QUALE CURRICOLO PER LA NOSTRA SCUOLA?

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QUALE CURRICOLO PER LA NOSTRA SCUOLA? Partiamo dalle NUOVE INDICAZIONI

“Definizione dei curricoli” nel POF rivista dall’art. 8 del DPR n “Spetta alle singole istituzioni scolastiche autonome definire ed attuare un CURRICOLO DI SCUOLA, da intendersi quale sintesi progettuale ed operativa delle condizioni pedagogiche,organizzative e didattiche che consentono di realizzare un insegnamento efficace ed adeguato agli alunni, nel rispetto degli indirizzi curriculari di carattere nazionale

La scuola predispone il CURRICOLO, all'interno del POF, nel rispetto delle finalità, dei TRAGUARDI DI COMPETENZA e degli OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO posti dalle NUOVE INDICAZIONI.

Curricolo è il percorso che si fa insieme per far evolvere le conoscenze per sviluppare competenze .. è lo specchio del modo di fare scuola GPozzo, 2013

IL CURRICOLO … è il percorso che l’insegnante fa con gli studenti si fonda sull’idea che i saperi della scuola non sono estranei alle domande della vita è dinamico e attento ai processi di costruzione di senso risponde all’esigenza di mettere al centro l’alunno con il suo bagaglio di conoscenze ed esperienze e di fornirgli strumenti concettuali dinamici adatti a leggere in modo critico un mondo in continuo cambiamento. G.Pozzo, 2013

Il curricolo … è come un viaggio La partecipazione dello studente alla costruzione del curricolo è determinante; l’itinerario dovrebbe essere costruito insieme all'allievo: in tal modo si riuscirebbe a coniugare nel curricolo la pianificazione degli insegnamenti con la pianificazione degli apprendimenti.

Il curricolo di scuola deve contenere: finalità e obiettivi di carattere educativo le mete che ci si propone di indicare agli alunni in un contesto specifico le modalità, gli strumenti e tutto ciò che la scuola riesce a mettere in campo per formare un soggetto responsabile a attivo sul piano intellettuale ed emotivo.

I curricoli non esistono come qualcosa di “reale”, in quanto non sono “cose”, “sostanze”, visibili o trascrivibili, ma “modi” o “relazioni

occorre prefigurare sia una destinazione sia un itinerario Se il curricolo è come un viaggio, occorre prefigurare sia una destinazione sia un itinerario

Dalla didattica delle conoscenze alla didattica per competenze. COSA CAMBIA?

CAMBIA LO SCENARIO CAMBIANO LE PAROLE DALLE MATERIE ALLE DISCIPLINE DAL PROGRAMMA AL CURRICOLO DALLE CONOSCENZE ALLE COMPETENZE DA UNA DIDATTICA TRASMISSIVA A UNA DIDATTICA LABORATORIALE G. Pozzo, 2013

PRIMA E DOPO NELLA SANITÀ

Cosa sarebbe successo se non si fosse attuato il cambiamento?

PRIMA E DOPO NELLA SCUOLA

PRIMA il PROGRAMMA … inteso come elenco di contenuti relativi a un ambito disciplinare da apprendere ORA le NUOVE INDICAZIONI e il CURRICOLO

Cosa succede se non si attua il cambiamento?

AVREMO: CLASSI SEMPRE PIÙ INGESTIBILI CALO DI ATTENZIONE NEI RAGAZZI DISPERSIONE SCOLASTICA INSEGNANTI INSODDISFATTI FAMIGLIE INSODDISFATTE ……… QUINDI … DOBBIAMO CAMBIARE PER I BAMBINI PER LE FAMIGLIE … PER NOI

Un PROGETTO EDUCATIVO per la scuola del ventunesimo secolo è fatto di “quattro pilastri: imparare a essere, imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a vivere insieme” (Jacques Delors: Nell'educazione un tesoro,1999)

“sapere” “saper fare” saper essere” “saper imparare” SAPERI - Tipi di “conoscenza” : sul mondo (enciclopedia); delle forme e funzioni; fonetica; generi testuali SAPER FARE (abilità): ripetere una sequenza di operazioni in modo da renderle automatiche -scorrere rapidamente un testo per cogliere l’argomento, individuare il genere testuale (skimming); praticare una lettura selettiva (scanning); fare ipotesi sulla base di titolo e immagini prima di leggere un testo; individuare le parole chiave in un testo; indovinare una parola non nota dal contesto; sfruttare elementi verbali e non verbali (immagini, caratteri di stampa, segni diacritici) nella lettura di un testo a carattere disciplinare; …

SAPER ESSERE: convinzioni, atteggiamenti, disposizioni … -Curiosità per il nuovo, disponibilità a correre rischi e tolleranza per situazioni incerte : accettare la sfida, cimentarsi; accettare di non capire subito; -autoefficacia: pensare di farcela, percezione di competenza SAPER IMPARARE: consapevolezza dei propri punti forti e deboli G. Pozzo, 2013

PRIMA RACCOMANDAZIONE LE NUOVE INDICAZIONI PRIMA RACCOMANDAZIONE “In un tempo molto breve, abbiamo vissuto il passaggio da una società relativamente stabile a una società caratterizzata molteplici cambiamenti e discontinuità. […] Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono più ricchi di stimoli culturali, ma anche più contraddittori. […]” [Incipit: Indicazioni per il curricolo]

SECONDA RACCOMANDAZIONE Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale. Il curricolo di istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto [L’organizzazione del curricolo. Indicazioni per il curricolo]

TERZA RACCOMANDAZIONE L’orizzonte di riferimento verso cui tendere è delineato dal quadro delle COMPETENZE-CHIAVE per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale. Queste, sono il punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e culturale sulle competenze utili per la vita al quale l’Italia ha attivamente partecipato. [Finalità generali. Indicazioni per il curricolo]

LE COMPETENZE

Sapersela cavare con le risorse disponibili COMPETENZA È … “ … la capacità di far fronte a un compito riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a usare quelle esterne disponibili per affrontare positivamente una tipologia di situazioni sfidanti”. M. Pellerey, 2004 Sapersela cavare con le risorse disponibili G. Pozzo, 2013

Per sviluppare COMPETENZE e mobilitare risorse … Compiti contestualizzati, autentici, di realtà, situazioni problematiche e progetti finalizzati a che impegnino gli alunni ad agire e a prendere decisioni in collaborazione con i compagni per uno scopo e un destinatario precisi DIDATTICA LABORATORIALE G. Pozzo, 2013

Variabili per una progettazione curricolare Traguardi per lo sviluppo delle competenze Obiettivi apprendimento Dimensioni competenza disciplinare e trasversale Compiti di apprendimento Scelte metodologiche Strumenti e criteri di valutazione G. Pozzo, 2013

IL TESTO 2012 La revisione del testo delle discipline è avvenuta in sostanziale continuità con quello del 2007, con l’inserimento di elementi innovativi nella prospettiva del curricolo verticale per le competenze In Arte e immagine sono accentuate, come peculiarità della disciplina: - la dimensione operativa, attraverso il rapporto stretto tra la produzione espressiva-creativa e la fruizione di opere d’arte e messaggi visivi ©ermannomorelllo2013 - la laboratorialità, come metodologia per l’apprendimento attivo e costruttivo e non come modalità limitata alle attività di produzione concreta - l’evoluzione dell’ottica grammaticalista, nell’approccio con i testi visivi e leopere d’arte, verso la pratica della lettura interpretativa - la coerenza tra testo introduttivo, obiettivi e traguardi

TRAGUARDI E OBIETTIVI AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA Traguardi L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche e strumenti (grafico espressivi, pittorici e plastici, ma anche multimediali)

obiettivi Esprimersi e comunicare Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni; rappresentare e comunicare la realtà percepita Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici e stilistici scoperti osservando immagini ed opere d’arte.

TRAGUARDI E OBIETTIVI AL TERMINE DELLA SCUOLA SEC. I°GRADO Traguardi L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di una ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi

obiettivi Esprimersi e comunicare Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali, ispirate anche dallo studio dell’arte e della comunicazione visiva. Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche, pittoriche e plastiche) e le regole della rappresentazione visiva per una produzione creativa che rispecchi le preferenze e lo stile espressivo personale. Rielaborare creativamente materiali di uso comune, immagini fotografiche, scritte, elementi iconici e visivi per produrre nuove immagini. Scegliere le tecniche e i linguaggi più adeguati per realizzare prodotti visivi, seguendo una precisa finalità operativa o comunicativa, anche integrando più codici e facendo riferimento ad altre discipline

CURRICOLO IN VERTICALE VARIABILI DA CONSIDERARE Dimensioni della COMPETENZA Situazioni, contesti, contenuti Processi di comprensione orale e scritta Processi di produzione orale e scritta Caratteristiche dei testi

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Al termine della SCUOLA DELL’INFANZIA, DELLA SCUOLA PRIMARIA E DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relative ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Lo STUDENTE al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. [Finalità generali: profilo delle competenze al termine del primo ciclo. Indicazioni per il curricolo]

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle COMPETENZE. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace. Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio della scuola dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della scuola secondaria di primo grado. Nella scuola primaria gli obiettivi di italiano, inglese e seconda lingua comunitaria, storia, geografia, matematica e scienze sono indicati anche al termine della terza classe.

STRUTTURA DEL CURRICOLO Un curricolo non deve essere un elenco di obiettivi, ma una proposta formativa globale che parta da queste 4 domande: TRAGUARDI 1) Perché insegnare/apprendere? VALUTAZIONE 2) Come valutare il processo di insegnamento/apprendimento? CONTENUTI 3) Che cosa insegnare/apprendere? PROCESSI 4) Come insegnare/apprendere?

In rapporto alla struttura del curricolo rappresentata dalla mappa di Kerr e alle quattro domande chiave intorno a cui si articola, si propongono alcune componenti caratterizzanti una proposta curricolare di Istituto orientata verso le competenze chiave di CITTADINANZA:

CAPACITÀ DI AUTOCONTROLLO COSCIENZIOSITÀ E COMPORTAMENTO LUNGIMIRANTE OGGI LA SFIDA DELLA SCUOLA NON È TANTO QUELLA DI LAVORARE SULLE CAPACITÀ COGNITIVE MA SU QUELLE NON COGNITIVE - PERSEVERANZA MOTIVAZIONE GESTIONE DEL RISCHIO STIMA DI SÉ CAPACITÀ DI AUTOCONTROLLO COSCIENZIOSITÀ E COMPORTAMENTO LUNGIMIRANTE

COME? Attraverso metodologie di lavoro dedicate: lavoro cooperativo, peer education, attività laboratoriali, metacognizione (motivazione, gestione del rischio) Attraverso modalità relazionali di rinforzo positivo (stima del sé, capacità di autocontrollo) Attraverso l’attenzione al “ locus of control” (perseveranza,coscienziosità e comportamento lungimirante)

CONTESTI DI APPRENDIMENTO Apprendimento individuale Apprendimento di gruppo Apprendimento connettivo Apprendimento collettivo

L’allievo Allievo “diligente” Allievo “competente” ) Risorse cognitive Lettura; comprensione; relazioni spaziali; orientamento; riconoscimento figure; teorema di Pitagora; calcolo mentale; stime; quadrato e radice quadrata. Euristiche Si chiede: -Quando abbiamo fatto queste cose a scuola?- Controllo Non trova soluzione. Panico. Rinuncia a risolvere il problema (Non lo abbiamo trattato a scuola!) Belief system (sistema di credenze) Le discipline sono chiuse - “edite” Allievo “competente” Lettura; comprensione; relazioni spaziali; orientamento; riconoscimento figure; teorema di Pitagora; calcolo mentale; stime; quadrato e radice quadrata. Legge la situazione e si chiede: - Come “trasformo” le cose che conosco in questa situazione nuova? La trasformazione non porta ad una soluzione, si applica, cerca trasformazioni alternative e innovative (il desiderio della scoperta) Interdisciplinarietà ed apertura “all’inedito” 47 ) Ischia 2010 Damiano Previtali

“Si impara meglio facendo. Ma si impara ancora meglio se si combina il fare con il parlare di quello che si è fatto e con il riflettere su quanto si è fatto”. Seymour Papert