Unione Europea e politica per il multilinguismo Aprile 2008 Olga Bombardelli Modulo J.Monnet Educazione per il futuro dEuropa Università degli studi di.

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Unione Europea e politica per il multilinguismo Aprile 2008 Olga Bombardelli Modulo J.Monnet Educazione per il futuro dEuropa Università degli studi di Trento

Il termine multilinguismo Si riferisce sia al fatto di parlare lingue diverse in un determinato ambito geografico sia alle capacità di una persona di parlare più lingue. Premessa indispensabile per lintegrazione europea. Conoscenza reciproca. Identità collettiva, senso del noi.

Le lingue ufficiali utilizzate nell'Unione Europea, per i 27 stati membri, sono 23: Ceco (Repubblica Ceca) Danese (Danimarca) Estone (Estonia) Finnico (Finlandia) Francese (Francia, Belgio, Lussemburgo) Greco (Grecia, Cipro) Inglese (Regno Unito, Irlanda) Italiano (Italia) Lettone (Lettonia) Lituano (Lituania) Maltese (Malta) Nederlandese (Paesi Bassi, Fiandre -Belgio-) Polacco (Polonia) Portoghese (Portogallo) Slovacco (Slovacchia) Sloveno (Slovenia) Spagnolo (Spagna) Svedese (Svezia) Tedesco (Germania, Austria, Lussemburgo, Alto Adige/Südtirol -Italia-, Belgio) Ungherese (Ungheria) Irlandese (Irlanda) Bulgaro (Bulgaria) Rumeno (Romania) Tra queste inglese, francese e tedesco sono definite come le lingue "di lavoro".

guismo.html Oltre alle lingue ufficiali vengono prese in esame dall'Unione Europea anche tre categorie di lingue regionali o minoritarie. Queste tre sezioni sono: le lingue specifiche di una regione facente parte di uno o più stati membri: –basco (Francia, Spagna) –bretone (Francia) –catalano (Alghero, Andorra, Francia, Sardegna -Italia-, Spagna) –insubre (Lombardia -Italia-, Svizzera) –occitano (Francia, Italia, Valli Occitane -Italia-, Monaco, Spagna) –frisone (Germania, Mare del Nord, Paesi Bassi) –sardo (Italia) –gallese (Gran Bretagna) –friulano (Italia) –galiziano (Galizia, Spagna. Portogallo) le lingue parlate da una minoranza della popolazione di uno stato che sono lingue ufficiali di uno stato diverso: –tedesco nel sud della Danimarca –francese in Valle d'Aosta –ungherese in Slovacchia. le lingue non territoriali come quelle della comunità rom o ebraica o l'armeno

Punti 1. Il multilinguismo e la collaborazione europea dagli esordi 2. Importanza delle lingue straniere per lidentità, la cultura, la strutturazione cognitiva, il dialogo interculturale, loccupazione professionale, la ricerca, leconomia, la politica 3. Il multilinguismo nella storia e oggi 4. La politica per il multilinguismo dellUE e del Consiglio dEuropa 5. Le iniziative pratiche di apprendimento/ insegnamento, comparazione e valutazione: il portfolio, gli scambi, il portale ecc..

LUnione europea - unità nella diversità. Larticolo 22 della Carta dei diritti fondamentali dellUnione europea, adottata dallUE nel 2000, dichiara che lUnione rispetta la diversità culturale, religiosa e linguistica; larticolo 21 vieta qualsiasi forma di discriminazione fondata su una serie di motivi, tra cui la lingua.Carta dei diritti fondamentali dellUnione europea Questo principio si applica non solo alle 23 lingue ufficiali dellUnione, ma anche alle numerose lingue regionali e minoritarie parlate da ampie fasce della sua popolazione.lingue ufficiali dellUnione

La diversità linguistica fa dellUnione europea quello che è: non un amalgama in cui le differenze verrebbero annullate, ma un luogo in cui la diversità sia esaltata come fonte di ricchezza. Promuovere il multilinguismo è compito condiviso fra la Commissione e gli Stati membri.

UE politiche per il multilinguismo 1989, Programma Lingua Nizza 2000, Agenda di Lisbona Istruzione e formazione 2010 GUC 142 del anno Europeo delle lingue 2002 Barcellona: capi di stato e di governo, almeno due lingue straniere, cominciando in età infantile 2003 Parlamento europeo – invita la commissione a tener in conto le lingue regionali A5-0271/2003 def.del menzione esplicita del multilinguismo nel portafoglio del Commissario Figel 2005 Commissione: Un nuovo quadro strategico per il multilinguismo htp://europa.eu.int/languages/en/document/74 COM (2005) 596 del Raccomandazione del Parlamneto europeo e del Consiglio, 18 dicembre /962/CE lagenda politica per il multilinguismo 2007agenda politica per il multilinguismo 2007 gennaio Commissario Orban 2008 Anno europeo del dialogo interculturale. Inoltre i programmi europei Socrates, Leonardo, Grundtvig ecc. La nuova generazioni di programmi Long Life Learning, Cultura, gioventù in azione, LEuropa per i cittadini, il Settimo programma quadro di ricerca.

La tematica del multilinguismo è affrontata anche in due articoli della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea: Articolo 21 (Non discriminazione) vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali. nell'ambito d'applicazione del trattato che istituisce la Comunità europea e del trattato sull'Unione europea è vietata qualsiasi discriminazione fondata sulla cittadinanza, fatte salve le disposizioni particolari contenute nei trattati stessi. Articolo 22 (Diversità culturale, religiosa e linguistica) L'Unione rispetta la diversità culturale, religiosa e linguistica.

Il principio della parità linguistica è stato sin dallinizio incorporato nei Trattati che istituiscono le Comunità europee DOC+XML+V0//IT Risoluzione del Parlamento europeo su una nuova strategia quadro per il multilinguismo (2006/2083(INI)) visti articolo 192, secondo comma del trattato CE, – articoli 149, 151 e 308 del trattato CE, – articoli 21 e 22 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, – la sua risoluzione del 14 gennaio 2003, sul ruolo dei poteri regionali e locali nella costruzione europea (1), ove fa riferimento alla diversità linguistica in Europa, – decisione n. 1934/2000/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 luglio 2000, che istituisce l'anno europeo delle lingue 2001 (2), – la risoluzione del Consiglio, del 14 febbraio 2002, relativa alla promozione della diversità linguistica e dell'apprendimento delle lingue nel quadro dell'attuazione degli obiettivi dell'Anno europeo delle lingue 2001 (3), – la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie del Consiglio d'Europa, entrata in vigore il 1° marzo 1998, – la Convenzione quadro del Consiglio d'Europa per la protezione delle minoranze nazionali, entrata in vigore il 1° febbraio 1998, – la sua risoluzione del 4 settembre 2003 sulle raccomandazioni alla Commissione sulle lingue europee regionali e meno diffuse – le lingue delle minoranze nell'UE – in considerazione dell'allargamento e della pluralità culturale (4),(– l'articolo 45 del suo regolamento), – la relazione della commissione per la cultura e l'istruzione (A6-0372/2006), DOC+XML+V0//IT2006/2083(INI) (1) (2) (3) (4)A6-0372/2006

COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 20 settembre 2006 che istituisce il gruppo ad alto livello sul multilinguismo (2006/644/CE) LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, considerando quanto segue: (1) Larticolo 149, paragrafo 2, del trattato che istituisce la Comunità europea ha assegnato alla Comunità il compito di sviluppare la dimensione europea nellambito dellistruzione anche attraverso linsegnamento e la diffusione delle lingue degli Stati membri. (2) Al fine di sviluppare una nuova strategia per il multilinguismo, conformemente alla comunicazione della Commissione dal titolo: «Un nuovo quadro strategico per il multilinguismo» (1), la Commissione può avere bisogno di rivolgersi alla competenza di specialisti riuniti in un organo consultivo. (3) È perciò necessario istituire un gruppo di esperti nel campo del multilinguismo e definirne le mansioni e la struttura. (4) Il gruppo dovrà dare sostegno e consiglio nello sviluppo delle iniziative, nonché ridare impulso con nuove idee a un approccio globale al multilinguismo nellUnione europea. (5) Il gruppo sarà composto da un numero di membri tra otto e dodici. (6) Occorre provvedere a regolare la diffusione delle informazioni da parte dei membri del gruppo, nel rispetto delle norme

Esercitazione: rifletti su: importanza delle lingue per lidentità Costi del la mancanza la cultura (il patrimonio storico), il dialogo interculturale lapertura mentale la strutturazione cognitiva, la ricerca loccupazione professionale leconomia la politica altro …. (polizia..)

Piano dazione – obiettivi in tre settori strategici 1. lapprendimento delle lingue per tutta la vita 2. Migliorare linsegnamento delle lingue 3. Creare un ambiente favorevole alle lingue Campagne informative (es. opuscolo per genitori) Preparazione docenti Cofinanziamento di progetti QCER Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue

Diversità linguistica - Politiche LUnione europea è impegnata a favore dellintegrazione europea e promuove la diversità linguistica e culturale dei suoi popoli, in particolare, linsegnamento e lapprendimento delle lingue. Pur riconoscendo che linglese tende ad imporsi come la lingua più comunemente parlata in Europa, lUnione europea vuole evitare che si arrivi ad un appiattimento della diversità linguistica allinterno delle sue frontiere. Per questo, lobiettivo "lingua madre + 2". Lobiettivo ambizioso perseguito dallUnione europea è che il più gran numero dei suoi cittadini parli due lingue oltre alla lingua madre cominciando in età precoce (Barcellona 2003, Presidency conclusions European Council Barcelona, 2002, pragraph 44).due lingue oltre alla lingua madre Unagenda politica per il multilinguismo Il multilinguismo è diventato un portafoglio a sé stante il 1° gennaio 2007.Unagenda politica per il multilinguismo

Secondo uno studio di Euromosaic, in Europa oltre le lingue ufficiali, convivono più di 60 lingue autoctone ed una dozzina di lingue non autoctone parlate nelle comunità di migranti. (Ci sono 6000 lingue nel mondo). Ognuna di esse struttura il pensiero, trasmette valori e identità, rende possibile la comunicazione di notizie, informazioni,esperienze e sentimenti, comprende la cultura della comunità che la parla e una base dellindividualità di ognuno.. La differenza fra le lingue è un aspetto tipico che caratterizza lumanità, unespressione di individualità e di coesione sociale circoscritta. Se non si consoce la lingua di chi ci sta vicino è difficile, se non impossibile, il contatto. Le lingue si evolvono (es. litaliano, il francese ecc. dal latino), hanno destini specifici (es. lebraico), muoiono (120 delle 6000 lingue hanno non più di 20 parlanti anni fa si calcola che ogni lingua avesse in media 1000 parlanti, oggi sono e fra 20 anni potrebbero essere ). Il libro rosso dellUnesco ritiene che le lingue muoiano non tanto a causa dello scarso numero di parlanti, ma soprattutto in rapporto con il valore sociale delle lingue stesse; quando accanto alla propria lingua si deve ricorrere ad unaltra per comunicare. Il multilinguismo nella storia e oggi

Diversità linguistica -Secondo recenti statistiche, circa il 26% degli europei dichiara di conoscere due lingue straniere. La sfida che lUE si pone è di allargare considerevolmente questa base nel più breve tempo possibile.Secondo recenti statistiche

UE iniziative dirette: programmi europei, Supporto ad iniziative di enti e associazioni programmi europei, Common European Framework (CEF) – punto di riferimento Quandro comune di riferimento per le lingue 6 livelli A1 Contatto A2 sopravvivenza B1 soglia B2 progresso C1 avanzato C2 padronanza

Terzo obiettivo strategico a molti studenti mancano le abilità di comunicare oltre i confini allinterno dellUE. La moderna società dellinformazione è possibile sulla premessa di una efficiente comunicazione Un buon parlante non è colui che parla come un libro stampato, ma colui che sa alternare, a seconda delle circostanze, una lingua ricca e una lingua semplificata. Forestierismi (gli spagnoli dicono rat Ó n per mouse) Codice di condotta sul multilinguismo, adottato dall'Ufficio di presidenza il 4 settembre 2006.

Istituti di cultura nazionale Dante Alighieri Goethe Institut (finanziamenti nazionali 150 volte maggiori) Istituto Cervantes Confucio

Le lingue e le culture regionali o minoritarie L'Ufficio europeo per le lingue meno diffuse (EBLUL) è nato nel 1982 per iniziativa del Parlamento europeo. È un'organizzazione non governativa indipendente, finanziata dalla Comunità europea in quanto istituzione d'interesse europeo. Ha uffici a Bruxelles e Dublino. Le principali attività dell'EBLUL sono le seguenti: rappresenta le comunità di lingua regionale o minoritaria dell'Unione europea, promuovendone gli interessi comuni a livello europeo e internazionale; fornisce consulenza e informazioni sulle lingue regionali e minoritarie e sulla diversità linguistica ai responsabili politici, ai mezzi d'informazione, alla comunità accademica e al grande pubblico. gestisce un'agenzia di stampa sui temi riguardanti le lingue minoritarie e un centro di documentazione a Bruxelles;agenzia di stampa sui temi riguardanti le lingue minoritarie l'EBLUL sostiene le iniziative delle comunità di lingua regionale o minoritaria tramite servizi di consulenza, informazione e attività di rete, agevolando l'accesso di tali iniziative ai finanziamenti europei; coordina iniziative paneuropee relative alle lingue regionali e minoritarie, come un programma di visite di studio e uno di scambi scolastici.

Lingue regionali e minoritarie Lo studio Euromosaic Per conoscere meglio la situazione concreta dei diversi gruppi linguistici presenti in Europa la Commissione ha chiesto, nel 1992, uno studio sui gruppi linguistici minoritari nellUnione europea: Euromosaic. Lo studio, basato sui diversi aspetti sociali e istituzionali grazie ai quali un gruppo linguistico produce e si riproduce, contiene una serie di inchieste sulluso della lingua per un campione di 8 gruppi linguistici. Risulta che le variabili più importanti che influenzano questi processi sono la famiglia, listruzione e la comunità. Le motivazioni riguardano il prestigio della lingua o la sua utilità in termini di mobilità sociale e di riproduzione culturale. Con lallargamento del 1995, lo studio Euromosaic è stato completato realizzando relazioni specifiche sui gruppi linguistici regionali e minoritari di Austria, Finlandia e Svezia. Dal settembre del 2004 lo studio include anche i dieci nuovi Stati membri. Nel 1996 la Commissione ha pubblicato una relazione generale basata sullo studio, col titolo «Euromosaic: Produzione e riproduzione delle lingue minoritarie dellUE». La relazione è disponibile presso l'Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee (ISBN ).'Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee

Le lingue regionali e minoritarie dell'Unione europea 40 milioni di cittadini dell'Unione usano regolarmente una lingua regionale o minoritaria tramandata da una generazione all'altra, accanto alla lingua ufficiale dello Stato. La definizione consueta di lingua regionale o minoritaria è quella utilizzata nella Carta europea per le lingue regionali e minoritarie, un trattato internazionale stilato sotto gli auspici del Consiglio d'Europa e adottato da numerosi Stati UE.Carta europea per le lingue regionali e minoritarie Questa definizione include un'ampia gamma di lingue, nonché una gran varietà di situazioni sociali, politiche e linguistiche. Il catalano, ad esempio, è parlato da circa 7 milioni di persone in Spagna, in Francia e nel Comune sardo di Alghero. Il saami, invece, è una famiglia di lingue parlate da popolazioni indigene nel nord della Finlandia, della Sve zia, della Norvegia e nella penisola di Kola amministrativa mente russa: alcune di queste lingue contano poche centinaia di locutori e corrono il rischio di estinguersi. Sono comprese le comunità che parlano una lingua molto simile o identica alla lingua ufficiale di uno Stato vicino.

Lingue regionali o minoritarie La definizione comprende anche lo yiddish e le lingue dei Rom e dei Sinti. Casi speciali sono quelli del gaelico irlandese e del lussemburghese i quali, a dispetto dello status di lingue nazionali di cui godono, presentano in varia misura molte caratteristiche comuni con le lingue regionali o minoritarie. Nel complesso si possono individuare più di 60 comunità autoctone che parlano una lingua regionale o minoritaria. Alcune comunità vivono a cavallo delle frontiere statali, come i baschi e i catalani fra la Spagna e la Francia, altre hanno legami di tipo storico - culturale, come quelle del gruppo celtico sparso tra la Francia, l'Irlanda e il Regno Unito. Il progetto ADUM ha potuto usufruire di un cofinanziamento ( ) nel quadro del piano d'azione della Commissione europea, mira a consigliare persone ed organizzazioni che lavorano in tutta Europa nel campo delle lingue di minoranza.progetto ADUM

Il Label europeo per progetti innovativi nell'insegnamento e apprendimento delle lingue Il Label europeo ha due obiettivi principali: -incoraggiare iniziative nuove nel campo dell'insegnamento e apprendimento delle lingue, -informare insegnanti e studenti su tali iniziative e di indurli ad applicare le relative idee e tecniche. è aggiudicato ogni anno ai progetti di apprendimento linguistico piú innovativi in ogni Paese partecipante (Banca dati dei progetti premiati con il label europeo).Banca dati dei progetti premiati con il label europeo è coordinato dalla Commissione europea, ma gestito dagli Stati membri. Giurie nazionali decideranno a quali progetti assegnare il Label sulla base di diversi criteri, alcuni dei quali sono stati stabiliti a livello europeo.

Il Label europeo per progetti innovativi nell'insegnamento e apprendimento delle lingue I criteri a livello europeo sono i seguenti: le iniziative dovrebbero essere integrate. Tutti gli elementi coinvolti – studenti, insegnanti, metodi e materiali – dovrebbero contribuire a garantire l'identificazione e il soddisfacimento dei bisogni degli studenti. Dovrebbe essere fatto un uso creativo delle risorse disponibili per stimolare l'apprendimento linguistico, come ad esempio presenza di persone di madrelingua, pratica organizzata con città o istituzioni gemellate, cooperazione con le imprese del posto; le iniziative dovrebbero generare valore aggiunto nel loro contesto nazionale. Dovrebbero apportare un miglioramento quantitativo e/o qualitativo nell'insegnamento e apprendimento delle lingue. In termini quantitativi, potrebbe trattarsi dell'inclusione di diverse lingue, in particolare di quelle meno diffuse. In termini qualitativi potrebbe trattarsi invece dell'uso di metodi migliori rispetto a quelli precedenti; le iniziative dovrebbero stimolare la motivazione dei discenti e/o degli insegnanti; le iniziative dovrebbero essere originali e creative, esplorando metodi precedentemente sconosciuti e adatti agli studenti interessati: ciò che è innovativo in un contesto potrebbe non esserlo in altri; le iniziative dovrebbero avere una dimensione europea ed essere basate sulla realtà dell'Unione europea e della sua diversità linguistica, e fare uso del potenziale che questo offre (ad esempio contatti al di là delle frontiere nazionali) per migliorare la comprensione delle altre culture attraverso l'apprendimento linguistico; le iniziative dovrebbero contenere delle innovazioni trasferibili e fungere da potenziale fonte di ispirazione per iniziative analoghe in Paesi e contesti differenti. Potrebbero, ad esempio, essere adattabili all'apprendimento di altre lingue o da parte di gruppi di età diversa da quella prevista originariamente. Per ulteriori informazioni sul Label europeo nel vostro Paese, e su come concorrere per ottenerla, consultare l'elenco seguente. Se un Paese ha un proprio sito web con informazioni sul Label, questo è indicato, e viene fornito un collegamento.elenco seguente Report on the implementation of the European Label for innovative projects in language teaching and learning

Spese UE per il multilinguismo 1 % del budget complessivo (ammontare da indagare con maggior precisione) Spese Ue per traduzioni e interpretariato &Reference=P6-TA &language=IThttp:// &Reference=P6-TA &language=IT Risoluzione del Parlamento europeo del 10 luglio 2007 sulla relazione speciale n. 9/2006 della Corte dei conti europea sulle spese per la traduzione sostenute dalla Commissione, dal Parlamento e dal Consiglio (2007/2077(INI))2007/2077(INI)

Programmi UE per il multilinguismo nuove attività intese a sensibilizzare a.attività intese a sensibilizzare LAnno europeo delle lingue, organizzato dalla Commissione europea e dal Consiglio dEuropa nel Da allora, il 26 settembre si celebra ogni anno la Giornata europea delle lingue, per sensibilizzare il pubblico allimportanza dellapprendimento delle lingue, alla molteplicità e varietà delle lingue parlate in Europa e alla necessità di studiare e praticare le lingue per tutto larco della vita.Anno europeo delle lingueGiornata europea delle lingue Nel 2003, la Commissione si è impegnata, attraverso un Piano dazione, ad intraprendere 45 nuove azioni volte ad incoraggiare le autorità nazionali, regionali e locali a collaborare con la Commissione stessa per la promozione dellapprendimento delle lingue e della diversità linguistica.Piano dazione Le azioni previste dai programmi comunitari in materia di istruzione e di formazione, che incentivano la mobilità e i partenariati transnazionali, incoraggiano i partecipanti a studiare le lingue.programmi comunitari in materia di istruzione e di formazione Il programma Media finanzia il doppiaggio e la sottotitolazione dei film europei destinati al cinema e alla televisione.programma Media

Indagine sulle conoscenze linguistiche degli europeiIndagine sulle conoscenze linguistiche degli europei Un sondaggio Eurobarometro pubblicato dalla Commissione europea ha svolto un'indagine sulle conoscenze linguistiche dei cittadini dell'Unione europea e dei quattro paesi candidati all'adesione e sulle loro attitudini linguistiche. Si registra un incremento delle conoscenze linguistiche dei cittadini, sebbene esse non siano distribuite in modo uniforme. Il sondaggio conclude che l'istruzione è la chiave di volta di un maggiore multilinguismo. Tante lingue, una sola famiglia - Le lingue nellUnione europeaOpuscolo pubblicato dalla Commissione europea, luglio Gli europei e le lingueTante lingue, una sola famiglia - Le lingue nellUnione europeaGli europei e le lingue Eurobarometro 63.4, settembre Sondaggio nei 25 Stati membri dell'UE, nei paesi aderenti (Bulgaria e Romania), nei paesi candidati (Croazia e Turchia) e presso la comunità turco-cipriota.

Il portofolio European Language Portfolio (Council of Europe) MICHAEL Multilingual Inventory of cultural Heritage in Europe è il portale trans- europeo nato per assicurare una coesione fra i progetti digitali culturali in Italia, Francia e Inghilterra.

Leonard Orban, commissario per il multilinguismo e il suo team, Patricia Bugnot, capo di Gabinetto

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Celebra la Giornata europea delle lingue cominciando ad imparare una nuova lingua! (Bruxelles, edificio Berlaymont, sede della Commissione europea, eventi sul tema delle lingue (es. giochi multilingue). Celebra la Giornata europea delle lingue cominciando ad imparare una nuova lingua! La lingua è lo specchio della nostra cultura dellidentità.