Nuove sfide per una sicurezza sostenibile Gruppo di lavoro nazionale

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Nuove sfide per una sicurezza sostenibile Gruppo di lavoro nazionale Incontro tecnico-operativo sulla sicurezza del lavoro in edilizia Trieste, 30 maggio 2013 cptrieste La sicurezza nello spettacolo: verso una linea guida nazionale per il montaggio dei palchi ing. Renzo Simoni SCPSAL – ASS 1 Triestina Gruppo di lavoro nazionale “Palchi e opere provvisionali utilizzate per manifestazioni sportive e similari” COORDINAMENTO TECNICO INTERREGIONALE DELLA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO

Dobbiamo partire da qui: 12 dicembre 2011, ore 13.30

05 marzo 2012 Crolla il palco in allestimento del concerto di Laura Pausini a Reggio Calabria: muore operaio Un operaio, Matteo Armellini di 31 anni di Roma, e' morto ed altri due sono rimasti feriti in modo non grave nel crollo di parte del palco che avrebbe dovuto ospitare il concerto di Laura Pausini al Palacalafiore di Reggio Calabria. Armellini era impegnato a fissare le illuminazioni insieme ad alcuni colleghi quando la struttura sovrastante il palco, crollando lo ha colpito, uccidendolo

Toronto, Canada, crolla il palco dei Radiohead: 1 morto e 3 feriti 16 giugno 2012 Toronto, Canada, crolla il palco dei Radiohead: 1 morto e 3 feriti È l'ennesimo caso. Un altro concerto, un momento che dovrebbe essere di gioia, si trasforma in tragedia, con un morto e tre feriti per il crollo di un palco

17 agosto 1992

Milano, 30 marzo 2012

servono norme e controlli più rigidi INAIL - ing. Paolo Giacobbo Scavo, direttore del dipartimento Tecnologie di sicurezza: Infortuni nello spettacolo e morti nella costruzione dei palchi servono norme e controlli più rigidi più rigore nella progettazione, nelle istruzioni per il corretto montaggio, uso e smontaggio - autorizzazione preventiva degli enti locali interessati dai concerti

27 gennaio 2012: Prefettura di Trieste riunione con ASS1, DTL e VVF - iniziativa che prevede la predisposizione di una linea guida (nell’ambito della Segreteria tecnica del Tavolo permanente per la sicurezza del lavoro) 9 febbraio 2012: Gruppo di lavoro di Trieste (INAIL, DTL, Comune di Trieste, Confartigianato, Confindustria, Università, operatori dello spettacolo, esperti del settore) discussione sull'applicabilità del Titolo IV del D.Lgs. 81/08 al mondo dello spettacolo prima traccia dei punti da inserire nella futura Linea Guida sull'allestimento dei palchi per lo spettacolo traduzione del codice di condotta inglese della TMA-BECTU

LAVORATORI SPETTACOLO Broadcasting, Entertainment, Cinematographic CODICE DI CONDOTTA LAVORATORI SPETTACOLO Broadcasting, Entertainment, Cinematographic and Theatre Union Montaggio - Preparazione - smontaggio Maggio 2010 (Traduzione a cura di Enrico Massaro, Michela Bortolosso e Valentino Patussi ) Questo codice di condotta è stata concordato congiuntamente da TMA e BECTU e stabilisce le norme minime atte a garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro nell'ambito dello spettacolo in genere. Nello stesso vengono indicate le migliori pratiche mirate adottabili http://www.tmauk.org/codeofconduct/trial1.aspx

TRACCIA DEI PUNTI DA INSERIRE NELLE LINEE GUIDA Riunione c/o SCPSAL del 9.2.2012 TRACCIA DEI PUNTI DA INSERIRE NELLE LINEE GUIDA SULL’ALLESTIMENTO DI PALCHI PER LO SPETTACOLO Deve essere chiaramente identificata la figura del committente; Le Commissioni Prefettizia o/e Comunale devono valutare anche la correttezza del progetto ricevuto, qualora sia richiesta la competenza di un collaudatore (tecnico strutturista), per valutare i progetti più complessi, il richiedente ne sostiene gli oneri, mentre il tecnico viene scelto dalla Prefettura o dal Comune (non può essere il progettista o un referente della ditta richiedente); Deve essere sempre presente un coordinatore per la sicurezza o un delegato identificabile, conosciuto e con specifica formazione, nominato dal committente; Deve essere sempre presente in fase di montaggio un direttore dei lavori per opere strutturali, che deve essere interpellato in caso di ogni modifica di montaggio si dovesse rendere necessaria, e la sua autorizzazione in tal senso deve essere formale e conservata a disposizione degli Organi di Vigilanza;

I lavoratori devono essere formati  (avere parte della loro formazione, aggiuntiva, in funzione dello specifico spettacolo/progetto) tutti assieme prima dell'inizio del lavoro, in maniera che sappiano chi c'è  e chi fa cosa; Nella descrizione dei lavori vanno identificati quelli per i quali servono specifiche idoneità tecniche (lavoro su funi, montaggio di opere provvisionali, lavori su impianti elettrici sotto tensione, ecc.); I lavoratori delle diverse aziende devono essere identificabili in funzione anche del ruolo (montatori, elettricisti, rigger, ecc) e deve essere disponibile in cantiere il loro elenco (registro delle presenze), con indicazione della ditta da cui dipendono e della mansione da questi svolta. Non possono essere presenti in cantiere operatori che non siano registrato in tale documento; Organigramma di tutte le ditte ed operatori presenti in cantiere con indicazione dei referenti aziendali per la sicurezza;  In caso di concessione di una struttura ospitante vi deve essere un coordinamento tra i referenti dell’amministrazione/Ente concedente e il committente dei lavori, che dovrà informare il progettista e i coordinatori delle criticità connesse alle caratteristiche della struttura ospitante;

Gli organi di vigilanza devono coordinarsi (SPSAL , VVFF, DTL, altri O Gli organi di  vigilanza devono coordinarsi (SPSAL , VVFF, DTL, altri O.d.V.) in modo da prevedere controlli anche nelle ore notturne o festive, ecc.; Per le strutture più complesse deve essere prevista l’adozione di dispositivi tecnici di prevenzione quali celle di carico, fotocellule e altri strumenti tecnicamente disponibili ed adottabili al fine di verificare in corso d’opera la tenuta della struttura; Deve esserci per le strutture più complesse un sistema di allarme che permetta l’immediata evacuazione degli operatori; Per le diverse tipologie di lavoro possono essere previste limitazioni di accesso alle varie aree del cantiere, anche in funzione delle fasi di allestimento, evidenziando in fase di formazione aree diverse (es. area rossa in cui possono accedere in una specifica fase solo i rigger ed i montatori, area blu per i facchini, ecc.; Nelle fasi di sollevamento/caricamento delle Strutture non devono essere presenti operatori non addetti e formati a tali manovre;

Vanno stabiliti specifici contenuti per la formazione del personale addetto al montaggio/smontaggio delle installazioni per manifestazioni temporanee; Bisogna definire gli obblighi di sorveglianza sanitaria, compresa la proposta di un protocollo consigliato per le diverse mansioni. I giudizi di idoneità devono essere a conoscenza di chi dirige il cantiere; Deve essere prevista la presenza di idonei spazi dedicati al riposo dei tecnici (definirne le caratteristiche minime) per qualsiasi evento che preveda più di 6 ore di lavoro e ci deve essere un controllo sulle ore effettive lavorate/di riposo dei lavoratori; Per gli operatori addetti a lavorazioni rientranti tra quelle previste agli Accordi Stato-Regioni riguardanti il rischio legato all’assunzione di alcolici e sostanze psicotrope e stupefacenti vanno previsti gli accertamenti mirati a evidenziare l’eventuale assunzione.

Tavolo di lavoro per la sicurezza nello spettacolo (operatori dello spettacolo, sindacati, esperti del settore, ASS1-TS) Obiettivo: individuare proposte di adeguamento del D.Lgs. 81/08 specifiche per il lavoro nello spettacolo ed eventistica. (Verona, 22 dicembre 2011) Bologna, 5 marzo 2012 Roma, 28 marzo 2012 Bologna, 7 maggio 2012 (Bologna, 4 luglio 2012) Analisi dei documenti redatti dal gruppo di lavoro triestino Analisi e sviluppo di buone prassi per l'applicabilità del Titolo IV del D.Lgs. 81/08 al mondo dello spettacolo. Il risultato del lavoro sarà consegnato al MLPS che ha espresso la necessità di avere i suggerimenti degli operatori che lavorano nel settore.

28 giugno 2012: Gruppo di lavoro di Trieste Elaborazione dei documenti da presentare nella riunione del gruppo nazionale a Roma il giorno 2 luglio

“palchi e opere provvisionali utilizzate COORDINAMENTO TECNICO INTERREGIONALE DELLA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO Gruppo macchine - Gruppo edilizia Gruppo di lavoro “palchi e opere provvisionali utilizzate per manifestazioni sportive e similari” Coordinatore: ing. Michele Candreva - MLPS riunione preliminare: Venezia, 30 marzo 2012 prima riunione: Roma, 2 luglio 2012 successive riunioni a cadenza mensile

“Indirizzi operativi tecnico-organizzativi per l’allestimento e la gestione delle opere provvisionali e delle attrezzature da impiegare nella produzione e realizzazione di spettacoli ed eventi simili”

Indice Scopo e campo di applicazione Terminologia del settore Disposizioni legislative e normative applicabili Soggetti coinvolti: compiti e responsabilità Requisiti formativi Luogo/sito dello spettacolo/evento o simili Tipologie di opere provvisionali Progettazione delle opere provvisionali Individuazione delle fasi di realizzazione dell’evento, figure coinvolte, criticità e interferenze, misure di protezione e prevenzione Attività di controllo e manutenzione degli elementi delle opere provvisionali, delle attrezzature e degli impianti. Dichiarazione di corretto montaggio Utilizzo dell’opera provvisionale durante lo spettacolo o eventi simili Impiego di attrezzature e impianti Gestione delle emergenze durante il montaggio, smontaggio, trasformazione e cenni su aspetti particolari della gestione delle stesse durante lo spettacolo o eventi simili

Scopo e campo di applicazione I seguenti indirizzi operativi, ai fini della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, si applicano a tutte le attività di montaggio e smontaggio di opere provvisionali, di seguito denominate “OP” (compreso il loro allestimento e disallestimento con impianti audio, luci, scenotecnici, ecc..), poste in opera in occasione di spettacoli, mostre, manifestazioni fieristiche, culturali ed eventi simili. Si precisa che le attività di cui sopra sono relative a quelle opere di notevole importanza e complessità, in rapporto o alle loro geometrie (forme e dimensioni) o ai sovraccarichi o alle caratteristiche del sito di installazione, per le quali è richiesta una specifica progettazione strutturale. Le citate attività rientrano nel Titolo IV del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., il cui ambito di applicazione è limitato al confine spazio-temporale di realizzazione entro il quale si esplicano le attività di cui sopra, escludendo pertanto tutte le altre attività specifiche funzionali allo svolgimento di spettacoli, mostre, manifestazioni fieristiche, culturali ed eventi simili.

ALLEGATO X - ELENCO DEI LAVORI EDILI O DI INGEGNERIA CIVILE D.Lgs. 81/08 – Titolo IV Art. 89. Definizioni Agli effetti delle disposizioni di cui al presente capo si intendono per: cantiere temporaneo o mobile, di seguito denominato: cantiere: qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria civile il cui elenco é riportato nell'allegato X. ALLEGATO X -  ELENCO DEI LAVORI EDILI O DI INGEGNERIA CIVILE 1. I lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro.

tribune e altre strutture destinate al pubblico. Scopo e campo di applicazione Fermo restando quanto indicato al successivo punto 6, non rientrano nel campo di applicazione dei presenti indirizzi operativi: pedane di altezza fino ai 2 m non connesse o supportanti altre strutture; opere che prevedono appendimenti alle travi/graticci che sono già presenti nel sito e dotati di calcoli delle strutture esistenti; travi lineari, ring o graticci, sospesi ad elevatori ("stativi") o torri, a sollevamento manuale e/o motorizzato, il cui montaggio avviene a terra e la cui altezza finale da terra, misurata all’estradosso, non superi i 5,00 m nel caso di “stativi” e i 7,0 m nel caso di torri; le OP prefabbricate, realizzate con elementi prodotti da un unico fabbricante, montate secondo le indicazioni, le configurazioni e i carichi massimi, previsti dallo stesso, la cui altezza complessiva, compresi gli elementi di copertura direttamente collegati alla struttura di appoggio, non superi i 7 metri di altezza; tribune e altre strutture destinate al pubblico.

Non ci occupiamo ... ... del palco per la festa parrocchiale... ... e neanche del palco per il concertino della scuola http://www.kerigma.info/ http://www.lcavour.it/Il%20liceo/Locali.htm

anche questi palchi sono esclusi

... anche questi sono esclusi

ma ci occupiamo di questi ... ... di qualcosa che nulla ha da invidiare alla complessità di un ponte o di un’altra grande opera di ingegneria civile ... ... ma con tempi di costruzione che sono quelli di un garage prefabbricato

Tipologia dei principali pericoli: errori progettuali e conseguente perdita di stabilità della struttura per cedimento di una sua parte o ribaltamento come corpo rigido errori durante le operazioni di montaggio e smontaggio, comportanti il rischio di caduta dall’alto del lavoratore errori durante le operazioni di montaggio e smontaggio, comportanti il rischio di caduta dall’alto di gravi con schiacciamento del lavoratore

Importante !!! Le caratteristiche delle OP, degli impianti da montare e delle attrezzature da utilizzare dovranno essere valutate preventivamente in funzione delle caratteristiche del sito in cui si svolgerà l’evento. Sarà pertanto necessario individuare le principali caratteristiche tecniche del sito (dimensioni, pavimentazione, portate, possibilità di ancoraggio o di installazione di impianti a soffitto, caratteristiche degli impianti esistenti, condizioni climatiche come vento e neve, ecc.), riportandole in un documento che dovrà essere predisposto dal proprietario/gestore del sito e messo a disposizione del committente.

2.1 – Opere provvisionali 2.1.1 – Palco E’ l’OP sopra cui si svolge l’azione teatrale/esibizione. Il palco, realizzato mediante struttura metallica o di altro materiale, è generalmente costituito da una pedana (ovvero palcoscenico, eventualmente a gradoni con differenti livelli di altezza) e dotato o meno di elementi di copertura. Se esistente, la copertura (detta “ground support”) viene realizzata in opera, direttamente in quota o a terra e in tale caso è portata in quota con sistemi di sollevamento manuali o motorizzati; essa può essere utilizzata per il supporto delle attrezzature audio e luci. Il palco è solitamente dotato di zavorre o altri sistemi di ancoraggio.

2.1 – Opere provvisionali 2.1.1 – Palco Gli impianti luci e audio nonché gli altri materiali scenografici vengono sollevati ed appesi alla copertura o altro per mezzo di una travatura reticolare denominata “americana”. Tale travatura reticolare è generalmente costituita in alluminio è montata su supporti mobili (motorizzati o non, ad argano o a paranco, ecc.) che ne permettono la movimentazione in senso verticale. La pedana può anche essere semovente ovvero dotata di ruote (detto “rolling stage”) per consentire la contemporaneità di più fasi di lavoro. Questo sistema è utilizzato in ambienti indoor e permette di separare l’area di appendimento delle strutture dall’area di allestimento della pedana e degli strumenti.

2.1.2 – Strutture ausiliarie 2.1 – Opere provvisionali 2.1.2 – Strutture ausiliarie Sono strutture di ausilio alla esibizione e sono di supporto agli impianti. Generalmente sono strutture dalle forme diverse in relazione al tipo di supporto che devono sostenere. Ad esempio: a torre per i proiettori di luce, sistemi audio e postazione regia, ad intelaiatura controventata per il supporto di schermi video, a traliccio ad anello o lineare (“americane”) per sostenere l’apparato illuminotecnico o acustico; ecc.

Soggetti coinvolti: compiti e responsabilità Qualunque sia il tipo di organizzazione aziendale e gli aspetti contrattuali, all’interno di detta organizzazione nei DVR/POS delle imprese devono essere individuate le figure che rivestono i compiti di datore di lavoro, dirigente, preposto e i rispettivi compiti, fermo restando quanto definito dall’art. 299 del d.lgs. 81/08. Ai fini dei presenti indirizzi operativi, ferme restando le definizioni di cui al Titolo IV del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., si definiscono anche:

4.1 – Committente (definizione in progress) Per committente, così come definito nell’art. 89 del D.lgs. 81/2008, deve intendersi il committente della realizzazione delle OP per l’evento. Questi può essere: la produzione artistica, nel caso in cui sia questo il soggetto che organizza l’evento prendendo in affitto il luogo (teatro, palazzetto, piazza, ecc.) sede dell’evento; il promotore locale, nel caso in cui sia questo il soggetto che organizza l’evento e appalta alla produzione artistica la realizzazione artistica dell’evento. La distinzione di cui sopra è fatta in base al tipo di contratto, che comunque deve essere verificato in quanto le opzioni riportate potrebbero non essere le sole.

4.1 - Committente Ha l’obbligo di acquisire le caratteristiche del sito e di trasmetterle al progettista. In Italia in generalmente il committente è la produzione locale, mentre la produzione artistica, che va in tournè nelle diverse località in cui viene “comprata” nelle date di spettacolo prestabilite con mesi di anticipo, rappresenta l’impresa affidataria. Comunque qualunque sia il tipo di organizzazione adottata per l’evento, il soggetto individuato quale committente della realizzazione delle OP per l’evento stesso e’ quel soggetto che esercita in concreto i poteri giuridici atti all’adempimento degli obblighi di cui agli articoli 90, 93, 99, 100, 101 del d.lgs. 81/08 e che in tale adempimento ha facolta’ di avvalersi del responsabile dei lavori come definito all’art. 89 del medesimo decreto. NOTA BENE: recentemente, nelle grandi produzioni, il committente è stato individuato contrattualmente nella “produzione artistica” (legale rappresentante dell’agenzia). Il committente deve essere chiaramente identificato in tutti i contratti; qualora ciò non avvenisse le varie responsabilità ricadono sulle figure sopra elencate.

2.5 - Produzione artistica E’ l’entourage dell’artista, ovvero l’artista con la società produttrice dell’evento, cioè lo spettacolo vero e proprio. 2.6 - Produzione locale (“local promoter”) E’ l’organizzatore dell’evento e dei servizi accessori nel luogo in cui l’evento deve essere effettuato: può essere il sindaco, il proprietario del teatro/palazzetto/ auditorium, una associazione, una società privata che organizza eventi. Il promoter locale chiama l’artista a svolgere lo show appaltando alla produzione artistica la realizzazione dell’evento.

PROBLEMA definizione del “committente” al di fuori della fase “cantiere”, cioè durante lo spettacolo, quando il palco diviene “luogo di lavoro”. NB: i due committenti, nelle diverse fasi di vita del palco, possono coincidere.

Requisiti formativi Si premette che per tutti i lavoratori è obbligatoria la formazione e l’informazione di cui agli artt. 36 e 37 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.. In particolare la formazione dei lavoratori deve avvenire con le modalità di cui all’Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. Nel seguito si elencano, in funzione delle mansioni, quelli che potrebbero essere i requisiti di formazione/addestramento obbligatori specifici per certe categorie di lavoratori dello spettacolo (l’elenco non deve essere considerato esaustivo).

Requisiti formativi FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO ALL’UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI DI III CATEGORIA (in particolare d.p.i. anticaduta) FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO ALL’UTILIZZO DI SISTEMI DI ACCESSO E POSIZIONAMENTO MEDIANTE FUNI CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE PROCEDURE DI SALVATAGGIO (ai sensi dell’All XXI del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO AL MONTAGGIO DI OPERE PROVVISIONALI (per lavoratori e preposti, qualora vengano utilizzati ponteggi per il montaggio/smontaggio dell’OP) FORMAZIONE SPECIFICA PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA (ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO ALL’UTILIZZO DI ATTREZZATURE DI LAVORO PARTICOLARI (ad es. piattaforme mobili e carrelli sollevatori, Accordo Stato-Regioni dd. 22/02/12) FORMAZIONE AGGIUNTIVA SPECIFICA PER DIRIGENTI E PREPOSTI DI TUTTE LE IMPRESE COINVOLTE (Accordo Stato-Regioni dd. 21/12/11)

Individuazione delle fasi di realizzazione dell’evento, figure coinvolte, criticità e interferenze, misure di protezione e prevenzione ATTIVITÀ CRITICITÀ /RISCHI FIGURE PROFESSIONALI BUONE PRASSI 1. Pre produzione Pianificazione e programmazione del tour, organizzazione esecutiva delle fasi di lavorazione. Vengono definiti il tipo di palco e le tipologie degli impianti, anche in funzione delle diverse sedi ospitanti. Vanno individuati: il progettista il direttore lavori la ditta da cui vengono acquisite le strutture l’eventuale progetto di struttura standard il coordinatore dei lavori per l’esecuzione, di tutto il tour o di singola sede Identificazione certa del committente per tutto il tour o per ogni singola sede. Valutazione dell’idoneità delle diverse sedi ospitanti gli spettacoli in funzione dei palchi/impianti da allestire. Interferenze con le caratteristiche delle diverse strutture ospitanti gli impianti, da acquisire e valutare preventivamente. Direttore di produzione, progettista strutturale, direttore dei lavori, coordinatore della sicurezza in fase di progettazione, scenografo, light designer, fonico di sala (arrangiatore). Committente da individuare nella Produzione, o nel Promoter locale, ma vanno preventivamente chiariti i rapporti contrattuali. Devono essere analizzate preventivamente le caratteristiche delle sedi ospitanti, sarebbe opportuno anche avere una griglia di riferimento nell’analizzare le principali caratteristiche delle stesse (pavimento, portate, possibilità di ancoraggio o di installazione di impianti a soffitto, le caratteristiche di compatibilità dell’impianto elettrico e le messe a terra, la presenza di presidi antincendio, le caratteristiche della sala e i suoi ricambi d’aria, anche forzati, l’incompatibilità dell’utilizzo di elevatori con motore a scoppio se i lavori non vengono svolti all’aperto, ecc..) Deve essere creato un documento/libro delle caratteristiche tecniche per ogni sede, a disposizione di tutti gli operatori dello spettacolo che vi accedono (“Libro di sito”?!)

ATTIVITÀ CRITICITÀ /RISCHI FIGURE PROFESSIONALI BUONE PRASSI 4.PreRigging/Rigging/Derigging Predisposizione, tramite l’accesso in quota, dei punti di ancoraggio per i paranchi elettrici (motori) che saranno utilizzati per la movimentazione e sospensione di: - materiale scenotecnico (truss luci, casse audio) connesso direttamente ai motori. - Strutture modulari (ring, ground support) che verranno utilizzate come base a cui connettere altre apparecchiature per il materiale scenotecnico. Rischi individuati per le attività in quota: rischio prevalente di caduta; rischio susseguente alla caduta derivante da: oscillazione del corpo con urto contro ostacoli ("effetto pendolo"); arresto del moto di caduta per effetto delle sollecitazioni trasmesse dall'imbracatura sul corpo; sospensione inerte del corpo dell'utilizzatore che resta appeso al dispositivo di arresto caduta e da tempo di permanenza in tale posizione; rischio connesso al DPI anticaduta derivante da: non perfetta adattabilità del DPI; intralcio alla libertà dei movimenti causata dal DPI stesso; inciampo su parti del DPI; Head Rigger, Rigger, Ground Rigger, Stagehand Il rigging plot deve essere fornito con congruo anticipo per permettere al progettista l’effetuazione delle verifiche del caso. In presenza di rigger in quota è necessario: Ove possibile, tutto il personale dovrà essere escluso dalle aree sottostanti ad operazioni di riggeraggio o movimentazione dei carichi. La zona di esclusione dovrà essere identificata in modo chiaro è dovrà essere predisposta l’opportuna segnaletica. Qualora questo non fosse possibile, l’area dovrà essere identificata come “Hard Hat”, zona cioè in cui è obbligatorio l’uso dell’elmetto. Qualora si abbia la necessità di identificare una “zona elmetto”, sarà più efficace se a venir designato come tale sarà un intero spazio, piuttosto che una determinata area all’interno di quello spazio. La segnaletica dovrà essere chiara ed inequivocabile. Si dovranno identificare una o più persone incaricate di gestire la demarcazione ed i confini delle zone zone di esclusione o delle “zone elmetto”.

Grazie per l’attenzione La salute è un bene prezioso, impara a diventarne consapevole e responsabile ! Grazie per l’attenzione