Nuovo Fondo europeo per la pesca FEP. La Commissione europea propone il nuovo Fondo europeo per la pesca (FEP) quale nuovo strumento di programmazione.

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Nuovo Fondo europeo per la pesca FEP

La Commissione europea propone il nuovo Fondo europeo per la pesca (FEP) quale nuovo strumento di programmazione della pesca nell'ambito delle prospettive finanziarie dell'UE per il periodo SFOP SFOP Il FEP andrà a sostituire l'attuale Strumento finanziario di orientamento della pesca SFOP. SFOP Il FEP si articola in 5 assi prioritari. Misure a favore dell'adeguamento della flotta peschereccia comunitaria È previsto un aiuto finanziario per i pescatori e i proprietari di un peschereccio interessati dalle misure adottate contro il depauperamento delle risorse. Si tratta, in particolare, di aiuti al ritiro temporaneo o permanente di pescherecci e di aiuti a favore della formazione, della riqualifica e del prepensionamento dei pescatori; Acquacoltura, trasformazione e commercializzazione Il FEP favorirà l'acquisizione e l'utilizzo di attrezzature e di tecniche atte a ridurre l'impatto ambientale della produzione. L'aiuto andrà a beneficio soprattutto delle microimprese e delle piccole imprese. Azioni collettive Saranno ammissibili all'aiuto i progetti che contribuiscono allo sviluppo sostenibile o alla conservazione di risorse, al potenziamento dei mercati dei prodotti della pesca o alla promozione di partenariati tra scienziati e professionisti del settore della pesca. Sviluppo sostenibile delle zone costiere di pesca Il FEP sosterrà le misure e le iniziative volte alla diversificazione e al potenziamento dello sviluppo economico nelle zone di pesca colpite dal declino delle attività alieutiche. Assistenza tecnica Il Fondo può finanziare le azioni di preparazione, monitoraggio, sostegno amministrativo e tecnico, valutazione, audit e controllo necessarie per l'attuazione del regolamento proposto.

Quadro finanziario In base alla proposta, il FEP avrà una dotazione di milioni di euro per il periodo di programmazione Durante questo periodo, la Commissione propone di assegnare l'importo annuo di 700 milioni di euro ai 25 Stati membri nel loro complesso. Come per gli altri Fondi europei, il FEP riflette i principi del nuovo approccio verso la semplificazione, la pianificazione strategica e una maggiore responsabilità degli Stati membri in merito alla scelta e all'attuazione dei Fondi. Nel perseguire gli obiettivi specifici della politica comune della pesca, la Comunità deve garantire il futuro a lungo termine delle attività di pesca e lo sfruttamento sostenibile delle risorse e deve, a tale scopo, realizzare adeguamenti strutturali essenziali per ottenere un equilibrio tra risorse e capacità di pesca. La Comunità deve sostenere con maggiore decisione lo sviluppo e la diffusione di tecniche di pesca più compatibili con lambiente marino e le risorse della pesca, promuovere gli investimenti per lacquisto di attrezzi da pesca più selettivi, definire zone di protezione o adottare qualsiasi altra iniziativa privata o congiunta per incentivare la pesca selettiva. Al fine di proteggere le risorse della pesca sarebbe opportuno ottimizzare la valorizzazione delle catture e dei prodotti, limitando al massimo sprechi e rigetti, mediante una moderna politica di marketing e lo sviluppo di impianti di trasformazione a livello locale per i prodotti della pesca e dellacquacoltura. In questo ambito il sostegno della Comunità, mirante a rendere idonea al consumo umano la maggiore quantità possibile di prodotti, andrà a beneficio soprattutto delle microimprese e delle piccole imprese.

formazione In questa epoca di grandi cambiamenti per il settore alieutico, devono essere avviate iniziative non solo per preservare il capitale umano dellindustria della pesca ma anche per acquisire le competenze necessarie a contribuire allo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca e allo sviluppo dellacquacoltura, in particolare fornendo agli operatori del settore della pesca una formazione che li accompagni in tutto il loro percorso professionale, favorendo laccesso dei giovani a questa professione e promuovendo le pari opportunità. Il Fondo europeo per la pesca, analogamente allo SFOP, avrà un duplice ruolo nel creare valore aggiunto comunitario. In primo luogo, in quanto strumento finanziario che forma parte integrante della politica comune della pesca, esso si affianca alle misure di gestione delle risorse e contribuisce alladeguamento delle strutture del settore di produzione e degli strumenti di sorveglianza della politica comune della pesca. In secondo luogo esso serve a preservare la coesione delle popolazioni e delle zone impegnate nelle attività di pesca. strategicaoperativa il processo attuale di programmazione in tre fasi è sostituito da un approccio in due fasi, la prima di natura strategica e la seconda di natura operativa. Inoltre i programmi operativi non saranno più corredati, come avviene ora, di complementi di programmazione indicanti le singole misure, ma delineeranno esclusivamente le priorità dellintervento. Mediante lassistenza tecnica il Fondo dovrà sostenere la realizzazione di valutazioni, studi, progetti pilota e scambi di esperienze al fine di promuovere metodologie e pratiche innovative per unattuazione semplice e trasparente.

Principi di intervento Complementarità, coerenza e conformità 1.Il Fondo fornisce unassistenza complementare alle misure nazionali, regionali e locali, integrandovi le priorità comunitarie. 2.La Commissione e gli Stati membri provvedono affinché lintervento del Fondo sia coerente con le attività, le politiche e le priorità comunitarie. 3.Gli Stati membri garantiscono che le operazioni finanziate dal Fondo siano conformi alle disposizioni del trattato e degli atti adottati in virtù di esso, nonché alle politiche e alle azioni comunitarie, in particolare quelle riguardanti le norme in materia di concorrenza e di aggiudicazione di appalti pubblici e la protezione e il miglioramento dellambiente. 4.Le operazioni finanziate dal Fondo non contribuiscono, direttamente o indirettamente, ad aumentare lo sforzo di pesca. 5.Si applicano le disposizioni dellarticolo 16 del regolamento (EC) n. 2371/2002.

Risorse e concentrazione milioni Le risorse disponibili da impegnare a titolo del Fondo per il periodo , espresse ai prezzi del 2004, ammontano a milioni di euro. allAssistenza Tecnica Lo 0,8 % delle risorse è riservato allAssistenza Tecnica per la Commissione. Ripartizione finanziaria La Commissione stabilisce ripartizioni indicative per Stato membro degli stanziamenti dimpegno disponibili per il periodo di programmazione , indicando a parte la quota destinata allobiettivo di convergenza e utilizzando i seguenti criteri obiettivi: dimensioni del settore della pesca in un dato Stato membro, entità degli adeguamenti da apportare allo sforzo di pesca, livello occupazionale nel settore della pesca e continuità delle azioni in corso. programma operativo Ciascuno Stato membro elabora un programma operativo di portata nazionale, previa consultazione dei partner. e lo trasmette alla Commissione nei tre mesi successivi alladozione, da parte dello Stato membro, del piano strategico nazionale. La Commissione valuta il programma operativo proposto. La Commissione approva ciascun programma operativo al più tardi entro cinque mesi dalla sua trasmissione ufficiale da parte dello Stato membro.

I programmi operativi si riferiscono a un periodo compreso tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre ASSE PRIORITARIO 1 ASSE PRIORITARIO 1 MISURE PER LADEGUAMENTO DELLA FLOTTA DA PESCA COMUNITARIA Il Fondo contribuisce al finanziamento di: a) aiuti pubblici per armatori ed equipaggi di pescherecci interessati da piani nazionali di adeguamento dello sforzo di pesca, qualora questi ultimi si configurino come: –piani di ricostituzione previsti allarticolo 5 del regolamento (CE) n. 2371/2002; –misure di emergenza previste dagli articoli 7 e 8 del regolamento (CE) n. 2371/2002; –piani nazionali di adeguamento dello sforzo di pesca a seguito del mancato rinnovo di un accordo di pesca tra la Comunità e un paese terzo o di una riduzione sostanziale delle opportunità di pesca nel quadro di un accordo internazionale o di un altro accordo; –piani di gestione previsti dallarticolo 6 del regolamento (CE) n. 2371/2002; –piani nazionali di uscita dalla flotta di durata massima di due anni che rientrano tra gli obblighi sanciti dagli articoli da 11 a 16 del regolamento (CE) n. 2371/2002 sulladeguamento della capacità della flotta peschereccia comunitaria; b) investimenti relativi ai pescherecci conformemente allarticolo 27; c) compensazioni socioeconomiche a sostegno della gestione della flotta, compresa la formazione professionale.

ASSE PRIORITARIO 2 ASSE PRIORITARIO 2 ACQUACOLTURA, TRASFORMAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI DELLA PESCA E DELLACQUACOLTURA Il Fondo finanzia gli investimenti finalizzati a conseguire uno o più dei seguenti obiettivi: a) a)diversificazione finalizzata alla cattura o alla produzione di nuove specie con buone prospettive di mercato; b) b)applicazione di metodi di riproduzione che riducono in modo sostanziale limpatto ambientale rispetto alle normali pratiche utilizzate nel settore della pesca; c) c)sostegno alle tradizionali attività dellacquacoltura importanti per preservare il tessuto socioeconomico e lambiente; d) d)misure di interesse comune relative allacquacoltura, come stabilito nel capitolo III del presente titolo, e alla formazione professionale; e) e)compensazione per luso in acquacoltura di metodi di produzione che contribuiscono a proteggere lambiente e a preservare la natura; f) f)attuazione di misure a fini sanitari o di polizia sanitaria. Gli aiuti agli investimenti sono destinati esclusivamente alle microimprese e alle piccole imprese.

ASSE PRIORITARIO 3 ASSE PRIORITARIO 3 MISURE DI INTERESSE COLLETTIVO Il Fondo finanzia le azioni collettive miranti a: a) a)contribuire in modo duraturo a una migliore gestione e conservazione delle risorse o alla trasparenza dei mercati dei prodotti e della pesca e dellacquacoltura o, b) b)favorire gli investimenti collettivi per lo sviluppo di siti di riproduzione, il trattamento dei rifiuti o lacquisto di strutture per la produzione la trasformazione o la commercializzazione o, c) c)promuovere il partenariato tra studiosi e operatori del settore della pesca o, contribuire al conseguimento degli obiettivi di cui allarticolo 27 bis, paragrafo 4 del regolamento. Misure intese a proteggere e sviluppare la fauna acquatica Porti di pesca Promozione e sviluppo di nuovi mercati Progetti pilota Modifiche dei pescherecci o loro destinazione ad altre attività

ASSE PRIORITARIO 4 ASSE PRIORITARIO 4 SVILUPPO SOSTENIBILE DELLE ZONE DI PESCA COSTIERE I finanziamenti nellambito dello sviluppo sostenibile delle zone di pesca costiere possono essere concessi per: a) a) ristrutturare e riorientare le attività economiche, in particolare promuovendo il turismo ecologico, senza determinare però un aumento dello sforzo di pesca; b) b) diversificare le attività mediante la promozione della pluriattività per le persone impegnate nel settore della pesca, mediante la creazione di posti di lavoro aggiuntivi o alternativi allesterno del settore; c) c) favorire la commercializzazione a livello locale dei prodotti del mare; d) d) sostenere le infrastrutture per la piccola pesca e promuovere le attività turistiche; e) e) proteggere lambiente marino, lacustre e costiero per mantenerne lattrattiva, rivitalizzare e sviluppare le località e i paesi costieri e proteggere e valorizzare il patrimonio architettonico e naturale; f) f) ristabilire il potenziale produttivo nel settore della pesca se danneggiato da catastrofi naturali o industriali; g) g) sostenere la cooperazione interregionale e transnazionale tra gli operatori delle zone di pesca costiere, soprattutto mediante listituzione di reti e la diffusione delle migliori pratiche; h) h) acquisire abilità di organizzazione e presentazione per preparare e attuare la strategia di sviluppo locale.

ASSE PRIORITARIO 5 ASSE PRIORITARIO 5 ASSISTENZA TECNICA Tali azioni comprendono in particolare: a) a)studi legati alla preparazione degli orientamenti strategici della Comunità e della relazione annuale della Commissione; b) b)valutazioni, perizie, statistiche e studi, compresi quelli di natura generale relativi al funzionamento del Fondi; c) c)azioni destinate ai partner, ai beneficiari dellintervento del Fondo e al grande pubblico, incluse le azioni informative; d) d)azioni di disseminazione, organizzazione in rete, sensibilizzazione, nonché azioni destinate a promuovere la cooperazione e lo scambio di esperienze a livello della Comunità; e) e)linstallazione, il funzionamento e il collegamento di sistemi informatizzati per la gestione, la sorveglianza, il controllo e la valutazione; f) f)il miglioramento dei metodi di valutazione e lo scambio di informazioni sulle prassi vigenti in questo settore; g) g)listituzione di reti transnazionali e comunitarie tra soggetti che operano nel campo dello sviluppo sostenibile delle zone di pesca costiere al fine di favorire lo scambio di esperienze e di migliori pratiche, promuovendo e attuando la cooperazione transregionale e transnazionale e la diffusione di informazioni.

I° PROGRAMMA TECNICO-OPERATIVO La dignità che si riscontra nei lavoratori del mare convince chiunque che si impone un immediato sforzo per pervenire ad una programmazione che consenta al settore non di essere assistito ma semmai di poter utilmente svolgere una normale attività produttiva da trasferire, in attivo, alle future generazioni. Questo induce in via prioritaria alla seguente riflessione : -la variegata tipologia dei sistemi di pesca spesso in conflitto tra di loro, il costante depauperamento delle risorse ittiche, gli scompensi creati da dissennati abbandoni di alcune attività di pesca e, perché no, anche qualche abuso, non possono tener lontana la P.A. da un mondo che oggi più che mai chiede regole e programmi che, non dallalto come qualcuno teme, ma in perfetta sintonia con le imprese di pesca e con la ricerca economica e scientifica applicata al settore diano risposte vere allintero comparto. Il ruolo che preferiamo riconoscere primariamente allo strumento CONSORZIO è quello di osservatorio composto da una buona base amministrativa ed una tecnico- scientifica capace di fotografare costantemente landamento del settore nellarea di riferimento. La filosofia stessa della creazione dei Consorzi nasce perché è il centro che intende essere periferia in tutto o almeno in tutto ciò che lutenza può ritenere utile alla crescita non solo in termini economici ma anche in termini di conoscenza; è il centro che vuole a tutti i costi essere più sollecito nelladempimento degli obblighi che contrae con i pescatori. Le istanze protese alla corresponsione delle indennità per i periodi di interruzione tecnica, per lammodernamento, per indennizzare danni derivanti da calamità naturali, per i naufragi, dovranno trovare più immediata risposta seguendo ritmi più consoni alle regole dimpresa. Si vogliono eliminare quelle marginalità che in passato hanno causato non pochi problemi e si ritiene che il disegno non debba essere considerato ambizioso. Siamo a conoscenza della crisi del settore e della sua grave dimensione ma tuttavia non ci troviamo davanti un malato incurabile. Dovremo trovare forme di integrazione e di diversificazione dellattività di pesca che ridiano nuovi impulsi ad unattività che non può e non deve morire.

Per il raggiungimento degli obiettivi sopra menzionati sarà necessario predisporre una programmazione di sviluppo che preveda, da un lato, azioni programmatiche tese a razionalizzare e valorizzare le peculiarità presenti nel territorio, e dallaltro, azioni operative sul territorio. La prima fase di tipo Operativo dovrà necessariamente riguardare la raccolta e lanalisi dei dati complessivi delle aree interessate, per consentire attraverso la loro elaborazione una prima individuazione dei fabbisogni primari. Tale azione costituirà in ogni caso il mandato principale delle attività sul territorio da parte del Consorzio in quanto solo con monitoraggi di tipo periodico si può tenere costantemente aggiornata la condizione ambientale. Metodologia Per dodici mesi si raccoglieranno e si monitoreranno sia i dati ambientali che quelli alieutici. Sei mesi serviranno per lanalisi dei dati raccolti, la loro georeferenziazione e la predisposizione di linee guida per lapprontamento di un modello di gestione integrata della fascia costiera. Tutti gli studi riguardanti la gestione integrata della fascia costiera (Coastal Management) sono essenzialmente di stampo ambientale, in quanto devono tenere conto della fragilità e della vulnerabilità delle zone in esame. Tali studi devono tenere comunque in considerazione sia gli aspetti economici sia quelli sociali, le indagini di base dovranno valutare le vocazioni dei territori in esame e di come queste attività incidono sugli ecosistemi costieri. In tale programma lo studio delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque marine e delle sue fluttuazioni annuali risulta di notevole importanza. I dati ottenuti da queste indagini possono dare utili informazioni sia sulle azioni che vengono compiute a monte dellarea di studio (presenza di inquinanti in prossimità di aree di particolare pregio o scarichi non autorizzati), sia sullinfluenza che le condizioni chimico-fisiche delle acque possono avere sullecosistema marino. Le indagini scientifiche riguardanti questa linea di ricerca verranno effettuate con cadenza quindicinale, grazie allutilizzo di unimbarcazione e di sonde multiparametriche che permetterà la raccolta dei seguenti dati riguardanti le caratteristiche chimico fisiche del corpo dacqua dellarea di studio:

Uno dei principali fattori di controllo dellevoluzione della morfologia di un territorio è il clima e le caratteristiche fisiche che ne derivano. Verranno raccolti alcuni dati climatici grazie alla presenza sui territori interessati di diverse stazioni meteorologiche, i dati ottenuti permetteranno di osservare sia le fluttuazioni stagionali relative alla temperatura sia alla quantità di pioggia in mm precipitata. Questi dati verranno raccolti con cadenza periodica.

Ai dati meteo climatici e oceanografici verranno associate delle ricerche riguardanti il settore della pesca costiera e altre attività come il diporto; queste informazioni permetteranno di evidenziare alcuni dei vari fattori di aggressività che incidono sullambiente naturale nei diversi periodi dellanno.