Studio di architettura e pianificazione territoriale e di settore arch

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Roma, 16 novembre 2010 SPT – Il sistema di accettazione Gestione centralizzata Dott. Paolo Spadetta.
Advertisements

CORSO PER OPERATORI DI COMUNITA BIENNIO 2004/2005 Vicenza, 19 marzo 2004 Direzione Regionale per i Servizi Sociali Servizio Prevenzione delle Devianze.
I modelli reticolari Rappresentano graficamente le procedure attraverso nodi e linee; 2. Ogni linea rappresenta unattività; 3. Su ogni linea è riportato.
COMUNE DI VERONA abitanti ( dati 2011) Dipendenti a tempo indeterminato2.250 Dipendenti a tempo determinato 119 Somministrazione lavoro 41 Co.Co.Co.
IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire Licenze e Autorizzazioni per aprire:ACCOMPAGNATORE.
Presentazione Finale Team 2 1. Decomposizione in sottosistemi 2.
LA COMUNICAZIONE L. 53/03 – prima fase di attuazione Claudio Cassola.
Progetto di riorganizzazione della attività delle Banche commerciali del Gruppo UniCredit in Italia a seguito dellincorporazione di Capitalia Milano, 23.
DECS-DFP Apprendistato e formazione professionale in Ticino (fonti: UFFT e DFP) Romano Rossi - Varese, 22 febbraio 2008.
1 secondo forum pubblico con la cittadinanza F a b r i a n o 30 _settembre_ 2006 L E I D E E P E R I L T E R R I T O R I.
PERCORSI DI SVILUPPO ORGANIZZATIVO E DI VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE NELLA PROVINCIA DI NAPOLI.
Realizzato dalla 2^ D. LA REPUBBLICA È COSTITUITA DAI COMUNI, DALLE PROVINCE, DALLE CITTÀ METROPOLITANE, DALLE REGIONI E DALLO STATO LARTICOLO 114 DELLA.
PAAS N. 118 e N. 243 Monsummano Terme Gestiti da: Cooperativa Giodò Cooperativa Sociale Gli Altri.
Programma di sviluppo rurale PSR ai sensi del regolamento (CE) n. 1698/2005 Asti 19 marzo 2008.
Scuola primaria Cagliero/Rodari
OPPORTUNITA PER Giovani ImprenditoriGiovani Imprenditori OPPORTUNITA PER Giovani ImprenditoriGiovani Imprenditori Impresa e Programmi UE: Erasmus per giovani.
Dal rating al processo di miglioramento. Nel rapporto di valutazione emergono CRITICITA con PISTE PER IL MIGLIORAMENTO: I risultati La progettazione.
GE.CO. Gestione per competenze. Introduzione a GE.CO. Orienta nella scelta di nuovi modelli organizzativi. Elabora modelli concettuali ed operativi. Introduce.
C aso di Studio Gruppo9: DAvino,Vetrano,Monda,Papa, Berardini,Schettino.
Il sistema paghe centralizzato. - PIENA OSSERVANZA LEGGI 12/99 e 144/99 - FACILITA DUSO DELLA PROCEDURA - NO COSTI AGGIUNTIVI DI ACQUISTO PROGRAMMA E.
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DI UN RUSTICO SITO A VORNO (LU)
Piano gestione solventi
7 cose da sapere su Volume Activation con Windows 7 © 2009 Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati. Come professionista IT, devi sapere che l'attivazione.
Linee guida per la connessione 3G. Per poter lavorare in mobilità con il proprio Netbook, è necessario dotarsi di una speciale SIM card, ormai diffusissima.
Costruzione e analisi degli interventi
Energia Rinnovabile Provincia di Genova Direzione Ambiente ed Energia Ufficio Energia, Elettromagnetismo e Rumore Arenzano - 6 aprile 2009 Impianti eolici.
Industrie eco-sostenibili Maggiore rispetto della natura utilizzando nuove fonti rinnovabili Rispetto per la natura Prevenzione inquinamento.
Telemarketing & Market Research Advanced on Line Business Oriented Research Solutions ALBORS.
MINISTERO DELLA DIFESA Direzione Generale per il Personale Civile TAVOLO TECNICO DEL 2/08/2012 CON LE OO.SS. NAZIONALI DEL MINISTERO DIFESA IN MATERIA.
20 novembre 2012 Palazzo Lombardia - Auditorium Regionale Valentina Aprea Assessore allOccupazione e Politiche del Lavoro, allIstruzione Formazione e.
GRUPPO ENERGIA ITALIA (G.E.I.) nasce dalla joint venture tra il Gruppo Autogas Nord e il Gruppo Comat. G.E.I. si occupa della commercializzazione del gas.
1 circolare n° 8 circolare n° 8 6 marzo La direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto a.
Imprese con non più di 50 dipendenti e non hanno sviluppato un volume d'affari superiore a 10 milioni di euro, avviate all'interno della zfu dal 01/01/2008.
CLASSE 2^ A settore chimico - biologico CASARANO (LE) a. s Il campeggio ……in verde! Progetto di Ricerca sulla Macchia mediterranea Realizzazione.
Programma Branca RYS 2006/07 La forza di appartenere Incontri Pattuglia-IABZ Incontro con Capi R/S EPPPI (Ross, WE Partenti) La capacità di essere la differenza.
Università degli studi di Pavia Facoltà di Economia a.a Sezione addendum Analisi della trasparenza Giovanni Andrea Toselli.
PROF: LUIGI SCALA Progetto lavoro Area4 multimedialità a.s
COMUNE DI MEDOLAGO Regolamento edilizio 2013 Consiglio Comunale del 4 marzo 2013.
ARPA Sicilia – LE PARI OPPORTUNITA a cura della Struttura SG VII Comunicazione-Informazione ed Educazione Ambientale – Direzione Generale.
«Piazza Mercato» su La conveniente piattaforma pubblicitaria per i partner della campagna!
Istituto degli InnocentiRegione Molise C orso di formazione La comunicazione pubblica Il processo produttivo dei siti web Campobasso 12/13 Aprile 2004.
OPPORTUNITA PER Giovani CoppieGiovani Coppie OPPORTUNITA PER Giovani CoppieGiovani Coppie Diritto al Futuro: Fondo Genitori Precari N. 2 TI TROVI IN.
# Tre di Picche Marketing Ruolo del marketing
L’azienda prima dell’intervento:
Ecommerce Day Torino, 12 aprile 2013.
Il ritaglio delle materie e gli interessi Corte cost., sent. 138/1972 Non si può affermare, dunque, che per la definizione delle materie elencate nell'art.
17 aprile 2007 AUTOMOTIVE NETWORK TEAM Una Rete per le Reti.
TAQ Identità oggetto Contenuto Modalità di uso Nome oggetto: numero
Progetto WIDENS/MEHEN Pisa, 16 Aprile Progetto WIDENS/MEHEN Pisa, 16 Aprile 2005 WIreless DEployable Network System (WIDENS) Meshing European Heterogeneous.
Istituto degli InnocentiRegione Molise C orso di formazione La comunicazione pubblica La redazione web Campobasso 12/13 Aprile 2004.
Riva del Garda Fierecongressi Richiesta di parere per impianto destinzione automatico a pioggia. Si tratta dellampliamento di un impianto esistente, inferiore.
Consorzio Comuni Acquedotto Monferrato
P r o g e t t o M o n t a g n a s i c u r a Club Alpino Italiano Soccorso Alpino Speleologico Toscano Provincia di LuccaProvincia di Massa e Carrara Provincia.
Perché insegnare statistica a scuola Utilità della Statistica 1.è a fondamento della crescita democratica di un nazione moderna 2.è essenziale per monitorare.
Ruolo di ARPA FVG nella gestione dei dati ambientali Dott. Giorgio Mattassi Direttore Tecnico Scientifico ARPA FVG Udine, 15 dicembre 2010 Auditorium regionale.
Progettazione organizzativa
Gruppo 4: Gelmi Martina, Morelato Francesca, Parisi Elisa La mia scuola ha un sito Web: modelli per la qualità dei siti (Ingegneria del Web)
Autovalutazione del sistema scolastico
Andrea Petricca Problematiche di rete nella sperimentazione di file-system distribuiti su WAN per applicazioni di GRID-Computing Rapporto trimestrale attività
I Servizi del CTP Accoglienza Orientamento Sportello Descrizione delle attività sociali messe a disposizione del territorio Informativa delle attività
INTERNET Antonio Papa Classe 2^ beat I.S.I.S. G. Meroni a.s. 2007/2008.
Poli di sviluppo agro-economico per il rafforzamento dell´agricoltura familiare nella regione sud dello Stato di Bahia. Una rete oltre i confini ONG: GVC.
On-line multi modal information
Sviluppo delle Infrastrutture Telematiche: lesperienza della Sardegna Prof. Gianni Vernazza DIBE – Università di Genova 19 Febbraio 2002.
Introduzione 1 Il Decreto Legislativo 626/94 prescrive le misure finalizzate alla tutela della salute e alla sicurezza dei lavoratori negli ambienti di.
1 Staff Partnership e Relazioni Internazionali Lamezia Terme 30 novembre 2006.
ICF e Politiche del Lavoro
Attività Formativa Sviluppo di un WORKFLOW ENGINE di Dott. Riccardo Gasperoni Alessandro Caricato Gabriele Trabucco in collaborazione con Progesi S.p.A.
AUTOANALISI dISTITUTO Scuola Secondaria 1°grado a.s QUESTIONARIO DOCENTI Totale docenti 24 Totale docenti Villatora14 Totale docenti Saonara.
Linee e obiettivi delle Politiche sociali regionali LA PARTECIPAZIONE Valorizzare le intelligenze e le risorse presenti; affermare diritti e responsabilità
Transcript della presentazione:

Studio di architettura e pianificazione territoriale e di settore arch Studio di architettura e pianificazione territoriale e di settore arch. urb. Giovanni Zandonella Maiucco – www. zandonella.it telefax 0376809455 La pianificazione cimiteriale il Piano Cimiteriale come strumento di gestione delle emergenze e di fissazione delle politiche Non v'è rimedio per la nascita e la morte, salvo apprezzare pienamente l'intervallo. (Arthur Schopenhauer) Aggiornamento: sett. 2009

La normativa cimiteriale la situazione lombarda Studio di architettura e pianificazione territoriale e di settore arch. urb. Giovanni Zandonella Maiucco – www. zandonella.it telefax 0376809455 La normativa cimiteriale la situazione lombarda Normativa di riferimento per il settore cimiteriale in Lombardia: Art.224 codice civile ( … i cimiteri sono assoggettati al regime del Demanio pubblico) r.d. LL SS n°1265/34 ( ... titolo VI della Polizia Mortuaria) d.p.r. 285/90 ( … regolamento di polizia mortuaria) L.166/2002 art.28 (… in materia di rispetti cimiteriali) L.r. n°22/2003 ( … norme in materia di attività e servizi necroscopici, funebri e cimiteriali) r.r. 9 nov. 2004 N°6 ( … Regolamento in materia di attività funebri e cimiteriali) r.r. 6 febb. 2007 N°1(… Modifiche al Regolamento in materia di attività funebri e cimiteriali) Al fine di introdurre l’argomento cimiteri è opportuno orientarsi a partire dalla normativa di riferimento che sottende alla pianificazione cimiteriale.

La pianificazione urbanistica : i cimiteri Studio di architettura e pianificazione territoriale e di settore arch. urb. Giovanni Zandonella Maiucco – www. zandonella.it telefax 0376809455 La pianificazione urbanistica : i cimiteri Ruolo e collocazione della Pianificazione cimiteriale all’interno del sistema pianificatorio La pianificazione urbanistica ha come obiettivo l’organizzazione delle funzioni della “macchina città” per quanto riguarda: La mobilità, Il settore produttivo, Il settore insediativo, La tutela paesistica e la gestione delle trasformazioni, Il soddisfacimento dei servizi: reti tecnologiche primarie, nodi infrastrutturali, istruzione, verde e sport, assistenza e sanità Sistemi ospedalieri Sistemi cimiteriali Al fine di comprendere quale posto occupa la materia cimiteriale nel più ampio panorama del sistema pianificatorio vediamo lo schema a seguire.

Le valutazioni nella costruzione dei cimiteri Studio di architettura e pianificazione territoriale e di settore arch. urb. Giovanni Zandonella Maiucco – www. zandonella.it telefax 0376809455 Le valutazioni nella costruzione dei cimiteri Aspetti e argomenti che sottendono alla costruzione dei cimiteri Il dimensionamento delle strutture cimiteriali ( … in riferimento al bacino di utenza degli stessi ) La distribuzione dei cimiteri sul territorio comunale ( … anticamente legato alle parrocchie) Il decentramento in zona periferica ( … per favorire la sacralità dei luoghi) La possibilità di collegamento dei cimiteri alle reti tecnologiche urbane La natura geologica dei terreni ( … per favorire la mineralizzazione delle salme ed evitare l’inquinamento delle falde) La natura e direzione dei venti ( ….al fine di non contaminare l’aria in direzione dei centri abitati) La facilità di comunicazione viaria (… non in adiacenza alle principali arterie infrastrutturali) I sistemi di sepoltura ( tumulazione, inumazione, cremazione…) La presenza di confessioni diverse da quella Cattolica (… ebaiche, islamiche, buddiste,ecc.) Per mettere a fuoco la materia che andiamo a trattare è bene rispolverare alcuni postulati fondativi che sottendono alle scelte progettuali nella costruzione dei cimiteri.

Definizione di Piano Cimiteriale Studio di architettura e pianificazione territoriale e di settore arch. urb. Giovanni Zandonella Maiucco – www. zandonella.it telefax 0376809455 Definizione di Piano Cimiteriale Il Piano Cimiteriale è uno piano di settore, come il Piano del Commercio, il Piano del traffico,il Piano del Colore … Il Piano Cimiteriale è uno strumento composto da documenti grafici e dattiloscritti finalizzato al soddisfacimento delle politiche cimiteriali. E’ lo strumento che fissa le decisioni delle scelte politiche in materia cimiteriale (ai sensi del D.P.R. 285/90 art. 54, e dell’allegato n°1 del R. R. n°6 del 09/11/2004 ) Sostanzialmente il Piano Cimiteriale ha come obiettivi: Assicurare la rispondenza alla normativa in termini di dotazioni (servizi igienici, deposito mortuario, cinerari comuni, campi di inumazione, ecc.) La conoscenza, elaborata su base statistica, delle dinamiche registrate e la tendenze future inerenti le sepolture (quantitativo, destinazione preferenziale, concessioni in scadenza, propensione al rinnovo, …); La conoscenza della capienza in sepolture del sistema cimiteriale e della sua capacità di soddisfarne la domanda futura;

Obbligatorietà del Piano Studio di architettura e pianificazione territoriale e di settore arch. urb. Giovanni Zandonella Maiucco – www. zandonella.it telefax 0376809455 Obbligatorietà del Piano Il DPR 285/90 individua il Piano cimiteriale e lo ritiene obbligatorio per gli ampliamenti o per la costruzione di nuovi cimiteri, non per gli esistenti. L’art.54 dpr 285/90 parla di planimetria alla scala 1:500 dei cimiteri esistenti da aggiornare ogni 5 anni. L’art.91 dpr 285/90 specifica che le aree destinate alla costruzione di sepolture private devono essere previste nel Piani regolatori cimiteriali. Con l’avvento della normativa regionale L.r. 22/2003 e successivo regolamento 6/2004 il piano Cimiteriale è dovuto per legge.

contenuti di un Piano cimiteriale Studio di architettura e pianificazione territoriale e di settore arch. urb. Giovanni Zandonella Maiucco – www. zandonella.it telefax 0376809455 contenuti di un Piano cimiteriale Il r.r. 6/2004 e recentemente il r.r. 1/2007 precisano i contenuti dei Piani Cimiteriali : Relazione geologica – geotecnica; La verifica delle tipologie di sepoltura e loro organizzazione Analisi dell’andamento medio della mortalità e destinazione delle salme La ricettività della struttura cimiteriale L’evoluzione della domanda I punti di criticità rispetto alla norma in termini di dotazioni. I punti di criticità rispetto alla ricettività cimiteriale. I programmi futuri dell’amministrazione a soddisfacimento dei bisogni. Questioni monumentali Questioni in ordine alla fruibilità dei luoghi

Documentazione di un Piano Cimiteriale Studio di architettura e pianificazione territoriale e di settore arch. urb. Giovanni Zandonella Maiucco – www. zandonella.it telefax 0376809455 Documentazione di un Piano Cimiteriale Il r.r. n°6/2007 indica che i piani devono contenere: una relazione geologica-geotecnica (ove è prevista la nuova costruzione o ampliamento di cimiteri esistenti); una relazione tecnica generale; Una tavola di inquadramento del bacino di riferimento; una planimetria di inquadramento del territorio comunale con individuate le vie di comunicazione, i cimiteri e le rispettive aree di rispetto; uno rilievo dello stato di fatto (almeno in scala 1:500); una tavola di zonizzazione delle varie tipologie di sepoltura (almeno in scala 1:500); una planimetria di dettaglio per ogni cimitero (in scala 1:100 o 1:200) Le NTA per contribuire l’attuazione delle politiche di piano (analisi statistiche ed elaborazioni) (programma pluriennale di attuazione ad assolvimento delle carenze rilevate)

I tempi di un Piano cimiteriale Studio di architettura e pianificazione territoriale e di settore arch. urb. Giovanni Zandonella Maiucco – www. zandonella.it telefax 0376809455 I tempi di un Piano cimiteriale La tempistica dipende da diversi fattori, tra cui i principali sono le dimensioni e numero di strutture presenti e la disponibilità di rilievi e dati statistici aggiornati. Indicativamente per una struttura composta da tre cimiteri distinti per un totale di c.ca 6.000 sepolture si avranno i seguenti tempi: Procedure di contatto e definizione dell’incarico 10 gg Tempi di verifica dei documenti d’archivio e dotazioni 10 gg Eventuali tempi per la redazione di rilievi e per la restituzione 15-30 gg Tempi per il rilievo delle strutture e dotazioni cimiteriali e restituzione 15 gg Tempi per il confronto sulle criticità e soluzioni 15-30 gg Redazione delle scelte a soluzione delle criticità 30 gg Confronti finali e chiusura del piano 30 gg Eventuali colloqui preliminari con enti sovraordinati 30 gg Confezionamento e consegna ufficiale del piano 20 gg Conferenza di servizio per approvazione 40-60 gg Adozione/ approvazione del Consiglio comunale* 30-60 gg Totale dei tempi : c.ca 8-10 mesi

I costi di un Piano cimiteriale Studio di architettura e pianificazione territoriale e di settore arch. urb. Giovanni Zandonella Maiucco – www. zandonella.it telefax 0376809455 I costi di un Piano cimiteriale I costi di un piano cimiteriale non sono determinati da una specifica tariffa e pertanto possono essere stimati in ragione del tempo necessario alla costruzione del piano stesso eventualmente assommati delle spese accessorie. Sono competenze ordinarie : la redazione del piano e degli allegati redatti su cartografia e dati forniti dall’ente Sono spese accessorie: la redazione di rilievi planoaltimetrici dei cimiteri qualora l’amministrazione non ne sia già dotata; la redazione delle indagini geologiche qualora l’amministrazione non ne sia già in possesso; riesami ed emissioni successive alla fase di consegna ufficiale del Piano Cimiteriale; il Regolamento di Polizia Mortuaria e Cimiteriale

Se non ci sono bisogni … non servono i Piani” Studio di architettura e pianificazione territoriale e di settore arch. urb. Giovanni Zandonella Maiucco – www. zandonella.it telefax 0376809455 “… un Piano non è un insieme di carte redatte nel rispetto della legge … è una serie di documenti costruiti in misura adeguata a rispondere ai bisogni . Se non ci sono bisogni … non servono i Piani” fine