L’IPSIA C. CATTANEO NEL QUARTIERE TESTACCIO CLASSE IAOMT

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Transcript della presentazione:

L’IPSIA C. CATTANEO NEL QUARTIERE TESTACCIO CLASSE IAOMT

LE NOSTRE ATTIVITÀ Nel corso di questo anno abbiamo effettuato molte attività interessanti e ve ne presenteremo alcune: Storia dell’Isola Tiberina e visita guidata all’isola Tiberina: - Testaccio : Risco La storia dell’isola Tiberina: Fofi -Arena Ponte Emilio: Gullone Chiesa di san Giovanni Calibita: Pandoli La Basilica di San Bartolomeo: Runci e Ciccoricco La Visita all’Isola Tiberina: Gullone “Storie del mondo” – svolto in collaborazione con la Biblioteca Enzo Tortora: Sintesi del libro letto in classe “Capitani della spiaggia” – Rosi –De Padovanis Lezione concerto – Lombardi - Cardellini Dialoghi in lingua inglese: Cardellini-Carletti Fofi-Runci Coscarello-Ciccoricco Rosi- De Padovanis Il Tornio: Carletti – Taussi – Lozada- Quattrini Riflessioni sul percorso scolastico

TESTACCIO E IL TEVERE Testaccio, compreso tra via Marmorata, le Mura Aureliane e il Tevere, ha la forma di un quadrilatero quasi regolare, pianeggiante, tranne che per la collinetta artificiale da cui trae il nome, il Monte Testaccio, la grande discarica del porto dell'antica Roma, l'Emporium, formatasi per l'accumulo dei vasi di coccio, le testae, per l'appunto. (Risco)

L'ISOLA TIBERINA La leggenda vuole che l'isola si sia formata nel 510 a.C. dai covoni (i fasci di spighe) del grano mietuto a Campo Marzio. (piazza Navona) Nella prima metà del I secolo a.C. le venne data la forma di una nave, di cui oggi è ancora visibile la prua, con blocchi di travertino e alcune decorazioni raffiguranti Esculapio con il suo serpente e una testa di toro, forse utile per gli ormeggi. (Fofi e Arena)

TEMPIO DI ESCULAPIO Il tempio venne eretto tra il 293 a.C. e il 290 a.C., secondo la leggenda nel 293 a.C. scoppiò una grave epidemia a Roma, venne costruito un edificio in onore della divinità della medicina greca, che prese poi il nome latino di Esculapio. Secondo la leggenda, durante i riti propiziatori un grosso serpente, simbolo del dio, uscì dal santuario andandosi a nascondere all'interno della nave romana, ed una volta giunti a Roma lo stesso animale scese sull'isola stabilendovisi; dopo la costruzione di un tempio dedicato al dio, si racconta che la peste svanì miracolosamente.

TEMPIO DI ESCULAPIO L'isola, a ricordo dell'evento, venne rimodellata a forma di trireme. Un obelisco venne posto al centro dell'isola, davanti al tempio, in modo da assomigliare ad un albero maestro, mentre sulle rive vennero posizionati blocchi di travertino, scolpiti in modo da sembrare una poppa e una prua. Sull'isola sorsero diverse strutture adibite al ricovero degli ammalati.

PONTE EMILIO Situati a valle dell'isola Tiberina sono visibili i resti di un ponte, conosciuto dai romani come il ponte rotto, ma in realtà si tratta dei resti del Ponte Emilio (pons aemilius). La costruzione del ponte venne avviata nel 179 a.c. dai censori Marco Emilio Lepido e Marco Fulvio Nobiliore e completata nel 142 a.c. dai censori Scipione Emiliano e Lucio Mummio che sostituirono l'antica passerella in legno con arcate in muratura. (Gullone)

Oggi del ponte Emilio rimane solamente l'arcata superstite della metà del Cinquecento, quando venne realizzato l'ultimo rifacimento del ponte che era già stato ricostruito nel XIII secolo a causa di un'alluvione; del ponte romano rimangono i piloni a sperone in blocchi di travertino del II secolo a.C. dove poggia l'arcata.

Chiesa di San Giovanni Calibita La chiesa attuale fu costruita alla fine del XVI secolo sulle rovine di quella antica, di cui non resta più nulla: fu in questa occasione che sotto l'altare maggiore si scoprirono i resti del corpo di san Giovanni Calibita. La chiesa venne poi rinnovata nel 1640, la facciata fu completata nel 1711 e gli interni nel 1742. (Pandoli)

SAN GIOVANNI CALIBITA Giovanni era un fanciullo di nobile famiglia romana: fuggito dalla casa paterna, si ritirò nei pressi di Costantinopoli e si fece religioso tra i monaci acemeti. In seguito ritornò ad abitare nella propria casa, senza essere riconosciuto dai suoi, vivendo in un misero tugurio (in greco kalýbe, donde l'appellativo di "Calibita"), e rivelò la sua identità solo quando sentì avvicinarsi la morte. Il suo rifugio a Costantinopoli venne trasformato in chiesa. Il vescovo Formoso, prima di divenire papa, gli fece erigere una chiesa anche a Roma, sull'Isola Tiberina: all'edificio venne poi annesso un monastero benedettino, affidato da papa Gregorio XIII all'Ordine di San Giovanni di Dio (1584) che ne fece un ospedale.

Basilica di san bartolomeo La basilica di San Bartolomeo all’Isola ha oltre mille anni. La basilica venne costruita in un luogo di pellegrinaggio già conosciuto: da secoli, infatti, sull’Isola Tiberina esisteva un tempio dedicato ad Esculapio, ed erano numerosi coloro che visitavano il luogo sacro per implorare la propria guarigione.

La storia della basilica Nel 998 l’imperatore tedesco Ottone III edificò la chiesa per accogliere i resti di due martiri: San Bartolomeo apostolo, il cui corpo è custodito nell’altare maggiore,e Sant’Adalberto, vescovo di Praga, che fu ucciso nel 997. La nuova costruzione operò una trasformazione nel tessuto dell’Isola Tiberina,espressiva di quel cambiamento generale avvenuto nella città di Roma in seguito alla diffusione del cristianesimo. Il pozzo presente nella basilica,è un esempio di questo processo: esso probabilmente risale all’epoca romana e le sue acque erano ritenute miracolose. La facciata, è in stile barocco a due ordini, con la parte centrale rientrante. Il campanile romanico, a trifore con colonnine in marmo, fu aggiunto nel 1113. L'interno è distribuito su tre navate divise da quattordici colonne antiche con tre cappelle per lato.

LA VISITA ALL’ISOLA TIBERINA Per me la visita all’isola è stata molto interessante, perché ho potuto conoscere ed osservare cose nuove. Ad esempio che l’isola in passato aveva la forma di una nave. Nonostante fosse la prima volta che andavo all’isola Tiberina devo dire che è stato molto bello! Mentre passavamo su Lungo Tevere per raggiungere l’isola abbiamo visto il vecchio porto detto “L’EMPORIUM” dove una volta c’era lo scambio delle merci. (Gullone)

"STORIE DEL MONDO" PROGETTO DI INTERCULTURA PROPOSTO DALLA BIBLIOTECA COMUNALE E.TORTORA-COMUNE DI ROMA. Rosi- De Padovanis Lettura in classe del libro “Capitani della spiaggia”di G. Amado durante le ore di codocenza di italiano e inglese. Incontro alla biblioteca comunale Enzo Tortora con la mediatrice culturale che ci ha illustrato varie diapositive relative alle località del libro “Capitani della spiaggia”. Spettacolo musicale finale con Roland Ricaurte.

CAPITANI DELLA SPIAGGIA I personaggi di questo libro sono:Pedro Proiettile, Lecca Lecca, Gamba zoppa, Joao grande, Padre Jose Pedro, il Gatto, Dora, Siccità, Almiro, negretto Barandao,Bella Vita e il Professore,sono i membri di una pericolosa banda di ragazzi che infestano il porto di Bahia in un’epoca di opposizioni e rivolte. Sono dei bambini emarginati e molti di loro vengono travolti dalla crudeltà della vita.

CAPITANI DELLA SPIAGGIA Alcuni di loro muoiono per la miseria e la malattia come Dora e Almiro, Gamba Zoppa cerca e trova la morte. Il Siccità diventa cangaceiro, il Gatto diventa bidonista. Nonostante la spavalda aggressività, i “capitani” hanno sete di tenerezza e di amore, tutto ciò produce anche la vocazione religiosa di Lecca Lecca,quella artistica del Professore,quella politica di Pedro Proiettile e Barandao e quella marinara di Joao Grande.

Concerto didattico di Roland Ricaurte Si può imparare la storia di un continente a memoria sui libri oppure attraverso i suoni e dietro ogni strumento c’e’ una cultura,una storia.

Collezione strumenti Gli strumenti nascono dalla curiosità dell’uomo verso la natura. La collezione degli strumenti musicali del professore Roland Ricaurte è composta da 150 esempi raccolti nei viaggi in Colombia e Venezuela. Dal 1986 la collezione diventa un mezzo per raccontare la storia di questi popoli .

Video di Roland Ricaurte

Impressioni sul concerto Questo concerto è stato molto entusiasmante e ci ha fatto approfondire l’argomento dei popoli del Sud America. Abbiamo scoperto la parte musicale di questi popoli grazie all’infinita collezione strumentale di Roland Ricaurte.

Impressioni sul concerto Questo concerto ci ha colpito molto perché l’uomo ha scoperto il suono partendo dalla natura costruendo degli strumenti esistenti ancora oggi. Questo video ci dimostra come l’uomo con delle canne di bambù abbia creato dei suoni che rappresentano la natura.

Can you speak English? Yes, we can Ci Presentiamo – New friends Le nostre abitudini – Our daily routine Al ristorante – Ordering a meal Shopping

Il Tornio

Tornio Il. tornio parallelo è una macchina utensile per asportazione di truciolo. Dotato di moto rotatorio, funziona tenendo in rotazione il pezzo in lavorazione, mentre un utensile tagliente ne asporta il materiale in eccesso rispetto alla forma voluta L'utensile può essere fatto avanzare parallelamente o a varie angolazioni rispetto all'asse di rotazione, in modo da produrre superfici cilindriche o coniche.

Il tornio ci permette di fare delle lavorazioni meccaniche. LAVORAZIONE AL TORNIO Durante questo anno scolastico abbiamo lavorato alla macchina utensile chiamato TORNIO. Il tornio ci permette di fare delle lavorazioni meccaniche. La classe 1° A ha lavorato sul tornio per realizzare il filo a piombo. Per fare il filo a piombo dobbiamo rispettare diverse fasi: descrizione Strumenti e utensili tempo 1)messa in piano della superficie A e tornitura cilindrica superficie B. Utensile sgrossatore e calibro. 15’ 2)messa in piano superficie C e portare a misura. 10’ 3)tornitura conica 70gradi. 4)foro cieco 30x7. Punta da trapano 3,5,7 5)smussatura 2x45gradi. Utensile x smussare 5’ 6)operazioni di gonodratura. Utensile gonodratore 7)filettatura 8ma. Utensile maschio 8a

RIFLESSIONI Mi sarebbe piaciuto fare delle gite, un campo-scuola, anche visitare delle industrie dove si costruiscono nuovi motori e nuove carrozzerie. La cosa piacevole di questo anno è stata quella di affrontare nuove discipline e imparare nuove cose. I miei punti di forza sono stati: l’attenzione in classe, prendere appunti e ripassare a casa ,acquisendo anche un metodo di studio. Per migliorare dovrei studiare di più e cercare sui libri le informazioni.

RIFLESSIONI I miei punti di forza sono stati molti: ascoltare le lezioni per non studiare a casa, ma il mio punto di forza maggiore è stato l’aver fatto amicizia con i compagni di classe. Ho trovato amici che mi hanno aiutato nei momenti del bisogno e mi hanno aiutato a studiare quando avevo delle difficoltà. Il punto di debolezza è stato quello di non ripassare a casa la lezione e quindi non ricordare nulla quando venivo interrogato.

RIFLESSIONI Le cose più piacevoli di quest’anno sono state tutte le risate fatte con i compagni ed i professori e quando sono arrivati dei buoni risultati dai compiti e dalle interrogazioni. Le cose meno piacevoli quando sono arrivate le note, le chiamate a casa ma soprattutto i brutti voti.

RIFLESSIONI All’inizio ero demotivato: alcuni giorni mi impegnavo ed altri non facevo niente. Ma ora, che sono alla fine dell’anno mi sono messo a studiare per recuperare… Il punto di forza che mi ha permesso di andare avanti è la voglia di superare l’anno e passare all’anno successivo. Mi sento cambiato: più responsabile nel fare i compiti e arrivare puntuale a scuola.

RIFLESSIONI All’inizio dell’anno c’era un rapporto difficile tra alcune persone, c’erano alcuni elementi che avevano deciso di venire a scuola per fare casino e disturbare gli altri, ma per fortuna dopo qualche mese siamo riusciti ad escludere queste persone dal gruppo e poi se ne sono andati da scuola; secondo me è stato meglio per tutti.

RIFLESSIONI Quest’anno ho preso la scuola come un dovere, so che devo prendere buoni voti e cercare di capire le materie, mentre lo scorso anno andavo a scuola per piacere, per passare il tempo e di conseguenza non facevo niente. Un mio punto di forza è stato quello di capire che la scuola è importante, perché possiamo dire che ci stiamo creando delle basi per il nostro futuro.

RIFLESSIONI Per migliorare cerco di stare più tempo sui libri anche se non è facile, ci provo e cerco di riuscirci in modo da non perdere anche quest’anno. In classe con i miei compagni ho un buonissimo rapporto, con alcuni mi sento anche nel pomeriggio ma non li posso vedere perché abitiamo lontani.

IN SINTESI In questa scuola ci siamo trovati bene; ci sono stati dei problemi ma anche delle situazioni vantaggiose: Alcuni professori sono stati pazienti durante tutto l’anno e ci hanno aiutato fino alla fine. Nello studio non abbiamo avuto molti ostacoli tranne su qualche argomento di materie per noi nuove. Ci sono state poche uscite didattiche. Però tutto sommato siamo soddisfatti di come sono andate le cose durante l’anno scolastico.

PROPOSTE Più uscite didattiche riguardanti le diverse materie. Fare dei corsi di recupero mirati per chi ha difficoltà. Migliorare la qualità e la distribuzione delle merende. Avere laboratori più efficienti. Parcheggio interno o esterno dedicato agli scooter degli alunni.

Arrivederci all’anno prossimo