.
Ti racconto la croce Gli incontri di Gesù sulla via della croce.
In dialogo con Santa Teresa.
Dolcissima Maria.
09.00 Lunedì dell’Angelo Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana del Regina Coeli dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro Nel.
5° incontro.
C’ERA UNA VOLTA… C’era una volta un uomo, uno qualunque, che dopo un lungo peregrinare si trovò vicino al baratro del “fine vita”. Al di là il buio…
Beati quelli che sono poveri davanti a Dio perché Dio offre a loro il suo regno La ricchezza è pericolosa Perché diventa un idolo Perché fa sentire potenti.
ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL’IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI DOTT. CARLOS A. PEREYRA CARDINI - PROF.SSA ALESSANDRA FERMANI PROF.SSA MORENA.
Quattro settimane per prepararsi alla nascita di Gesù
ADULTI EDUCANTI fusi fra cielo e fango
1 Laboratorio di poesia Progetto “Diritti a scuola” Istituto comprensivo De Amicis- Giovanni XX III San Ferdinando di Puglia (BT) a.s. 2012/13 Docente.
La Croce di CristoApparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di Croce. Fil 2,7-8.
Frammenti di saggezza quotidiana
Transcript della presentazione:

ISTITUTO COMPRENSIVO ALTAVILLA SILENTINA PROGETTO “LEGGIAMOCI A SCUOLA” INCONTRO CON CARLO MOLINELLI AUTORE DEL LIBRO VIA TARASOVSCA, 8

Buongiorno a tutti e un saluto speciale al nostro ospite, Carlo Molinelli. Siamo la classe I A della Scuola Secondaria di primo grado e oggi, come da ricorrenza, siamo qui insieme per conoscere più a fondo il pensiero di uno scrittore e per creare un contatto, prima di tutto umano e spirituale con lui.

Via Tarasovsca, 8 è il titolo del libro che con tanta attenzione e forte trasporto abbiamo letto. Racconto dolce, animato da una forte sensibilità di fondo, è un invito alla vita e all’Amore, sentimento puro e assoluto, incondizionato ed universale. Ecco, è proprio questo il punto “L’Amore è Universale, è di tutti, di ogni singolo individuo.

Per quanto si possa parlare, narrare, raccontare, una storia privata, di un nucleo familiare a sé stante, il senso ultimo e forse il vero fine dell’autore è quello di aprire le porte della percezione, spalancare le finestre del cuore alla ricerca di un battito d’ali di farfalla che possa renderci pienamente vivi.

È la storia di un Amore nuovo, ritrovato, vissuto, sentito fino nella sua più intima essenza, un Amore comune, quell’Amore capace di dare la giusta speranza, soprattutto a noi ragazzi, in un futuro migliore.

Raccontare l’esperienza di un’adozione non è un’impresa facile, perché già viverla ti cambia. Ma la modalità con cui l’autore ha saputo aprirsi ci ha dato una lezione importante, che ci porteremo sempre dietro: l’Amore non bisogna pretenderlo, è li ad aspettarci,” bisogna sentirlo e accoglierlo nell’intimo”. È proprio a partire da queste riflessioni che abbiamo costruito il nostro lavoro.

La lettura, infatti, ci ha inevitabilmente, fatto soffermare su alcune frasi, quelle che ci hanno colpito, che hanno suscitato in noi, un senso di purezza. Ed è proprio dall’analisi di queste parole che cercheremo, con le nostre spiegazioni, di instaurare un vero contatto con colui che ha intensamente vissuto questo angolo di infinito.

Alla fine della nostra trattazione, arriveremo ad innescare un’ulteriore riflessione, da rivolgere a tutti ma soprattutto all’autore e alla vera essenza dei suoi pensieri.

“Un’adozione” avrà davvero successo solo se alla base c’è un atto d’amore, di disponibilità all’accoglienza ed un desiderio di “genitorialità”. che prescinde assolutamente dal sesso, dall’età, o dal colore degli occhi del bambino”. (pag. 20) Alla base di queste parole, vi è la consapevolezza che l’atto di adozione è tale solo se affrontato con Amore. Presupposto fondamentale dell’accoglienza di un figlio, che ha già percorso “un frammento della sua vita”, è la concezione di uguaglianza di tutti gli individui. Amore e Uguaglianza sono, infatti, le caratteristiche fondamentali dei rapporti tra gli uomini: senza queste non saremmo esseri umani!

“…E poi non sapeva cosa fosse il contatto fisico “…E poi non sapeva cosa fosse il contatto fisico. Quando gli davamo un bacio , rimaneva interdetto, solo dopo una settimana, prendendolo in braccio, ha provato ad usare le mani per accarezzare ed esplorare le nostre facce, prima quella di Sonia e poi la mia. (pag. 44) In un rapporto d’Amore, l’estraneità e la sensazione di non appartenenza, non hanno ragione di esistere. Non c’è bisogno nemmeno di una parola né di un gesto importante: è il semplice contatto con la fisicità ,con la pelle che ti abbraccia, che ti vuole partecipe dell’Amore in se stesso. Leonti “infatti” comincia ad accarezzare le facce dei suoi nuovi genitori, prima di Sonia e, poi del marito. Questo comportamento è insito in qualsiasi neonato che cerca il contatto fisico con sua madre, perché ha bisogno di nutrirsi del suo amore.

“… Non abbiamo incontrato né fate turchine né pesciolini parlanti a Krivij Rig e neppure successivamente a Kiev. Ma se per favole intendiamo la disposizione d’animo positiva che si instaura quando il cuore si apre alle emozioni allora la risposta è si! È bello credere in questo tipo di favola …” (pag. 53) Per quanto l’adozione sia un percorso difficile, poiché implica situazioni complesse da affrontare, diventa una “favola” quando viverla significa aprire il proprio cuore e quando poi questo percorso doloroso e piacevole al tempo stesso arriva alla conclusione si prova, inevitabilmente, un po’ di nostalgia. Si vorrebbe tornare indietro per rivivere ancora tutte quelle emozioni che nel bene e nel male, sono state fortemente sentite per conoscere e accogliere un figlio.

“Sarà banale, ma un bambino come Leonti, ha bisogno solo di amore e, per fortuna, l’amore non richiede altro che la volontà ed un po’ di tempo da dedicargli, con coerenza di comportamenti. In un luogo qualsiasi. Anche via Tarasovsca, n°8” (pag. 61) L’unica cosa di cui un bambino ha bisogno per sentirsi vivo è l’Amore che richiede sempre volontà pura da parte di chi offre i propri sentimenti. Ovunque si può effettuare questo tipo di percorso interiore anche in via Tarasovsca, n°8, luogo in cui un nuovo nucleo familiare quello di Leonti e i suoi genitori nasce.

L’AMORE … UN ANNO DOPO … “… Allora non sorrideva mai, adesso invece si, e credo che questo fatto debba pure significare qualcosa di positivo per lui, se è vero, come disse qualcuno, che gli occhi sono lo specchio dell’anima …” (pag. 74) Finalmente Leonti è felice, finalmente l’obiettivo di raggiungere un Amore condiviso a pieno si è realizzato, sono gli occhi del bimbo che parlano, quegli stessi che erano lo specchio di un’anima che non conosceva ancora l’amore e che adesso, alla fine della favola, riesce finalmente a comprendere e a sentire l’Amore puro.

Dalla nostra analisi è emersa la valenza vera dell’Amore. CONCLUSIONE Siamo giunti al termine del nostro lavoro e dopo aver vissuto questa “favola”,dell’avvenuta felicità di Leonti e delle persone che lo hanno accolto nel loro cuore; anche noi, nel nostro piccolo abbiamo raggiunto un angolo di immenso. Dalla nostra analisi è emersa la valenza vera dell’Amore. Arrivati a questo punto, noi ragazzi, ci siamo posti una domanda che ci piacerebbe rivolgere a tutti, ma soprattutto a Lei, signor Molinelli.

Alla fine, ecco ciò che ci chiediamo: L’Amore, è davvero un sentimento totalizzante, unico, così forte tanto da “guarirci” da ogni turpe situazione della vita? E, in seconda analisi, l’Amore, come intenso fluire di emozioni, può far nutrire soprattutto in noi ragazzi, che viviamo una realtà dilaniata dai signori del dolore, dove i sentimenti non esistono più, una speranza nel futuro, in una vita migliore? I RAGAZZI DELLA CLASSE IA