Capitolo 15 Stima degli effetti causali dinamici.

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© 2016 Pearson Italia – Milano, Torino Stima degli effetti causali dinamici Capitolo 15.
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Capitolo 15 Stima degli effetti causali dinamici

Sommario Gli effetti causali dinamici e i dati sul succo d’arancia Stima degli effetti causali dinamici con regressori esogeni: il modello a ritardi distribuiti Gli errori standard HAC Applicazione ai prezzi del succo d’arancia Altro sull’esogeneità

Gli effetti causali dinamici e i dati sul succo d’arancia (Paragrafi 15.1 e 15.2) Un effetto causale dinamico è l’effetto su Y di una variazione in X nel tempo.   Per esempio: L’effetto prodotto dall’aumento delle tasse sul tabacco sul consumo di sigarette per l’anno in corso, per il prossimo anno, per i prossimi 5 anni. L’effetto prodotto sull’inflazione da una modifica sul tasso dei Fed Funds per il mese in corso, per i prossimi 6 mesi, e per il prossimo anno. L’effetto prodotto da una gelata verificatasi in Florida sul prezzo del concentrato di succo d’arancia a 1 mese, a 2 mesi a 3 mesi…

I dati sul succo d’arancia Dati mensili, da gen. 1950 a dic. 2000 (T = 612) Prezzo = prezzo del succo congelato (una sottocomponente dell’indice dei prezzi alla produzione; US Bureau of Labor Statistics) %ChgP = variazione percentuale del prezzo a un tasso annuale, per cui %ChgPt = 1200Δln(Prezzot) FDD = numero di giorni di gelo per mese registrato a Orlando, Florida Esempio: Se novembre ha 2 giorni con minime < 32oF, uno a 30oF e a 25oF, allora FDDNov = 2 + 7 = 9

Regressione iniziale succo d’arancia = -0,40 + 0,47FDDt (0,22) (0,13) Relazione positiva statisticamente significativa Più giorni di gelo  aumento di prezzo Gli errori standard sono consistenti in presenza di eteroschedasticità e autocorrelazione – ulteriori informazioni in seguito Ma qual è l’effetto di FDD nel tempo?

Effetti causali dinamici Esempio: Qual è l’effetto del fertilizzante sulla resa dei pomodori?   Un ideale esperimento controllato casualizzato Fertilizzare alcuni appezzamenti, non altri (assegnamento casuale) Misurare la resa nel tempo – su più raccolti – per valutare l’effetto causale del fertilizzante su: Resa nel primo anno di sperimentazione Resa nel secondo anno, ecc. Il risultato (in un esperimento esteso) restituisce l’effetto causale del fertilizzante sulla resa k anni dopo.

Effetti causali dinamici (continua) In applicazioni a serie temporali, non è possibile condurre l’esperimento casualizzato ideale: Esiste un solo mercato del succo d’arancia USA…. Non è possibile assegnare in maniera casuale gli FDD a repliche diverse del mercato del succo d’arancia USA (cosa vuole dire, in effetti?) Non si può misurare il risultato medio (tra i “soggetti”) in tempi diversi – esiste solo un unico “soggetto”! Quindi non si può stimare l’effetto causale per tempi diversi con lo stimatore delle differenze

Effetti causali dinamici (continua) Un esperimento alternativo: Somministrare in maniera casuale diversi trattamenti allo stesso soggetto (FDDt) in tempi diversi Misurare la varianza del risultato (%ChgPt) La “popolazione” dei soggetti è formata dal medesimo soggetto (mercato del succo) ma in date diverse – a volte il soggetto è il gruppo di trattamento, a volte il gruppo di controllo! Se i “soggetti” (il soggetto in tempi diversi) appartengono alla stessa distribuzione – cioè, se Yt, Xt sono stabili – allora l’effetto causale dinamico può essere dedotto dalla regressione OLS di Yt sui valori ritardati di Xt. Questo stimatore (regressione di Yt su Xt e sui ritardi di Xt) è chiamato stimatore a ritardi distribuiti.

Gli effetti causali dinamici e il modello a ritardi distribuiti Yt = β0 + β1Xt + … + βrXt–r + ut   β1 = effetto d’impatto della variazione in X = effetto della variazione in Xt su Yt, tenendo costante l’Xt precedente β2 = moltiplicatore dinamico periodo 1 = effetto della variazione in Xt–1 su Yt, tenendo costante Xt, Xt–2, Xt–3,… β3 = moltiplicatore dinamico periodo 2 (ecc.) = effetto della variazione in Xt–2 su Yt, tenendo costante Xt, Xt–1, Xt–3,… Moltiplicatori dinamici cumulati Il moltiplicatore dinamico cumulato del secondo periodo è β1 + β2 + β3 = effetto d’impatto + effetto periodo 1 + effetto periodo 2

L’esogeneità nella regressione a serie temporali Esogeneità (passato e presente) X è esogena se E(ut|Xt, Xt–1, Xt–2,…) = 0.   Esogeneità stretta (passato, presente, e futuro) X è strettamente esogena se E(ut|…, Xt+1, Xt, Xt–1, …) = 0 L’esogeneità stretta implica l’esogeneità Per ora supporremo che X sia esogena – riprenderemo (in breve) il caso dell’esogeneità stretta più tardi. Se X è esogena, allora è possibile usare gli OLS per stimare l’effetto causale su Y di una variazione in X….

Yt = β0 + β1Xt + … + βr+1Xt–r + ut Stima degli effetti causali dinamici con regressori esogeni (Paragrafo 15.3) Modello a ritardi distribuiti: Yt = β0 + β1Xt + … + βr+1Xt–r + ut   Assunzioni del modello a ritardi distribuiti 1. E(ut|Xt, Xt–1, Xt–2,…) = 0 (X è esogena) (a) Y e X hanno distribuzioni stabili; (b) (Yt, Xt) e (Yt–j, Xt–j) diventano indipendenti al crescere di j 3. Y e X presentano otto momenti finiti non nulli 4. Non vi è collinearità perfetta.

Il modello a ritardi distribuiti (continua) Le assunzioni 1 e 4 sono familiari L’assunzione 3 è familiare, tranne per 8 (non quattro) momenti finiti – ciò ha a che fare con gli stimatori HAC L’assunzione 2 è diversa – prima poneva che (Xi, Yi) erano i.i.d. – con i dati a serie temporali le cose si fanno più complesse.  2. (a) Y e X hanno distribuzioni stabili; Se sì, i coefficienti non cambiano all’interno del campione (validità interna); e i risultati possono essere estrapolati al di fuori del campione (validità esterna). Questa è la controparte a serie temporali della parte “a distribuzione identica” di i.i.d.

Il modello a ritardi distribuiti, continua 2. (b) (Yt,Xt) e (Yt–j, Xt–j) diventano indipendenti al crescere di j Intuitivamente, significa che si hanno esperimenti separati per periodi di tempo molto distanti fra loro. Nei dati sezionali, avevamo supposto che Y e X fossero i.i.d., conseguenza di una semplice campionatura casuale – ciò portava al teorema limite centrale. Una versione del TLC vale per le variabili a serie temporali che diventano indipendenti al crescere della loro separazione temporale – L’assunzione 2(b) è la controparte a serie temporali della parte “a distribuzione indipendente” di i.i.d.

In base ai presupposti del modello a ritardi distribuiti: OLS produce stimatori consistenti di β1, β2,…, βr (dei moltiplicatori dinamici) In campioni grandi, la distribuzione campionaria di , ecc., è normale MA la formula per la varianza di questa distribuzione campionaria non è la solita dei dati sezionali (i.i.d.), perché ut non è i.i.d. – ut può essere serialmente correlato! Ciò significa che i normali errori standard di OLS (in genere le stampe di STATA) sono sbagliati! Occorre utilizzare, invece, errori standard che siano robusti sia all’autocorrelazione sia all’eteroschedasticità…

Errori standard consistenti in presenza di eteroschedasticità e autocorrelazione (HAC) (Paragrafo 15.4) Il calcolo… per un singolo regressore Xt: Yt = β0 + β1Xt + ut Lo stimatore OLS: dall’Appendice 4.3, – β1 = ≅ (in grandi campioni) dove vt = (Xt – )ut.

Errori standard HAC (continua) Per cui, in grandi campioni, var( ) = / = /   Nei dati i.i.d. sezionali, cov(vt, vs) = 0 per t ≠ s, quindi var( ) = )/ = Questo è il nostro solito risultato per dati sezionali (Appendice 4.3).

Errori standard HAC (continua) Ma in dati a serie temporali, cov(vt, vs) ≠ 0 in genere.  Si ponga T = 2: = var[½(v1+v2)] = ¼[var(v1) + var(v2) + 2cov(v1,v2)] = ½ + ½ρ1 (ρ1 = corr(v1,v2)) = ½ ×f2, dove f2 = (1+ρ1) In dati i.i.d., ρ1 = 0 quindi f2 = 1, dando la consueta formula In dati a serie temporali, se ρ1 ≠ 0 allora var ( ) non viene data dalla formula consueta.

Espressione per var( ), T generico = ×fT Quindi var( ) = ×fT dove fT = [Eq. (15.13)] Gli errori standard OLS convenzionali sono sbagliati quando ut è correlato serialmente (la stampa “,r” di STATA è sbagliata). Gli errori standard OLS si discostano in base al fattore fT Deve essere utilizzata una formula di errori standard diversa!!!

Errori standard HAC Avendo conosciuto il fattore fT, sarebbe stato possibile apportare le modifiche necessarie. Nei dati panel, il fattore fT viene (implicitamente) stimato usando “cluster” – ma questo richiede n grande. Nei dati a serie temporali, serve una formula diversa –fT deve essere stimato in maniera esplicita   Gli errori standard che usano stimatori di fT consistenti sono chiamati errori standard consistenti in presenza di eteroschedasticità e autocorrelazione o errori standard HAC (Heteroskedasticity- and Autocorrelation-Consistent - HAC)

Errori standard HAC (continua) var( ) = ×fT , dove fT = Lo stimatore di fT comunemente più utilizzato è: = (Newey-West) è uno stimatore di ρj Questo è lo stimatore “Newey-West” m è detto parametro di troncamento Come scegliere m? Con il metodo Goldilocks (non troppi, non troppo pochi) O con la regola empirica, m = 0,75T1/3

Esempio: il succo d’arancia e gli stimatori HAC in STATA . gen l0fdd = fdd; genera ritardo #0 . gen l1fdd = L1.fdd; genera ritardo #1 . gen l2fdd = L2.fdd; genera ritardo #2 . gen l3fdd = L3.fdd; . . gen l4fdd = L4.fdd; . . gen l5fdd = L5.fdd; . . gen l6fdd = L6.fdd; . reg dlpoj fdd if tin(1950m1,2000m12), r; Errori standard NON HAC Linear regression Number of obs = 612 F( 1, 610) = 12.12 Prob > F = 0.0005 R-squared = 0.0937 Root MSE = 4.8261 ------------------------------------------------------------------------------ | Robust dlpoj | Coef. Std. Err. t P>|t| [95% Conf. Interval] -------------+---------------------------------------------------------------- fdd | .4662182 .1339293 3.48 0.001 .2031998 .7292367 _cons | -.4022562 .1893712 -2.12 0.034 -.7741549 -.0303575

Esempio: il succo d’arancia e gli stimatori HAC in STATA (continua) Rieseguire la regressione, ma con errori standard Newey-West : . newey dlpoj fdd if tin(1950m1,2000m12), ritardo(7); Regression with Newey-West standard errors Number of obs = 612 maximum lag: 7 F( 1, 610) = 12.23 Prob > F = 0.0005 ------------------------------------------------------------------------------ | Newey-West dlpoj | Coef. Std. Err. t P>|t| [95% Conf. Interval] -------------+---------------------------------------------------------------- fdd | .4662182 .1333142 3.50 0.001 .2044077 .7280288 _cons | -.4022562 .2159802 -1.86 0.063 -.8264112 .0218987 Usa autocorrelazioni fino a m = 7 per calcolare gli errori standard regola pratica: 0.75*(6121/3) = 6.4 » 7, con leggero arrotondamento. OK, in questo caso la differenza negli errori standard è piccola, ma non è sempre così!

Esempio: il succo d’arancia e gli stimatori HAC in STATA (continua) . global lfdd6 "fdd l1fdd l2fdd l3fdd l4fdd l5fdd l6fdd”; . newey dlpoj $lfdd6 if tin(1950m1,2000m12), lag(7); Regression with Newey-West standard errors Number of obs = 612 maximum lag : 7 F( 7, 604) = 3.56 Prob > F = 0.0009   ------------------------------------------------------------------------------ | Newey-West dlpoj | Coef. Std. Err. t P>|t| [95% Conf. Interval] -------------+---------------------------------------------------------------- fdd | .4693121 .1359686 3.45 0.001 .2022834 .7363407 l1fdd | .1430512 .0837047 1.71 0.088 -.0213364 .3074388 l2fdd | .0564234 .0561724 1.00 0.316 -.0538936 .1667404 l3fdd | .0722595 .0468776 1.54 0.124 -.0198033 .1643223 l4fdd | .0343244 .0295141 1.16 0.245 -.0236383 .0922871 l5fdd | .0468222 .0308791 1.52 0.130 -.0138212 .1074657 l6fdd | .0481115 .0446404 1.08 0.282 -.0395577 .1357807 _cons | -.6505183 .2336986 -2.78 0.006 -1.109479 -.1915578 global lfdd6 definisce una stringa che rappresenta tutti i ritardi addizionali Quali sono i moltiplicatori dinamici stimati (effetti dinamici)?

FAQ: è necessario usare errori standard HAC per la stima di un modello AR o ADL? R: NO. Il problema che ha una soluzione negli errori standard HAC si pone solo quando ut è serialmente correlato: se ut è serialmente incorrelato, vanno bene gli errori standard OLS Nei modelli AR e ADL, gli errori sono serialmente incorrelati se sono stati introdotti sufficienti ritardi di Y Se si inseriscono sufficienti ritardi di Y, allora il termine di errore non può essere previsto usando Y passati, o in maniera equivalente, con u trascorsi – quindi u è serialmente incorrelato

Stima degli effetti causali dinamici con regressori strettamente esogeni (Paragrafo 15.5) X è strettamente esogena se E(ut|…,Xt+1, Xt, Xt–1, …) = 0 Se X è strettamente esogena, vi sono modi più efficienti per stimare gli effetti causali dinamici che non una regressione a ritardi distribuiti: Stima dei minimi quadrati generalizzati (GLS) Stima autoregressiva a ritardi distribuiti (ADL) Ma la condizione di stretta esogeneità è molto forte, per cui questa condizione nella pratica diventa raramente plausibile– neppure nell’esempio meteo/succo d’arancia (perché?). Per cui non tratteremo la stima GLS o ADL degli effetti causali dinamici – per dettagli si rimanda al Paragrafo 15.5.

I prezzi del succo d’arancia e il freddo (Paragrafo 15.6) Qual è l’effetto causale dinamico (quali sono i moltiplicatori dinamici) dell’aumento di un’unità in FDD sui prezzi del succo?   %ChgPt = β0 + β1FDDt + … + βr+1FDDt–r + ut Che r usare? Perché non 18? (metodo Goldilocks) Che m (parametro di troncamento Newey-West) usare? m = 0,75×6121/3 = 6,4 ≅ 7

Una parentesi: calcolo dei moltiplicatori cumulati e dei loro errori standard I moltiplicatori cumulati possono essere calcolati stimando il modello a ritardi distribuiti, quindi sommando i coefficienti. Tuttavia, si dovrebbero anche calcolare gli errori standard per i moltiplicatori cumulati, e mentre ciò può essere fatto direttamente dal modello a ritardi distribuiti, sono necessarie alcune modifiche. Siccome i moltiplicatori cumulati sono combinazioni lineari di coefficienti di regressione, è possibile utilizzare i metodi del Paragrafo 7.3 per calcolare i loro errori standard.

Calcolo dei moltiplicatori cumulati (continua) Un trucco del Paragrafo 7.3 è riscrivere la regressione così che i coefficienti in questa regressione siano quelli che interessano – qui, i moltiplicatori cumulati. Esempio: riscrivere il modello a ritardi distribuiti con 1 ritardo: Yt = β0 + β1Xt + β2Xt–1 + ut = β0 + β1Xt – β1Xt–1 + β1Xt–1 + β2Xt–1 + ut = β0 + β1(Xt –Xt–1) + (β1 + β2)Xt–1 + ut o Yt = β0 + β1ΔXt + ( β1+ β2) Xt–1 + ut

Calcolo dei moltiplicatori cumulati (continua) Quindi, si ponga W1t = ΔXt e W2t = Xt–1 e si stimi la regressione, Yt = β0 + δ1 W1t + δ2W2t + ui Quindi δ1= β1 = effetto d’impatto δ2= β1 + β2 = il primo moltiplicatore cumulato e gli errori standard (HAC) su δ1 e δ2 sono gli errori standard per i due moltiplicatori cumulati.

Calcolo dei moltiplicatori cumulati (continua) In generale, il modello ADL può essere riscritto come, Yt = δ0 + δ1ΔXt + δ2ΔXt–1 + … + δq–1ΔXt–q+1 + δqXt–q + ut dove δ1 = β1 δ2 = β1 + β2 δ3 = β1 + β2 + β3 … δq = β1 + β2 + … + βq I moltiplicatori cumulati e i loro errori standard HAC possono essere calcolati direttamente con questa regressione trasformata

Gli effetti dinamici sul succo d’arancia sono stabili? Si ricorderà, dal Paragrafo 14.7, che è possibile testare la stabilità dei coefficienti di regressione delle serie temporali mediante le statistiche QLR. È quindi possibile calcolare il QLR per la regressione (1) nella Tabella 15.1: Sono necessari errori standard HAC? Perché, o perché no? Come si calcoleranno nello specifico le statistiche Chow? Come si calcoleranno le statistiche QLR? Quali sono i d.f. q delle statistiche Chow e QLR? Risultato: QLR = 21.19. È rilevante? (si veda la Tabella 14.6) A che livello di rilevanza? Come interpretare il risultato in modo sostanziale? Si stimino i moltiplicatori dinamici sui sottocampioni e si verifichi il loro cambiamento nel tempo…

Succo d’arancia: le rotture hanno un’importanza sostanziale? L’effetto cumulato degli FDD cala nel tempo? Perché?

Fatto: dopo avere perso molte piante per le gelate nel nord della Florida, i coltivatori di arance si sono spostati a sud. Che relazione esiste con il cambiamento delle risposte cumulate agli impulsi?

L’esogeneità è plausibile? Alcuni esempi (Paragrafo 15.7) Se X è esogena (e valgono le assunzioni 2-4), allora un modello a ritardi distribuiti offre stimatori consistenti degli effetti causali dinamici.   Come nella regressione multipla con dati sezionali, si deve valutare con occhio critico se X sia esogena in qualsiasi applicazione: X è esogena, cioè E(ut|Xt, Xt–1, …) = 0? X è strettamente esogena, cioè E(ut|…, Xt+1, Xt, Xt–1, …) = 0?

Negli esempi seguenti, l’esogeneità (a) e/o l’esogeneità stretta (b) sono plausibili? Che cosa ne pensate? Y = prezzi succo di arancia, X = FDD in Orlando Y = esportazioni australiane, X = PIL USA (effetto del reddito USA sulla domanda per le esportazioni australiane) Y = esportazioni UE, X = PIL USA (effetto del reddito USA sulla domanda per le esportazioni dall'Europa) Y = tasso di inflazione USA, X = cambio percentuale nei prezzi del petrolio a livello mondiale (stabiliti dall’OPEC) (effetto dell’aumento dei prezzi OPEC sull’inflazione) Y = crescita PIL, X =Tasso Fed Funds federali (l’effetto della politica monetaria sulla crescita della produzione) Y = variazione nel tasso di inflazione, X = tasso della disoccupazione sull’inflazione (la curva di Phillips)

L’esogeneità (continua) È necessario valutare l’esogeneità e l’esogeneità stretta caso per caso Spesso l’esogeneità non è plausibile nei dati relativi serie temporali per la presenza della causalità simultanea L’esogeneità stretta è raramente plausibile nei dati relativi a serie temporali a causa del feedback.

Stima degli effetti causali dinamici: Riepilogo (Paragrafo 15.8) Gli effetti causali dinamici sono misurabili in teoria mediante un esperimento casualizzato controllato con rilevamenti ripetuti nel tempo. Quando X è esogena, è possibile stimare gli effetti causali dinamici con una regressione a ritardi distribuiti Se u è serialmente correlato, gli errori standard OLS convenzionali sono sbagliati; si devono usare errori standard HAC Per decidere se X è esogena, si deve riflettere bene sulle particolarità del problema!