Denigrazione Concetto di diffusione In senso ampio Su prodotti e attività Anche affermazioni su salute dell’impresa Necessaria identificabilità del soggetto leso Anche un’intera categoria Rilievo sul piano della legittimazione Non denigratorietà della magnificazione del proprio prodotto Il problema delle diffide Rilievo della diffusione Pubblicazione di provvedimenti giudiziari Legittima difesa (nei limiti di veridicità)
La veridicità dell’affermazione Il problema della veridicità Indicazione CUP Non tendenziosità? Comparazione? Indicazioni da norme su pubblicità comparativa Legittimità nei limiti del rispetto di queste norme Interesse del consumatore
Appropriazione di pregi Qualità dell’impresa e dei prodotti valorizzate dal mercato come motivo di preferenza Dichiarazioni rivolte anche a una sola persona Pregi non reali Riferibilità al concorrente Specificità del pregio, ancorché di più concorrenti Casi tipici concessionario esclusivo Premi e medaglie Riproduzione di prodotti altrui su catalogo Standard qualitativi: norme ISO Indicazioni geografiche (indipendentemente dalla qualità del prodotto? V. anche slide successiva)
Appropriazione e agganciamento Equiparazione a un concorrente noto Anche in forma di generica equivalenza Non essenzialità dell’elemento del mendacio Repressione del parassitismo Valorizzazione di disciplina su pubblicità comparativa (art. 4 d.lgs. 145/2007) Uso del marchio preceduto dalla parola «tipo» Anche per imitazione delle confezioni? Illiceità indipendente da veridicità Tabelle di concordanza? Indicazioni geografiche?