Chiara GABBI Alice GOVERNO Stefania SPAGNA ANALISI DEI METODI DI INSEGNAMENTO (Italo Fiorin)‏

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Transcript della presentazione:

Chiara GABBI Alice GOVERNO Stefania SPAGNA ANALISI DEI METODI DI INSEGNAMENTO (Italo Fiorin)‏

ASPETTO DIDATTICO Modalità di sollecitazione cognitiva ASPETTO RELAZIONALE Motivazione all’apprendere Cooperazione in aula Insegnante efficace Possiede adeguate modalità di mediazione e di relazione Tiene conto di due aspetti: Incoraggia gli allievi Mira a creare in loro uno stato d’animo postivo Punta alla buona qualità della relazione tra insegnante / allievo (ovvero tra insegnamento/apprendimento)

LINEARE Azione didatticaapprendimento (variabile)‏ La relazione CIRCOLARE insegnanteallievo sono intrecciati ascolto reciproco = didattica come comunicazione

Buona azione educativa Attenzione ad aspetti motivazionali,emotivi (accoglienza) e cognitivi (competenza didattica) Circolarità tra insegnante e allievo Significativa Circolarità tra motivazione e successo (o tra insuccesso e demotivazione)‏

Teorie dell’insegnamento (Lawton)‏ Teoria “classica” (polo dell’oggetto): centrata sulla materia di studio privilegia l’istruzione (indottrinamento)‏ fornisce informazioni persegue acquisizioni Non esiste un “magico” metodo perfetto Teoria “romantica” (polo del soggetto): centrata sull'alunno privilegia l'esperienza favorisce la scoperta Insegnante come facilitatore per le condizioni favorevoli dell'apprendimento

Il metodo Non si valuta nei risultati È contestualizzato dall'insegnante Efficace (negli obiettivi) fecondo (nella valorizzazione dell'alunno)‏ FAVORISCE UN APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO

Apprendimento significativo A.Significatività cognitiva (in contrapposizione all'apprendimento meccanico) Integrazione – ricostruzione – rielaborazione delle conoscenza nuove e pregresse B.Significatività affettiva Promozione della motivazione interna all’allievo, quindi dell’autoefficacia (Bandura)‏ Comprende quattro dimensioni Piano del SOGGETTO

C.Significatività epistemologica Privilegia lo studio in profondità, piuttosto che in estensione (Morin) D.Significatività culturale Fornisce strumenti per leggere la realtà di oggi APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVOmodificazione attiva della struttura cognitiva ed emotiva del soggetto In conclusione: Piano dell’OGGETTO

Approccio per modelli (Baldacci)‏ Modello = schema concettuale ordinatore MODELLI DI INSEGNAMENTO A.Modello delle competenze di base: apprendimento di conoscenze e abilità basilari all’interno dei vari campi del sapere + attenzione agli obiettivi individuali -Standardizzazione dei risultati Es : istruzione personalizzata, tutoring

B.Modello dello sviluppo dei processi cognitivi superiori: apprendimento come formazione della mente per quanto riguarda Sviluppo di capacità cognitive superiori Promozione di una visione interdisciplinare Matariflessione Es: discussione, gioco di simulazione

C.Modello dello sviluppo del talento personale: promuovere forme specifiche di intelligenza e di talento Es: Corsi facilitativi, Progetti, contratto didattico personalizzato D.Modello di arricchimento culturale: far incontrare gli alunni con il patrimonio di contenuti Es: lezione frontale, colloquio-interrogazione

Approccio tassonomico Il formatore ha a disposizione numerosi metodo e deve saper scegliere quello più funzionale secondo due criteri obiettivo contesto Tassonomia dei metodi? a)Metodo funzionale: programma pre-strutturato b)Metodo direttivo: motivazione del soggetto c)Metodo skinneriano: condizionamento operante d)Metodo animazione: inerazione di gruppo e)Team Teaching: insegnamento a squadre di docenti f)Mastery Learning: strategie e obiettivi individualizzati

Approccio didattico 1.Insegnamento individualizzato 2.Insegnamento collaborativo 3.Insegnamento orientato all’esposizione 4.Insegnamento orientato alla scoperta Metodo: modalità concreta di gestione del processo di insegnamento; si distingue in due aspetti: Metodologia = giustificazione teorica alle tecniche didattiche Tecniche didattiche = la pratica Strategia: scelta di carattere generale trasversale ai metodi

A discrezione dell’insegnante, in base alla situazione della classe, la scelta delle strategie e dei metodi da utilizzare È possibile raggruppare la pluralità di metodi disponibili secondo due orientamenti: Orientamento espositivo (polo classico) Particolare attenzione alla trasmissione dei contenuti Orientamento euristico (polo romantico) Attenzione alle esigenze del soggetto che apprende

Criteri di qualità Principi utili ad orientare l’azione educativa (Pellery) I.Principio di significatività II.Principio di motivazione III.Principio di direzione IV.Principio di continuità e ricorsività VIII.Principio di individualizzazione e personalizzazione VI.Principio di stabilizzazione VII.Principio di trasferibilità e di applicabilità IX.Principio di negoziazione V.Principio di integrazione o di organizzazione interna X.Principio di riflessibilità