Storia e tecniche del Rinascimento LA STAMPA ARTISTICA Storia e tecniche del Rinascimento
Quando? Con l’invenzione dei caratteri mobili di Johann Gutemberg nel 1455 si rende necessario corredare i libri di immagini stampate.
Un tecnico sistema i caratteri mobili moderni a formare una scritta. Nota: VANNO MESSI AL CONTRARIO!! Una pagina della Bibbia di Gutemberg (1455)
Un libro senza immagini? La stampa ha aumentato la diffusione dei libri e della cultura. Per la diffusione delle immagini di qualsiasi tipo e principalmente di OPERE D’ARTE, dalla fine del XV secolo si ricorre all’uso delle MATRICI INCISE. Le matrici permettono molte stampe di una stessa immagine!
Cesare Vecellio, Capitano Persiano de gli habiti antichi et moderni di diverse parti del mondo…, 1590, testo a stampa e acquaforte, Museo Correr, Venezia
Incisione e stampa delle matrici Matrici in metallo: PUNTASECCA ACQUAFORTE ACQUATINTA Matrici in legno: xilografia Matrici in pietra: litografia
Cos’è la matrice Le matrici incise servono a poter stampare la stessa immagine molte volte e questa si ripete pressoché identica in ogni stampa. Una matrice ha una vita limitata nel tempo a seconda della tecnica con la quale è stata incisa. Le differenze tra le varie stampe sono dovute al fatto che vengono eseguite manualmente dagli stampatori. Gli artisti decidono il numero di stampe che vogliono ottenere dalla matrice e poi la annullano, cancellando il disegno, questo garantisce una TIRATURA limitata.
Come funziona la matrice? Il segno che incido prenderà l’inchiostro e risulterà colorato (nero o altro), la superficie non incisa resterà bianca. Nel pensare il disegno della matrice devo tenerne conto… STAMPA MATRICE
Come funziona la matrice? Il disegno deve essere inciso al contrario: infatti nella stampa l’immagine viene capovolta (la destra è sinistra e viceversa). STAMPA MATRICE
Stampa di una matrice La matrice va inchiostrata usando un rullo, un tampone o una spatola e poi pulita. Va appoggiata sul pianale del TORCHIO e sopra va messo un foglio di carta speciale Va quindi azionato il cilindro del torchio per ottenere una stampa artistica.
Torchio calcografico, per la stampa artistica di illustrazioni da matrici.
Puntasecca Si incide direttamente su una lastra di rame o zinco con una punta a formare un disegno. I margini del segno restano sollevati e si chiamano “barbe”. La puntasecca è per tirature limitate.
Rembrandt, Ecce homo, 1655, puntasecca
Acquaforte Anticamente veniva usata per incidere decorazioni e stemmi sulle armi. Consiste nel far corrodere il metallo della matrice da un acido (=ACQUA FORTE). Prima bisogna cospargere la matrice di una sostanza resistente alla corrosione dell’acido (mastice, cera, gomma) e affumicarla con una candela per renderla nera. Poi con una punta si fa il disegno, togliendo la protezione e lasciando scoperto il metallo. La lastra si immerge nell’acido che corrode solo in corrispondenza del disegno, lì si raccoglierà l’inchiostro.
Albrecht Dürer, Melencolia I, 1514 circa, acquaforte
Acquatinta Questa tecnica permette di ottenere un effetto di chiaroscuro L’incisione avviene attraverso l’acido. Prima si cosparge la matrice con una polvere (bitume, colofonia) e si fa scaldare così da farla aderire al metallo. La superficie risulterà puntinata. La polvere proteggerà il metallo dall’incisione nell’acido. Si disegna quindi con una punta come nella tecnica dell’acquaforte. Si immerge la matrice nell’acido: dove è rimasta la polvere non avverrà la corrosione, ma l’aspetto finale della superficie sarà puntinato, come il granito.
Francisco Goya, Il sonno della ragione genera mostri, da Capricci, 1799, acquatinta
Xilografia La matrice deve essere di LEGNO. Si usava nell’antichità per stampare su carta o seta. Si stampavano immagini e brevi testi (scritti al rovescio) e si ottenevano delle stampe molto economiche. Il legno si incide con i BULINI o SGORBIE, poi la matrice viene inchiostrata e stampata col torchio.
Gustave Doré, Cappuccetto Rosso, xilografia, in Racconti di Mamma Oca di Perrault, 1867
Litografia Viene scoperta casualmente nel 1796 da Alois Senefelder Una pietra particolare, disegnata con una matita grassa e poi bagnata con acqua, non permette all’inchiostro di attaccarsi alla sua superficie. L’inchiostro si attacca al disegno fatto con la matita. Si appoggia la pietra su una PRESSA e si ricopre con un foglio, quindi si preme e si stampa il disegno. NON è QUINDI UN’INCISIONE. La pietra può essere pulita e riutilizzata per altri disegni.
Pablo Picasso, Il toro, 1945, litografia