ISTITUTO COMPRENSIVO VIA A . MORO BUCCINASCO

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Transcript della presentazione:

ISTITUTO COMPRENSIVO VIA A . MORO BUCCINASCO SCUOLA PRIMARIA ROBARELLO via degli Alpini Anno Scolastico 2016-2017

Classe 1^ plesso Robarello SCUOLA SENZA ZAINO Classe 1^ plesso Robarello Parole chiave del progetto: OSPITALITA’ RESPONSABILITA’ COMUNITA’

Approccio globale al curricolo Il progetto muove dalla consapevolezza che l'organizzazione degli spazi incide sui processi di apprendimento. Le attività didattiche sono centrate sull'esperienza: gli alunni si misurano con la realtà e sono guidati nella costruzione di un sapere autentico (approccio globale al curricolo).

PUNTI CARDINE DELLA FILOSOFIA “SENZA ZAINO Differenziazione dell'insegnamento (personalizzazione, mediante attività differenziate anche in contemporanea) Apprendimento cooperativo Scuola intesa come comunità di pratiche e di ricerca (comunità tra bambini, docenti e genitori e tra docenti stessi)

Gestione partecipata della classe (gli alunni sono i veri protagonisti della vita scolastica, coprogettando le attività e gli spazi insieme con gli adulti) Organizzazione delle aule in aree (area lettura, area scientifica, agorà per la condivisione delle idee) Pluralità degli strumenti didattici (di cancelleria, di gestione, per l'apprendimento).

Per una scuola comunità… Il progetto immagina una scuola dove i bambini: - siano partecipi del momento progettuale; - sviluppino responsabilità e cura per la propria e la crescita degli altri; - siano capaci di inventare, elaborare le regole degli spazi e della vita scolastica; - imparino a lavorare da soli (o anche in piccoli gruppi) e contemporaneamente in attività diverse senza l'intervento dell'insegnante; - sappiano alimentare un clima di quiete, serenità, calma, rispetto, cooperazione, silenzio, ricerca, curiosità, laboriosità, ascolto, attenzione;

L'insegnante è visto come una figura che: - incoraggia dà fiducia; - sviluppa forme di presenza / assenza; - sa organizzare l'ambiente dotandolo di materiali didattici; - utilizza una ricca serie di metodologie; - sa far lavorare da soli gli allievi; - sa parlare poco e usare la voce in modo appropriato; - sa impostare brevi e efficaci lezioni frontali; - sa co–progettare e co–produrre con i colleghi e gli allievi.

Il ruolo dei genitori Ogni anno i genitori versano una quota per acquistare in comune tutto il materiale scolastico occorrente ai loro figli, che viene utilizzato all’interno delle classi sulla base di criteri comuni. I bambini imparano ad avere cura del materiale e a non sprecarlo. Collaborano attivamente con il personale insegnante per la predisposizione di sussidi didattici e per la manutenzione di quelli esistenti.

L’ambiente scolastico E’ visto come contesto accogliente e motivante, finalizzato al benessere cognitivo ed emotivo dei bambini, nel quale abbia luogo un apprendimento significativo: Attività autentiche Valutazione in situazione

Senza Zaino: progettare l’ambiente formativo

Per l'allestimento degli spazi le docenti lavorano a stretto contatto con le famiglie, che con la loro preziosa collaborazione prestano un aiuto essenziale per la realizzazione di un ambiente accogliente, funzionale ed esteticamente gradevole, nella consapevolezza che l'ordine e la bellezza incidano sui processi cognitivi dei bambini

L'organizzazione della giornata Affinché i bambini sentano di partecipare attivamente alle attività proposte, è fondamentale dar loro un segno tangibile di ciò si farà nel corso della giornata: a questo scopo viene realizzato un pannello con il timetable della mattinata, che riporta le attività che verranno svolte secondo l'ordine stabilito.

Le attività didattiche I bambini lavorano ai tavoli a piccoli gruppi. Il materiale di cancelleria si trova al centro di ogni tavolo e viene condiviso. Le attività si svolgono anche con l’uso di LIM, audiovisivi e sussidi appositamente predisposti