Passata l'ubriacatura delle Olimpiadi restano le opere OLIMPIADI INVERNALI 2006 A TORINO E VALLI Passata l'ubriacatura delle Olimpiadi restano le opere abbandonate al degrado e gli altissimi costi di manutenzione 15 milioni di euro all'anno. Nella galleria le immagini del degrado attuale con i costi relativi
L'emblema della condizione delle strutture olimpiche
I 5 trampolini Appena inaugurati
"pericolo valanghe, vietato l'accesso" "pericolo valanghe, vietato l'accesso".un cartello vieta l'accesso al trampolino, costruito in cemento armato invece di una struttura provvisoria da smontare dopo l'evento olimpico - una soluzione da 34,3 milioni di euro. E s'era disboscata mezza montagna per creare due salti da gara e tre da scuola, col fine di proseguire nel tempo l'attività agonistica, creare un vivaio di atleti dell'arco alpino occidentale. E affittare l'impianto alle squadre internazionali. Appena 47 mesi dopo le Olimpiadi torinesi, il trampolino di Pragelato è una cattedrale nella neve, abbandonato a se stesso, così com'è chiuso e inutilizzato il jumping hotel costruito alla base dell'impianto: un mega albergo da 120 posti letto.
La distruzione della montagna
Oggi per una slavina inservibili in pieno inverno Costo 34 milioni di euro Oggi per una slavina inservibili in pieno inverno
Costi di manutenzione 1mil400 in funzione 350 mila chiuso
Però adesso è chiuso
Pista Bob Costata 61 milioni di euro Chiusa per problemi all'ammoniaca, rispedite a casa le poche nazionali che volevano allenarsi. Costo in esercizio 3 millioni e 300 mila, chiuso 700mila euro
Biatlon impianto chiuso e sommerso dalla neve. Inutilizzato costo 25 milioni di euro per costruirlo
800.000 euro all'anno per l'esercizio, 160.000 inattivo.
L'illuminazione della pista olimpica è stata dismessa però era costata 7 mil euro. Costi funzionamento altissimi
La pista di fondo è ritornata quella precedente alle olimpiadi però è costata 20 mil euro
Costo in esercizio 2mil 800mila PALA ISOZAKI Costo in esercizio 2mil 800mila chiuso 600.000 euro Pala-Isozaki
Palavela quasi inutilizzato. Una o due manifestazioni all'anno.
Costo manutenzione in esercizio 2 mil anno 400.000 chiuso «La pista occupa tutta la superficie, impossibile ospitare un altro evento», spiega Fabrizio Gatti. E aggiunge: «I costi sono alti: struttura, spese energetiche e mantenimento del ghiaccio. Dev’essere sempre perfetto, ed è possibile solo mantenendo l’impianto di condizionamento attivo 24 ore su 24». Il conto è salato: 200 mila euro al mese. Impossibile che qualcuno sia disposto a sobbarcarsi una spesa così.
Tutto questo era già stato detto, con un libro “Il libro nero delle Olimpiadi” con video con articoli sul web, i giornalisti se ne accorgono solo adesso .....