Questa è l’India
INDIA (Unione Indiana) Superficie: 3.287.263 Kmq. (circa 10 volte l’Italia) Oltre un miliardo di abitanti Lingue: Hindi e Inglese, ma la Costituzione indiana riconosce altre14 lingue ufficiali : il bengali, il tamil, l’urdu, il telugu, il marathi, il gujarati, il kannada, il malayalam, l’orya, il punjabi, l’assamese, il kashmiri, il sanscrito e il sindhi Si contano in India 61 lingue e 544 dialetti.
India l’India è una repubblica federale formata da ventotto stati e sette territori Capitale: New Dehli. città importanti: Mumbai Kolkata Chennai Bangalore; Hyderabad; Ahmadabad; Pune (Molte città indiane hanno abbandonato il nome attribuito dagli inglesi, recuperando il loro nome storico.)
Fiumi e monti dell’India Indo Gange Brahmaputra Narmada Godavari Krishna Catene di MONTI Himalaya Kashmir Ghati orientali Ghati occidentali
Cerchiamo sulla cartina le città principali: Srinagar, capoluogo del Pamir Amristar, città del Tempio d’oro sikh Mumbai (industrie cinematografiche) Hyderabad, città sacra indiana NEW DELHI capitale Bhopal (artigianato, industrie) Kolkata, città industriale, seconda città per abitanti (13 milioni). Ex capitale del’India inglese
Gli stati e i territori dell’India
Religione: Induisti (81,3%), Musulmani Sunniti (9%) Musulmani Sciiti (3%), Cristiani (2,3%), Sikh (1,9%), Buddisti (0,8%), Giainisti (0,4%).
Religione: L’Induismo L'induismo è una religione politeistica caratterizzata dal fatto che i fedeli si distinguono per la loro devozione a un Dio particolare. Gli dei più importanti sono Brahma, il dio creatore dell’universo, Visnu, il dio che conserva nell’essere il mondo, e Shiva, il dio che dissolve tutto. Gli induisti credono nella reincarnazione: se un uomo si comporta male in questa vita, dopo la morte, la sua anima torna a vivere in un altro corpo per espiare i peccati commessi: solo chi onora gli dei e si comporta con carità verso gli altri uomini raggiunge la pace eterna.
Il sistema della caste Bramini: sacerdoti, intellettuali L'induismo è noto per la divisione della società in caste, alle quali si appartiene per nascita senza alcuna possibilità di cambiare Bramini: sacerdoti, intellettuali Ksatriya: nobili e guerrieri Vaisya: pastori, commercianti Sudra: contadini e servi Dahlit : sono gli intoccabili, i paria, il gradino più basso della scala sociale indù
Il sistema della caste, oggi E’ ancora frequente che gli indiani d’oggi, specialmente nelle campagne, non si allontanino dalle professioni tradizionali della propria casta: Dirigenti, scienziati, i bramini Amministratori, militari i ksatrya Imprenditori, commercianti i Vaisya Contadini i Sudra Manovali, spazzini i Dahlit Ma il governo indiano ha varato numerose leggi per porre termine a questa che appare come una terribile ingiustizia nei confronti delle caste più basse
Un’altra delle religioni indiane: I Sikh Come i musulmani, i sikh credono che un unico Dio abbia creato il mondo e che la Sua volontà governi ogni cosa. Come gli induisti i sikh credono nella trasmigrazione delle anime (samsara) e degli effetti delle azioni sulle vite successive (karma), però non accettano le caste. Il loro primo profeta sikh, Babu Nanak, predicava l’uguaglianza e la pace fra gli uomini. L’ultimo profeta sikh, il decimo, Gobind Singh, oltre all'amore per il prossimo, predicò la lotta armata contro chiunque minacciasse la libertà di culto Da allora i Sikh sono rimasti una minoranza guerriera
Un guerriero sikh davanti al tempio sacro di Amristar
Strane feste in India Le festività religiose in India seguono tradizioni molto antiche e talvolta si manifestano in modi del tutto particolari. Vediamo: La festa delle Luci, comune agli Indù, ai Sikh, ai Jainisti, la festa di Holi, induista
La festa di Holi
La festa delle Lampade (Diwali) E’ festeggiata da Induisti, da Giainisti e da Sikh: si può dire una festa interreligiosa
La vita in India: Il clima Il clima è molto vario, ma in generale ci sono tre stagioni: la stagione calda-secca (febbraio-maggio) la stagione umida (monsoni): (giugno-ottobre) la stagione fresca: (novembre-gennaio)
La vita in India: le condizioni sanitarie In molte zone dell’India non c’è acqua potabile e le scarse misure igieniche favoriscono la diffusione di malattie. Malattie come il colera, il tifo, la tubercolosi e le infezioni respiratorie causano ogni anno un numero notevole di morti La spesa per il sistema sanitario statale è 1,6 % della spesa pubblica. C’è un medico ogni 2.459 abitanti
La vita in India: mortalità infantile La mortalità infantile è di 95 morti ogni 1000 nati La speranza di vita alla nascita è di 63,2 anni di età.
La vita in India: le condizioni di lavoro In India il contratto di lavoro nel pubblico impiego è inizialmente di 3 mesi di prova, se si supera il periodo della prova, il contratto viene prorogato per altri 2 anni poi se tutto va bene viene trasformato in contratto a tempo indeterminato. Nel settore privato non vi è alcuna forma di contratto di lavoro e quindi il lavoro è spesso precario.
La vita in India: il sistema pensionistico. La pensione spetta solo ai dipendenti pubblici ed è pari alla metà dell’ultimo stipendio precepito (e gli altri, quelli che lavorano per i privati? Niente pensione, a quanto sembra…)
La vita in India: L’istruzione e le donne… l’educazione per le donne costituisce uno dei problemi più gravi del Paese. La povertà e le condizioni di sopravvivenza nelle quali si trovano la maggior parte delle famiglie fanno sì che un numero molto elevato di bambini abbandoni ogni anno la scuola per contribuire al sostentamento familiare. La situazione è peggiore per le bambine, che spesso non ricevono alcun tipo di educazione, e che contribuiscono fortemente al lavoro di cura familiare.
La vita in India: l’alimentazione Per la popolazione di religione indù vige il divieto di mangiare la carne di vitello, animale considerato sacro. Per la popolazione di religione musulmana vige il divieto di mangiare carne di maiale ed i suoi derivati, e di bere alcolici Tra i Buddisti un tempo era frequente un’alimentazione vegetariana, ma attualmente questo è meno diffuso. Comunque una alimentazione prevalentemente vegetale è comune in India.
Principali valori culturali "tradizionali" L’India è come un mondo a parte, così diverso che da solo può offrire tutto: millenni di storia, di arte e di cultura, di religiosità. la valle dell’Indo vanta una storia e una civiltà antica di cinquemila anni
Monumenti e civiltà Ogni età ha lasciato le sue tracce nei grandi monumenti dell’India: i grandi stupa buddisti
Stupa buddista
Gli affreschi delle Grotte di Ayanta
Grotta di Ellora: gli dei
Amristar: il tempio d’oro dei Sikh
Il tempio del Sole a Konarak Monumenti e civiltà Il tempio del Sole a Konarak
Monumenti e civiltà I monumenti dell’epoca mussulmana
Il Taj Mahal
Jaisalmer, nel Rajastan
Palazzo reale nel Rajastan
L’ingresso delle Grotte di Ayanta
Frontone di tempio indù
Il più alto minareto del mondo I minareti sono le torri dalle quali i muezzin chiamano i fedeli musulmani alla preghiera. Questo si chiama Qutab Minar, è a Nuova Dehli ed è alto 72 metri. Tipico il fatto che il più grande minareto dell’India si trovi in una città prevalentemente indù
Colonna del Qutab Minar
Jama Masjid, la più grande moschea in India, è anch’essa a Nuova Delhi
Mumbai. la “porta dell’India”
Gangaikonda Chola Puram
Tempio indù
Tempio di Shiva scavato nella roccia, nelle Isole Elephant
Paesaggi e parchi Le Sondarbans: la foresta di Mangrovie sul delta del Gange, in cui vivono le ultime tigri mangiatrici d’uomini
Le Sondarbans
Le Sondarbans Le mangrovie sono alberi particolari: possiedono radici aeree, cioè che non affondano nella terra, ma si immergono nell’acqua, da cui traggono il loro nutrimento. Le mangrovie, uniche fra le piante, crescono preferibilmente nell’acqua di mare o nelle sue vicinanze
Le Sondarbans
La musica in India In India la musica accompagna tutta la vita dell’uomo. Ascoltate un brano di Ravi Shankar, il più famoso musicista classico indiano. Il brano si intitola “Omaggio al Mahatma Gandhi”
Strumenti musicali indiani sitar surbahar bansoori esrai
Strumenti musicali indiani santoor tabla saranghi tanpura
Il cinema: Holliwood a Bombay Gli indiani, unendo le due parole, hanno inventato Bollywood: la nuova città del cinema. Cinema quasi tutto per il consumo indiano. Nei film, quasi solo storie d’amore. Proibite le scene di baci, proibitissimo il nudo, i film indiani sono ricchi di colori, di musiche, di danze Alcune attrici indiane sono diventate famose anche in occidente
Attrici indiane Aishwarya Raj Dia Mirza Shilpa Shetty Rani Mukherjee Ha partecipato al Grande Fratello edizione inglese, dove altre concorrenti le hanno rivolto insulti razzisti. L’ambasciatore indiano ha protestato, la BBC ha chiesto scusa. Shilpa ha poi vinto l’edizione inglese del Grande Fratello, scelta a grande maggioranza dal pubblico inglese. Aishwarya Raj Rani Mukherjee Ex miss mondo, è la più famosa delle attrici indiane. Ha interpretato anche film in occidente (matrimoni e pregiudizi) ed è stata membro della giuria del festival di Cannes.
L’India moderna le industrie Un esempio: la TATA industries: Nel 2008 il gruppo Tata metterà in commercio l'automobile Tata Nano, un'auto da 1700 euro Il 26 marzo 2008 la TATA compera dalla Ford i prestigiosi marchi inglesi Land Rover e Jaguar La Tata Steel ha presentato una offerta di 6,4 Mld di Euro per rilevare la società siderurgica anglo-olandese Corus.
L’India moderna le industrie Come sta rispondendo l’economia indiana alla forza della Cina? L’India è considerato un paese altrettanto forte, ma più nel settore dei servizi che in quello manifatturiero, più nel software e nella farmaceutica, che nell’industria pesante. L’integrazione dell’India e della Cina nella World Trade Organization alcuni anni fa, aveva generato molti timori nelle aziende indiane, che però hanno dimostrato di essere in grado di sostenere la concorrenza.
L’India moderna le industrie In diversi settori, come quello delle motociclette, della fusione dei metalli e dei prodotti chimici, oltre che nei software, le aziende indiane giocano un ruolo importante su scala globale e negli ultimi tre anni è percepibile il miglioramento della fiducia. Ciò che le frena è la carenza delle infrastrutture interne (porti, strade, ponti, ferrovie), dove si registrano miglioramenti lenti.