CONFCOMMERCIO UNIONE REGIONALE DEL COMMERCIO DEL TURISMO E DEI SERVIZI DELL’EMILIA ROMAGNA Legge Regionale 14/03 in materia di somministrazione di alimenti.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Roma, 16 novembre 2010 SPT – Il sistema di accettazione Gestione centralizzata Dott. Paolo Spadetta.
Advertisements

CORSO PER OPERATORI DI COMUNITA BIENNIO 2004/2005 Vicenza, 19 marzo 2004 Direzione Regionale per i Servizi Sociali Servizio Prevenzione delle Devianze.
IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire Licenze e Autorizzazioni per aprire:ACCOMPAGNATORE.
Testo unificato approvato allunanimità dalla Commissione Seconda in data 16 aprile Cagliari, 20 aprile 2010 Consiglio Regionale della Sardegna Seconda.
Sistema informativo IrisWIN
Progetto Meeting Fitness 2011/2012 Progetto di promozione dellattività sportiva dilettantistica attraverso il Fitness.
LA COMUNICAZIONE L. 53/03 – prima fase di attuazione Claudio Cassola.
PAAS N. 118 e N. 243 Monsummano Terme Gestiti da: Cooperativa Giodò Cooperativa Sociale Gli Altri.
La soluzione a molti problemi!. I nostri prodotti N O B ABY N O P ARTY : organizzare feste (carnevale, compleanni...) per bambini compresi nella fascia.
Il sistema paghe centralizzato. - PIENA OSSERVANZA LEGGI 12/99 e 144/99 - FACILITA DUSO DELLA PROCEDURA - NO COSTI AGGIUNTIVI DI ACQUISTO PROGRAMMA E.
Piano gestione solventi
Le esperienze sul controllo del microclima nell'ambito della P.A.
Norme e procedure per la gestione del territorio
RETE DISTRIBUZIONE GAS METANO – CARATTERISTICHE E SEZIONI DI POSA
Energia Rinnovabile Provincia di Genova Direzione Ambiente ed Energia Ufficio Energia, Elettromagnetismo e Rumore Arenzano - 6 aprile 2009 Impianti eolici.
Industrie eco-sostenibili Maggiore rispetto della natura utilizzando nuove fonti rinnovabili Rispetto per la natura Prevenzione inquinamento.
SEZIONE I - CAMPO DI APPLICAZIONE > 2 m SEZIONE II – DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE ALLEGATO XVIII VIABILITÀ NEI CANTIERI, PONTEGGI E TRASPORTO.
DIVISIONE RETE TERRITORIALE DIVISIONE RETE TERRITORIALE PROGETTO SPERIMENTALE UFFICIO POSTALE MOBILE Roma, luglio 2005.
3 ° Circolo Didattico G.Siani Marano A.S.2010/11
MINISTERO DELLA DIFESA Direzione Generale per il Personale Civile TAVOLO TECNICO DEL 2/08/2012 CON LE OO.SS. NAZIONALI DEL MINISTERO DIFESA IN MATERIA.
POF e programma annuale
Area 1 – Energy Management
GRUPPO ENERGIA ITALIA (G.E.I.) nasce dalla joint venture tra il Gruppo Autogas Nord e il Gruppo Comat. G.E.I. si occupa della commercializzazione del gas.
1 circolare n° 8 circolare n° 8 6 marzo La direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto a.
Imprese con non più di 50 dipendenti e non hanno sviluppato un volume d'affari superiore a 10 milioni di euro, avviate all'interno della zfu dal 01/01/2008.
Università degli studi di Pavia Facoltà di Economia a.a Sezione addendum Analisi della trasparenza Giovanni Andrea Toselli.
COMUNE DI MEDOLAGO Regolamento edilizio 2013 Consiglio Comunale del 4 marzo 2013.
ReteComuni La rete dei comuni per condividere strategie e strumenti sui temi: entrate locali, gestione territoriale, tecnologie e sicurezza Marzo 2012.
L’ affidamento dei servizi e il decreto attuativo nazionale
Benvenuti nel marketplace dei macchinari per la deformazione della lamiera.
OPPORTUNITA PER Giovani CoppieGiovani Coppie OPPORTUNITA PER Giovani CoppieGiovani Coppie Diritto al Futuro: Fondo Genitori Precari N. 2 TI TROVI IN.
CdL Magistrale in Marketing a.a. 2010/2011
RE-LAB: START-UP YOUR BUSINESS CALCOLO DEI COSTI
CORSO DI FORMAZIONE 2013 Approfondimenti fiscali e giuridici per le società affiliate FIV.
Conto economico e stato patrimoniale
IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire Licenze e Autorizzazioni per aprire:GELATERIA.
Ecommerce Day Torino, 12 aprile 2013.
Strada Provinciale 45 – Villasanta-Vimercate, 1
Il ritaglio delle materie e gli interessi Corte cost., sent. 138/1972 Non si può affermare, dunque, che per la definizione delle materie elencate nell'art.
Data Rev. 08/05/2013 ASR Accordo tra Centro Studi Cesare Ferrari e Consulman.
IL PROGETTO “FILIERA CORTA” NELL’EMPOLESE VALDELSA
Cliccare o premere un tasto per far scorrere il testo.
IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire Licenze e Autorizzazioni per aprire:DISTRIBUZIONE.
CORSO DI FORMAZIONE PER I LAVORATORI SULLE SALUTE E SICUREZZA
Istituto degli InnocentiRegione Molise C orso di formazione La comunicazione pubblica La redazione web Campobasso 12/13 Aprile 2004.
Riva del Garda Fierecongressi Richiesta di parere per impianto destinzione automatico a pioggia. Si tratta dellampliamento di un impianto esistente, inferiore.
Istituto Comprensivo di Cogoleto Scuola secondaria di 1°grado
AUTOMOTIVE NETWORK TEAM LObbligo della Redditività Tutto Fuori.
P r o g e t t o M o n t a g n a s i c u r a Club Alpino Italiano Soccorso Alpino Speleologico Toscano Provincia di LuccaProvincia di Massa e Carrara Provincia.
FONDO REGIONALE LEGGE 68/1999 PROGETTO ORO OPPORTUNITÀ REINSERIMENTO OCCUPAZIONALE O R O Opportunità di Reinserimento Occupazionale per persone con disabilità
Francesco Cirillo Gianluca Fiore Reparti: Reparto Elettronica Consolle Reparto audio e video Impianto stereo Computer: informatica Video games Telefonini.
IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire Licenze e Autorizzazioni per aprire:COMMERCIO.
TRASPORTO PUBBLICO GRATUITO Movimento 5 stelle _sba__.
Gruppo 4: Gelmi Martina, Morelato Francesca, Parisi Elisa La mia scuola ha un sito Web: modelli per la qualità dei siti (Ingegneria del Web)
Poli di sviluppo agro-economico per il rafforzamento dell´agricoltura familiare nella regione sud dello Stato di Bahia. Una rete oltre i confini ONG: GVC.
Sviluppo delle Infrastrutture Telematiche: lesperienza della Sardegna Prof. Gianni Vernazza DIBE – Università di Genova 19 Febbraio 2002.
NORMATIVA BASE SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Introduzione 1 Il Decreto Legislativo 626/94 prescrive le misure finalizzate alla tutela della salute e alla sicurezza dei lavoratori negli ambienti di.
La Sicurezza sul Lavoro in relazione al Rapporto Lavorativo Le Sanzioni La Sicurezza sul Lavoro in relazione al Rapporto Lavorativo Le Sanzioni.
NOVITÀ IN MATERIA DI LAVORO ultimi interventi normativi MASSA CARRARA, 2 dicembre 2013 Direzione Relazioni Industriali.
OCCUPAZIONE E POLITICHE DEL LAVORO AVVISO DOTE LAVORO - VOUCHER CONCILIAZIONE SERVIZI ALLA PERSONA 2013.
I principi fondamentali della Costituzione. L'art. 1 della Costituzione afferma che l'Italia è una Repubblica democratica. La parola democrazia deriva.
Strumenti di contrasto e prevenzione della corruzione per le PMI alla luce delle nuove normative Camera di Commercio di Bergamo 16 ottobre 2013 Strumenti.
ICF e Politiche del Lavoro
Convegno internazionale Laccordo europeo relativo allo stress lavoro-correlato tra le parti sociali: lo sviluppo e limplementazione in Italia Dott.ssa.
Ruolo dell’ ispettore del Lavoro Bruno Saddi
Cliccare o premere un tasto per far scorrere il testo.
La Commissione europea, i servizi delloccupazione degli Stati membri e ogni altro eventuale partner nazionale creano una rete europea di servizi denominata.
Le competenze delle Organizzazioni Internazionali e la potestà normativa (Lezione del ) Competenze strumentali; Poteri impliciti; La funzione.
11 Import Shop Berlin - Präsentation. 22 IMPORT SHOP BERLIN fiera internazionale per l’artigianato La fiera offre tre padiglioni tematici: Natural Living:
Transcript della presentazione:

CONFCOMMERCIO UNIONE REGIONALE DEL COMMERCIO DEL TURISMO E DEI SERVIZI DELL’EMILIA ROMAGNA Legge Regionale 14/03 in materia di somministrazione di alimenti e bevande PIACENZA 13 OTTOBRE 2003

Alcune delle principali disposizioni della legge 287 Eliminazione delle commissioni consultive per i comuni al di sotto dei 10.000 abitanti; Sostituzione di tali organismi con una unica commissione a livello provinciale; Introduzione di una quarta tipologia di esercizio (oltre a Ristoranti, Bar, sale da ballo), bar analcolico; Fissazione dei criteri per la determinazione degli orari di vendita e la possibilità di stabilire programmi di apertura al fine di garantire un servizio minimo al consumatore; Ruolo programmatorio assegnato alle regioni che elaborano criteri e parametri;

Dalla legge 287/91 alla legge 14/2003 LA LEGGE INTRODUCE AMPIE MODIFICHE RISPETTO ALLA LEGISLAZIONE PREVIGENTE SOPRATTUTTO IN TEMA DI: A- CATEGORIE. B- REC – CORSI ABILITANTI. C- PROGRAMMAZIONE.

Un’unica tipologia La legge 14/03 prevede una unica tipologia di esercizio dell’attività di somministrazione e stabilisce che l’esercizio delle attività è subordinato al rispetto delle norme igienico-sanitarie. Dunque l’attività che può essere esercitata dipende dalla rispondenza dei locali e delle attrezzature ai requisiti igienico sanitari previsti. Le abitudini dei consumatori sono mutate circa l’esigenza di somministrazione (specie nelle città): da qui discende l’unificazione delle tipologie A e B; La tipologia “bar analcolico” è inutile; il divieto di vendita di alcolici si configura come divieto legato a ragioni contingenti; Le attività miste che svolgono attività di intrattenimento e svago all’interno di attività di tipo A e B sono in crescente aumento;

Iscrizione al REC Il VIGENTE TESTO DI LEGGE ABOLISCE IL REQUISITO DELL’ISCRIZIONE AL REGISTRO ESERCENTI IL COMMERCIO PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’; Tale obbligo era già stato abolito dal dlgs 114/98 per le attività commerciali e dalla legge 135/01 per le attività turistiche; L’obbligo rimaneva pertanto solamente per il settore dei pubblici esercizi;

REQUISITI MORALI E PROFESSIONALI Viene operata una omogeneizzazione dei requisiti morali richiesti per l’accesso all’attività di somministrazione e quelli previsti per l’esercizio di attività commerciali; (ex art. 5 commi 2,3,4 d.lgs 114/98); I requisiti professionali vengono standardizzati e resi omogenei con quanto richiesto per il settore di vendita alimentare e per la normativa del commercio; Viene richiesto al titolare o al legale rappresentante o ad altra persona delegata all’attività la frequenza con esito positivo di un corso abilitante; La frequenza al corso abilita anche all’esercizio dell’attività di vendita nel settore alimentare;

PROGRAMMAZIONE Art. 3 Indirizzi generali per l'insediamento delle attività di somministrazione di alimenti e bevande 1. La Regione Emilia-Romagna promuove la programmazione e la qualificazione della rete degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande con l'indicazione dei seguenti indirizzi generali: a) favorire l'efficacia e la qualità del servizio in considerazione delle esigenze dei consumatori; b) salvaguardare e riqualificare le aree di interesse archeologico, storico, architettonico, artistico ed ambientale; c) salvaguardare e riqualificare la rete dei pubblici esercizi nelle zone di montagna e rurali e nei centri minori.

COMMISSIONE REGIONALE Art. 4 Programmazione delle attività di somministrazione di alimenti e bevande 1. Per l'attuazione degli indirizzi generali di cui all'articolo 3, la Regione promuove la programmazione da parte dei Comuni delle attività di somministrazione di alimenti e bevande. 2. Al fine di assicurare, in relazione alle abitudini di consumo extra-domestico, alla popolazione residente e fluttuante, ai flussi turistici, alle caratteristiche e alle vocazioni delle diverse parti del territorio, la migliore funzionalità e produttività del servizio di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico e il più equilibrato rapporto tra domanda e offerta, la Giunta regionale fissa, entro un anno dall'entrata in vigore della presente legge, sentite le organizzazioni del commercio, del turismo e dei servizi e le associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative a livello regionale, le direttive di carattere generale sulla base delle quali i Comuni stabiliscono i criteri di programmazione per il rilascio delle autorizzazioni degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. 3. Al fine di garantire una adeguata programmazione territoriale è costituita una Commissione regionale in cui sono presenti le Organizzazioni del commercio, del turismo e dei servizi maggiormente rappresentative a livello regionale. 4. La composizione della Commissione e le sue modalità di funzionamento vengono fissate con atto della Giunta regionale.

Esercizio delle funzioni amministrative da parte dei comuni Il rilascio delle autorizzazioni e degli altri atti previsti dalla presente legge è di competenza del Comune competente per territorio. 2. Le funzioni amministrative sono esercitate dal Comune in conformità ai criteri definiti sulla base delle direttive emanate dalla Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare. 3. Le direttive di cui all'articolo 4, comma 2, sono oggetto di aggiornamento da parte della Giunta regionale, anche sulla base delle indicazioni fornite dalla Commissione regionale di cui all'articolo 4, comma 3.

Esercizio attività accessorie ATTIVITA’ ACCESSORIE Art. 12 Esercizio attività accessorie 1. Fermo restando il rispetto delle disposizioni previste dalle leggi di settore, le autorizzazioni di cui all'articolo 8 abilitano all'installazione e all'uso di apparecchi radiotelevisivi ed impianti in genere per la diffusione sonora e di immagini, semprechè i locali non siano appositamente allestiti in modo da configurare lo svolgimento di un'attività di pubblico spettacolo o intrattenimento. 2. Le stesse autorizzazioni di cui al comma 1 abilitano, inoltre, all'effettuazione di piccoli trattenimenti musicali senza ballo in sale con capienza e afflusso non superiore a cento persone dove la clientela acceda per la consumazione, senza l'apprestamento di elementi atti a trasformare l'esercizio in locale di pubblico spettacolo o trattenimento e senza il pagamento di biglietto di ingresso o di aumento nei costi delle consumazioni. E' comunque fatto salvo il rispetto delle disposizioni vigenti ed in particolare, quelle in materia di sicurezza, di prevenzione incendi e di inquinamento acustico. 3. I Comuni definiscono le caratteristiche e le modalità di svolgimento dei trattenimenti ai fini dell'applicazione del comma 2.

Orari degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande Art. 16 Orari degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande 1. Gli orari di apertura e di chiusura degli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande sono rimessi alla libera determinazione degli esercenti nel rispetto del monte orario giornaliero minimo stabilito dal Comune. 2. Il Comune può fissare, sentite le organizzazioni del commercio, del turismo e dei servizi, le associazioni dei consumatori e le organizzazioni sindacali più rappresentative a livello provinciale, fasce orarie di apertura e chiusura, in ragione delle diverse esigenze e caratteristiche delle zone.

Pubblicita’ dei prezzi Art. 18 Pubblicità dei prezzi 1. Per i prodotti destinati alla vendita per asporto, esposti nelle vetrine, su banco di vendita o in altro luogo visibile al pubblico si devono rispettare le norme in materia di pubblicità dei prezzi di cui al decreto legislativo n. 114 del 1998 e al decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 84 (Attuazione della direttiva 98/6/CE relativa alla protezione dei consumatori in materia di indicazione dei prezzi offerti ai medesimi). 2. I prodotti confezionati all'origine sui quali il prezzo di vendita si trovi già impresso in maniera chiara e con caratteri ben leggibili sono esclusi dall’applicazione delle disposizioni di cui al comma 1.

Pubblicita’ dei prezzi 3. Per i prodotti destinati alla somministrazione, l’obbligo di esposizione dei prezzi è assolto: per quanto concerne le bevande, mediante esposizione di apposita tabella all’interno dell’esercizio; per quanto concerne gli alimenti, con le stesse modalità di cui alla lettera a), cui si aggiunge, per le attività di ristorazione, l’obbligo di esposizione della tabella anche all’esterno dell’esercizio o comunque leggibile dall'esterno. 4. Qualora, nell’ambito dell’esercizio, sia effettuato il servizio al tavolo, il listino dei prezzi deve essere posto a disposizione dei clienti prima dell’ordinazione e deve inoltre indicare l’eventuale componente del servizio. 5. Le modalità prescelte debbono essere tali da rendere il prezzo chiaramente e facilmente comprensibile al pubblico, anche per quanto concerne eventuali aggiunte attribuibili al servizio. 6. Le disposizioni di cui ai commi precedenti non si applicano ai circoli di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 235 del 2001, nonché alle altre attività di cui all'articolo 4, comma 5 della presente legge individuate dal Comune.