Pescara, 24 ottobre 2012 FOCUS SUGLI ISTITUTI PROFESSIONALI DELLENOGASTRONOMIA.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
IPSIA MONZA IFS ELECTRONIC EVOLUTION s.r.l.
Advertisements

Progetto COMENIUS «L’Histoire parle européen»
La scuola come impresa sociale: responsabilità e rendicontazione
Progetto Strutture e personale del Ministero
COMUNE DI VERONA abitanti ( dati 2011) Dipendenti a tempo indeterminato2.250 Dipendenti a tempo determinato 119 Somministrazione lavoro 41 Co.Co.Co.
PROGRAMMA LEONARDO DA VINCI Qu.A.Li.T._TOUR. II. PROGRAMMA LEONARDO DA VINCI Il Programma settoriale Leonardo da Vinci è inserito nellambito del più ampio.
Convegno Nazionale Nuovi scenari per la Matematica Salerno Agosto 2012.
Percorso quinquennale FORMAZIONE PROFESSIONALE Percorso triennale
Progetto Il giardino segreto
I processi auto valutativi e il miglioramento delle azioni della scuola Iseo, 20 novembre 2012 Bruna Baggio.
Progetto Meeting Fitness 2011/2012 Progetto di promozione dellattività sportiva dilettantistica attraverso il Fitness.
CURRICOLO D’ ISTITUTO IC”PACINOTTI” SAN CESARIO (MO)
Progetto di riorganizzazione della attività delle Banche commerciali del Gruppo UniCredit in Italia a seguito dellincorporazione di Capitalia Milano, 23.
OBBLIGO DI ISTRUZIONE AUTONOMIA SCOLASTICA PERNO DELLINNOVAZIONE Sperimentazione /ricerca azione.
A cura di Marisa Di Simone C.A.F. CAF C ommon A ssessment F ramework Griglia comune di autovalutazione CAF C ommon A ssessment F ramework Griglia comune.
VALUTAZIONE DI UN PERCORSO Ricadute educativo / didattiche.
Competenze Abilità Conoscenze Spirito di collaborazione Gratificazione.
Dal rating al processo di miglioramento. Nel rapporto di valutazione emergono CRITICITA con PISTE PER IL MIGLIORAMENTO: I risultati La progettazione.
11 FEBBRAIO 2010 ORE 20,30 ISTITUTO COMPRENSIVO MARIA PIAZZOLI RANICA PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA a.s
GE.CO. Gestione per competenze. Introduzione a GE.CO. Orienta nella scelta di nuovi modelli organizzativi. Elabora modelli concettuali ed operativi. Introduce.
NUOVO ORDINAMENTO ISTITUTI TECNICI
ABILMENTE International Classification of Functioning, Health and Desease Poggio Mirteto, 31 gennaio 2012.
Orientamento per il successo scolastico e formativo DAL PERCORSO DI ORIENTAMENTO AL PROCESSO DECISIONALE 1° incontro – seconda parte USR Lombardia.
ANNO SCOLASTICO 2012/2013 AREA Qualità Valutazione PROF.SSA Barbara Abbate.
INNOVAZIONE NELLA SCUOLA E T.I.C.
I nuovi Istituti Tecnici MIUR Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli Istituti Tecnici ai sensi dellarticolo 64, comma 4, del.
3 ° Circolo Didattico G.Siani Marano A.S.2010/11
Revisione dellassetto ordinamentale, organizzativo e didattico.
20 novembre 2012 Palazzo Lombardia - Auditorium Regionale Valentina Aprea Assessore allOccupazione e Politiche del Lavoro, allIstruzione Formazione e.
1 circolare n° 8 circolare n° 8 6 marzo La direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto a.
EUROPEAN YOUTH MEET THE CULTURAL HEREDITAGE WORKSHOP MALTA OTTOBRE 2011.
PROF: LUIGI SCALA Progetto lavoro Area4 multimedialità a.s
ELEMENTI di FORZA dellITCG MAGGIOLINI ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Caratterizzato da forte progettualità in particolare nelle aree: ORIENTAMENTO.
P iano dell O fferta F ormativa descrizione dellidentità istituzionale, organizzativa, pedagogica, educativa dellistituzione Scolastica.
SCOPRIMENFI TerraMareVinoSicilia Un piano integrato di marketing turistico territoriale promosso da SISTEMA VINO.
PORTE APERTE SUL WEB L'officina del webmaster: strumenti, materiali, iniziative, fonti di informazione, e poi perché costruire siti scolastici ? Laura.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSI III A E III B ISTITUTO COMPRENSIVO T. GULLUNI Colonna (Roma)
"Ricerca-azione triennale sugli OBIETTIVI di SVILUPPO del MILLENNIO condotta attraverso le ICT nella scuola secondaria di II grado" Ipsia Carlo Cattaneo.
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
L’azienda prima dell’intervento:
I.S.F.I I nternational S chool F ashion & I ndustry CAMPUS S. PELLEGRINO - Misano (RN) Italy.
Una risorsa per il futuro (MIUR) Giarre 10 maggio
ANNO SCOLASTICO Istituto Professionale per i Servizi Commerciali, Turistici e Sociali Via Spezzaferri, Lodi Spazio web –
Che indirizzo scegliere? Responsabile Orientamento: Prof. Marialuisa Rossi.
PROGETTARE PER COMPETENZE
INCONTRO CON I GENITORI
PERCHE’ VALUTARE? PERCHE’ AUTOVALUTARE?.
Istituto Comprensivo di Cogoleto Scuola secondaria di 1°grado
Scuola Primaria “Marino Marini”
Autovalutazione del sistema scolastico
I Servizi del CTP Accoglienza Orientamento Sportello Descrizione delle attività sociali messe a disposizione del territorio Informativa delle attività
Prof.ssa Lucia Gangale Alternanza scuola lavoro Protocollo di intesa tra Polo di Qualità di Napoli ed Istituto Livatino di San Marco dei Cavoti.
EUSAIR Pilastro 1Obiettivo tematico EU 2020 Risultati attesi Accordo di Partenariato Italiano Adattamento a consumo e produzione efficienti delle risorse.
HSe Housing Sociale Elios. Il Servizio di Housing Sociale della Cooperativa Sociale Elios intende rispondere ai bisogni abitativi di persone con problematiche.
PROGETTO CURRICOLO A cura del gruppo delle Funzioni Strumentali
ICF e Politiche del Lavoro
Riflessioni sul lavoro compiuto durante il percorso formativo Marzo 2011 Sant’Ambrogio Daniela Robasto Dipartimento di scienze dell’educazione e della.
Formazione e Innovazione per lOccupazione FIxO Scuola & Università FIxO S&U Presentazione del progetto I.I.S.S. F. De Sanctis S.Angelo dei Lombardi 2013.
rossella mengucci gennaio 2006
MARCONI-PRATO I NUOVI PROFESSIONALI Corso di autoformazione 1° incontro: 8 novembre 2010 Relazione Prof. Emilio Sisi D.S. I.P. G. Marconi di.
Giancarlo Colferai - CEPAS
Terza area e alternanza scuola-lavoro Vicenza, IPSS Montagna 22 aprile 2008 MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO.
PROGETTO QUALITÀ NELLE SCUOLE
1 Progettando il futuro Sportello Scuola-Lavoro. 2 LAutonomia L Autonomia organizzativa, didattica e funzionale attribuisce maggiori responsabilità agli.
7 giugno 2012 Presentazione Rete Provinciale Orientamento.
IL CURRICOLO VERTICALE
AUTOANALISI dISTITUTO Scuola Secondaria 1°grado a.s QUESTIONARIO DOCENTI Totale docenti 24 Totale docenti Villatora14 Totale docenti Saonara.
La Commissione europea, i servizi delloccupazione degli Stati membri e ogni altro eventuale partner nazionale creano una rete europea di servizi denominata.
Linee e obiettivi delle Politiche sociali regionali LA PARTECIPAZIONE Valorizzare le intelligenze e le risorse presenti; affermare diritti e responsabilità
Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera
Transcript della presentazione:

Pescara, 24 ottobre 2012 FOCUS SUGLI ISTITUTI PROFESSIONALI DELLENOGASTRONOMIA

Pescara, 24 ottobre ° incontro: «focus sugli IPSEOA» 2° incontro: «la didattica di laboratorio» Introduzione Profili professionali Schede disciplinari Programmazione Linee guida Applicazione dellAutonomia e della flessibilità Rapporto IP e IeFP: luci e ombre del sistema Opzione Produzione dolciaria

Pescara, 24 ottobre 2012 Una breve introduzione… … sulla Riforma «epocale» Introduzione

Pescara, 24 ottobre 2012 Una breve introduzione… Introduzione

Pescara, 24 ottobre 2012 … potenziamento dei laboratori… LAB. CUCINATOT3°Area Stage Tecnica altri lab TOT 1°2°3°4°5° V.O P Introduzione

Pescara, 24 ottobre 2012 Guardiamo al positivo… Lavorare per competenze Autonomia scolastica Sistema EQF I risultati dapprendimento Ciò che un discente può fare al termine di un processo dapprendimento. Sono definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze Introduzione LINK

Pescara, 24 ottobre 2012 Cambia il punto di vista didattico! Insegnamento… Aula… Lezione trasmissiva… Materia… Apprendimento Classe laboratorio Lezione attiva Alunno è una novità…? Introduzione

Pescara, 24 ottobre 2012 Cosa cambia per noi docenti…? La didattica La programmazione La valutazione La certificazione … cambia tutto! Sono cambiati anche gli alunni e i profili in uscita… Introduzione

Pescara, 24 ottobre 2012 Occorre dare unidentità al nostro Istituto! Introduzione

Pescara, 24 ottobre 2012 Comune a tutti gli Istituti superiori: 8 competenze chiave di cittadinanza 4 assi culturali Specifica per Istituti dellEnogastronomia: Profilo formativo Risultati di apprendimento disciplinari (Standard regionali) Comune a tutti i Professionali: Profilo Educativo Culturale e Professionale Linee-guida Normativa di riferimento Le «sorgenti istituzionali» da cui attingere… riflettere sui profili formativi Introduzione LINK

Pescara, 24 ottobre 2012 Introduzione tenendo presente: levolversi della professione le indicazioni ministeriali lutenza il contesto la struttura organizzativa i mezzi a disposizione… Il profilo nazionale va interpretato-tradotto a livello locale. Delineare i profili dellofferta formativa Pensare, ri-pensare e contestualizzare i PFU

Pescara, 24 ottobre 2012 Qual è la finalità del biennio iniziale? Linee guida: Continuità Orientamento Valorizzazione dellidentità Convegno sulla Riforma: Formare letica, la morale, il cittadino Creare uno spirito critico Dare un metodo di studio Convegno ad Alma: La scuola non deve insegnare a preparare una patata, ma lalunno deve sapere: cosè una patata i suoi impieghi i metodi di cottura gli aspetti nutrizionali… …Le abilità tecniche si imparano nel MDL Profilo formativo

Pescara, 24 ottobre 2012 Il Diplomato di istruzione professionale nellindirizzo Servizi per lenogastronomia e lospitalità alberghiera ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dellenogastronomia e dellospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. È in grado di… PROFILO PROFESSIONALE Profilo formativo

Pescara, 24 ottobre 2012 I Diplomati… conseguono i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dellAllegato A, di seguito specificati in termini di competenze: 1.Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse. 2.Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico- alberghiera. 3.Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi. 4.Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. 5.Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. 6.Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto. Competenze comuni alle tre articolazioni Profilo formativo

Pescara, 24 ottobre 2012 PROFILO PROFESSIONALE Nellarticolazione Accoglienza turistica, il diplomato è in grado di: intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio. Competenze specifiche di «Accoglienza turistica» 1.Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico-alberghiera. 2.Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela. 3.Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistico, culturali e enogastronomiche del territorio. 4.Sovrintendere allorganizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.

Pescara, 24 ottobre 2012 ACCOGLIENZA TURISTICA

Pescara, 24 ottobre 2012 PROFILO PROFESSIONALE Nellarticolazione dellEnogastronomia, il Diplomato è in grado di: intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche. Competenze specifiche di «Enogastronomia» e «Sala e vendita» 1.Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico. 2.Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche. 3.Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.

Pescara, 24 ottobre 2012 profilo ENOGASTRONOMIA Profilo formativo

Pescara, 24 ottobre 2012 PROFILO PROFESSIONALE Nellarticolazione Servizi di sala e di vendita, il diplomato è in grado di: svolgere attività operative e gestionali in relazione allamministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici. Profilo formativo

Pescara, 24 ottobre 2012 profilo SALA E VENDITA Profilo formativo

Pescara, 24 ottobre 2012 Cinque minuti di…«svago riflessivo»! Profilo formativo

Pescara, 24 ottobre 2012 LE SCHEDE DISCIPLINARI I risultati di apprendimento attesi dagli studenti a conclusione dei percorsi quinquennali sono coerenti con lobiettivo di consentire al diplomato di agire con autonomia e responsabilità e di assumere ruoli operativi nei processi produttivi relativi alle citate filiere. I curricoli devono essere orientati a facilitare lacquisizione di apprendimenti efficaci e stabili nel tempo mediante approcci fondati sullosservazione del reale e su esperienze in contesti lavorativi, indispensabili per affrontare le problematiche professionali in una prospettiva dinamica. Le discipline di indirizzo concorrono ad educare allimprenditorialità e consentono agli studenti di sviluppare una visione orientata al cambiamento, alliniziativa, alla creatività, alla mobilità geografica e professionale, nonché allassunzione di comportamenti socialmente responsabili, che li mettano in grado di organizzare il proprio progetto di vita e di lavoro. Schede disciplinari LINK

Pescara, 24 ottobre 2012

LA PROGRAMMAZIONE … per competenze Programmazione modulare… Alunni eterogenei Assi e comp. chiave Programmazione diversificata Programmazione aperta Programmazione

Paolo Gentili Programmazione

Pescara, 24 ottobre 2012

Programmare percorsi diversificati UdA – Il menu, i costi, i prezzi di vendita Programmazione

Pescara, 24 ottobre 2012 Programmazione Livello di competenza: quale profondità?

Pescara, 24 ottobre 2012 Programmazione Livello di competenza: quale profondità?

Pescara, 24 ottobre 2012 Le discipline dellArea generale mirano anche ad assicurare lo sviluppo teorico-culturale delle conoscenze ed abilità proprie delle discipline di indirizzo, per consentirne un loro utilizzo responsabile ed autonomo in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale…. Progetti interdisciplinari Collegamenti tra discipline Progetti interdisciplinari Collegamenti tra discipline Programmazione «aperta» per evitare che le discipline siano percepite «separate» Programmazione

Pescara, 24 ottobre 2012 …utilizzare più linguaggi nel rispetto degli stili di apprendimento sempre più eterogenei LIM e N.T.Libri mistiImmagini Didattica

Pescara, 24 ottobre 2012 …utilizzare le mappe per facilitare lapprendimento reticolare Didattica

Grazie per lattenzione! Pescara, 24 ottobre 2012