L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA MEDICA

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
PAN ADVERTISING B2D B2D Per la comunicazione locale delle reti di vendita.
Advertisements

Roma, 16 novembre 2010 SPT – Il sistema di accettazione Gestione centralizzata Dott. Paolo Spadetta.
CORSO PER OPERATORI DI COMUNITA BIENNIO 2004/2005 Vicenza, 19 marzo 2004 Direzione Regionale per i Servizi Sociali Servizio Prevenzione delle Devianze.
I modelli reticolari Rappresentano graficamente le procedure attraverso nodi e linee; 2. Ogni linea rappresenta unattività; 3. Su ogni linea è riportato.
Progetto Strutture e personale del Ministero
V ALERIO B RUCOLI 5 NOVEMBRE 2013 SEZIONE LIBERI PROFESSIONISTI LE NOVITÀ SEZIONE LIBERI PROFESSIONISTI LE NOVITÀ 5 CONFERENZA NAZIONALE SULLA FORMAZIONE.
Il CTS come strumento di supporto allinclusione Roberto Santoni Dirigente scolastico.
IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire Licenze e Autorizzazioni per aprire:ACCOMPAGNATORE.
PROGRAMMA LEONARDO DA VINCI Qu.A.Li.T._TOUR. II. PROGRAMMA LEONARDO DA VINCI Il Programma settoriale Leonardo da Vinci è inserito nellambito del più ampio.
Sistema informativo IrisWIN
Progetto Meeting Fitness 2011/2012 Progetto di promozione dellattività sportiva dilettantistica attraverso il Fitness.
OBBLIGO DI ISTRUZIONE AUTONOMIA SCOLASTICA PERNO DELLINNOVAZIONE Sperimentazione /ricerca azione.
Sms Arcadia Pertini Questionario di soddisfazione Scuola Media Arcadia Pertini a.s. 2010/2011.
Scuola primaria Cagliero/Rodari
OPPORTUNITA PER Giovani ImprenditoriGiovani Imprenditori OPPORTUNITA PER Giovani ImprenditoriGiovani Imprenditori Impresa e Programmi UE: Erasmus per giovani.
Solo un ridotto numero di studi ha esaminato luso di compiti a casa nelleducazione motoria ed è stato ipotizzato che questi possono: Aumentare i tempi.
Scuola Secondaria di 1^ Grado
Comunicazioni Relative al seminario di informazione INVALSI su La valutazione e lo sviluppo della scuola Roma, 28 Novembre 2012 Relatore: Prof. S. Nicastro.
GE.CO. Gestione per competenze. Introduzione a GE.CO. Orienta nella scelta di nuovi modelli organizzativi. Elabora modelli concettuali ed operativi. Introduce.
ABILMENTE International Classification of Functioning, Health and Desease Poggio Mirteto, 31 gennaio 2012.
Gruppo 1 - Microseminario sulle Indicazioni per il Curricolo Sondrio – 8 aprile - 21 aprile – 12 maggio 2008 Il gruppo si è impegnato nellapprofondimento.
INNOVAZIONE NELLA SCUOLA E T.I.C.
3 ° Circolo Didattico G.Siani Marano A.S.2010/11
UNIUD CdL in Fisioterapia Reggio Emilia – 01/02/11.
Dott. Salvatore de Franco -- Dott.ssa Lina Bianconi
MINISTERO DELLA DIFESA Direzione Generale per il Personale Civile TAVOLO TECNICO DEL 2/08/2012 CON LE OO.SS. NAZIONALI DEL MINISTERO DIFESA IN MATERIA.
Bisogni educativi speciali Oggetto: Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 Strumenti dintervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione.
POF e programma annuale
INCENTIVI ALLA FORMAZIONE PER LE AZIENDE ARTIGIANE Trento, 1 dicembre 2011 dott. Luigi Pitton.
Saldare i debiti … … formativi Anno scolastico
Ala, 23 settembre 2010 Flavio Rigo. basi scientifiche cultura professionale esperienza professionale conoscenze pedagogiche attitudine consapevolezza.
1 circolare n° 8 circolare n° 8 6 marzo La direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto a.
PROGETTO “NASTRO FERMI”
IL DIARIO DI BORDO ANNO ACCADEMICO 2009/ 10
ASSEMBLEA CLASSE PRIMA a.s
PROF: LUIGI SCALA Progetto lavoro Area4 multimedialità a.s
COMUNE DI MEDOLAGO Regolamento edilizio 2013 Consiglio Comunale del 4 marzo 2013.
L’ affidamento dei servizi e il decreto attuativo nazionale
Laurea Magistrale in CHIMICA INDUSTRIALE GUIDA INTERATTIVA ALLISCRIZIONE posizionare correttamente il mouse e premere sulla freccia solo quando compare.
CI SIAMO! LA LAUREA SI AVVICINA DA DOVE COMINCIO? A cura del Servizio Tesi di Facoltà
Conto economico e stato patrimoniale
Tableau de bord Cruscotto di direzione
ANNO SCOLASTICO Istituto Professionale per i Servizi Commerciali, Turistici e Sociali Via Spezzaferri, Lodi Spazio web –
Il messaggio multidisciplinare dello studio urodinamico
Il modello ECM –CPD lombardo nel sistema sanitario regionale
RAGAZZE, RAGAZZI, AL LAVORO!
1 Assessorato Istruzione, Diritto allo Studio e Formazione Regione Lazio Chance Presentazione dei Report intermedi di attività a cura di Filas Spa CHANCE.
Tipologia dotazione informatica Le dotazioni informatiche nelle scuole comprendono soprattutto stampanti,mentre è limitato il numero degli scanner.
P.O.R. Toscana Ob. 2 Competitività regionale e occupazione : ASSE IV Capitale Umano Bando ANNO PROFESSIONALIZZANTE PROVINCIA DI LIVORNO.
«IL CASO E LA NECESSITA» Dalle esigenze reali alle soluzioni pratiche Dott.ssa Susanna PRIORE.
con lo SPORTELLO ANFFAS ONLUS VENETO SULL’INCLUSIONE SCOLASTICA
FONDO REGIONALE LEGGE 68/1999 PROGETTO ORO OPPORTUNITÀ REINSERIMENTO OCCUPAZIONALE O R O Opportunità di Reinserimento Occupazionale per persone con disabilità
Sistema Informativo Demanio Idrico marzo Per aumentare lefficienza del servizio abbiamo realizzato un sistema in grado di gestire in modo integrato.
Autovalutazione del sistema scolastico
Progetto Mondiale BPCO Valutazione e monitoraggio 2.Riduzione dei fattori di rischio 3.Trattamento della BPCO stabile: educazionale farmacologico.
Computer & Scuola Realizzare la fase dimplementazione delle nuove tecnologie in Europa.
Progetto alternanza scuola lavoro A.S – 2013 Classi IV.
20 novembre 2012 Palazzo Lombardia - Auditorium Regionale " Placement e alto apprendistato " Sabrina Sammuri Direttore Generale Occupazione e Politiche.
Il sistema universitario italiano Nicola Melone Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali SUN Convegno sullOrientamento San Leucio, 28 febbraio.
HSe Housing Sociale Elios. Il Servizio di Housing Sociale della Cooperativa Sociale Elios intende rispondere ai bisogni abitativi di persone con problematiche.
E.C.M. : Il D O S S I E R FORMATIVO La sfida del futuro Luigi Conte - Udine FORUM ECM : Roma 5 novembre 2013.
Provincia di Ravenna Settore Formazione, Lavoro e Istruzione INDAGINE SUGLI SBOCCHI OCCUPAZIONALI DEI DIPLOMATI IN PROVINCIA DI RAVENNA ottobre 2011.
ICF e Politiche del Lavoro
Convegno internazionale Laccordo europeo relativo allo stress lavoro-correlato tra le parti sociali: lo sviluppo e limplementazione in Italia Dott.ssa.
Riflessioni sul lavoro compiuto durante il percorso formativo Marzo 2011 Sant’Ambrogio Daniela Robasto Dipartimento di scienze dell’educazione e della.
LA SICUREZZA NELLE AZIENDE OSPEDALIERE, ELEMENTI PER ELABORARE UN BILANCIO A ree di eccellenza e bilancio di attività nella prevenzione sul lavoro in azienda.
Terza area e alternanza scuola-lavoro Vicenza, IPSS Montagna 22 aprile 2008 MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO.
IL NUOVO ISTITUTO PROFESSIONALE IPSSC "V.CUOCO" CAMPOBASSO
1 Progettando il futuro Sportello Scuola-Lavoro. 2 LAutonomia L Autonomia organizzativa, didattica e funzionale attribuisce maggiori responsabilità agli.
AUTOANALISI dISTITUTO Scuola Secondaria 1°grado a.s QUESTIONARIO DOCENTI Totale docenti 24 Totale docenti Villatora14 Totale docenti Saonara.
Transcript della presentazione:

L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA MEDICA UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA CATTEDRA E SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN CHIRURGIA TORACICA Prof. Uliano Morandi L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA MEDICA In osservanza all’Accordo attuativo locale in attuazione del Protocollo di Intesa tra Regione e Università dell’Emilia Romagna del 16-2-2000 sulla formazione dei medici specialisti

L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA MEDICA Definire il numero dei MFS che nei singoli anni di corso può essere adeguatamente formato presso la struttura sede della SS e presso le altre strutture della Azienda in cui la SS ha sede 2. Accertare che le strutture assistenziali individuate siano rispondenti ai criteri di coerenza tra attività assistenziali e obiettivi formativi 3. Individuare le attività che non possono essere assicurate presso le strutture della Azienda e che devono necessariamente essere assicurate presso strutture esterne 4. Individuare tali strutture esterne da includere nella rete formativa 5. Definire la rete formativa completa 6. Definire l’ordinamento didattico 7. Definire il programma generale di formazione Definire il programma individuale di formazione Individuare i tutors dei MSF

L’ORDINAMENTO DIDATTICO

ELENCO DELLA TIPOLOGIA DELLE ATTIVITA’ ASSISTENZIALI PER ANNO DI CORSO E RELATIVO GRADO DI AUTONOMIA

ATTIVITA’ DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE SPECIFICO – I ANNO

ATTIVITA’ DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE SPECIFICO II ANNO

ATTIVITA’ DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE SPECIFICO – III ANNO

ATTIVITA’ DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE SPECIFICO – III ANNO

ATTIVITA’ DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE SPECIFICO IV ANNO

ATTIVITA’ DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE SPECIFICO – IV ANNO

ATTIVITA’ DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE SPECIFICO V ANNO

ATTIVITA’ DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE SPECIFICO – V ANNO

IL PROGRAMMA GENERALE DI FORMAZIONE All’inizio di ogni Anno Accademico, per ogni anno di corso vengono definiti: Obiettivi formativi (rif. Tabella A - Ordinamento Didattico) Attività assistenziali (rif. Tabella B – Ordinamento Didattico) Attività di addestramento professionalizzante (rif. Tabella B – Ord. Didattico) Le sedi formative interne Il numero massimo di MSF che possono essere formati in tali sedi Il programma è generale, prescinde dai singoli MFS Il documento di riferimento è sempre l’OD di quell’Anno Accademico Il Programma Generale di Formazione viene redatto all’inizio di ogni AA ed è definito, valutato e approvato dal Consiglio della SS

IL PROGRAMMA GENERALE DI FORMAZIONE III ANNO

IL PROGRAMMA GENERALE DI FORMAZIONE III ANNO

IL PROGRAMMA GENERALE DI FORMAZIONE III ANNO

IL PROGRAMMA INDIVIDUALE DI FORMAZIONE All’inizio di ogni AA, per ogni MSF, in base all’anno di corso, vengono definiti: Le attività assistenziali per tipologia di prestazione, i relativi gradi di autonomia e la sede formativa (rif. Programma Generale di Formazione) Le attività di addestramento professionalizzante, con tipologia, numero minimo di prestazioni e relativi gradi di autonomia, nonché le sedi formative Il documento di riferimento è il Programma Generale di Formazione Il programma è individuale e tiene conto del singolo MSF Il Programma Individuale di Formazione viene redatto all’inizio di ogni AA ed è definito, valutato e approvato da: Direttore della SS Tutor del MSF MSF

PROGRAMMA INDIVIDUALE DI FORMAZIONE DEL DOTT. IPPOCRATE DI COO IV ANNO

PROGRAMMA INDIVIDUALE DI FORMAZIONE DOTT.IPPOCRATE DI COO IV ANNO

DEFINIZIONE DEI TUTORS All’inizio di ogni AA viene definito il tutor per ogni specializzando - Il tutor è il docente che segue e consiglia il MFS durante la sua attività nel corso dell’AA - Il tutor si fa carico di far sì che il Programma Individuale di Formazione venga rispettato e compiuto 1) Tutor ad personam: segue il MFS durante tutto il percorso formativo, dal primo all’ultimo anno di corso 2) Tutor per anno di corso: segue il MFS che frequenta quell’anno di corso

CRITICITA’ Difficoltà nel rispettare il numero di atti inerenti all’addestramento professionalizzante chirurgico previsti nei programmi di formazione, sia nella specialità madre che nelle altre specialità previste 2) Scarsa responsabilizzazione dei tutors nei confronti dei MFS

RIASSETTO DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA SANITARIA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA Cattedra e Unità Operativa di Chirurgia Toracica Scuola di Specializzazione in Chirurgia Toracica Direttore: Prof. U. Morandi RIASSETTO DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA SANITARIA Supplemento G.U. n. 258 del 5 novembre 2005

RIASSETTO DELLE SCUOLE (RECEPIMENTO NORMATIVE EUROPEE) G.U. 5-11-2005 RIASSETTO DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA SANITARIA (RECEPIMENTO NORMATIVE EUROPEE)

ENTRATA IN VIGORE ENTRO 18 MESI MAGGIO 2007 (5-5-2007)

AREA MEDICA AREA CHIRURGICA AREA DEI SERVIZI SANITARI

AREA CLASSI OMOGENEE (AGGREGAZIONE) OTTIMIZZAZIONE RISORSE STRUTTURALI DIDATTICHE ASSISTENZIALI

AREA CHIRURGICA CLASSE DELLE CHIRURGIE CARDIO-TORACO-VASCOLARI TIPOLOGIA CARDIOCHIRURGIA CHIRURGIA TORACICA CHIRURGIA VASCOLARE

CHIRURGIA TORACICA ACCESSO PER I LAUREATI SPECIALISTI IN MEDICINA E CHIRURGIA (CLASSE 46/S) PER I LAUREATI DEL VECCHIO ORDINAMENTO IN MEDICINA E CHIRURGIA HA SEDE PRESSO L’ATENEO AFFERISCE ALLA FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA

IL CORPO DOCENTE E’ COSTITUITO DA: PROFESSORI DI RUOLO O FUORI RUOLO DI PRIMA E SECONDA FASCIA RICERCATORI UNIVERSITARI PERSONALE OPERANTE IN STRUTTURE NON UNIVERSITARIE APPARTENENTE ALLA RETE FORMATIVA DELLA SCUOLA NOMINATO DAL CONSIGLIO DELLA FACOLTA’ SU PROPOSTA DEL CONSIGLIO DELLA SCUOLA

IL CORPO DOCENTE COMPRENDE: ALMENO UN PROFESSORE DI RUOLO O FUORI RUOLO NEL SSD DI RIFERIMENTO DELLA TIPOLOGIA DELLA SCUOLA

LA DIREZIONE DELLA SCUOLA E’ AFFIDATA AD UN PROFESSORE DI RUOLO O FUORI RUOLO DEL SSD DI RIFERIMENTO ELETTO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI DELLA SCUOLA STESSA

LA DIREZIONE DELLA SCUOLA IN VIA TRANSITORIA E PER NON PIU’ DI UN TRIENNIO PUO’ ESSERE AFFIDATA AD UN PROFESSORE DI RUOLO O FUORI RUOLO DI UN SSD IDENTIFICATO COME AFFINE A QUELLO DELLA TIPOLOGIA DELLA SCUOLA (D.M. 4/10/2000)

PROFILO DI APPRENDIMENTO SPECIALISTA CHIRURGIA TORACICA CONOSCENZE TEORICHE SCIENTIFICHE E PROFESSIONALI FISIOPATOLOGIA DIAGNOSTICA CLINICA E STRUMENTALE CLINICA MALATTIE CHIRURGICHE APPARATO RESPIRATORIO, DEL CUORE, GROSSI VASI, ESOFAGO, MEDIASTINO, DIAFRAMMA E PARETE TORACICA

PROFILO DI APPRENDIMENTO SPECIALISTA CHIRURGIA TORACICA ENDOSCOPIA TORACICA CHIRURGIA ENDOSCOPICA E MINI INVASIVA CHIRURGIA D’URGENZA AMBITI DI APPRENDIMENTO SPECIFICI MALATTIE DEL POLMONE MALATTIE DEL CUORE E DEI GROSSI VASI MALATTIE DELL’ESOFAGO MALATTIE DEL MEDIASTINO CLINICA, TERAPIA FARMACOLOGICA E CHIRURGICA CHIRURGIA RICOSTRUTTIVA – TRAPIANTO DI POLMONE

REQUISITI PER SPECIALIZZAZIONE ACQUISIRE 300 CFU ARTICOLATI IN 5 ANNI OGNI CFU EQUIVALE A 25 ORE DI FREQUENZA PRESSO LE STRUTTURE COSTITUTIVE DELLA RETE FORMATIVA

PERCORSI DIDATTICI SONO ARTICOLATI IN ATTIVITA’ FORMATIVE COSI’ SUDDIVISE: ATTIVITA’ DI BASE 5 CFU ATTIVITA’ CARATTERIZZANTI 270 CFU - Attività caratterizzanti elettive scelte dallo studente ATTIVITA’ AFFINI INTEGRATIVE ED INTERDISCIPLINARI 5 CFU PROVA FINALE 15 CFU ALTRE ATTIVITA’ 5 CFU

PRATICHE E DI TIROCINIO ALMENO IL 70% DEL COMPLESSO DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE E’ RISERVATO ALLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA’ PROFESSIONALIZZANTI PRATICHE E DI TIROCINIO PER COMPLESSIVI 210 CFU

ATTIVITA’ DI BASE COMPRENDONO UNO O PIU’ AMBITI ED I RELATIVI SSN PER L’ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE GENERALI COMUNI PER GLI SPECIALIZZANDI DELLE VARIE TIPOLOGIE DI SCUOLE COMPRESE NELLA CLASSE

ATTIVITA’ CARATTERIZZANTI SONO ARTICOLATE IN: AMBITO DENOMINATO TRONCO COMUNE 81 CFU - 30 CFU CHIRURGIA GENERALE - 30 CFU CHIRURGIA DELLA STESSA CLASSE - 21 CFU ATTIVITA’ CLINICHE PS E EMERGENZA AMBITO DISCIPLINE SPECIFICHE 189 CFU ATTIVITA’ CARATTERIZZANTI ELETTIVE A SCELTA DELLO STUDENTE A COSTITUIRE SPECIFICI PERCORSI FORMATIVI 45 CFU

ELEMENTI INNOVATIVI (1) INTRODUZIONE DEI CFU (CREDITI FORMATIVI UNIVERSITARI). DESCRIVONO E QUANTIFICANO IL PERCORSO FORMATIVO DI OGNI SINGOLA SCUOLA DEFINIZIONE DEL VOLUME DI ATTIVITA’ PRATICA PROFESSIONALIZZANTE SVOLTO NELLE STRUTTURE SANITARIE ARRUOLATE ANCHE DAL S.S.N.

ELEMENTI INNOVATIVI (2) TRONCO COMUNE (81 CFU) (CHIRURGIA TORACICA – VASCOLARE – CARDIOCHIRURGIA) 30 CFU CHIRURGIA GENERALE 30 CFU SPECIALITA’ AFFINI 21 CFU ATTIVITA’ CLINICHE/EMERGENZA/P.S.

ELEMENTI INNOVATIVI (3) ESECUZIONE CERTIFICATA DI INTERVENTI CHIRURGICI 1°, 2°, 3° OPERATORE DI INTERVENTI DI: CHIRURGIA TORACICA CHIRURGIA GENERALE TABELLE DI CLASSIFICAZIONE SUCCESSIVO DECRETO PICCOLA MEDIA ALTA CHIRURGIA

ELEMENTI INNOVATIVI (4) LIBRETTO/DIARIO RACCOGLIE, FIRMATE, DA SPECIALIZZANDO E TUTOR LE ATTIVITA’ SVOLTE CON GIUDIZIO ATTITUDINALE

NON E’ CONSENTITO AD UNA SINGOLA UNIVERSITA’ AVERE PIU’ SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DELLA STESSA TIPOLOGIA

LA NON ATTUAZIONE DEL D. M LA NON ATTUAZIONE DEL D.M. COMPORTERA’ LA DECADENZA DELLA SCUOLA STESSA LA NON CONGRUITA’ DEL VOLUME DI ATTIVITA’ PRATICA PROFESSIONALIZZANTE SVOLTA DALLA RETE FORMATIVA DELLA SCUOLA NE COMPORTERA’ LA CHIUSURA LA DIREZIONE DELLA SCUOLA DEVE ESSERE AFFIDATA AD UN DOCENTE DI PRIMA O SECONDA FASCIA DEL SSD DELLA MATERIA ( entro 3 anni dall’entrata in vigore del decreto)

PER SUPERARE LA DIFFICOLTA’ DEL CARENTE VOLUME DI ATTIVITA’ ESPRESSO DALLA RETE FORMATIVA DELLA SCUOLA E’ POSSIBILE ATTIVARE CONSORZI TRA PIU’ STRUTTURE UNIVERSITARIE ATTIVARE CONVENZIONI CON STRUTTURE DEL S.S.N. INDIVIDUATE CON DECRETO DALLE AMMINISTRAZIONI REGIONALI

ADEMPIMENTI (1) LA SCUOLA DEVE GARANTIRE LA POTENZIALITA’ FORMATIVA DI 3 SPECIALISTI PER ANNO (15 x 3 anni) VERIFICARE CHE GLI STATUTI DELLA SCUOLA PREVEDANO L’ARRUOLAMENTO DI ALMENO 3 SPECIALISTI PER ANNO. SE IL NUMERO E’ INFERIORE A TRE MODIFCARE LO STATUTO

ADEMPIMENTI (2) MODIFICARE IL PERCORSO FORMATIVO E DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE SECONDO IL SISTEMA DEI CFU LA SCUOLA E L’ATENEO DEVONO DICHIARARE IL VOLUME DI ATTIVITA’ PROFESSIONALIZZANTI SIA DEL TRONCO COMUNE CHE DELL’AMBITO SPECIFICO

CERTIFICAZIONE DELL’ATTIVITA’ DEL SINGOLO SPECIALIZZANDO ADEMPIMENTI (3) PARTE FORMALE TEORICA ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE - Interventi eseguiti - Procedure diagnostiche - Att. Ambulatoriale, etc. CERTIFICAZIONE DELL’ATTIVITA’ DEL SINGOLO SPECIALIZZANDO

CRITICITA’ LA LEGGE PRESENTA ANCORA MOLTI ELEMENTI DI INCERTEZZA GARANTIRE IL NUMERO DI INTERVENTI DI CHIRURGIA GENERALE DEFINIRE LE TIPOLOGIE DI INTERVENTI IN RAPPORTO AL PESO DEFINIRE IL GRADO DI PARTECIPAZIONE DELLO SPECIALIZZANDO AD OGNI SINGOLO INTERVENTO CONVENZIONI E CONSORZI

CRITICITA’ MANCANZA DI UNA PROGRAMMAZIONE NAZIONALE O REGIONALE CHE DEFINISCA LA REALE ESIGENZA DI INSERIMENTO DI SPECIALISTI DI CHIRURGIA TORACICA NELLA RETE OSPEDALIERA DEL NOSTRO PAESE